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Autore: lmpaoli94    07/08/2017    1 recensioni
Louis voleva a tutti i costi diventare il più bravo allenatore di pokémon di tutti i tempi.
Le insidie erano molte.
Ma lui non aveva paura.
Poteva contare su un sacco di pokémon fortissimi.
Avrebbe sfidato i temutissimi superquattro. Con una sorpresa nella lotta finale…
P. S.: Questa storia prende spunto dal videogioco di pokémon smeraldo.
Genere: Avventura, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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«Bravo Louis! Ce l’hai fatta!» esclamò sua madre appena il figlio rientrò nello spogliatoio.
«Accidenti. Ad un certo punto ho creduto di non farcela… Quel Dusclops era veramente potente.»
«Invece io sono convinta che avevi la situazione sotto controllo. Ora chi dovrai sfidare?»
«Non lo so ancora. So solo che ho bisogno di un po’ di riposo. Non riesco a tenere gli occhi aperti» fece Louis sbadigliando.
«Hai ragione. Vieni, ti accompagno in albergo.»
«Grazie.»
Louis e sua madre uscirono dall’arena pokémon senza essere visti da nessuno.
Se i fan di Louis li avessero visti, il giovane allenatore non sarebbe mai tornato in albergo a riposarsi.
«Aspettami qui. Vado a prendere la macchina.»
Louis era rimasto solo.
Ripensava alla sua ultima sfida.
“Quella Ester… mi ha dato del filo da torcere.” Pensò.
All’improvviso, una giovane donna dai capelli biondi si avvicinò a lui di soppiatto, facendolo quasi sobbalzare.
«Mi dispiace, ma non rilascio autografi in questo momento. Sono sfinito.»
«Chi ti ha detto che volevo il tuo autografo?» domandò di rimando la giovane.
«Come?»
«Volevo solo incontrare colui che sarebbe stato il mio prossimo sfidante.»
La giovane donna, che era incappucciata per nascondere il suo volto, si scoprì.
«Mi presento: mi chiamo Frida e sono la terza dei Superquattro.»
«Cosa? Sei tu la mia prossima sfida?»
«Esatto.»
«Che cosa vuoi da me?»
«Niente di ché. Volevo solo consigliarti di dartela a gambe finché sei in tempo. Non hai nessuna speranza contro di me e i miei pokémon.»
«Stai scherzando vero?» fece Louis con un sorrisetto tirato.
«Non sono mai stata così seria.»
«Non so se i tuoi colleghi Superquattro hanno parlato con te di me, ma io vengo da Albanova. Ho fatto un sacco di strada per arrivare fin qui. Non mi ritirerò mai. Per nessun motivo.»
«Come vuoi tu… Ma io ti ho avvertito. Ci vediamo domani, Louis di Albanova.»
Frida se n’andò come era arrivata: misteriosamente.
«Eccomi qua, Louis. Avanti, andiamo» fece sua madre che arrivò a prenderlo con l’auto e lo fece riscuotere dai suoi pensieri.
 
L’incontro con quella giovane donna non lo fece dormire, neanche quela notte.
Era troppo nervoso per farlo.
Voleva combattere con lei per fargli capire di che pasta era fatto.
L’incontro stava per cominciare a momenti.
Sua madre cercò di tranquillizzarlo e caricarlo in ogni modo.
«Louis, cos’hai che non va? Ti vedo molto strano.»
«No io… sono molto concentrato e molto nervoso…»
«Devi stare tranquillo. Posso capire che, in situazioni come questi, mantenere la calma è molto complicato. Ma devi essere sicuro di una cosa: hai tutti i mezzi per battere il tuo prossimo sfidante. Sei un allenatore bravissimo. E questo lo sai anche tu.»
Sua madre aveva ragione.
Aveva fatto un sacco di strana prima di arrivare fin qui.
Non poteva farsela sotto proprio ora.
«Grazie mamma. Per le tue belle parole.»
«Di niente, figliolo. Altrimenti, cosa ci farei qui se non a supportarti?»
Dopo essersi salutati, Louis scese nell’arena lotta, dove una folla immensa lo attendeva.
Oltre a loro, la sua sfidante era già pronta per cominciare.
Non disse nulla.
Lo fissava con sguardo rancoroso, mentre l’arbitro annunciava l’inizio dell’incontro.
«Glalie! Scelgo te!»
Il primo pokémon di Frida fu Glalie.
«Flygon! Vai!»
«Peccato che tu non mi abbia dato ascolto…»
«Cara Frida, vedo che tu non mi conosci affatto… Ma presto lo farai… è solo questione di tempo.»
«Sì, questione che tu venga sconfitto… Glalie! Attacco geloraggio!»
«Flygon! Terrempesta.»
Il geloraggio di Glalie non andò a buon fine.
La tempesta di sabbia che Flygon scatenò coprì l’intera arena.
Non si vedeva più niente.
