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Autore: Rorie25    29/07/2017    0 recensioni
Louis Weasley torna ad Hogwarts per frequentare l'ultimo anno. Non vede l'ora di rincontrare i suoi amici, di giocare a Quidditch nella squadra di Grifondoro, di mangiare nella Sala Grande e di fare qualche marachella. Insomma la tipica vita da studente di Hogwarts, solo che quest'anno sarà un po' diverso magari conoscerà qualcuno di speciale.
E' la mia prima storia, quindi ho bisogno di consigli mi raccomando recensite in tanti!
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dominique Weasley, Famiglia Weasley, Fred Weasley, Fred Weasley Jr, Louis Weasley, Nuovo personaggio | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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                     PENSIERI
 
 
Sto addentando il mio amato cornetto alla crema quando, come ogni mattina entrano in sala grande i gufi con la posta, li osservo mentre volano intorno le decorazioni natalizie sparse per la sala. Il Natale sta arrivando e le vacanze sono alle porte, lo si sente, lo si percepisce nell'aria. Inaspettatamente un gufo che non conosco lascia una lettera sul tavolo, proprio davanti a me.
Sopra c’è scritto con una grafia ordinata ed elegante Per Kathrina”.
E’ strano, so per certo che non è della mia famiglia perché ho già ricevuto la loro lettera per questa settimana e inoltre quella grafia non appartiene a nessun mio familiare.
-Ehi hai ricevuto posta, chi è? Tua madre? – mi chiede Jasmine.
- No, ci siamo già scritti per questa settimana – credo di avere un espressione confusa.
- E che aspetti? Apri! –
Così faccio come dice, estraggo la lettera e leggo.
 
Cara Kathrina,
 
Vorresti uscire con me?
 
