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Autore: kannuki    18/04/2005    4 recensioni
"Ognuno è libero di fare quel che più gli aggrada a questo mondo. Ad esempio io stendo demoni: piccoli diavoletti viscidini con le codine e le corna. Quando dice bene. Adesso c'è questa ragazza Tentata dal diavolo... suona isterico, ma è la pura verità. Devo farle da balia per un pò. Bah, almeno è carina, educata e mi da del lei...a saperla prendere, una così"
Genere: Azione, Drammatico, Romantico, Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La Mano Sinistra di Dio'
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“Tre Battitori

“Tre Battitori? Ma sei sicura?!”

Adrien sgranò gli occhi alla notizia apocalittica. Safyia lo guardò di traverso “è grave? Sono pericolosi?” domandò innocentemente, facendoli girare verso di lei.

“Sono grossi. Sono tanto grossi!” esclamò Eudora allarmata. “Ho chiamato gli altri, stanno arrivando. Sei armato?” 

Adrien la guardò allargando le mani. “Ho quattro cosette appresso! Pensi che vada ad una cena romantica equipaggiato contro i Battitori?!”

Si voltò verso Safyia e la fissò intensamente. “Tu devi tornare a casa e subito!” esclamò grattandosi la testa per una possibile soluzione.

Ma non ci penso neanche!”ribattè la ragazza arrabbiata. “Resto con te! Sono più al sicuro”

“Non sei al sicuro, con i Battitori nessuno è al sicuro!” urlò la donna tirandola verso il retro del locale. “Due nostri compagni sono morti così!”

“Compagni? Sei una Guardiana anche tu?” domandò stupita. La donna le mostrò con una certa civetteria l’orecchino con la crocetta che pendeva e sorrise “la migliore!” esclamò divertita.

Premette un interruttore della luce, nascosto dietro un barilone d’acciaio di birra e Safyia vide aprirsi davanti a lei un’intera rastrelliera di armi che solo a guardarle le facevano venire voglia di usarle.”Belle! Ne date una anche a me?” domandò mezza divertita. Le arrivò un’occhiataccia che la congelò “come un detto” borbottò accomodandosi da un lato.

 

Eudora fissò Adrien che si grattava metaforicamente la testa alla ricerca di un’arma efficace “ma sono una sega con le armi! Non hai tre-quattro chili di polvere di mandragora e una betoniera di acqua santa?” domandò serio. “Posso tirare su un esorcismo decente…”

“Per farci che? Il solletico? Ragazzo, da retta a mamma e prenditi questa!”

Gli lanciò una lancia istoriata che era la fine del mondo, agli occhi di Safyia. Gli trotterellò vicino, ammirandola da sopra la sua spalla “bellissima! Ne hai un’altra uguale? Ti do una mano!” decretò seria.

“No” le rispose duro “tu non dovresti neanche essere qui, ma al sicuro a casa nostra!”

Eudora alzò le sopracciglia alla frase “mmh…è cosa seria! Mai sentito un uomo dire ‘casa nostra’ alla prima uscita!”

“Già!” esclamò Safyia rivolgendogli un sorriso carino “ti adoro! Sei un amore”

Adrien la fissò per un po’ e non disse niente, limitandosi a schiarirsi la voce “comunque non sei la sicuro.”

 

Safyia respirò a fondo armandosi di santa pazienza. “Lebeau, sei uno stupido che si preoccupa per nulla. Ho la protezione “mormorò mostrandogli la catenina “e sono una Reclutatrice. Magari vedendomi…s’inchinerebbero!” borbottò guardando da una parte e scuotendo la testa divertita. “Io gli ordinerò di mangiarsi Guillaume e vivremo tutti felici e contenti!” Concluse la frase alzando il mento soddisfatta.

“No.” le ripose nuovamente fissandola “Non ti muovere da qua dentro, mentre io mi ammazzo contro quelli.”

Eudora la stava fissando con occhi sgranati. Quando Safyia se ne accorse, mormorò un ‘cosa c’è?’ timoroso

“Sei una Reclutatrice?!” fissò la catenina e Adrien con uno sguardo omicida “che sta succedendo? Perché porta la Croce?”

“Storia lunga.” le rispose provando l’arma. Fendette l’aria facendola vibrare e provocando dei brividi a Safyia “meravigliosa…ha una potenza enorme. Sussurrò soprappensiero.

La guardarono entrambi stupiti.

“Tu senti la sua potenza?” le domandò Adrien cupo.

Safyia sorrise e annuì “si, è una potenza smisurata. Come quando mi baci tu.” Mormorò a bassa voce.

Adrien sorrise come uno scemo e si allontanò leggermente portandola con se “fai la brava...per favore. Non farmi ammazzare per niente!” la supplicò leggermente serio.

Safyia lo guardò perplessa “hai detto due volte ‘ammazzarmi contro quelli’, sta cosa non mi piace!” ribattè abbracciandolo. All’improvviso un pensiero orrendo le attraversò la mente “Adrien, per favore…non farti uccidere di proposito” La sua voce si affievolì fino ad interrompersi del tutto.

