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Autore: samara89    17/06/2009    3 recensioni
Forse un progetto pretenzioso, ma lo sogno da un po’… "Riscrivere" a modo mio, almeno in parte, i libri di Harry Potter che tanto amiamo. Non che gli originali non mi siano piaciuti, anzi. Proprio per questo stimolano la mia fantasia e mi spingono alla tastiera del computer con un richiamo impossibile da ignorare…spero che vogliate condividerla con me... Ci sarà un tresome ma più avanti nei libri e probabilmente yaoi, Shoujo-ai(accenni) e shonen-ai,sicuramente slash ma per ora non è proprio nulla...
Genere: Parodia, Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai, Slash, Yaoi | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi con un nuovo capitolo.

Ringrazio moltissimo mikyvale e MollY_gIaDa  per le recensioni al 5 capitolo.

Senza ulteriori indugi proseguiamo con il racconto…

Capitolo 6

La mattina dopo era quella di Halloween.

-Secondo me è qualcosa di prezioso…oppure di pericoloso.-

Stava dicendo Ron al tavolo della colazione rosso-oro.

-Oppure entrambe…sicuramente è molto piccolo.- Rispose Harry pensieroso.

Entrambi avevano fatto molte supposizioni sull’oggetto ritirato da Hagrid nella camera blindata 713, ma avendo pochi indizi non avevano fatto molti progressi nello scoprire cosa fosse.

Malfoy entrò in sala grande in quel momento,  seguito da Greanne.

Il biondo Serpeverde si mostrò molto stupito di vederli seduti a colazione come se niente fosse.

Harry gli fece ciao ciao con la mano sorridendogli beffardo e Greanne scoppiò a ridere.

Furibondo il biondo accelerò e si sedette rifiutando il cornetto alla marmellata che la sua ancora sghignazzante sorella gli offrì.

In quel momento i gufi planarono nella sala grande e un grosso involto,trasportato da sei  barbagianni, venne fatto cadere inaspettatamente di fronte al Grifondoro.

Un secondo dopo arrivò un altro uccello che fece cadere una lettera sul pacco.

Harry la prese e la aprì.

Aprì la bocca.

Rilesse la lettera e poi richiuse la bocca, passando il foglio a Ron.

Ron spiegò la pergamena e lesse:

 

NON APRIRE IL PACCO A TAVOLA.

Esso contiene la tua nuova Nimbus Duemila, ma non voglio che gli altri sappiano che hai ricevuto in dono un manico di scopa, altrimenti ne vorranno uno  anche loro.

Oliver Baston ti aspetta questa sera alle sette al campo di Quidditch, per il tuo primo allenamento.

                                                                                       M. McGranitt.

 

I due si guardarono. Afferrarono il pacchetto e uscirono di gran carriera dalla sala grande diretti in sala comune per aprire il pacco.

Ma trovarono le scale bloccate da Malfoy e i suoi scagnozzi Tiger e Goyle. Greanne era appoggiata con le spalle alla balaustra con aria interessata.

Draco prese di malagrazia il pacco dalle mani dei Grifondoro.

-Ma questo è un manico di scopa.- disse restituendolo a Harry.

-Questa volta siete nei guai, è vietato agli studenti del primo avere manici di scopa personali.-Ghignò.

-Questo non è un manico di scopa qualsiasi.- rispose Ron trionfante.

-Questa è una Nimbus Duemila…la migliore scopa del mercato. Se non sbaglio tu hai una Comet duecentosessanta giusto? AH!…le Comet non sono certo all’altezza delle Nimbus.-

Prime che l’adirato Serpeverde potesse rispondere sopraggiunse il professor Vitious.

-Niente liti, spero, vero ragazzi?- squittì.

-Potter ha ricevuto un manico di scopa, professore.- quasi gridò Malfoy puntando un dito contro il compagno.

-Già, proprio così.- ridacchiò- La professoressa McGranitt mi ha raccontato tutto. Eh…dimmi, che modello è?- chiese.

-Una Nimbus Duemila, signore.- rispose il bruno godendosi intimamente il momento.

