Ci smaterializzammo nella prima casa che mi venne in mente, quella degli zii. 
 Sentivo ancora il mio braccio e il mio corpo contorcersi dal dolore, sapevo che stavo sanguinando, ma feci di tutto per non darlo a vedere. 
Ci smaterializzammo in salone, dove c'era Ginny : - scusa- dissi mentre uscii di corsa dalla stanza ma non feci in tempo a vedere le scale che caddi. 
Mi rialzai velocemente e iniziai a salire. 
-La tua stanza è in fondo al corridoio.- urlò Ginny preoccupata. 
-Che é successo?- continuò. 
A Hermione mancava il respiro, non capiva, non riusciva a esprimersi, era come se fosse scioccata. 
-respira- disse Ginny. 
-ho bisogno di parlarti in privato- disse Hermione, notando che Albus e Teddy stavano guardando. 
Entrarono in una stanza e Hermione iniziò a raccontare.
-ora Rose... Come sta?- disse Ginny mentre guardava l'espressione sofferente di hermione. 
-non lo so.... Non ci ho ancora parlato, non capisco perché non me l'abbia detto, potevo aiutarla- disse mentre piangeva. 
-forse non potevi aiutarla e forse pensava di agire nel miglior modo possibile, dobbiamo parlare con Harry, sai che questa cosa non sarà facile da affrontare per nessuno di noi... specialmente per Rose. -disse Ginny con tono ansioso. 
Mi chiusi dentro la stanza e iniziai a fissare la cicatrice, la prima cosa da fare....beh.. cercare il significato e poi...mh...poi..capire come agire. 
Presi un libro e cercai un incantesimo per alleviare il dolore. 
Puntai la bacchetta sulla cicatrice e urlai: -absorb-
Vidi un fascio di luce nera uscire dalla ferita, ma sentì un dolore lancinante e lasciai la bacchetta. 
-che è successo?! perché hai urlato?? Sembrava che ti stessero uccidendo- esclamó Teddy mentre entrava nella stanza. 
Ero seduta ai piedi del letto, si avvicinò e si sedette accanto a me. 
-ho sentito quello che è successo, dovrebbero iniziare a sbarrare la porta con qualche incantesimo per non far sentire.... Comunque  conta su di me per tutto- mi disse prendendo la mia bacchetta e ridandomela. 
-grazie, ma non voglio mettere nessuno a rischio- dissi.
-ci siamo dentro tutti e poi non ti lascerò mai andare da sola, sei pericolosa- disse sorridendo. 
-haha con una bacchetta nelle mani certo, vuoi vedere?- dissi ridendo.
-nono, grazie... Ehm.... Stai sanguinando- mi disse puntando il dito sul braccio. 
-lo fa sempre, tranquillo. - dissi continuando a fissarla. 
Ad un trattò sentii bussare alla porta. 
-ci vediamo dopo- si alzò e mi diede un bacio sulla guancia. 
-avanti!- esclamai. 
Era Harry. 
-ti posso parlare?- disse
-certo!- chissà  perché , ma sapevo già cosa mi avrebbe detto. 
-mi devi raccontare tutto quello che sai.- disse avvicinandosi a me. 
-il problema é che io non so proprio niente, non so cosa sia questa e non so neanche cosa significhi. - mi alzai di colpo e andai a prendere un piccolo pensatoio fatto dalla prof McGranitt. 
Guarda te stesso. 
Presi la bacchetta e estrassi il mio ricordo, lo buttai subito dentro. 
Harry si avvicinò e ci mise la faccia dentro. 
Dopo mezz'ora circa si alzò dal pensatoio e iniziò a pensare. 
-è molto strano, lui non vuole te ma il tuo rapporto con le persone che ami e soprattutto con Hermione.- disse harry toccandosi la cicatrice, mentre camminava su e giù per la stanza. 
-ti dispiace se voglio rimanere un po' da sola?- dissi io guardando fissa il pensatoio.   
-si, tranquilla- disse alzandosi. 
Continuai a guardare i miei pensieri per riuscire a scoprire qualcosa.