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Autore: ___Page    07/08/2017    1 recensioni
"Non ci ho mai creduto, io, in queste stronzate, il solo valore a cui abbia mai tenuto fede è da sempre l’amicizia ma lei ha capovolto tutte le mie convinzioni.
Io sono entrato nel suo negozio, lei è entrata nella mia vita e a pochi mesi di distanza anche a casa mia, con una valigia e un paio di quadri e, incredibilmente, non ho provato nemmeno per un attimo l’impulso di scappare.
Il punto è che se trovi la persona giusta, tutto diventa semplice.
Se trovi la donna che sa tenerti testa, che non ha stupide paturnie femminile, che sì ogni tanto piange ma solo per colpa degli ormoni e non per un caramelloso quanto idiota film romantico, che non ti stressa se un venerdì sera vai a bere una birra con il tuo migliore amico, che ti sopporta senza rinfacciarti ogni singola cosa…"
Sì, ma cosa succede se vieni colpito dalla maledizione del terzo incomodo?!
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eustass Kidd, Nojiko
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Non so dove trovo la forza di non imprecare quando le chiavi mi scivolano dalle mani e cadono sullo zerbino. Forse in realtà non impreco proprio perché di forze non ne ho più.
Sono solo delle cazzo di chiavi su un cazzo di zerbino, in fondo, ma oggi sono l’ennesimo ceffone del fottuto universo alla mia persona. È stata la più merdosa delle giornate di merda di tutta la mia merdosa esistenza e non esagero.
Dopo aver seminato quell’infoiata sui trampoli, che mi ha rincorso per due isolati e mezzo, sono dovuto tornare indietro a recuperare la macchina, facendo un giro molto più lungo per evitare di incontrarla di nuovo, e ci ho trovato una fottuta multa per parchimetro scaduto. Arrivato in ritardo al lavoro, ho scoperto che una di quelle teste di cazzo degli stagisti ha mandato in loop, non si sa come, la fresatrice e indovinate un po’ chi è lo stronzo a cui è toccato aggiustarla?
Avevate qualche dubbio per caso?!
E mentre riparavo quella macchina di merda, che solo oggi ha lavorato più del mio pene nelle ultime tre settimane, Killer è pure arrivato con un sorriso ebete sulla faccia e il racconto dettagliato delle tre nuove posizioni che ha provato con Bonney ieri sera. Si può avere un migliore amico più coglione?! La risposta è no! E lo dico io che come unica alternativa ho Trafalgar!
E in tutto questo io sto cominciando a dimenticarmi come ce l’ha Nojiko.
Porca puttana, che altro deve succedere ancora?!
Rompermi una gamba?! Esplodermi la casa?! Finire il mondo?!?   
Afferro le chiavi con un gesto di rabbia e mi ci vogliono tre tentativi per imbroccare il verso giusto. Quanto meno non è solo il mio affare ad avere difficoltà  ad infilarsi in qualcosa. Le giro con così tanta forza che rischio di spaccarle nella toppa, così come rischio di scardinare la porta quando la spalanco per poi pietrificarmi sulla soglia, sorpreso da Nojiko che mi aspetta nell’ingresso.
Ha le braccia incrociate sotto il seno e un’espressione grave che mi raggela.
Universo, che cazzo stai combinando ancora?! Se è uno scherzo non fa ridere!
La osservo con attenzione. Se fosse arrabbiata per qualcosa che ho fatto, o non ho fatto, mi si sarebbe presentata omicida e, probabilmente, armata di carabina. Mi guarderebbe con disapprovazione, le sopracciglia un po’ arcuate e il mento sollevato. E, soprattutto, non mi avrebbe aspettato qui in entrata.
Quindi qualunque cosa stia succedendo, perché qualcosa sta succedendo, non sarà uno di quei problemi di semplice soluzione.
Ammesso che ce l’abbia una soluzione.
Per favore, ditemi che non è quello che penso.
«Se è per Califa, non sono stato certo io a…»
«Non è per Califa.»
Sì, lo sapevo che non era per Califa ma ci ho provato lo stesso.
«Kidd, dobbiamo parlare.»
Cazzo. No. Il “dobbiamo parlare” no.
La fisso immobile qualche secondo e poi annuisco perché sono così in panico che faccio a fatica a respirare, figuriamoci parlare.