-Ottimo, ottimo.-

-Ed è proprio a Malfoy che lo devo.- continuò Harry godendosi la furia sul volto del compagno.

I due Grifondoro presero dunque la strada per la loro sala comune, inseguiti dallo sguardo di Greanne.

Malfoy salì le scale furibondo seguito velocemente dalla ragazza.

Anche Tiger e Goyle stavano per avviarsi dietro di lei quando quella si girò.

-Voi andate pure a lezione. Draco vi raggiungerà.- disse.

A quelle parole il biondo si fermò in cima alle scale, venendo superato dai due compagni che si affrettarono ad eseguire l’ordine ricevuto.

Il Serpeverde ghignò.- Però, come ti obbediscono.-

-Si. A volte e comodo portarsi appresso questa reputazione…a volte fa male.- rispose lei cingendolo con le braccia.

Il biondo poggiò la testa all’indietro sulla sua fronte sospirando.

Stettero così per un po’.

-Sai-disse Greanne allontanandolo da lei (a mio parere preventivamente per evitarsi una testata J)- Ti facevo più furbo.-

Al Serpeverde si rizzarono i capelli.

-Cosa scusa?-sibilò girandosi per guardarla in faccia.

-Hai capito bene. Il tuo orgoglio è stupido e fuori luogo. Lui non ti ha fatto nulla.-

Il biondo la guardò con rammarico.

La ragazza sapeva di fargli del male, ma sapeva anche che era per il suo bene che lo faceva.

-L’odio di  tuo padre non deve essere per forza il tuo. Senza contare che non è nemmeno il suo.-

-Già…dovrebbe essere il tuo vero? E invece credi di amarlo. E di amare me… Ma sei sicura di esserne capace?- Appena lo ebbe detto se ne pentì all’istante.

-Scusami io…- fece per toccarle il viso, ma lei lo scacciò con un gesto.

-Non credi…-disse con le lacrime agli occhi.- Che sia quello che mi chiedo tutti i giorni? Che abbia paura di non poterlo fare? -

Detto questo si girò e prese a correre verso i sotterranei.

Draco cercò di seguirla, ma in quel momento i loro compagni si riversarono fuori dalla sala grande impedendogli di farlo.

Ma che tempismo di merda…pensò lui.

 

I Grifondoro quel giorno avevano un’ora di pozioni come ultima ora.

La lezione andò come al solito, se non fosse stato per il banco vuoto di Greanne che non si era presentata per tutto il giorno.

Inoltre Piton fu stranamente tranquillo…quasi distante. Dimenticò addirittura di togliere dei punti a Grifondoro quando Neville bucò il suo quinto calderone del mese.

Harry se ne stupì… deve essere malato…pensò. Addirittura quando Harry gli presentò il suo lavoro si limitò a scuotere la testa schifato senza dire nulla.

Harry si girò verso Ron con uno sguardo interrogativo.

Quello si strinse nelle spalle.

-La lezione è finita ragazzi, andate pure.- Fece l’insegnante in quel momento.

Harry guardò l’orologio. Mancavano ancora dieci minuti alla fine.

I ragazzi comunque non se lo fecero dire due volte ed uscirono velocemente dall’aula.

-Chissà che cosa gli è preso?!- chiese Harry.

-Che te ne importa amico… comunque è un miglioramento. Invece non sopporto più Hermione…quella ragazza è impossibile…Hai visto come mi ha corretto prima?- scosse la testa.

-Se non lo avesse fatto saremmo saltati tutti in aria Ron.- rispose Harry sospirando. Pareva che l’amico avesse sviluppato una specie di fissazione per la loro compagna riccia.

-Dettaglio.- rispose lui.- Non mi stupisce che non abbia amici quella.-

Harry si sentì urtare da qualcuno che lo superò in fretta. Era Hermione, che correva via in lacrime.

-Complimenti Ron.- fece Harry a disagio.

-Beh…?! È la verità.- Ma anche lui era palesemente a disagio.

Dato che Pozioni era l’ultima lezione della giornata i Grifondoro si diressero nella loro sala comune. Harry doveva andare al campo di Quidditch con Baston.