«Non servirà a niente scatenare una tempesta di sabbia… attacco bora, Glalie!»
Una tempesta di vento e ghiaccio si scatenò sul campo di battaglia.
Flygon non poté nulla per evitarlo.
«Oh no…»
«Adesso vai con l’attacco palla gelo.»
«Flygon, contrastalo con lanciafiamme.»
Ma la potenza di Glalie era veramente superiore.
Il suo potere glaciale era ineguagliabile.
Il pokémon di Louis non poté nulla per contrastarlo.
«È impossibile. Il fuoco dovrebbe essere superefficace contro il ghiaccio…»
«Questo vuol dire che il tuo Flygon non è così forte come sembra… Finiscilo con geloraggio.»
Flygon, non sopportando l’ennesima mossa di Glalie, venne messo K. O.
La sfida era cominciata nel peggiore dei modi per Louis.
Ma fortunatamente, erano solo all’inizio.
«Porygon2, è il tuo turno.»
Louis era perplesso.
Come poteva sconfiggere quel pokémon di tipo ghiaccio?
«Un Porygon2, eh? Anche lui farà la stessa fine del tuo Flygon.»
«Non se uso questa mossa… attacco conversione.»
Porygon2, da pokémon normale diventò di tipo ghiaccio.
«Glalie, attacco geloraggio.»
Il colpo di Glalie non fu molto efficace.
Porygon2 non ebbe nemmeno un graffio.
«Cosa?»
«Porygon2, attacco fuoco bomba!»
Un potente getto di fuoco invase il malcapitato Glalie, mandandolo K. O. all’istante.
Il risultato si riportò in parità.
«Il tuo Porygon2 è molto forte, non c’è che dire. Ma adesso si cambia musica… Sealeo, tocca a te!»
Una foca, dalle proporzioni gigantesche, scese in campo.
Louis la fissava con sguardo impercettibile.
«Che cosa ti prende, Louis? Ti vedo perplesso.»
«Sono solo concentrato sulla sfida…»
«Capisco…»
«E poi a te cosa importa?» domandò freddamente Louis.
«Niente» fece Frida con sguardo misterioso. «Era solo per dire…»
«Porygon2, vai con tuono!»
Il cielo si oscurò all’istante.
Un forte tuono piombò addosso a Sealeo, ferendolo gravemente.
«Sealeo!»
Non riusciva a muoversi.
Era stato paralizzato.
«Come hai potuto?»
«Benissimo… finiscilo con l’attacco iper – raggio.»
Sealeo venne sconfitto immediatamente.
«Era da un sacco di tempo che un mio pokémon non veniva sconfitto in così breve tempo…»
«A volte le cose si ripetono, non credi?» la canzonò Louis prendendosi gioco di lei.
«Tranquillo, non succederà più… Sealeo. Vai!»
Un secondo Sealeo uscì dalla poké ball di Frida.
«Ma cosa…»
«Questo Sealeo è molto più forte di quello precedente. E adesso te lo dimostrerò!»
«Non avere fretta… Scizor! Adesso è il tuo turno.»
Scizor emanava energia da tutti i pori.
Era veramente in forma.
«Un pokémon dalla corazza di acciaio? Davvero notevole… Ma questo non ti servirà a nulla… Sealeo! Attacco bora.»
«Fermalo con i tuoi ferrartigli, Scizor.»
Sealeo venne graffiato furiosamente dal suo avversario.
«Ed ora vai con codacciaio!»
«Geloraggio, Sealeo!»
I due pokémon si fronteggiavano furiosamente, dando uno spettacolo mozzafiato senza esclusioni di colpi.
«Ora basta. Facciamola finita! Attacco surf, Sealeo!»
Un’onda anomala si stava per abbattere su Scizor.
«Scizor, vola in alto.»
Il pokémon di Louis era scomparso dalla scena, riuscendo ad evitare il colpo di Sealeo.
«Adesso piomba su di lui!»
Scizor colpì Sealeo con tutta la sua possente corazza, finendolo definitivamente.
Dopo una partenza disastrosa, Louis era riuscito a sconfiggere tre pokémon su cinque di Frida.
«Bravo Louis, i miei complimenti. Ti stai rivelando un avversario davvero temibile…»
«Mi fa piacere sentirtelo dire» fece Louis con tono serio.
«Ma il bello deve ancora venire… Glalie! Forza!»
Un secondo Glalie scese in campo.
Aveva uno sguardo minaccioso che metteva paura.
«Vedo che non hai molta fantasia con i pokémon.»
«Mi piace allenare sempre gli stessi» disse Frida di rimando.
«Capisco. Nidoqueen, tocca a te!»
«Ma ora basta chiacchiere… Attacco grandine, Glalie!»
Improvvisamente, iniziò a grandinare con insistenza.
Nidoqueen, non riuscendosi a parare in nessun modo, veniva colpito ripetutamente da questa azione atmosferica.
