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Autore: Khailea    24/08/2017    1 recensioni
Un'avventura action con trame avvincenti e personaggi unici e caratteristici!
Saghe appassionanti e ricche di colpi di scena, special divertenti e di ogni genere!
Unisciti alle stravaganti avventure degli studenti della Werewolf Shadow!
I personaggi di cui si parla in queste storie sono inventati da un gruppo di role chiamato Werewolf's Shadow 2.0.
Questo è il secondo progetto di fiction scolastica del gruppo fatto con l'approvazione dei suo componenti.
Non ci sono collegamenti con il precedente progetto e la trama é molto diversa.
Il logo del lupo appartiene al nostro gruppo esattamente come i personaggi e l'ambientazione.
Se volete unirvi a noi potete fare richiesta qui https://www.facebook.com/groups/660949357417726/members/
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggi in questo capitolo:
Jack
Daimonas
Ailea  
Khal
Lighneers
Zell
Astral
Lacie
Hope
Grace
Milton
Seraph
Alexander
Johanna
Samantha  
Diana
 
 
 
Nonostante sapesse come funzionavano le cose in quella città le parole del ragazzo avevano sorpreso Grace, era andata a cercare il biondo convinta che il suo malumore fosse dovuto a qualcosa di meno grave ma a quanto pare si sbagliava.
-Ti stanno ricattando?-
Chiese perplessa guardandolo, solitamente lei non amava impicciarsi degli affari altrui ma non poteva certo nascondere la testa sotto la sabbia.
Zell però non volle rispondere subito a quella domanda, l'intervento di Grace per quanto utile lo aveva infastidito, lui era solito cavarsela da solo ed uno scontro due contro uno non lo trovava equo, inoltre aveva portato la ragazza a sentire quella frase. Non voleva che altri si immischiassero nelle sue faccende private rischiando così di ferirsi.
Poteva gestire da solo la situazione.
-No...no non centrano queste cose.-
-E' per questo che oggi sei così scontroso.-
-Ti ho detto che non centra.-
Rispose lui freddamente guardandola.
-Perché mi hai seguito?-
Era anche lei in combutta con quel tizio forse?
-Gli altri erano preoccupati e sono dovuta venirti a cercare. Non ho intenzione di impicciarmi ma se rischi a causa di qualcuno sarebbe il caso di cercare aiuto.-
-Non sto rischiando nulla e non ho bisogno.-
-Uff come ti pare. Comunque la lezione sta per iniziare, se vuoi venire bene altrimenti torno da sola.-
Disse la ragazza in maniera rigida avviandosi verso l'uscita, Zell tenendo il capo basso la seguì, non voleva essere maleducato ma i suoi nervi lo facevano reagire come non avrebbe voluto.
Non pensava però che le parole potessero cambiare le cose, il suo proposito di scaricare la tensione era svanito, se fosse rimasto in un luogo chiuso da solo forse sarebbero arrivati altri nemici.
Per il momento era meglio tornare in classe...
 
 
Dopo essersi fatto pagare il piano di Khal per scoprire qualcosa sul professor Rotsala poté prendere piede.
Il verde manteneva un tono scostante nei suoi confronti e nonostante camminassero insieme non gli rivolse la parola, da un lato al biondo questo non creò problemi visto che riteneva qualsiasi cosa uscisse da quella bocca un idiozia, ma non lo mostrava.
Percorrendo i corridoi avevano continuato a cercare il professore evitando di far domande indiscrete, avevano continuato ad ascoltare le voci che provenivano da ogni classe cercando la sua ma in quel piano non sembrava esserci.
-Il tuo metodo mi pare una perdita di tempo.-
-Me ne rendo conto, se hai qualche idea pensò potrai trovare una buona soluzione Lighneers.-
-Non mi piacciono i lecchini, e non mi hai pagato per cercar soluzioni, ti costerebbe un extra.-
Khal alzò gli occhi al cielo.
-Non sto facendo il lecchino, tu parti con dei pregiudizi nei miei confronti però.-
-Che peccato eh?-
Non aveva intenzione di trattarlo diversamente, non gli aveva dato motivi per farlo infondo.
-Va bene, ho capito. Intanto scendiamo al primo piano, magari si trova nella sala professori.-
-E come pensi di entrare?-
-Usando i condotti di ventilazione magari, ricordi i passaggi indicati dalla professoressa Mustang?Tra quelli uno rivelava che un condotto di questo piano è collegato a quelli della stanza in questione.-
-Fammi indovinare, devo strisciare io lì dentro?-
-Non penso sia la prima volta che devi fare un lavoro simile, ma non sarà pericoloso.-
Al verde questo non importava, facendo spallucce cercò di ricordare il luogo dove si trovava quel passaggio, avrebbe dovuto esser vicino a giudicare dai suoi ricordi.