La tua Testa Bionda
 
Un sorriso si fa strada sul mio volto.
Mi sento osservata infatti, quando alzo lo sguardo mi accorgo che l’autore della mia lettera mi sta guardando speranzoso, ma io non gli do nessun cenno come risposta.
-Questa volta è stato davvero carino però – Jas mi ha preso la lettera dalle mani e l’ha letta.
- Sì, in effetti hai ragio… – mi blocco incredula –Hai appena detto qualcosa di positivo su Louis Weasley? – rimetto la lettera nella sua busta e la conservo nella borsa.
- Un po’ mi fa pena, continui a rifiutare ogni suo invito – Jas non smette mai di sorprendermi.
E già, Louis Weasley, aveva chiesto a me, Kathrina Evans, di uscire e io avevo risposto di no. So che la popolazione femminile di Hogwarts ucciderebbe per essere al mio posto. Tutto è iniziato quel pomeriggio in cui facemmo la lotta con le palle di neve, era stato bellissimo mi stavo divertendo un sacco, io e Lou avevamo fatto il nostro pupazzo di neve, poi avevamo giocato a palle di neve con i suoi cugini che ormai considero degli amici, era tutto perfetto, mi viene da sorridere quando ci penso.  Ma Lou aveva rovinato tutto.
Mi ha chiesto di uscire.
E io ho risposto no.
Quando ho visto la delusione prendere vita sul suo viso mi sono sentita davvero male, mi dispiaceva tantissimo aver causato quei sentimenti in lui, io… non potevo… non posso accettare. Avevo paura che quella sarebbe stata la fine della nostra amicizia, e invece, il giorno dopo Louis è venuto da me tutto sorridente come se nulla fosse e mi ha chiesto nuovamente di uscire, e la mia risposta è stata sempre la stessa. Sono passate più di tre settimane e lui non si arrende è diventato quasi un gioco, ogni giorno trova modi diversi per chiedermelo. Una volta ha mandato un primino al suo posto, era cosi tenero che ero stata tentata di accettare. Un’ altra, invece, è entrato in classe durante la lezione del professor Ruf e ha scritto con la magia alla lavagna “Kathrina vuoi uscire con me?”. Non gli importa nemmeno di dare nell’occhio forse perché ci è abituato ad essere oggetto di pettegolezzi.
So che moltissime ragazze vorrebbero essere al mio posto, e non mi fraintendete, mi fa davvero piacere che un ragazzo intelligente, gentile e bello come Louis mi chieda di uscire ma… la verità è che io ho paura. Ho paura di soffrire, ancora.
Da qualche anno a questa parte il mio rapporto con l’altro sesso si è limitato a semplici saluti solo se necessario, avevo smesso interagire con i ragazzi, avevo costruito un muro. Col tempo anche loro avevano smesso di cercare di instaurare un amicizia con me.
L’unica persona con cui sono me stessa, e a cui ho permesso di starmi vicino è Jasmine, probabilmente perché ci conosciamo da prima che accadesse Il Fatto. Da quel momento in poi mi sono fidata solo di Jasmine, e lei è diventata estremamente protettiva nei miei confronti. Infatti i suoi sguardi minacciosi riescono ad allontanare tutti i ragazzi. O quasi, Louis è il primo che non è riuscita ad intimidire.
Louis ha stravolto tutto il mio mondo, ha fatto cadere le mie difese, le mie barriere, tutto ciò che ho costruito in questi due anni per proteggermi. Ha abbattuto il muro dietro il quale si nasconde la vera me. Non ho neanche avuto il tempo di mettere i giusti paletti, di mandargli i segnali per fargli capire che il nostro rapporto non poteva evolversi in una amicizia. Non ne avevo avuto più che il tempo, il coraggio. Come potevo rinunciare a vedere quegli occhi cosi azzurri che mi ricordavano il cielo sereno, e che mi rilassano sempre quando li guardo? Come potevo rinunciare ai suoi fantastici capelli biondi cosi morbidi?
Sapevo che non potevo, quindi avevo rinunciato all’idea di non essergli amica tanto tempo fa. Ogni giorno che passiamo insieme mi apro sempre più, lui si prende cura di  me come nessun ragazzo ha mai fatto con me, la nostra amicizia cresce velocemente e diventa sempre più profonda. Adoro stare con lui, mi diverto sempre, e ogni volta non vedo l’ora di rivederlo. Tutto questo nello stesso tempo mi fa paura, perché credo di starmi affezionando troppo, e troppo in fretta. E non posso permetterlo, non voglio... non posso finire coll'innamorarmi.
-Andiamo che a prima ora abbiamo Trasfigurazione – Jasmine mi risveglia dai miei  pensieri.
-Emh.. si andiamo – prendo le mie cose e seguo Jasmine nell’aula di Trasfigurazione.
La lezione prosegue in modo regolare, riesco a far guadagnare a Corvonero qualche punto poi andiamo a Erbologia con il professor Paciock .
Finita la lezione torniamo in Sala Grande per il pranzo, siamo vicino al portone di ingresso.
Un po’ più in là vedo la mia Testa Bionda che ride accanto a Fred, ha un espressione cosi bella quando ride.
E tu sei quella che non si vuole innamorare.
-Lou! – lo vedo girarsi verso di me e rivolgermi un sorriso.
-Thri! – adoro quando mi chiama cosi.
Dopo aver detto qualcosa a Fred, si avvicina.
-Ciao Jasmine – dopo avermi dato un bacio sulla guancia si è rivolto a Jas che come al solito lo ignorerà.
-Ciao Weasley – tono piatto e viso inespressivo, non aggiunge altro ed entra in sala grande per sedersi. Credo di non aver mai visto Louis tanto shockato, ha la bocca spalancata e gli occhi fuori dalle orbite.
-E-era Jasmine quella che mi ha a-apenna salutato? – condivido la sua incredulità, fino ad ora lo aveva sempre ignorato e lanciato sguardi minacciosi.
-Credo proprio di si - dico tra una risata a l’altra.
-Ok dopo questo bizzarro evento, ti cercavo per continuare la lista – mi ricordo del motivo per cui l’ho chiamato.
- Si certo! Facciamo per la 17:30 qui? – l’entusiasmo che dimostra nell’aiutarmi è sorprendente, non avrei mai pensato che qualcuno potesse fare tanto per me senza chiedere nulla in cambio.
- Si –
-Perfetto! – entriamo in sala grande e andiamo in direzioni opposte.
 