«Se non fai subito qualcosa, il tuo Nidoqueen andrà K. O.»
«Non ti preoccupare per il mio pokémon. So cosa devo fare… e lo farò.»
«Bene, allora fammi vedere tutta la tua potenza.»
«Con piacere… Nidoqueen, attacco fango bomba.»
Un potentissimo getto di veleno si diresse contro Glalie.
«Bella mossa. Glalie, attacco geloraggio.»
Ma Nidoqueen, essendo molto agile nonostante la sua stazza, riuscì a schivarlo magnificamente.
«Accidenti…»
«Vai Nidoqueen! Colpiscilo a ripetizione con fango bomba.»
Il pokémon di Frida, oltre ad essere ferito gravemente, fu imbottito di veleno.
Stava per essere messo K. O.
Se non fosse…
«Glalie, concludi il tutto con l’attacco esplosione.»
Non avendo più nessuna possibilità di sconfiggerlo, Glalie andò K. O., scatenando un boato fragoroso per l’enorme botto che causò.
Nidoqueen, non riuscendo ad evitarlo, andò K. O. pure lui.
«Ottima trovata, Frida.»
«Grazie.»
«Ma facendo così, sei rimasta con un solo pokémon. Mentre io ne ho ancora tre.»
«Il mio ultimo pokémon sarà sufficiente per sconfiggerli tutti, interrompendo il tuo cammino nella Super Lega del Pokémon… Walrein. Scendi in campo.»
Un enorme tricheco fissava con sguardo rabbioso la sua allenatrice.
«Walrein, smettila di guardarmi in questo modo. Se ti ho scelto per ultimo, è perché sei il più forte.»
Ma Walrein non era dello stesso parere della sua allenatrice.
Sembrava che i due non andassero d’accordo.
E questo non faceva che avvantaggiare Louis.
«Espeon, ora è il tuo turno.»
«Un micio contro il mio potente Walrein? Ma per chi mi hai preso?»
«Non ti conviene sottovalutare il mio Espeon…»
«Avanti Walrein, concludiamo la sfida immediatamente. Attacco purogelo.»
Ma Walrein non si muoveva.
Guardava con sguardo indifferente sia Espeon che Louis.
«Credo che al tuo pokémon non gli interessi combattere.»
«Walrein, ma cosa stai facendo? Qui c’è in ballo la nostra dignità. Non puoi rifiutarti di combattere!»
«Molto bene… Sarà più facile del previsto. Espeon, psichico.»
I poteri psichici di Espeon gli permisero di sollevare in aria il povero Walrein.
«Oh no!»
«Sbattilo a terra, Espeon!»
Anche se il colpo fu molto potente, Walrein non venne ferito minimamente.
«Un osso duro, quel Walrein.»
«Ok Walrein, colpisci Espeon con l’attacco bora.»
Ma anche stavolta fu inutile.
Walrein non ubbidì alla sua allenatrice.
«Walrein… perché mi fai questo?»
Frida aveva le lacrime agli occhi per la rabbia.
Non riusciva a comprendere perché il suo pokémon si stesse comportando in quella maniera.
Arrivati a questo punto, Frida non poté fare altro che ritirarsi dal torneo, e dare la vittoria al suo sfidante.
Le urla dagli spalti si moltiplicarono, festeggiando la vittoria di Louis.
Ma questa non era una vittoria come tutte le altre.
E Louis lo sapeva bene.
Frida abbandonò l’arena pokémon senza salutare il pubblico che l’aveva sostenuta  e senza scambiare due parole con il suo ormai ex avversario.
Ma Louis era un ragazzo che non si dava per vinto.
«Frida, aspetta!» gli gridò il ragazzo correndogli dietro.
«Cosa vuoi?»
«Ecco… mi dispiace per come hai dovuto abbandonare l’incontro…»
«Ah sì? Secondo me invece sei contentissimo per la vittoria che hai riportato.»
«No. Non mi piace vincere così.»
«Non importa come si vince. Ormai quello che è fatto è fatto. Era inutile che io continuassi con questo incontro con un pokémon che non mi ubbidiva minimamente. Sarebbe stato stupido. Ed io non sono la persona che fa la figura del pagliaccio.»
«Capisco… comunque mi dispiace. E sono sincero.»
«Ti ringrazio, Louis. Sei un bravo allenatore. Puoi fare ancora molta strada. E mi piace il tuo modo di non arrenderti mai. Ricordi me alla tua età.»
«Grazie mille, Frida» disse Louis ritrovando il sorriso.
«Ora devo andare. La mia strada per allenare i pokémon è molto lunga. Ma spero che un giorno ci rivedremo. Magari sfidandoci…»
«Certo. Te lo prometto.»
«Benissimo. Addio… Anzi, arrivederci» disse infine Frida dandogli una stretta di mano per poi scomparire nel corridoio buio dell’arena del pokémon.
   
 
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