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Autore: OcaPenna    07/08/2017    1 recensioni
DESTIEL/LIME/EROTICO/TRIANGOLO Siamo nel 2024, i Winchester proseguono la loro attività di cacciatori con qualche novità, perdite e nuovi arrivi. In un altro continente Marinella è una ragazza un po' strana, un po' distratta e tra le nuvole ma sta per scoprire di essere molto più strana di quanto possa immaginare.
Genere: Avventura, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo | Contesto: Nel futuro
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MARINELLA

Di Oca Penna



 



DESTIEL/EROTICO/TRIANGOLO/SPOILER 12





 

COMPLOTTI

«Diciamo che questa cosa abbia un senso» disse Dean passandosi una mano sulle labbra. 

Non ne avevano più parlato ma Castiel sapeva che era ancora arrabbiato con lui. 

«Diciamo che ci sia un grande accordo internazionale per shackerare le anime di angeli e umani. Perché?»

Sam scosse la testa e i capelli gli ondeggiarono sulle spalle lasciando rilucere i fili argentati.
«Non lo so, Dean»
Teneva il computer acceso davanti agli occhi anche se non c'era nulla da cercare.
«Esperimenti? In ogni caso stanno giocando col fuoco»

«Non possono averlo fatto senza che lei s ne rendesse» osservò Maggie «O sì? Sarebbe possibile farlo a distanza?» chiese preoccupata rivolgendosi a Castiel. 

L'angelo abbassò lo sguardo confuso. Avrebbe voluto avere risposte sicure da dare. 
«Non credo, ma doveva essere molto piccola» disse dopo un momento «Le anime dei neonati sono più resistenti»

«Povera piccola» osservò Maggie con una smorfia.

«E potrebbe davvero non aver saputo nulla fino ad oggi?» chiese stupito Sam. 

L'angelo si voltò a fissare un punto indeterminato della parete. Non avere risposte da dare lo mortificava.
«Non lo so, è difficile dirlo. La parte di grazia è minima, potrebbe non aver dato effetti evidenti»

«Allora perché adesso? E cosa le sta succedendo?»
Lo sguardo di Dean non lo aiutava a sentirsi meglio: lo fissava come se fosse stata responsabilità sua, come se lui avesse dovuto fare o dire qualcosa che risolvesse tutto e invece fosse inutile, ancora una volta.

«Non lo so» rispose Castiel sforzandosi di reggere quello sguardo.
Poi, con voce appena più bassa e tornando a fissare la parete, aggiunse «potrei aver risvegliato qualcosa toccandola» ammise.

«In ogni caso quello che le hai fatto adesso ha funzionato» osservò Maggie per rincuorarlo.

«Se davvero qualcuno sta facendo esperimenti simili, dobbiamo trovarlo» 
Dean fissava Sam deciso.

«Il problema è che non c'è molto che possiamo fare» osservò il fratello «voglio dire, sappiamo solo che l'esercito e le forze armate di due nazioni sono implicate in qualche modo, possiamo ipotizzare che ci siano i governi dietro o forse organizzazioni sovragovernative. Chiunque ci fosse nel laboratorio dell'area 51 è stato bravo a ingarbugliare le cose. Sono settimane che frugo alla ricerca di una traccia della sua esistenza: sono risalito solo a società fittizie e conti off shore» si grattò la fronte sconsolato.

Dean andò a recuperare una bottiglia di bourbon dall'armadietto dei liquori per versarsene un bicchiere abbondante seguito dallo sguardo di disappunto dell'angelo. 

«Chiediamolo a Crowley» disse il cacciatore poggiando la bottiglia sul tavolo proprio davanti a Castiel. 

«Stai scherzando?» Sam era incredulo almeno quanto l'angelo «ti sei dimenitaco com'è andata l'ultima volta?»

«Lo terremo d'occhio» obbiettò Dean tranquillo «e poi non sei stato tu a spingere per l'amnistia generale?»

L'angelo serrò la mascella per trattenere la rabbia. Sapeva che dopo quanto era successo con Mary e tutto il resto era stato Sam a convincere il fratello a farlo rientrare nel bunker, sapeva che Dean non lo avrebbe perdonato come non avrebbe perdonato se stesso. Ma paragonare il tradimento di Crowley al suo errore non era leale: dire che se era rinetrato lui poteva rinetrare anche il demone non era leale! Non poteva credere che per il cacciatore, per il suo cacciatore, fosse davvero la stessa cosa. Si era sentito triste e abbattuto così a lungo che aveva finito per faticare a guardare negli occhi l'uomo, schiacciato dal giudizio e dalla condanna che poteva leggervi dentro. Ma ora ne aveva abbastanza. Dean aveva esagerato e lo aveva fatto di proposito per ferirlo. 
Si alzò di scatto restando un momento immobile di fronte al suo sguardo, fremendo di rabbia. 

«Vaffanculo, Dean Winchester
» sibilò tra i denti prima di sorpassarlo per raggiungere la propria camera. 
 
***
 
La discussione era continuata, Sam aveva ottenuto un po' di tempo per provare a contattare gli angeli, assicurando che li avrebbe tenuti all'oscuro dell'esistenza di Marinella. A Maggie non piaceva come soluzione ma la preferiva all'idea di avere il demone intorno a suo figlio prima ancora che nascesse. Vista la situazione era meglio contattare gli angeli lontano dal bunker per scongiurare il pericolo che potessero percepire qualcosa. 
Dean si era proposto  di occuparsene andando in città ma Sam aveva preferito andare lui e il fratello non aveva obbiettato. Era stanco di litigare, per quel giorno ne aveva avuto abbastanza. 

Tre colpi secchi alla porta ruppero il silenzio della camera.
«Avanti»
Dean diede un'ultima asciugata ai capelli prima di accartocciare l'asciugamano sul letto mentre Maggie apriva la porta. 
«Grazie dell'ospitalità» le sorrise l'uomo. 

Maggie si sedette sul letto con un sospiro. 
«Che succede, Dean?»

«Niente»

La donna continuava a fissarlo con un velo di rimprovero negli occhi. 
«Sei solo un coglione allora?»

Dean sbuffò una mezza risata: «già»

«Non dire sciocchezze» lo riprese stizzita scostandosi dal volto una ciocca ribelle.

«Non mi piace questa storia! Non mi piace l'idea di avere intorno gli angeli e non mi piace che Cass si comporti come un ragazzino alla prima cotta» sbottò alla fine. 

«A me pare» cominciò la donna senza scomporsi «che Marinella stia domrendo nel tuo letto. E in ogni caso non vedo come comportarsi da ragazzino geloso possa aiutare» concluse alterandosi appena. 

Dean le lanciò un'occhiataccia.
«Non avrei dovuto, lo so: è piccola, è triste, è la cotta di Cass... il tuo fidanzato mi ha già fatto la predica»

Maggie si morse le labbra come faceva sempre quando cercava di non far uscire un pensiero. 

«Che c'è?» la incalzò con un sospiro l'uomo.

«Non dovresti prendertela con l'angelo» sbottò alla fine «lo sai che non è stata colpa sua»

«Io non...» stava per replicare Dean, ma s'interruppe accorgendosi di Marinella che li fissava in piedi davanti alla porta. 

«Ho fatto un sogno
» disse. 
 





 
 
   
 
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