-Io andrò direttamente alla porta, se sento qualcosa cercherò di entrare.-
-Certo, ti credo sulla parola.-
Rispose Lighneers ironico mentre, senza farsi vedere da nessuno, entrò in uno sgabuzzino dove avrebbe dovuto trovarsi il condotto giusto.
Questo non sembrava particolarmente difficile da raggiungere per lui e fortunatamente c'era anche un cacciavite che poté usare per togliere le viti.
-Bene, si va.-
Il passaggio era abbastanza stretto ma non ebbe particolari difficoltà a muoversi, nel frattempo Khal si era sistemato nelle vicinanze della porta della sala dei professori, non credeva particolarmente nell'efficacia di quel piano ma alla fine non aveva nulla da perdere.
Dopo circa una decina di minuti finalmente Lighneers riuscì a trovare il passaggio entrando così nel condotto della stanza, dalle grate di questo poté vedere l'uomo che stavano cercando sistemare alcuni fogli.
Anche Khal si era avvicinato e attraverso la fessura della serratura vide la medesima cosa.
L'uomo per qualche minuto continuò nel suo operato fino a quando fermandosi non prese a spostare lo sguardo prima sulla porta e poi sul condotto dove si trovava Lighneers.
Con uno scatto improvviso lanciò la sedia in quel punto, che a causa del peso del ragazzo aveva iniziato a cedere, e così facendo riuscì a sfondare il condotto facendolo cadere.
Calpestandolo prima che potesse alzarsi prese poi una matita ed arrivando alla porta con un'incredibile velocità la conficcò nella serratura graffiando Khal alla guancia, se non si fosse allontanato in tempo avrebbe certamente perso l'occhio.
Non fu però abbastanza veloce da scappare quando la porta si aprì, il professore lo afferrò per i capelli e trascinandolo dentro la chiuse alle spalle.
Lighneers cercò di rialzarsi il più rapidamente possibile ma cadde nuovamente a causa di Khal che venne scagliato contro di lui.
Il professore con la stessa rapidità di prima si avvicinò ai due colpendoli in viso con un calcio, l'urto fu tale che vennero scaraventati dall'altra parte della stanza, sembrava non importargli il motivo per cui erano lì, voleva solo ferirli.
-Scappa dalla finestra!-
Khal alzandosi afferrò un pezzo di ferro caduto dal condotto dell'aria e tentò d'attaccare l'uomo, se fosse stato per lui avrebbe dato in pasto il verde al suo posto ma purtroppo i suoi piani erano ben diversi.
-Se credi scapperò per così poco sei pazzo oltre che ossessivo...-
Rispose Lighneers in un tono più pacato rispetto a prima, non si sarebbe lasciato convincere delle sue buone intenzioni così facilmente, inoltre più si era più le possibilità di vittoria aumentavano.
Imitando il biondo afferrò un pezzo di ferro caricando l'uomo ma lui afferrò entrambi per quelle semi-armi, sollevandoli, li fece scontrare poi tra loro scaraventandoli a terra una seconda volta.
-Patetici.-
Colpendo entrambi con i piedi li schiacciò come se fossero formiche, Khal cercò di spingere via Lighneers subendo così molti più colpi di quest'ultimo, il verde nel frattempo riprendendosi dall'intontimento prese una delle sedie scaraventandola addosso all'uomo.
Lui però afferrandola al volo gliela lanciò di rimando.
Vedendo che si avvicinava al ragazzo Khal cercò di afferrargli i piedi e di bloccarlo ma di tutta risposta il professore prese a tirargli forti calci sul viso.
Non si fermò nemmeno quando entrò un altro professore, non gli importava affatto a vedersi.
-Professor Rotsala la sua lezione sta per incominciare.-
Colpendo un'ultima volta Khal l'uomo si sistemò la cravatta che portava al collo e senza dire nulla si allontanò.
-Dovete tornare anche voi in classe ragazzi.-
Khal sputando leggermente una quantità di sangue si alzò avvicinandosi a Lighneers, sfiorandogli il braccio cercò di aiutarlo ad alzarsi ma l'altro scosse la testa facendolo da solo.
Sistematosi in piedi gli diede una piccola pacca sulla spalla in segno di ringraziamento.
-Sei messo peggio tu.-
Il biondo non rispose avviandosi assieme all'altro verso la porta, non appena furono usciti però prese delle altre banconote porgendogliele.
-Non penso sia il caso di continuare...per il disturbo un extra penso sia doveroso.-
Lighneers lo guardò qualche istante prima di accettare i soldi.
