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Autore: NessunaDirezione    01/08/2017    1 recensioni
Un giovane spirito, Louis, vive malinconico nella sua casa abbandonata. Ma cosa succede quando Harry, un ragazzo di 22 anni, decide di andarci ad abitare?
Una dolce melodia li accompagna..
- Ogni diritto riservato
Genere: Fluff, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 13 - Mai e per sempre


Harry

La mia vita sembrò passare lentamente in quei mesi a venire. Dopo che Louis se ne era andato definitivamente, fui costretto a prendermi delle settimane di ferie dal lavoro per poter ritrovare la concentrazione di cui avevo bisogno. Inutile dire che il piccoletto era il mio pensiero fisso, che non riuscii a non piangere ogni volta che il mio sguardo incrociava la sua lettera, e che la sera rannicchiato nel letto lo cercavo tra le lenzuola.
E' incredibile come la vita possa cambiare da un momento all'altro, possa stravolgersi in tutti i sensi possibili, prendere decisioni e imporle semplicemente lungo il tuo cammino, che tu lo voglia o meno.
Louis era stato una specie di luminosa meteora per me, era comparso in modo così bizzarro nella mia vita e alla fine era diventato la mia quotidianità, il mio tutto. Poi però, così evanescente come si era presentato, era svanito. Portavo il nostro amore dentro di me, lo custodivo e lo proteggevo con gelosia agli occhi degli altri, che tanto non avrebbero mai capito, e questo rimaneva un bellissimo segreto per me.
Mi sentivo svuotato però. Letteralmente. E ovviamente ero tornato l'apatico Harry di sempre, quello che ero prima di incontrarlo.
Per fortuna però, oltre alla mia famiglia, Niall e alla mamma di Louis a cui spesso andavo a far visita,  nella mia vita  comparve anche Zayn.
Zayn che si presentò alla mia porta proprio il fatidico giorno, nel momento più difficile, forse per entrambi. Non parlammo molto quella mattina, in silenzio e con le lacrime agli occhi, ci dicemmo molto più di quanto avremmo potuto.
Il fatto è che a volte abbiamo solo bisogno di qualcuno che semplicemente ci capisca, senza bisogno di dover dare molte spiegazioni.. Qualcuno che abbia un dolore compatibile con il tuo.
Così, ironia della sorte, Zayn diventò uno dei miei più cari amici. Era un ragazzo introverso e spesso alquanto scontroso, ma avevo imparato a conoscerlo. Era esattamente come me lo aveva descritto Louis in diverse occasioni, per di più. A volte quando rideva, con gli occhi ridotti ad una fessura, mi sembrava di rivedere Louis.
Zayn capii tutto quello che c'era da capire, per quanto assurda potesse essere stata la situazione tra me e Louis. Non mi fece mai molte domande, e spesso nei momenti di sconforto, mi abbracciava soltanto, in uno degli abbracci più potenti che avessi mai ricevuto. Sono gli abbracci delle persone come lui, timide e introverse, che quando hanno preso abbastanza coraggio per compiere quel gesto, puoi arrivare a sentirne la stretta fin nelle ossa. E puoi avere la certezza che quell'affetto non lo regalino a chiunque.

