Serie TV > The 100
Segui la storia  |       
Autore: Cailiel    28/07/2017    0 recensioni
Raven Reyes non si sarebbe mai aspettata di diventare una merce di scambio usata dal padre per proteggere il loro villaggio.

She slept with wolves without fear, for the wolves knew a lion was among them
Genere: Guerra, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin, Octavia Blake, Raven Reyes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

How to save a life


Finn aveva passato tutta la notte al capezzale di Raven, le teneva una mano nelle proprie e stava attento a non muoversi troppo per non svegliarla.

Non sembrava più la sua Raven, quella forte e determinata, la ragazza solare ed ottimista con un grosso sorriso stampato in faccia e la battuta sempre pronta a scivolarle via dalle labbra. Quella Raven esuberante e implacabile era stata sostituita da un corpicino fragile e malaticcio dalla carnagione color limone. Aveva perso molto peso, il viso le si era infossato al punto da far sembrare che a coprire il cranio ci fosse solo un sottilissimo strato di pelle che, se tirato troppo, si sarebbe strappato. Attraverso le palpebre pesanti si intravedevano le piccole vene blu quanto le sue labbra.

"Sta morendo." gli aveva detto Kato diverse ore prima, neanche lui aveva mai abbandonato quella stanza mentre Clarke aveva fatto diverse volte da spola dalla casa di Bellamy alla loro per controllare la situazione.

Octavia era in cattive condizioni ma si sarebbe ripresa nell'arco di un paio di giorni.

"Il corpo dei metamorfi guarisce a una velocità tre volte più grande rispetto a quella di qualsiasi essere comune." aveva spiegato Clarke a Finn che aveva fatto un calcolo e aveva decretato che Raven si sarebbe ripresa nel giro di una settimana o poco più. Se si fosse ripresa. Pensò, ma scacciò in fretta quell'idea, lei si sarebbe ripresa, doveva farlo.

 

Intanto nel villaggio era scoppiato un tumulto: se Octavia e Raven erano ancora vive questo significava che molti altri erano ancora tenuti prigionieri nella montagna e andavano liberati in fretta perchè erano tutti padri e madri, figli, fratelli e sorelle di qualcuno.

 

"Ehi." Clarke appoggiò una mano sulla spalla di Bellamy che stava lottando contro il sonno. Aveva preso il posto di Lincoln che era uscito a sgranchirsi le gambe dopo aver passato ore seduto ai piedi di Octavia. Monty e Jasper si erano addormentati per terra, rannicchiati in un angolino facendosi da cuscino l'un l'altro.

"Ehi." il ragazzo si strofinò il viso con le mani per potersi risvegliare un pochino e lanciò un'occhiata alla sorella che invece dormiva ancora pesantemente "Non l'ho mai vista dormire con così tanto gusto. Era sempre impossibile mandarla a letto quando era piccola, i miei genitori impazzivano per farla dormire: trovava sempre i posti più stravaganti per nascondersi. Delle volte non riuscivamo nemmeno a capire come era in grado di infilarsi da qualche parte e ridevamo perchè si incastrava fra il muro e l'armadio." le raccontò con un sorriso amaro dipinto sulle labbra. 

A Clarke si strinse il cuore. Bellamy e Octavia non parlavano mai di loro e del loro passato. Sotto quel punto di vista erano un mistero per tutti. L'unica cosa certa era che i loro genitori erano morti e che loro da allora avevano vagato e viaggiato.

Il moro si passò una mano fra i ricci scuri che gli ricaddero sulla fronte: "Come sta Raven?" domandò per poter cambiare discorso, Clarke sospirò e si sedette sulla sedia posta vicino al letto.

"Non molto bene." rispose intrecciando le dita fra di loro: "Anzi, non va affatto bene." i suoi occhi azzurri incontrarono quelli marroni e scuri dell'alpha: "Non credo che sopravviverà per più di due giorni." ammise infine per poi spostare lo sguardo verso Octavia.