 “Non mi passa neanche per l’anticamera del cervello!” la rassicurò fin troppo serio “devo preoccuparmi per te, trovare un modo per farti passare il resto della vita senza quella scocciatura al collo e poi scovare una chiesa dignitosa per sposarci. Sei la donna della mia vita, se ascolti Bob Dylan!”

Safyia lo guardò abbozzando un sorriso triste. “L’hai detto. Mantieni la promessa”

 

Un violento trambusto interruppe l’imminente bacio fra i due “è destino!” sussurrò Safyia scocciata.

“Peggio. È arrivata Isabeau!” esclamo Adrien tirandola verso la saletta dove Eudora armeggiava con i bidoni.

 

Che problema abbiamo?!” gridò una voce leggermente roca, all’indirizzo della donna.

E questa? Pensò Safyia vedendo una specie di Rambo in gonnella che sorrideva masticando gomma platealmente.

“Tre Battitori, non li hai visti fuori ?” esclamò Eudora sorpresa.

Isabeau sbuffò impertinente “certo che li ho visti! Mi piaceva fare casino, lo sai che adoro le entrate plateali!” gridò sempre con voce troppo alta per i gusti di Safyia e degli altri due occupanti della saletta.

“Ciao fratello. Mi sa che la devi mettere su un taxi!” esclamò dando un leggero cazzotto sulla spalla di Adrien che strabuzzò gli occhi per il dolore.“ Lei è safyia” tossicchiò imbarazzo presentendola alla sua collega.

“Non riesco a crederci! Come hai convinto questa poveretta ad uscire con te?” domandò seria, guardando Safyia da capo a piedi “sorella, questo è tutto suonato non fai un buon affare” le disse allungandole la mano e stritolandole la sua con forza.

“Se fosse arrivata cinque minuti fa avresti sentito Lebeau dire ‘ casa nostra’ …e sono alla prima uscita!” ridacchiò Eudora provocando uno sbocco di bile nei due.

“Allora è una cosa seria! Se ti convince ad andare a casa sua a vedere le piantine che tiene in giardino, alza i tacchi. Il maiale…”

“La finisci?!”urlò fuori di se “Safyia vive con me! E’ sotto la mia protezione” esclamò esausto stringendo la lancia e desiderando usarla su di lei.

Ollala che scoperta! Padre John c’è impazzito!” gridò allegra saettando occhiate sulla ragazza con   i suoi occhi nocciola, incastonati in una carnagione chiara che si sposava meravigliosamente con i capelli scuri tagliati corti.

Safyia la guardò da capo a piedi stupendosi dei muscoli che appesantivano leggermente la figura della Guardiana. Era alta più o meno come lei, con una maglietta nera che evidenziava il fisico scolpito e dei pantaloni militari molto di moda. Quella che la preoccupava era la cintura che emerse quando si tolse la giacchetta corta in tono con i pantaloni,  rivelando due lunghi coltelli che scintillavano minacciosi. Portava anche lei la crocetta al collo e la studiava come se fosse un animale raro.

Istintivamente si toccò il collo attirando lo sguardo della donna che si avvicinò velocemente.

“La Tentata! Il fantasmino di cui parlava quel coglione?” domandò ad Adrien che annuì.

“Scommetto che il coglione porta il nome di Guillaume” mormorò con tono sarcastico Safyia attirandosi immediatamente la simpatia di Isabeau.

“Mi piace la tua donna! Ha ottimi gusti in fatto di vestiti e odia quell’essere. Peccato solo che stia con te.!”

Ma io…” Safyia si zittì con una domanda in mente. Ma loro stavano insieme? 

Guardò la donna che ancora la studiava e le venne un’idea in mente. “Hai visto che armi favolose che hanno? Non vogliono che li aiuti!” esclamò secca.

Isabeau annuì “hanno ragione. Non è un lavoro per tutti e non puoi certo combattere con quei tacchi. Sono da urlo.” le disse ammirandoli “ma non farti troppo bella per uscire con quello la dietro, non ne vale la pena!” le disse facendolo incazzare.

 

“Chi aspettiamo? Il coglione?” domandò  per cambiare discorso.

“Si, sta arrivando con Lucien.” Gli rispose contenta la donna. “Si è rimesso, ringraziando il cielo!”

Meno male! Adrien sospirò sollevato: non avevano la più pallida idea di dove venissero tenuti i Guardiani feriti, quindi non potevano andarla a trovare.

“Sai di Mélie..Sussurrò Isabeau seria “quella ragazza ha fatto fuori un intero Nido da sola. Tra un po’ arriverà saltellando dalla gloria e tu dovrai fare il bravo e complimentarti da sola. Sono fiera di lei!”

“Tutto da sola?! Quella ragazza è un bijou!” Esclamò contento.

 

Una figura silenziosa fece la sua comparsa portando con se un odore di fiori che riempì le narici a tutti. “E’ arrivata miss perfezione” sussurrò Eudora lanciando uno sguardo a Morgaine che era scivolata silenziosa come un’ombra nella stanza. Safyia si raddrizzò come la vide. Quella donna era bellissima ed emanava un’aurea di rispetto e candore che la fece rimanere senza parole.