                                                                                                                                       ***
 
-Ehi! Kathrina, hai già finito il tema per il professor Paciock? – mi chiede stupita Jasmine, china sulla scrivania della Sala Comune, mentre finisce i compiti di Erbologia.
-Si, perché? – le rispondo mentre sistemo la borsa.
-Sei stata veloce, come mai tutta questa fretta? Dove stai andando? – il suo tono è curioso.
-Devo vedermi con Louis, non voglio fare tardi -
-Tu, fare tardi? In quale universo? – mi prende in giro per la mia mania di essere puntuale.
-Ci vediamo più tardi –
-Mm… ok-
Esco dalla sala comune per andare all’ingresso, dove ho appuntamento con Louis.
Sono cosi contenta di vederlo, che appena giro l’angolo di un corridoio, vado a scontrarmi contro qualcuno.
-Oh scusa non ti avevo visto – mi scuso all’istante, e senza guardare chi è faccio per andarmene.
-Ehi tu! Tu sei la nanetta che gira in torno a Louis vero? – quella voce mi sembra familiare, ma non riesco ad associarvi un volto. Poi mi giro in direzione della voce e capisco perché mi sembrava familiare.
Una ragazza bionda, un trucco molto pesante sul viso, infatti penso che abbia come minimo tre chili di fondotinta, una linea di matita su gli occhi che Cleopatra può accompagnare solo e ombretto di un rosa accesso. E quei due palloncini che si ritrova al posta del seno, le stanno per uscire dalla camicia già parecchio sbottonata. Non ho nulla contro le ragazze formose, ma penso che ci siano modi migliori per mettere in risalto il proprio corpo senza sembrare volgari, impressione che lei mi ha dato dal primo istante.
E' l’ex fidanzata di Louis. Ginette… Gertrude… Gesualdina o come cappero si chiama.
-Eh? Come scusa? – sono confusa.
-Oh cara mia hai capito bene, devi smetterla di stargli dietro – mi guarda dall’alto in basso con quell’aria di sufficienza, che mi da un po' fastidio. Non mi ero sbagliata su di lei la prima volta che l’avevo vista, da come si era attaccata a Louis mi aveva ricordato una piattola, nonostante Louis l’abbia lasciata tempo fa questa ancora persiste.
-Senti mettiamo le cose in chiaro. Primo non pensare di potermi dire chi frequentare, perché se lo hai pensato hai toppato alla grande. Secondo io non sto dietro a Louis noi siamo amici. Terzo non pensare di poter rivendicare diritti su di lui perché non state insieme, anzi a quanto mi risulta è stato lui a lasciarti. Quarto non chiamarmi “cara mia” perché di certo non sono la tua cara – se pensa di potermi mettere i piedi in testa ha sbagliato di grosso.
-Amici? Sì dalla a bere a qualcun altro. Vi ho visto ad Halloween sai?! –
-Che vuoi dire scusa? – sono sempre confusa.
-Tu e Louis avete ballato un lento – la sua espressione sembra dirmi: quanto sei scema.
- E quindi? – non capisco dove voglia andare a parare.
- E quindi? Me lo chiedi pure? Louis non ha mai ballato un lento con me, lui non balla i lenti! Dice che si sente in imbarazzo! – è esasperata.
-Questo non vuol dire niente – le rispondo.
-Hai ragione, Louis non si abbasserebbe mai a frequentare una come te – di nuovo quel suo sguardo di sufficienza
-Che vorresti insinuare con una come me? – mi sta davvero irritando.
-Beh guardati, sei un tappetto dove gli arrivi alla vita? Sei piatta cos’è quella un principio di seconda? E poi ti sei vista? Sei cosi bianca che ricordi un cadavere – sputa quelle parole velenose, che hanno l’effetto sperato su di me. Come tutte le ragazze ho le mie insicurezze e bhe lei le ha azzeccate più o meno tutte.