-Vatti a far curare.-
Disse allontanandosi, aveva accettato il compenso solo per le ferite ma doveva ammettere non era accaduto nulla potesse confermare i suoi dubbi, o era un ottimo attore o era sincero nel dire poteva esser diverso.
Sfortunatamente per l'altro la sua mente era ancora convinta per la prima.
 
 
 
Nel frattempo quasi tutti gli studenti erano arrivati nelle proprie classi, mentre si incamminava verso la propria però Lacie vide qualcosa di molto interessante.
Un ragazzo era coperto di tatuaggi dalla testa ai piedi e questi le piacquero così tanto che volle farsene anche lei.
-Nya!Anche io voglio farmi quei disegnini!-
Era convinta fossero momentanei e che qualcuno li disegnasse nella scuola, non pensò nemmeno per un attimo che le cose potevano essere molto diverse.
Non diede neppure il tempo ad Astral di capire le sue intenzioni che era già corsa a cercare chi le disegnasse la pelle.
-No Lacie!Dove vai!-
Non era possibile che per ogni minima cosa sua sorella si distraesse scappando, la ragazza però non badò alle sue proteste e portando le mani sulle sue spalle lo saltò, facendolo cadere contro Serph.
Questa a sua volta gli diede una spinta che lo fece finire contro il muro.
-Guarda dove vai.-
Astral non fece caso ai suoi gesti, troppo impegnato a cercar di non perder di vista la sorella, ma ormai era tardi.
-Possiamo aiutarti noi se vuoi.-
Johanna avvicinandosi aiutò il ragazzo ad alzarsi.
-Io ho visto da che parte è andata.-
Aggiunse Hope cercando di rasserenarlo, sua sorella certamente era un tipo imprevedibile ma era anche divertente.
-Sul serio?Non so come ringraziarvi.-
In quei casi ogni aiuto era gradito, prima recuperava la sorella prima la sua tranquillità sarebbe tornata, seguendo entrambe le ragazze prese la ricerca della sorella.
Intanto Diana, Ailea e Seraph erano le uniche che si stavano effettivamente dirigendo il classe.
-Siamo diventate delle studentesse modello forse?-
Chiese ironicamente Ailea guardando le altre due.
-Più che altro non ho voglia di ricevere delle punizioni.-
-Non mi dire che ti preoccupano queste cose Seraph.-
-Da come parli si capisce non ne hai mai subite qui Diana, sono solo una perdita di tempo.-
-Questo è vero, ma le ricevono solo quelli che si fanno scoprire.-
Disse Ailea ghignando leggermente.
-Secondo me tu hai qualcosa in mente.-
Disse Diana imitando la sua espressione.
-Un momento di tranquillità ci farà bene. Tu che fai Seraph?-
-Vado in classe ovvio.-
-Va bene, ci si vede dopo.-
Salutandola con una mano Ailea iniziò ad allontanarsi, assieme a lei c'era anche Diana che curiosa di dove volesse andare la seguì.
Seraph proseguì lungo il corridoio ed entrando in aula si accorse che gli unici studenti ad essere arrivati erano Daimonas, Jack, Milton e Sammy.
-Eccone un'altra, queste lezioni devono piacere veramente tanto.-
Disse ironicamente Jack appoggiando la testa alle braccia, senza rispondere Seraph andò a sedersi nel banco davanti a Daimonas.
-Non c'era nessuno con te prima?-
Chiese Milton curiosa.
-C'era anche Ailea ma è andata a bighellonare assieme a Diana da qualche parte. Gli altri sono andati alla ricerca di Lacie.-
-Le è successo qualcosa?-
Domandò stavolta Daimonas a bassa voce.
-No ha visto un tizio con dei tatuaggi e voleva farsene anche lei.-
Jack sbuffò divertito al pensiero della reazione di quella ragazza.
-Quindi l'unica brava ragazza nel gruppo eri tu.-
-Non ho niente di meglio da fare.-
-Beh infondo siamo a scuola no?-
Disse Milton sorridendo, non aveva nulla in contrario per coloro che saltavano le lezioni ma non trovava il caso di sminuire chi non lo faceva.
-La professoressa però dov'è?-
Chiese Sammy alzandosi in piedi sulla sedia, l'unica cosa che sapeva era che la lezione avrebbe riguardato la chimica, per il resto era all'oscuro di tutto.
-Magari in questo modo gli altri avranno il tempo di venire in classe.-
Ipotizzò Milton curiosa quanto la bambina.
-C'è solo da sperare, più si è più ci si può divertire no?-
"Più si è più gente potrà notare quanto sei insulso."