"E pensi che trasformarla la farebbe vivere?" a chiederlo era stato Monty che si era svegliato qualche secondo prima. Clarke e Bellamy voltarono entrambi la testa verso il ragazzo dai tratti orientali che guardava l'amico appoggiato sulla sua spalla sbavargli sulla maglietta. Se lo scrollò di dosso facendolo svegliare di soprassalto.

"Che succede? Si è svegliata?" domandò Jasper un po' stordito. 

"Mi ha bagnato tutta la maglietta." lo rimproverò Monty mentre i due capi sorridevano alla scena poi Clarke tornò a guardare Bellamy e, dopo averci riflettuto per qualche istante, disse: "Penso ci siano altre opzioni da provare prima di trasformarla. Ma questo deve restare fra di noi."

Nella stanza cadde il silenzio ed ora tutti gli occhi erano puntati sulla ragazza dai capelli biondi che aveva un'aria molto seria e determinata. Bellamy inclinò da un lato la testa curioso di sentire il suo piano.

 

"Come sta?" domandò Clarke entrando nella capanna. Ognuno era rimasto nelle posizioni in cui erano quando la ragazza se n'era andata. Bellamy entrò subito dopo di lei, aveva un'espressione corrucciata, guardò Raven stesa nel letto in condizioni nettamente più disastrose rispetto a quelle di Octavia e qualcosa in lui lo fece sentire tremendamente a disagio ed in colpa.

"Non è cambiato niente dall'ultima volta che l'hai chiesto." le rispose Finn accarezzando le nocche della mano fredda della ragazza. 

Raven, s'è possibile, era diventata ancora più pallida e il suo petto si muoveva appena da quanto fievolmente respirava. Clarke le si avvicinò sfiorandole una guancia: "Ha bisogno di più calore." disse "Accendete il fuoco e portatele qualcos'altro con cui coprirsi." 

Finn e Kato si mossero in sincrono e senza obbiettare mentre Bellamy restò impalato in mezzo a quella piccola stanza incerto sul da farsi, spostò il peso del corpo da un piede all'altro lanciando uno sguardo nella direzione del suo beta che in tutta risposta annuì. 

"Vorrei restare un po' da solo con Raven, se è possibile." disse ad un certo punto il ragazzo. Aveva cercato di nascondere il suo nervosismo mentre pronunciava le parole e si era morso subito dopo la guancia aspettando che Kato gli rispondesse.

Il più anziano lo guardò con circospezione ma decise infine di acconsentire e diede una pacca sulla spalla di Finn per spronarlo a uscire fuori con lui. Clarke e Bellamy si rivolsero un'ultima occhiata d'intesa prima che lei seguisse gli altri due fuori e chiudesse la porta alle sue spalle.

Il metamorfo si avvicinò al letto di Raven sedendosi lentamente al suo fianco. I suoi capelli castani e mossi erano sparsi tutto intorno alla sua testa ed erano l'unica cosa con un po' di colore in se. 

"Mi dispiace." mormorò lui facendo un lungo sospiro, avvicinò una mano al suo viso che sfiorò delicatamente con il dorso delle dita mentre l'altra mano andava verso la sua cintura dalla quale estrasse un piccolo coltello affilato. Le sue dita con calma scivolarono dalla guancia della ragazza verso le sue labbra che dischiuse per poi premere il coltello nel palmo della propria mano trascinandolo lungo ad esso fino a che non si aprì una ferita.

Fece gocciolare il proprio sangue fra le labbra della ragazza colorandole di cremisi finché il taglio non si fu rimarginato, dopodiché mise via il coltello e le richiuse la bocca pulendo il sangue in eccesso con il pollice. Sperò che l'idea di Clarke funzionasse, non voleva ricorrere al morso.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The 100 / Vai alla pagina dell'autore: Cailiel