 

“Vi site già attrezzati, vedo. Bravi.” Guardò Safyia con interesse “e tu chi sei?” notò la catenina ma non disse nulla in proposito.

“La donna di Adrien!”esclamò Isabeau a distanza di sicurezza dal compagno.

Morgaine non fece una piega, come se non l’avesse sentita “non puoi stare qui. È pericoloso” le disse quieta facendo annuire Safyia. Quando la sfiorò, Morgaine aggrottò la fronte “è..non è del tutto umana!” esclamò allarmata.

Safyia lo guardò agitata e guardò Adrien che si era fermato a metà strada dalle due. Non sono…

“Adrien..”  balbettò impaurita “cos’è questa storia?”

“Ne so quanto te” gli rispose secco. Poi si voltò verso Morgaine che la guardava stranamente dura “Come sarebbe a dire che non è del tutto umana? È la Tentata, però..

“C’è già qualcosa del demone in lei. La sento emanare ostilità.” Rispose velocemente. “I Battitori potrebbero esser venuti per lei, per reclamarla.

“E’ una Reclutatrice” gli disse secco. “Ma non penso che…”

“Lebeau! Ti rendi conto di quello che sta facendo? Sta inquinando l’atmosfera che Eudora ha così faticosamente formato in questo luogo. La fuori non ho mai visto danti demoni! Non ci sono mai stati. La colpa è sua!” esclamò indicando Safyia che se ne stava in silenzio con le labbra strette.

“Già, è vero. È pieno di Lussuriosi. Ne sapete qualcosa voi due?”  domandò Isabeau emettendo in imbarazzo la ragazza.

“Sente il potere delle nostre armi…” mormorò Eudora a mezza bocca.

Safyia le guardò tutte e tre. “Ho capito. “ borbottò scansandosi da Adrien “la compagnia non è lieta di conoscermi. Chiamo un taxi e me ne vado a casa!” Esclamò con le lacrime agli occhi, uscendo dal retro e sorpassando velocemente la folla che la stringeva da tutte le parti.

Adrien le guardò sospirando “certo che siete tre vipere, quando vi ci mettere!”

 

“Lebeau!” urlò la vocetta stizzita di Mélie capitando all’improvviso “perché ho visto Safyia in lacrime che hai fatto, cretino?!” esclamò con le manine sui fianchi e la frusta in bella mostra.

“Io niente. Chiedi a quelle tre!” si fermò e le fece una carezza di sfuggita “ho saputo. Brava!”

“Grazie!” trillò festosa “Isabeau!!! Guarda che belle tacche!”

 

I tre Battitori erano alti come palazzine di  cinque piani e si muovevano lentamente, annusando l’aria attorno, come se cercassero qualcuno. Emettevano strani gorgoglii e Safyia restò raggelata a guardarli.

“Quelli sono….molto grossi” sussurrò quando Adrien le arrivò vicino e la abbraccio per portarla via.

“Vai via,  non è sicuro qui”

“Non è sicuro da nessuna parte con quelli” mormorò sconvolta. Adrien la sentiva stranamente calma. Neanche tremava: la prima volta che li aveva visti se l’ era quasi fatta sotto!

“Safyia, torna nel locale, dentro è protetto. le disse nuovamente mentre la ragazza con l’aria stupita li fissava ”io li capisco, riesco a capire cosa dicono” sussurrò “sono cattivi…mai sentita tanta cattiveria! Non vogliono restare laggiù, perché c’è dolore, morte ed eterna sofferenza.”

Adrien rabbrividì: allora era vero che una parte di quel demone era dentro di lei.

 

“Se li uccidete, li condannate all’eterno dolore ” mormorò con il naso per aria. Chiuse gli occhi e respirò a fondo. “Ci credi? Sono tristi….”

“Non possono restare qui e cibarsi delle persone!” le disse secco facendola riprendere.

Safyia lo guardò e annuì. Si spostò di due passi e gli fece spazio. “Non hanno niente da perdere loro, perché sono già morti..” Gli disse a mezza bocca vedendo le tre donne che sopraggiungevano. Si drizzò di scatto e lo guardò fisso negli occhi “stendili tutti! Sei un drago in quello che fai!” esclamò seria.

Adrien abbozzò un mezzo sorriso “non credere, loro sono molto più brave di me” replicò facendola mugolare d’insofferenza “Che palle, Lebeau! Sempre a darti addosso!” lo guardò e sorrise esausta

“Non farti male” mormorò prima di avvicinarsi per baciarlo.

Adrien ficcò la lancia nel terreno guardandola storto “sta dritta” le impose dedicandosi alla ragazza. “Se mi succede qualcosa tornerai da padre John. Promettimelo!” le impose sentendola avvinghiarsi a lui.

“Come no! tanto non ti succederà niente!” ripose divertita. Vide con la coda dell’occhio due figure maschili che si avvicinavano e si affrettò ad appiccicargli le labbra alle sue. Lo baciò con molto trasporto e lo lasciò col fiatone. “Quando hai finito te ne do un altro” gli disse sorridendo invitante.

  
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