Fortunatamente lui era il solo a sentire Mostro altrimenti si sarebbe per certo cacciato in guai più grandi.
-Hey Daimonas sembri pallido, hai fatto fatica a dormire stanotte?-
Disse Jack ironizzando sulla carnagione del ragazzo.
-Non ho bisogno di dormire...-
-Come dimenticarlo, non hai nemmeno bisogno di ridere se per questo a quanto pare.-
-Perché continui a parlarmi?-
"Perché ha più segatura che cervello, o magari gli hanno rubato pure quello."
Come ogni volta Mostro aveva sempre la risposta pronta.
-Perché ne ho voglia tutto qui. Infondo non siamo così diversi.-
-Io non sono come te...-
-Sotto certi aspetti si.-
-Finiscila.-
Daimonas appoggiò la testa tra le braccia e si sistemò sul banco evitando di guardarlo, alcune volte Jack trovava divertenti le sue reazioni ma entrarci in contatto era sempre difficile, non per questo però vi avrebbe rinunciato.
Nel frattempo qualcuno era finalmente arrivato in classe, Alexander non aveva seguito Lighneer ed il fratello per la loro missione nei riguardi del professore, sarebbe stato solo d'intralcio e sinceramente non ne vedeva alcuna utilità.
Avrebbe soltanto attirato su di sé le ire del fratello.
Con il viso serio e lo sguardo basso era entrato nell'aula senza salutare nessuno, cercò Hope ma a quanto pareva la ragazza non era ancora arrivata, si sarebbe limitato a sedersi vicno alla finestra per aspettarla, lei di solito sedeva sempre lì.
Tamburellando le dita sul banco alzò lo sguardo verso il cielo perdendosi nei propri pensieri.
 
 
La ricerca di Lacie andava avanti a fatica, più volte ai tre era sembrato di vederla ma ogni volta la ragazza correva via urlando che desiderava trovare la persone che faceva quei disegni, riferendosi ai tatuaggi che aveva visto prima.
-Lacie fermati!Dobbiamo andare in classe!-
-Astral così non otterremo nulla...-
Johanna aveva iniziato a sentirsi molto stanca per quel continuo correre ed era anche preoccupata che qualche professore li punisse per tutto il baccano che stavano facendo.
-Forse potremmo attirarla.-
Hope cercò di pensare a qualche stratagemma per riuscire nell'intento, se avessero avuto del pesce forse sarebbe stato facile, ma in quel momento Lacie sembrava pensare solo ai disegni.
-E se urlassimo che quella persona che cerca si trova nella nostra classe?Magari così riusciremmo a convincerla ad andare.-
-Potrebbe funzionare.-
Se fossero stati abbastanza credibili sicuramente la sorella avrebbe creduto a quella storia, ci avrebbe poi pensato lui ad impedirle in seguito di correre nuovamente via.
-Come prima cosa dobbiamo raggiungerla però.-
Hope riprese a correre a passo svelto sperando la ragazza non fosse entrata in qualche classe interrompendo le lezioni.
Dopo qualche altro minuto finalmente sentirono in lontananza la voce della ragazza.
-Nya disegnini dove siete nya!-
Incerte le due ragazze tentarono di mettere in atto il piano, evitarono di coinvolgere Astral perché sicuramente Lacie l'avrebbe riconosciuto e forse avrebbe capito l'inganno.
-Oooh ma che bel disegnino che hai!-
-Si me lo sono fatto nella stanza al primo piano dove si terrà la lezione di chimica!-
-Oh sarà meglio tornarci subito allora, magari ce ne faranno altri!-
-Si è un ottima idea!-
Rimasero in attesa qualche istante prima di rendersi conto che l'idea aveva funzionato, Lacie aveva preso a correre con tutte le sue energie nella loro direzione per raggiungere per prima la classe.
-Nya disegnini miei!-
Prima che se ne rendessero conto lei li aveva già superati proseguendo per il suo cammino senza badare a ciò che la circondava.
-Sbrighiamoci!-
In modo simile si comportò Astral che aveva la priorità di raggiungere la classe prima che lei capisse non c'era nulla.
Per la fretta lasciò indietro le ragazze che faticavano a stargli dietro, ma infondo era normale, lui era abituato a correre per raggiungere la sorella.
-Credi riuscirà a prenderla?-
Chiese Johanna con il fiatone.
-Lo spero.-
Hope nel frattempo si chiese come fosse andata Grace assieme a Zell, forse aveva avuto anche lei fortuna ed era tornata in classe.
Non appena Lacie fu nella stanza saltò sulla cattedra ancora vuota iniziando a muovere la coda.