-Mi dispiace informarti che Louis è un ragazzo intelligente e le sue amicizie non sono basate sull’aspetto fisico di una persona. Adesso se non ti dispiace devo andare, hai già rubato troppi minuti del mio prezioso tempo – giro i tacchi e proseguo per la mia strada.
E’ vero.
Perché Louis dovrebbe essere interessato a me ? Io non ho nulla di speciale, non sono neanche una bella ragazza. Che Louis abbia un secondo fine? Che voglia qualcosa da me? Se è cosi cosa potrebbe essere? E’ per questo che è cosi determinato a uscire con me?
No, non può essere. Louis non è Lui.
Sono confusa, sono triste e non muoio più dalla voglia di vederlo.
Senza neanche accorgermene mi sono fermata, come il mio umore anche il mio corpo non se la sente di proseguire.
Guardo l’orologio, sono le 17:49.
Quella piattola velenosa è riuscita a farmi fare tardi e a farmi sentire uno schifo. Alla tristezza si stava mescolando anche la rabbia e forse è meglio non mi presenti affatto, con questo umore concluderemmo ben poco. Ma odio ancor di più, non presentarmi senza aver avvertito. Sbuffo e decido di proseguire.
Tengo la testa bassa, fisso i miei piedi mentre avanzano uno di fronte l’altro.
-Kathrina! Eccoti! – il tono sollevato di Louis, mi coglie impreparata. Sul viso ha un sorriso, come se fosse finalmente contento di vedermi.
-Ehi Louis – dico guardandolo negli occhi, ne rimango incantata.
-E’ tutto ok? Stai bene? – mi chiede prendendomi le mani.
-Emh.. si certo. Perché? –
-Beh, sei in ritardo. E tu non sei mai in ritardo. Mi hai fatto preoccupare – spiega con un sorriso, le guance gli si colorano di rosso quando dice l’ultima frase.
Louis si è preoccupato, si è preoccupato per me. E’ cosi dolce da parte sua che scatena nel mio stomaco un bel po’ di confusione.
-Si scusami, sono davvero dispiaciuta. Ho avuto un contrattempo dell’ultimo minuto- ripenso all’incontro con la Piattola Velenosa, mi fa stare male pensare alle sue parole.
- Tranquilla, adesso siamo insieme – mi sorride e io perdo momentaneamente la capacità di parlare.
-Umh… si – boccheggiai.
-Avevi già in mente qualcosa in particolare da fare? – siamo al portone di ingresso.
- No, in realtà no – rispondo.
- Quindi la lista era una scusa! Se avevi voglia di vedermi potevi dirmelo, avrei accettato tranquillamente – io divento rossa come un peperone, mentre lui sorride come uno stupido.
-Si, si contaci pure – dico indifferente anche se il colorito del mio viso mi tradisce.
Camminiamo nel parco senza una meta precisa, almeno io mi limito a seguirlo. Senza neanche accorgermene ci ritroviamo di fronte all’albero dove cresce accanto un roveto, lo stesso punto in cui ci siamo seduti la volta in cui Louis mi ha parlato del litigio con la sua famiglia.
Fisso Louis mentre trasfigura un tronco che si trova lì accanto in una panca.
-Su accomodati – mi guarda, mentre con la mano indica la panca che ha appena trasfigurato e si siede.
Faccio come mi dice, fisso il vuoto davanti a me. Nella mia testa tornano in mente le parole della Piattola.
“Louis non si abbasserebbe mai a frequentare una come te”.
Una come me, già. Chi mai potrebbe interessarsi a me, se non per un secondo fine. Non sarebbe la prima volta che le persone che mi stanno intorno hanno intenzioni differenti da quelle apparenti.
-Sei silenziosa – la sua voce mi porta immediatamente alla realtà.
-Si scusa, sono un po’ soprapensiero – abbozzo un sorriso.
-Ti va di parlarne? –