I mesi passarono, ma senza che io in fondo me ne accorgessi davvero. Arrivò un altro inverno, e la prima neve fresca mi portò inevitabilmente indietro con la memoria.
Niall era rimasto sempre all'oscuro di tutta la faccenda ma, per quanto mi dispiacesse, fu meglio così. In fondo io stesso stavo cercando di passarci oltre, di non rimuginare troppo su tutto l'accaduto. E Niall, devo dire, in questo mi aiutava, cercando bonariamente di farmi conoscere ragazzi nuovi ogni volta che uscivamo in compagnia. Lui e Zayn organizzavano serate con altri amici, e mi trascinavano ogni volta con loro. Ma io non avevo occhi per nessuno. O meglio, nessun altro.
Una sera decisero di andare in un nuovo pub appena fuori città, così mi ritrovai in macchina con Zayn al volante, la sua ragazza Emily al suo fianco, e Niall accanto a me sui sedili posteriori.
"Zayn, vorrei arrivarci vivo al locale, grazie." Disse con una vocina stridula Niall.
Zayn sfrecciava sulla strada, ridacchiando. "Perché, ti sembra che stia correndo?" gli rispose ironico, guardandolo dallo specchietto retrovisore.
Per tutta risposta, Niall lo fulminò con lo sguardo e si tenne ancora più forte al sostegno sopra il finestrino. Li guardai e sorrisi. Erano soliti battibeccarsi quei due. Erano così diversi caratterialmente, (e persino fisicamente) che a volte mi chiedevo come facessero a sopportarsi davvero. Il giorno e la notte, completamente.
Ma si volevano bene, era stato inevitabile. Ed erano le mie due uniche ancore di salvezza.
Zayn inchiodò. "Siamo arrivati biondino.. Ce la fai a scendere dalla macchina o ti tremano le gambe?" ridacchiò mentre parcheggiava, rivolgendosi a Niall.
Scendemmo dalla macchina e Zayn gli mise un braccio intorno al collo, stringendolo a sé. "Ma io lo so che mi ami in fondo.."
"No invece. Ti sbagli.. E la prossima volta piuttosto vado a piedi." Disse Niall fingendosi offeso ma cercando di trattenere un sorriso. Zayn per tutta risposta rise e lo strinse a sé ancora più forte, spettinandolo appena. Mi scambiai un'occhiata complice con Emily, che sorridendomi mi prese sottobraccio.
"Ahhh, questi due.. Cane e gatto proprio." disse dolce la ragazza. Scossi la testa ridacchiando e ci incamminammo verso l'ingresso.
Il locale era piccolo ma accogliente, le luci erano soffuse e risuonava una calda musica rock al suo interno.
Con le mani nelle tasche del mio lungo trench beige, mi guardai intorno, un po' spaesato. C'erano tavolini sparsi ai lati della stanza, e al centro qualcuno ballava divertendosi.
"Mettiamoci di là!" Mi urlò nell'orecchio Niall, per farsi sentire nonostante la musica alta, indicandomi un angolo. Annuii e ci spostammo.
Dopo poco ci raggiunsero diversi amici, e la serata iniziò a trascorrere in allegria. Ogni tanto la musica cambiava, passando a qualche altro genere, e alcuni lenti facevano ballare le coppie teneramente al centro della sala.
D'un tratto, una voce al microfono interruppe i balli e la canzone.
"Signori e signore, buonasera! Dopo avervi fatto scaldare un po', è arrivato il momento di presentarvi l'ospite di stasera!" Alcuni gridolini nella sala. L'uomo proseguì: "Molti di voi già lo conoscono.. Questo giovane artista ha deciso di deliziarci con un po' della sua musica, direttamente live, qui, per voi! Signori, facciamo un bell'applauso per Jack Willis!"
Scroscio di applausi e qualche esultazione tra il pubblico.
"Oh! Ne ho sentito parlare di questo Jack! Deve essere bravo." Esclamò Niall, allungando il collo per vederlo meglio.
Curioso lanciai un'occhiata al piccolo palcoscenico poco distante da noi, al fondo della sala, allestito con qualche strumento musicale. Il presentatore accolse così, un ragazzo alto e moro, con un bel fisico e dall'aria un po' imbarazzata.
"Buonasera a tutti! Grazie!" disse timido, facendo un cenno con la mano verso il pubblico che lo applaudiva.
Il suo sguardo vagava sulla piccola folla, e quando i nostri occhi sembrarono incrociarsi, ebbi una stretta allo stomaco, tanto i suoi occhi erano penetranti. Sembrò soffermarsi su di me più del dovuto, così abbassai lo sguardo, a disagio, e mi rivolsi a Niall.
"Chi è quindi, questo ragazzo?"
Niall non staccava gli occhi di dosso alla chitarra che impugnava il moro, che intanto aveva ripreso a rivolgersi alla folla.
"Ehm.. Uno bravo di Nashville credo.. Me ne hanno parlato bene alcuni miei amici. Suona diversi strumenti e canta da Dio."
"Ah.." risposi solo e, piano, tornai a guardare il tipo.
"..Perciò questa sera vi propongo alcune mie cover di canzoni famose, e poi vi farò ascoltare qualche mio pezzo inedito." Continuava quello.
Si sedette al pianoforte. "Iniziamo con un pezzo che amo particolarmente.. Dolce e delicato.. Per aprire la serata." Sorrise, bellissimo.
Strinsi i denti e giocherellai nervoso con il bicchiere che avevo tra le mani. Era come se non volessi provare più attrazione per nessuno, dopo Louis. Ma quel ragazzo aveva qualcosa di magnetico, che non permetteva di staccargli gli occhi di dosso, anche solo per il modo che aveva di parlare, caldo e deciso. Così, odiandomi un po', tornai a guardarlo.
Incredibilmente, il suo sguardo era già fisso su di me. Lo vidi prendere un respiro profondo e, dopo un tempo che mi sembrò infinito, disse: "Questa è Look After You, dei The Fray."
Un tuffo al cuore.
Trattenni il fiato, senza parole, mentre mi si formava un doloroso nodo in gola.
Jack iniziò a suonare dolcemente i primi accordi della canzone, della canzone mia e di Louis, ed io rimasi pietrificato lì, a bocca aperta, ad ascoltare.
"..And i look after youuu.." cantava con sentimento. E ogni volta i suoi occhi sembravano cercare i miei nella folla.
Niall mi tirò una gomitata, riportandomi alla realtà. "Ehi! Jack deve averti adocchiato amico! Sembra ti stia dedicando quasi la canzone.." Ridacchiò malizioso il biondo.
"Oh, smettila Niall.." sbuffai. Ma dentro sentivo le budella aggrovigliarsi.
Alzai nuovamente gli occhi verso il moro al pianoforte, e questo dopo un po' terminò la canzone lentamente. Eppure.. C'era qualcosa di particolare in quel ragazzo, quasi di familiare. Non riuscivo a dare una spiegazione alle sensazioni che provavo. I nostri sguardi si incrociarono ancora, mentre centinaia di pensieri affollarono la mia mente. Un pezzo della lettera di Louis, che ormai sapevo a memoria, all'improvviso si fece largo prepotentemente tra di essi.
"Io sarò sempre vicino a te, in ogni cosa che farai. Magari in un'altra forma, sotto un altro aspetto.. Ma sarò sempre con te. Quando vuoi, chiudi gli occhi e riassapora la nostra melodia, che risuonerà sempre per te.
Credici in questo amore mio, perché è la promessa che ti faccio. Non ti lascio. Mai."