-Nya disegni nya!-
Astral non era arrivato e l'attenzione di lei su quel posto si stava esaurendo, oltre a quei pochi compagni di classe non c'era nessuno.
-Non c'è nessuno che faccia i disegnini nya?-
Seraph capendo che se non l'avesse fermata sarebbe scappata di nuovo le si avvicinò prendendole la mano ed aiutandola a scendere.
-Tuo fratello dov'è?-
-Non lo so nya, perché lo vuoi sapere?-
Chiese lei assottigliando gli occhi, aveva ancora dei dubbi sul fatto che la ragazza avrebbe potuto portarglielo via.
-Perché ogni volta che siete separati lui impazzisce per l'agitazione, forse dovresti aspettarlo.-
-Mmmh ma io voglio farmi i disegni sulla pelle nya.-
-In questa scuola non si fanno i tatuaggi, inoltre quelle cose non si possono togliere.-
-Ah no nya?-
-Dai vieni a sederti, almeno tuo fratello non raderà al suolo la scuola per trovarti.-
Proprio in quel momento Astral entrò nella classe, vedendo che Seraph stava tenendo occupata la sorella tirò un sospiro di sollievo.
-Lacie quante volte ti devo dire di non scappare via in quel modo.-
-Nya avevo visto dei disegni belli e li volevo anche io nya.-
Rispose lei con disinvoltura.
-Come sempre ti distrai facilmente...grazie Seraph per averle impedito di scappare.-
-Solo perché dopo avresti fatto una gran confusione, ed almeno per oggi volevo risparmiarmela.-
Il ragazzo si grattò la testa impacciatamente, non poteva ribattere infondo erano delle cose vere.
-Johanna e Hope dove sono però?-
-Oh no le ho lasciate indietro!-
Di tutto il discorso Alexander si interessò solo a quella parte, la ragazza ed una delle sue amiche erano andate a cercare Lacie ma perché non erano ancora tornate?
Che fosse il caso di andarle a cercare?
Non ne era sicuro e si limitò a contiunare ad aspettare, se non fossero arrivate in tempo non si sarebbe trattenuto oltre.
-Tipico.-
Astral era quasi sull'uscio della porta quando si immobilizzò.
-Che vorresti dire con questo?-
-Che quando tua sorella non è con te non t'importa d'altro.-
Jack in fondo alla classe incominciò ad essere incuriosito per quella scena.
-Ci vorrebbero i pop-corn.-
Disse ridacchiando.
"Il duo di carnevale non riesce a stare un po' in silenzio?"
Per Daimonas non era un fastidio vedere i due discutere, ma Mostro trovava sempre il modo di ribattere su tutto. Nel mentre anche Hope e Johanna erano arrivate ma accorgendosi della situazione tesa andarono a spostarsi nei banchi vicino alla finestra, Alexander fu molto sollevato nel vederle e sorridendo la salutò.
-Beh scusami se tengo a mia sorella.-
-Questo non è tenere, questo è essere ossessionati.-
-E questo è sparare idiozie.-
-Nya hey ragazzi calmatevi, non è successo niente nya.-
-Quando non hai modo di rispondere attacchi sempre?-
-E tu invece sei felice di allontanare tutti?Perfino al nostro appuntamento hai fatto così, te ne sei andata trattandomi freddamente, sembra che tu abbia paura di far entrare qualcuno nella tua vita!-
Sammy rimessasi sulla sedia guardò Milton preoccupata.
-Perché litigano?-
-Non lo so...ma sarà meglio non interferire.-
Seraph intanto si era ammutolita e dandogli le spalle andò a sedersi, si sentiva più scossa di quanto avrebbe voluto per le parole del ragazzo, e questo la faceva sentire anche peggio.
Dall'altra parte lui furibondo si sistemò al primo banco il più lontano possibile da lei.
-Fa come ti pare.-
Prima che la discussione andasse avanti entrò nell'aula la professoressa di chimica, la signorina Áine era una giovane donna snella con un'abbondante terza di seno, la pelle era caucasica ed era vestita con un provocante abitino nero che le metteva in risalto il fianco ed il seno. Aveva dei bellissimi occhi rossi in grado di incantare chiunque. Si diceva di lei fosse la classica bimba prodigio che aveva ottenuto una cattedra appena a diciotto anni.
Ancheggiando amabilmente i fianchi andò a sedersi, notando subito Astral davanti a sé.
-Ho già un fan?-
Disse ridacchiando mentre sfiorava le proprie labbra con una matita.
Non poté incominciare la lezione però che qualcun'altro entrò nell'aula, Zell e Grace avevano fatto il possibile per non tardare ma c'erano riusciti solo in parte.
La professoressa li guardò per qualche secondo prima di decidere il da farsi.