Anche lei annuisce e poi si avvia per raggiungere il salotto e io la seguo, pensando e ripensando a cosa cazzo posso avere combinato di così irreparabile. Ma non ho fatto nulla di diverso dal solito e in fondo il problema è proprio quello.
Il problema è che io sono io. Sono un cazzo di disastro che non so come si è illuso di poter avere una donna simile. Ma probabilmente era il sesso stupefacente e ora che si è disintossicata si è accorta che non può funzionare e mi sta lasciando.
Magnifico davvero. L’ideale per coronare questa giornata di merda.
Lancio una furtiva occhiata nel corridoio ma non c’è traccia delle sue valigie e le sue tele del liceo artistico sono ancora al loro posto.
Entro in salotto più spaesato che mai. Nojiko è seduta sul divano, accanto a Torao che dorme acciambellato e spara fusa come Killer spara cazzate, godendosi senza vergogna le coccole della mia ancora per poco donna/quasi ex.
Fottuto bastardo.
Ringhio appena verso il sacco di pulci prima di riportare gli occhi sul volto di Nojiko nell’esatto momento in cui lei fa lo stesso con me. Una scarica elettrica mi attraversa quando i suoi occhi si fissano nei miei. Se è veramente l’ultima volta che succede…
«È martedì.» annuncia e, nonostante la paura sia ancora lì a rompere le palle al mio stomaco, mi acciglio. Va bene prenderla larga ma così mi pare un po’ eccessivo. «È martedì e noi non facciamo l’amore da tre settimane.»
Sbatto le palpebre perplesso.
«Il che significa che abbiamo un problema.»
Qualunque barlume di buon senso il mio cervello abbia mai conosciuto, mi abbandona all’istante. «Ma dici sul serio?! Cazzo, va che non me n’ero proprio accorto!»
«Kidd!»
«Cosa?! Nojiko so benissimo da quanto non scopiamo! Puoi venire al dunque per favore?!»
Un lampo di fastidio le attraversa gli occhi ma si impone di restare calma con un profondo respiro. Stasera si comporta proprio in modo strano. «Se non lo facciamo da tre settimane e oggi è martedì significa che non è il secondo martedì del mese ma il quarto. Non me ne sono proprio accorta con tutto il casino di Nami in ballo ma se questo è il quarto martedì del mese significa che ho un ritardo di due settimane. E di solito il mio ciclo spacca il secondo.»
È solo grazie alla sua espressione piena di aspettativa che capisco che ha finito di dire quello che doveva dirmi, non certo perché ha smesso di parlare. Anche perché la sua voce al momento riecheggia nella mia mente in loop come la cazzo di fresatrice.
Cosa sta dicendo? Sta dicendo che.. sta… sta dicendo…
«Cosa… io… tu…»       
Si alza in piedi e mi fronteggia fiera, le braccia tese lungo i fianchi e i pugni stretti. «Sono incinta. Ho fatto tre test, oggi pomeriggio. Tutti positivi.»
E ora il mio cervello fischia anche come la cazzo di fresatrice.
Com’è successo?! Venticinque secondi fa ero sul punto di perdere tutto e ora sto per diventare padre?!
Io… Che cazzo! Io non…
«So che è inaspettato e… precoce per il punto a cui siamo e se non te la senti io lo capisco. Non ne abbiamo mai parlato prima, è capitato tra capo e collo e non conosco la tua posizione al riguardo ma i… mpf!»
Il suono non è sicuramente dei più sexy ma chi mai riuscirebbe a suonare sexy ritrovandosi improvvisamente in gola la lingua del proprio fidanzato? Il punto è che non mi è venuto in mente modo migliore per farla smettere di dire stronzate e soprattutto, sono l’uomo più felice su questo stracazzo di pianeta.
Senza contare che Nojiko è sexy. Lo è sempre e lo sarà anche tra nove mesi con tanto di pancia che la farà somigliare a una balena spiaggiata e la tempesta ormonale costante.
Ma lo è in particolar modo adesso, mentre si schiaccia su di me e si struscia su di me e mi graffia e tira i capelli e sì, so che non è il momento più adatto ma la voglio troppo e il mio martello di sotto non si astiene dal ricordarmelo.
È una sofferenza fisica quando si stacca da me per potermi guardare con gli occhi che brillano e un ghigno in faccia. «Sei felice.»