-Potter…- Harry si girò. Appoggiato al muro in un corridoio laterale c’era Draco Malfoy.

Lo raggiunse.

-Posso parlarti per favore? In privato…- disse dando un’occhiata eloquente al rosso che aspettava il compagno.

-Harry…-fece quello- Non mi sembra…-

-Va tutto bene Ron.- Lo interruppe il Bambino Sopravvissuto.

C’era qualcosa in Malfoy che non andava. Sembrava aver perso tutta la sua strafottenza.

-Ci vediamo in Sala Grande per il banchetto.-

Con un’ultima occhiata preoccupata all’amico che seguiva Il Serpeverde il rosso se ne andò.

-Cosa vuoi Malfoy. Ho da fare.-

Draco continuò a camminare in silenzio.

-Hai visto Greanne?- chiese finalmente.

Harry ebbe un moto di paura.

-No, in effetti dopo questa mattina non l’ho più vista. Sta male?-

Draco si storse le mani.

Harry pensò che sembrasse molto più umano.

-Abbiamo litigato questa mattina…per colpa tua…-aggiunse quardandolo con aria di rimprovero.

-Io…ho detto qualcosa che non pensavo e lei è scappata via.-

Harry sospirò.

-Hai idea di dove sia?-

Draco annuì e si fermò.

Gli tese la mano.

-Mi spiace di essere stato odioso con te, di aver cercato di farti espellere ecc…- disse senza gurdarlo in faccia.

Harry incrociò le braccia la petto.

-Mi stai chiedendo scusa?- chiese ironico.- Il grande Draco Malfoy, il principe delle serpi, mi sta chiedendo scusa?-

-Pensala come vuoi….ma finiscila.- sibilò il biondo tra i denti.

-D’accordo.- fece il moro stringendogli la mano.-Però voglio sapere cosa intendevi quando hai detto che non mi odi come dovresti.-

Draco tentò di ritirare la mano, ma l’altro la teneva stretta nella sua.

-Lasciami Potter.-

-Mi chiamo Harry.- fece l’altro.

Draco sospirò…Ma perché?!…

-D’accordo…proverò ad indovinare…- si gratto il mento con la mano libera fingendosi pensieroso.- Scommetto che non hai il permesso di papà di essere mio amico.-

Draco sussultò.

-Pare che io ci abbia preso.- Gioì il moro lasciandolo libero.

Draco si massaggiò la mano arrossata.

-Se sei soddisfatto ora possiamo andare da Greanne?- detto questo si girò e si avviò verso i sotterranei.

-Uhm…Si, per oggi può bastare.- mormorò il bruno seguendolo.

 

Appena si accorse di dove erano diretti Harry rallentò fino a fermarsi.

-Draco.-

Il biondo si fermò sospirando.

-Potter…non mi pare di averti dato il permesso di chiamarmi per nome.-

-E io ti avevo detto di usare il mio…quindi siamo pari.- rispose quello acido.- Dimmi che non stiamo andando da Piton.-

Draco sorrise diabolico.

-Già…è proprio li che andiamo. Sono sicuro che Greanne sia li…non dirmi che hai paura.-

Harry si raddrizzò.

-Certo che no.- Ma non poté fare a meno di pensare che stava per cacciarsi nella tana del leone... un leone con la L maiuscola.

Arrivarono alla porta delle stanze del professore di pozioni e Draco bussò.

Il professore venne ad aprire.

Indossava dei pantaloni neri legati in vita da una cintura, e un dolcevita, manco a dirlo,nero.

I capelli erano inusualmente raccolti in una coda bagnata.

Era innegabilmente bello.

-Che cosa posso fare per voi? Fatemi indovinare…cercate Greanne,giusto?-

I due chiusero la bocca all’unisono.

Draco si schiarì la voce.

-In effetti si…-

-Entrate.- fece loro cenno con la testa.

I due si trovarono in un ufficio pieno di scaffali su cui erano posati barattoli con strane cose galleggianti.

Nel camino brillava il fuoco, che però non riusciva a dissipare del tutto le ombre della scura segreta.