-Tsk tsk tsk, così non va, se volete fare una sveltina dovreste assicurarvi non vi facciano finire nei guai. Sedetevi, ovviamente sperando la ragazza ci riesca.-
Grace divenne leggermente rossa dalla rabbia per quelle insinuazioni.
-Guardi che si sbaglia.-
Disse con fermezza alla donna, ma lei rispose con un semplice sorriso indicandole la sedia, muovendosi a passi pesanti Grace si avvicinò alle proprie amiche, scontrandosi con la cattedra per infastidire la donna.
Zell intanto non rispose a quella frase, certo lo aveva messo in imbarazzo ma alla fine se non era vero che bisogno c'era di prendersela?
Si sistemò nell'aula centrale accanto alla parete, sperava la lezione non fosse troppo impegnativa, non voleva pensare a nulla in quel momento.
Trovava strano però mancassero anche altri studenti, che fosse successo qualcosa?
Forse quel tipo...no, non doveva ragionare in quel modo paranoico o sarebbe stato messo alle strette.
La professoressa intanto alzandosi aveva iniziato a scrivere alla lavagna.
-Materia molto interessante la chimica, è un peccato che così pochi siano qui. Forse dovrei concedervi qualche premio.-
Disse facendo l'occhiolino alla classe, Daimonas personalmente temeva si rivelasse un'altra pazza pervertita come la professoressa Sasaku, per questo istintivamente sperò di potersene andare al più presto.
Anche Milton era preoccupata, non voleva che Sammy fosse esposta ad altre scene simili.
Grace sedutasi vicino alle amiche le guardò roteando gli occhi, quella donna le stava veramente antipatica.
A circa metà della lezione però ci fu un'altra interruzione.
Khal e Lighneers ancora malconci avevano aperto la porta sperando non fosse troppo tardi, ma sembrava evidente che quella non fosse la loro giornata.
-Altri ritardatari eh?Certo però che voi nelle cose ci andate giù pesante.-
Disse facendo allusione al modo in cui erano ridotti.
-Mi creda, nemmeno per tutto l'oro del mondo.-
Disse Lighneers alzando le braccia, la donna però non li lasciò subito andare a sedere, infondo erano arrivati in ritardo.
-Penso che una punizione leggera possa invogliarvi a non fare più tardi...-
Lei non era la classica professoressa che usava la forza per costringere gli studenti ad arrivare in orario, usava metodi più "piacevoli" per farlo.
Aprendo uno dei cassetti della cattedra prese un paio di cubetti di ghiaccio, sistemati in un luogo che impediva loro di sciogliersi.
Si avvicinò poi a Lighneers accarezzandogli il petto e sistemandosi il ghiaccio tra le labbra, dopo aver parlato ovviamente.
-Inizierò da te...il ghiaccio ad alcuni da molto fastidio no?-
Arricciando le labbra in un sorriso la donna glielo passò sul collo muovendosi lentamente, appoggiandosi alle spalle del ragazzo premeva il seno sul suo petto. Lui non reagì in alcun modo visto la piacevole sensazione ma era abituato alla Mustang pervertita, ed oltretutto lui non avrebbe mai e poi mai approfittato di una donna ed allo stesso modo non avrebbe mai fatto nulla con qualcuno che non amava.
Le labbra gelide di lei continuarono a muoversi abilmente raggiungendo anche il petto, la camicia si era un po' allentata ed in questo modo fu più facile per lei muoversi.
Milton subito aveva nascosto il viso di Sammy dietro ad un banco temendo come si sarebbe evoluta la situazione ma la sua preoccupazione non ricevette alcuna conferma visto che la professoressa si fermò.
-Magari se la prossima volta arriverai in orario potrei darti un premio...-
-Non è che lei vive vicino alla casa delle professoresse Mustang vero?-
Chiese Lighneers ironico andandosi a sedere al proprio banco, Khal intanto era rimasto immobile, non voleva esser toccato da quella donna che reputava sudicia ma lei non sembrava averne l'intenzione.
-La tua punizione sarà non ricevere nulla. Almeno spero basti, o forse vorresti anche tu un po' di contatto?-
-No sto bene così.-
Khal andò a sedersi accanto ad Astral, era il banco più vicino e ad esser sinceri non aveva voglia di muoversi troppo, quando la professoressa fu impegnata gli si avvicinò sussurrandogli.
-Dove è Ailea?-
-Non lo so, mi sono allontanato dal gruppo per cercare mia sorella e non l'ho vista.-
-Capisco.-
Se avesse saputo che il suo giocattolino era altrove avrebbe fatto a meno di entrare lì. Tra i due però Astral non se la sentiva di chiudere la conversazione.