Non è una domanda, è una constatazione e capisco dal tono malizioso che si è accorta di tutto l’apparato pronto a colpire. Il che non mi stupisce visto che al momento sono duro come una sbarra di diamante. Ma non mi sfugge nemmeno il sollievo nei suoi occhi.
Pensava davvero che avrei mollato tutto per paura della responsabilità? Stupida donna. Sono un idiota, okay, ma non tanto da autoesiliarmi dal paradiso.
Non riesco a immaginare niente di meglio, una famiglia con la donna che amo e prima di tutto questo la casa finalmente per noi, solo per noi, per festeggiare stasera e ancora per i prossimi nove m…
Per un attimo mi dimentico come si respira. Il terrore che mi si è appena riversato addosso tipo una cazzo di doccia gelata dev’essere scritto su tutta la mia faccia perché Nojiko si irrigidisce e porta le mani a circondarmi il volto.
«Amore?» mi chiama preoccupata.
«Sei incinta.» mormoro come se lo avessi appena realizzato. Ma in realtà ho appena realizzato un’altra cosa ed è una fottuta tragedia. «Quindi… non possiamo farlo per i prossimi nove mesi.»
«Eh?!» reagisce Nojiko, gli occhi sgranati.
«Per il bene del bambino. Non lo possiamo fare finché sei incinta.»
Okay ora non voglio che pensiate che sono una persona superficiale o insensibile però… Che cazzo dai! Universo adesso hai veramente rotto eh!
Nojiko sbatté le palpebre interdetta un paio di volte, poi aumenta la presa intorno alla mia faccia e mi obbliga a chinarmi un altro po’ verso di lei. «Questa è una leggenda metropolitana. Non c’è nessuna controindicazione sul fare sesso durante la gravidanza, mamma mi ha assicurato che lei e papà non si sono mai astenuti, eppure io e Nami siamo nate perfettamente sane, perciò…» socchiude gli occhi in un modo che azzarderei definire minaccioso. «…ora noi ce ne andiamo sul nostro letto e tu stasera mi scopi finché non mi rimane più fiato in gola per gridare il tuo nome, a costo di obbligare i vicini a chiamare la polizia. Chiaro?» sibila in un tono che ora decisamente posso definire minaccioso.
Ma quanto è vero che mi chiamo Eustass Kidd, quello che provo con la paura non ha a che fare proprio un cazzo. Quanto è vero che mi chiamo Eustass Kidd, stasera farò esattamente quello che mi ha appena chiesto, nel suo singolare modo di chiederlo ovviamente.
Porco Roger, grazie!
Grazie mondo, karma, universo, qualunque cosa sia!
Grazie!
«Agli ordini.» ringhio sottovoce, ghignando sadico.
È iniziata come la giornata più merdosa da che ho memoria ed è diventata la più bella della mia vita. Universo assomigli un sacco a Trafalgar, lo sai?
Me la carico sulla spalla, una mano saldamente stretta sul suo fondoschiena e mi dirigo a passo di carica verso camera nostra, sul nostro letto. Il NOSTRO letto, dove la scaravento con più delicatezza del solito e spoglio senza tante cerimonie.
Non c’è tempo, abbiamo parecchio da recuperare e da festeggiare stasera. E non ci sono cazzi, mazzi, ex vendicative, sorelle disperate, amici deficienti, nipoti che tengano, non stasera.
Stasera sono solo suo.
E lei, lei è solo mia. 





Angolo dell'autrice: 
Ma buongiorno!!
Come andiamo?! 
Lo so, sono in imbarazzante ritardo ma, ci credereste mai? Mi ero dimenticata che mancava ancora un capitolo che, santa ispirazione, sono riuscita finalmente a scrivere. E Kidd è riuscito finalmente a tr****re. 
E voi potete finalmene tirarmi la frutta marcia. 
Ah che bell'inizio di settimana! 
Dunque, come sempre sono qui per ringraziare tutte le anime pie che mi hanno letto, seguito, preferito anche stavolta e soprattutto Jules, Momo, Daimler, Vivian, Zomi e Gibutistan per le recensioni e per tutto lo scioglievole fangirl che mi regalate ogni giorno. 
Grazie davvero ragazze! E grazie davvero a tutti voi! 
Alla prossima! 
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