Mi ci volle un istante, un istante solo, per realizzare. Mi vennero i brividi, e per poco non scoppiai a piangere davanti a tutti.
Il ragazzo terminò e si alzò in piedi, mentre il pubblico applaudiva. Unì le mani al petto e fece un leggero inchino. "Grazie." lessi il labiale.
I suoi occhi nei miei.
I suoi occhi che brillavano proprio come.. Come..

Quel ragazzo.. Era Louis. Era stato Louis a suonare quella canzone, affinché lo riconoscessi, e l'aveva fatto solo per me.
Quel ragazzo, Jack, era un regalo che Louis aveva voluto farmi.

Jack suonò ancora diverse canzoni, ed io rimasi lì ad ascoltarlo inerte, con le lacrime agli occhi.
A fine esibizione, ringraziò il pubblico e scese dal palco, tra gli applausi degli ascoltatori.
Io decisi di alzarmi per andare a prendere un altro drink e per riprendermi un attimo; così mi diressi verso il bancone del bar con le gambe che mi tremavano, mentre mi strofinavo gli occhi che sentivo bruciare appena.
Non riuscii a trattenermi e, mentre attendevo la mia bevanda, spiai Jack salutare qualcuno affettuosamente nella folla. Poi lo vidi guardare in direzione del mio tavolo, dove Niall, Zayn e gli altri miei amici stavano chiacchierando animatamente. Sentii il cuore accelerare i battiti quando capii che mi stava cercando. E in quell'attimo sorrisi istintivamente.
Quando mi trovò al bancone, sembrò illuminarsi ma, facendo finta di niente, timidamente, si infilò le mani nelle tasche dei jeans attillati.
Poi accennò un dolce sorriso e guardandomi di sottecchi, lentamente, lo vidi avanzare verso di me..



FINE
   
 
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