-Senti, perché sei così ossessionato da lei?-
Khal lo guardò qualche istante soppesando la sua domanda.
-Beh sono costantemente circondato da un mare di oche, insieme a mio fratello. Queste ci vogliono solo per il nostro aspetto ed i soldi, capirai che è una cosa abbastanza triste sapere di non poterti fidare veramente di nessuno. Lei è la prima vera persona che non mi si sia avvicinata per quegli stupidi motivi...-
-Ma non ti sembra di esagerare?Eri molto aggressivo sull'isola con chiunque le si avvicinasse.-
Khal si finse dispiaciuto portandosi le mani tra i capelli ed appoggiando la testa al tavolo, con idioti come lui bisognava sapersi comportare.
-Aah lo so lo so. Ma cerca di capirmi non mi è mai capitato di incontrare qualcuno così, non volevo perderla e non so come comportarmi. Anche tu ti preoccupi sempre per Lacie e vuoi starle sempre vicino, ed a tua volta ti imbestialisci se qualcuno la tocca. Sto cercando di dimostrare che non sono così...ma sul serio temevo solo che l'unica cosa vera nella mia vita si allontanasse.-
Quella conversazione aveva disorientato molto Astral, da una parte era scettico ma dall'altra poteva comprenderlo, almeno lui non impediva alla gente di trattarlo gentilmente e ammetteva i suoi errori.
-Beh...spero riuscirai a convincere tutti dei tuoi pensieri.-
-Grazie.-
Khal gli sorrise ma dentro di sé l'unica parola che gli veniva in mente era patetico.
Quel ragazzo era facile da ingannare su quel piano, faceva tanto il duro ma in realtà era una mammoletta, o almeno questi erano i suoi pensieri.
Astral intanto tornò ad osservare la cattedra cercando di sgomberare la mente, Lacie però non voleva lasciarlo tranquillo troppo a lungo, sistemandosi due matite in bocca lo aveva attirato picchiettandogli il braccio con un dito.
-Nya guarda Astry sono un vampiro uuuuh.-
Sorridendo il fratello le accarezzò la testa.
-Questo è il verso classico dei fantasmi Lacie.-
-Allora sono un fantasma vampiro nyaa.-
-Ma che paura, e dimmi come farai a prendermi il sangue?-
-Niente sangue nya, solo pesci, il sangue fa schifo.-
-Haha sei un fantasma vampiro veramente strano.-
-Anche tu lo sei Astry nya!-
-Mai quanto te.-
La ragazza ridendo prese a muovere la coda felice, quando vedeva il fratello sereno non poteva farne a meno. Le dispiaceva poi che avesse discusso con Seraph ma era certo si sarebbe risolto tutto.
Jack intanto era sempre più certo del fatto che quel posto assomigliasse più ad un cinema per tutti gli spettacoli che la gente faceva, sicuramente era molto più divertente della sua vecchia scuola.
 
 
Nel frattempo Diana e Ailea cercavano qualcosa con cui passare il tempo, Ailea aveva portato la ragazza sul tetto del palazzo per evitare che qualcuno arrivasse a dar loro noia, pungendosi il dito con uno dei coltelli impresse una goccia di sangue sul muro ed iniziò quindi una specie di tiro a freccette.
-Tu vieni spesso qui?-
-Non così tanto, ma è tranquillo, tu invece segui spesso dei quasi completi sconosciuti?-
-Meno di quanto pensi, infondo poi noi non siamo degli sconosciuti.-
-Ah no?E cosa sai di me?A parte che sono stata sorteggiata per andare sull'isola.-
-Haha beh, so che si chiami Ailea, che usi i coltelli...-
-E?-
-Ci sto pensando.-
Rispose Diana sedendosi e mettendosi in una posa da pensatore.
-Ok niente, però potremmo conoscerci ora no?-
-E' fattibile.-
-Allora...ho notato che tu e Seraph state sempre insieme, c'è per caso del tenero?-
Chiese la ragazza sorridendo divertita.
-Accadrebbe solo se fossimo le ultime persone sul pianeta, e se diventassi cieca e sorda, e senza più il tatto ed il gusto.-
-Ah capisco, mi ero già immaginata il classico triangolo amoroso. Ma alla fine lei la vedo meglio con Astral.-
-Fammi indovinare, sei la ragazza dei romanzi rosa. Di che triangolo parli però?-
-Nah, preferisco storie avvincenti. Beh Khal come Seraph ti sta sempre vicino, e non la smette mai di guardarti.-
Quello fu l'unico momento il cui la mente di Ailea si sbilanciò ed involontariamente mancò il bersaglio che aveva centrato fino a quel momento. Diana lo vide come un segno del corpo riguardo a quella storia.