Sulla scrivania era seduta Greanne.

Aveva pianto.

-Greanne…- fece Draco- Io…- si bloccò.

-Credo che Draco voglia dire che è stato un idiota…e vuole chiedere scusa…deve essere la sua giornata no, perché gli è toccato farle anche a me!- fece Harry.

Greanne sbuffò una risatina.

-O ma gli succede regolarmente con me.- fece più allegra.

-Mi spiace tantissimo Greanne…non pensavo veramente ciò che ho detto, lo sai.-

-Lo so Dray- sorrise abbracciandolo.

Piton sospirò massaggiandosi le tempie con le dita.

-Ora che l’intera faccenda è chiarita che ne dite di andarvene al banchetto? Mi state facendo perdere tempo.-

Greanne gli fece una linguaccia;  prese per mano Harry e Draco e li portò nel corridoio.

Rientrò poi per un momento e posò un bacio sulla guancia del suo padrino alzandosi sulle punte.

-Grazie per avermi sopportata tutto il giorno.-

-Non te le caverai con così poco.- rispose lui.

-Fammi arrivare il conto in sala comune.- rispose lei uscendo salutandolo con la mano.

Severus sorrise alla stanza vuota scuotendo la testa.

 

Quella sera ci fu il banchetto di Halloween.

La sala grande era meravigliosamente addobbata con pipistrelli vivi e zucche intagliate, in cui tremolavano le candele.

Harry prese una patata farcita quando Greanne si sedette vicino a lui.

-Si può sapere cosa è successo ad Hermione?- gli chiese.

-è chiusa nel bagno delle femmine che piange e non vuole parlare con nessuno. Ho provato a convincerla ad uscire ma non c’è stato verso.-

-Ehm…-fece lui, mentre le orecchie di Ron diventavano rosse.- Forse ha sentito Ron dire che è insopportabile e che non ha nessun amico.- disse velocemente.

-Oh…beh, dovresti vergognarti Ron…non sono cose da dire queste-

Prima che il rosso potesse rispondere il professor Raptor entrò correndo nella sala spalancando le grandi porte.

“Tutti lo guardarono mentre correva fino al grande tavolo degli insegnanti dicendo poi di aver visto un mostro nei sotterranei prima di svenire lì.

Si scatenò il panico.

Il professor Silente ripristinò il silenzio con dei colpi di bacchetta e spedì tutti nei dormitori, intimando agli insegnanti di seguirlo nei sotterranei.

-Come avrà fatto ad entrare?!- chiese Harry.

-Non saprei…I mostri sono terribilmente stupidi. Qualcuno avrà voluto fare uno scherzo, magari Pix.- rispose Ron mentre si dirigevano verso la loro sala comune seguendo Percy e gli altri Grifondoro.

Di un tratto Harry si blocco prendendolo per la manica.

-Hermione.- esclamò.-Lei non sa nulla, dobbiamo avvertirla.-

-D’accordo- disse Ron guardando preoccupato la schiena del fratello maggiore.- Però non facciamoci vedere da Percy.

Sgattaiolarono fuori dalla fila e si diressero verso il bagno delle femmine.

Il mostro nel frattempo era uscito dai sotterranei, e si muoveva giusto verso il bagno.

I due lo chiusero dentro, ma un grido fece loro ricordare che anche Hermione si trovava lì.

Spalancarono la porta e corsero in suo aiuto.

I tre riuscirono a sconfiggere il mostro e, grazie ad una brillante trovata di Hermione, non vennero nemmeno puniti per essere scappati; anzi, guadagnarono addirittura 5 punti per i Grifondoro.

Da quel momento i tre divennero amici inseparabili.”

(166-172)

 

Fine capitolo 6

 

Ora potete pure linciarmi …ma se invece il capitolo vi piacesse sarei molto contenta…fatemi sapere!

Non ho molto da dire alla fine di questo capitolo…solo che vi avevo avvertiti che il rapporto tra quei tre sarebbe stato strano…senza contare che ora ci si mette anche Piton…spero di non aver azzardato troppo.

Un bacio a tutti voi…kiss!

  
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