-No, non molto –
-Non ti fidi ancora di me, capisco – il suo tono è tranquillo per niente offeso a dispetto delle sue parole.
-Cosa? No! Non è questo il f… -
-Tranquilla ti farò cambiare idea – mi interrompe, per farmi un occhiolino.
Sono leggermente confusa, lo vedo avvicinarsi al mio viso. So che non siamo mai stati così vicini, comincio a sentire caldo. Vorrei spingerlo lontano da me ma il mio corpo sembra non reagire. Lo guardo dritto negli occhi e il suo sguardo determinato mi provoca dei brividi alla schiena, e so per certo che se non fossi già seduta cadrei. Distolgo lo sguardo e lo porto giù, pessima mossa. Le sue sottili labbra rosee non fanno che mandarmi in tilt più di prima. Lui è sempre più vicino ed io sempre meno padrona di me. Chiudo gli occhi e…
Scoppio a ridere! Sì sto ridendo perché Louis ha cominciato a far muovere le sue dita su di me e mi sta facendo il solletico.
-Oh porca… - non riesco nemmeno a parlare -… zucca – lui scoppia a ridere con me, ma non la smette.
-Ho trovato il tuo punto debole –
-…. aiuto Louis… - cerco di dire tra una risata e l’altra -…smettila – ma lui non mi ascolta.
-… farò qualunque cosa! –
-Qualunque cosa? – chiede continuando a farmi ridere.
-…Si… qualunque – si ferma, e finalmente riprendo a respirare.
-Bene, allora... - porta l'indice e il pollice sul mente assumendo la posa del pensatore -... mi sa che oggi finalmente risponderai di si alla domanda che ti pongo da settimane – mi ha fregata.
-Uscire con te? No, non se ne parla – rispondo, facendogli la linguaccia. Lui si avvicina di nuovo a me e ricomincia la tortura.
-Per quanto mi riguarda possiamo andare avanti anche tutto il pomeriggio, ma non so per quanto tu possa resistere – quel suo sorriso malefico.
-… no… no… - provo a resistere -… ok, mi arrendo – ma non ci riesco. Lui si allontana da me con una espressione soddisfatta.
-Perfetto, adesso abbiamo ufficialmente un appuntamento –
-Però devi rispondermi ad una domanda – dico facendomi seria.
-Si certo – adesso ha un sorriso sincero.
-Perché con tutte le ragazze della scuola, vuoi uscire proprio con me? – devo chiederglielo, ho bisogno di guardarlo negli occhi quando mi risponderà.
-Perché su tu che mi piaci, e l’amicizia non mi basta più – la semplicità con cui pronuncia queste parole mi spiazza. Credo che il mio cuore abbia perso un battito.



Hei, so che vorrete come minimo linciarmi per questo enorme ritardo, mi scuso, sono davvero dispiaciuta, ma gli impegni, il computer che mi manda a quel paese puntalmente nei momenti meno opportuni mi hanno portata ad aggiornre solo oggi.
Ringrazio Fenicebook e Marzia Ietta che hanno recensito lo scorso capitolo, grazie sono contenta chre appreziate ciò che scrivo! Ringrazio anche coloro che hanno inserito la storia tre le prefirite, ricordate, e seguite, e grazie anche a miei lettori silenziosi!
Andiamo al capitolo. Cosa ve ne pare eh? Vi piace leggere la storia dal punto di vista di Kathrina? Avevo in mente di farlo dall'inizio. Il protagonista è Louis, ma questa è la loro storia, quindi anche di Kathrina. Per questo ho deciso di srivere dal suo punto di vista, e lo farò anche prossimamente.
Eccovi spiegato perchè Kathrina non accetta l'invito di Louis.
Ho visto che il primo capitolo della storia è arrivato 441 visualizzazioni *_* piango. Sono cosi felice! Non immaginate neanche.
Spero che il capitolo non vi deluda, faemi sapere cosa ne pensate!
A presto !

 
   
 
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