-Ah piace anche a te!-
La ragazza sistemandosi nervosamente gli occhiali andò a raccogliere i coltelli che avevano centrato la parete, alcuni però le caddero per l'imbarazzo.
-Siamo solo amici.-
-Ma tu vorresti qualcos'altro.-
Disse Diana gongolando.
-Non mi importa molto di queste cose, credimi sto meglio anche da sola.-
-Hahah beh ne riparleremo quando vi vedrò mano nella mano per i corridoi. Hahaha mi sto immaginando la scena tipica dei tuoi genitori che lo incontrano e lui tutto nervoso prende a balbettare hahaha.-
Diana sdraiandosi a terra aveva preso a ridere per quei pensieri, Ailea sorrise leggermente divertita ma l'imbarazzo l'aveva abbandonata.
-Di questo non credo sarebbe un problema.-
-Cosa intendi?-
-Io non ho genitori.-
Per un minuto buono la ragazza rimase completamente in silenzio, erano passati ad una conversazione molto più seria.
-Mi dispiace, e come è successo?-
-Ah non lo so, mi hanno lasciata da qualche parte per vivere una bella vita.-
-Ah...-
Non poteva certo fare commenti a riguardo, erano sempre i suoi genitori.
-In parte posso capire come ci si sente, anche io non ho i genitori o meglio non li ho avuti fino a quando non sono stata adottata. Mio padre è un uomo molto buono ma è anche fortissimo.-
-Buon per te.-
Rispose la ragazza riprendendo a lanciare coltelli.
-Hey magari se adottasse anche te potremmo diventare sorelle!-
-Haha grazie ma no grazie.-
-Oh andiamo!Abbiamo una bellissima casa.-
Disse la ragazza avvicinandosi ed abbracciandola alle spalle.
-No grazie della proposta sul serio, ma non è una cosa che fa per me.-
-Non dire così, vedrai che riuscirò a convincerti!-
-Aspetta e spera Diana.-
Rispose Ailea accarezzandole la testa come se fosse un cucciolo, riprendendo poi a lanciare i coltelli, non aveva idea però di quanto Diana fosse seria, le sarebbe sempre piaciuta una sorella oltretutto e con Ailea non aveva un cattivo rapporto.
Entrambe le ragazze erano molto testarde, sarebbe stata una dura lotta per entrambe.
 
 
 
La lezione di chimica era ormai arrivata al termine, bene o male erano stati tutti tranquilli e la professoressa non aveva avuto bisogno di mostrare altri incoraggiamenti.
Non appena la campanella suonò segnando l'intervallo lei sistemò la lavagna sedendosi poi sulla cattedra, tenendo le provocanti gambe incrociate ed accarezzandole sensualmente.
-Spero che questa lezione vi sia piaciuta...personalmente apprezzo molto la chimica, come quella che accade tra due corpi quando sono avvinghiati l'uno all'altro...In caso qualcuno di voi avesse bisogno di un ripasso può comodamente venire nell'aula professori, provvederò a far sì che la lezione penetri a dovere nelle vostre menti...-
Detto questo ancheggiando allo stesso modo provocante di prima se ne andò, quasi tutti stavano per fare lo stesso quando in classe entrò uno studente molto alto e muscoloso, i capelli erano rasati e sul lato destro del cranio aveva una cicatrice.
In silenzio si avvicinò al banco di Zell bloccandolo, per lui non fu difficile capire ciò che voleva.
-Ragazzino, questa sarà l'ultima volta che verremo a parlarti in maniera cordiale.-
-Mandare un gigante con la faccia da babbuino è veramente il massimo.-
Zell gli sussurrò per non farsi sentire dai suoi compagni, farsi notare era l'ultima cosa che voleva ma ormai era troppo tardi, ed il suo nervoso aumentava.
-Non ti conviene scherzare.-
-Mi è venuto naturale guardandoti.-
-Il nostro capo è un uomo molto buono, può darti una casa lussuosa, tanto denaro, farti avere ogni donna del mondo, ma non è paziente.-
-Un vero peccato io non voglia nulla da lui, ed ora lasciami passare.-
Tentò di allontanarsi ma l'energumeno gli afferrò la spalla costringendolo a sedersi, quel gesto per lui era troppo.
Sentiva gli occhi di tutti puntati su di sé, forse sarebbe stato oggetto dei pettegolezzi futuri e di conseguenza infastidito da tutti, nel peggiore dei casi non avrebbe più potuto nemmeno lottare in pace.
Se quei tizi volevano giocare avrebbero avuto pane per i loro denti, a cominciare da quello scagnozzo...
   
 
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