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Autore: Epic JP    29/08/2017    3 recensioni
Naruto si sveglia con una bellissima ragazza che dorme accanto a lui. E sono entrambi nudi! La cosa peggiore è che non riesce a ricordare come si è messo in questa situazione! Chi è questa splendida sconosciuta e perchè ha lasciato che un ragazzo come lui dormisse con lei? [Modern AU]
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Auguro una buona lettura con l'invito a lasciare una recensione. Se qualcuno notasse pecche nella trama, errori grammaticali, volesse solo farmi sapere che è piaciuto o addirittura consigliarmi su qualcosa... Le mie orecchie saranno aperte ad ogni consiglio e critica...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Si svegliò presto al suono della sveglia. Il sole stava spuntando e la luce entrava nella sua stanza in modo perfetto. Si alzò senza fatica e fece qualcuno dei suoi esercizi mattutini e, dopo, aprì la finestra per lasciare che l'aria fresca entrasse nella stanza. Si immerse nella vista del grande giardino posteriore appartenente al maniero Hyuuga pieno di fiori dedicati alla sua madre defunta.

 

Aveva sempre goduto della vista, credendo che le avrebbe portato buona fortuna spendere tempo in quel modo. Ma quel giorno lei percepì una sorta di realtà oggettiva in quella sorta di superstizione. Era come se l'universo le avesse dato tutta la sua positività dandole la forza di affrontare qualsiasi ostacolo sulla sua strada.

 

“Oggi sarà una buona giornata!” Hinata motivò sé stessa.

 

Lei poi procedette con la sua routine giornaliera preparandosi per il lavoro finché non senti bussare alla porta. Una delle ultime domestiche assunte aveva il compito di portare il tè mattutino ai residenti della casa. Hinata aveva avuto varie conversazioni con lei quando era stata da poco assunta ed erano diventate presto amiche.

 

Piena di eccitamento per tutte le vibrazioni positive che aveva ricevuto poco prima, non attese che la sua amica aprisse la porta ma la aprì lei stessa. Tuttavia, la cameriera aveva ancora la mano sul pomello della porta quando Hinata aprì e questo la fece sbilanciare in avanti facendo schizzare un po' del tè sul vassoio che stava tenendo. Fortunatamente la cameriera aveva un incredibile equilibrio e riuscì ad evitare che l'intera tazza di tè bollente cadesse anche se alcune gocce finirono comunque sulla gonna di Hinata.

 

“H-Hinata-sama! Perdonatemi! Ho perso l'equilibrio e non ho potuto...” la cameriera iniziò ad urlare nervosamente.

 

“Va tutto bene!” la calmò Hinata. “L'errore è stato mio dopotutto, quindi non c'è bisogno di scusarsi.” Hinata sorrise alla sua amica. Non avrebbe lasciato che qualcosa come del tè schizzato rovinasse la sua giornata.

 

“Lasciatemi almeno pulire allora, Hinata-sama.” la cameriera iniziò nervosamente a passare sul grembo di Hinata il suo fazzoletto.

 

“Quante volte devo dirtelo? 'Hinata' va bene, Tenten.” lei posò una mano sulla spalla dell'altra sperando di calmarla. “E non devi preoccuparti per me! Mi prenderò cura di questo, limitati a posizionare il tè sul pavimento e dopo unisciti a me per un drink.”

 

Tenten annuì. “Sì, Hinata-sa... Hinata.”

 

- - -

 

Dopo l'incidente mattutino, Hinata prese le sue cose e si diresse alla stazione ferroviaria. Hinata tentava sempre di uscire il prima possibile per evitare l'ora di punta ma perse la cognizione del tempo mentre prendeva il tè con Tenten.

 

Lei dovette superare una grande folla per raggiungere la porta del treno solo per trovarsi davanti una carrozza piena zeppa. Si trovò con la schiena pressata contro le porte del treno dopo la chiusura incapace di muoversi.-Va bene, va bene. È solo una corsa di 10 minuti, posso farcela.-

 

Quando il treno finalmente raggiunse la sua fermata, lei sentì una maggiore forza della folla contro di lei e quando le porte iniziarono ad aprirsi iniziò a perdere l'equilibrio. Lei cadde all'indietro non appena le porte di aprirono abbastanza da permettere al suo corpo di passare ma lei ruotò così cadde sui palmi. Nessuno la aiutò ad alzarsi. La faccia di Hinata divenne rosso brillante per l'imbarazzo. Poteva sentire la sua frustrazione aumentare e fece del suo meglio per farla andare via.

 

Fortunatamente uno dei conduttori del treno, un uomo abbastanza anziano, vide la ragazza cadere e la aiutò gentilmente a rimettersi in piedi. Lei si piegò e lo ringraziò per la sua gentilezza, grazie a lui fu in grado di tornare al suo precedente stato d'animo positivo.-Sì! Oggi sarà una buona giornata, non lascerò che nulla mi fermi!-

 

Poi il sangue di Hinata divenne freddo. “LA MIA VENTIQUATTRORE!”

 

- - -

 

Lei poteva sentire le pugnalate arrivare dagli occhi del direttore mentre lei rimaneva in silenzio guardando il pavimento.

 

“Hai idea di che ora sia?” chiese il direttore con un tono basso e duro.

 

Hinata accidentalmente perse la presa della sua cartella nel treno quando cadde dalla porta. Aveva dovuto chiedere ai conducenti di chiamare la stazione successiva e vedere se fossero riusciti a trovarla o se qualcuno aveva trovato una ventiquattrore viola scuro. Fortunatamente per lei era successo, ma ci volle qualche tempo perché la riavesse indietro e finì con l'arrivare al lavoro con 30 minuti di ritardo.

 

“M-mi dispiace direttore. Ho avuto dei problemi da sistemare questa mattina...”

 

“Basta così.” lui si strinse il ponte nasale per l'irritazione. “Sai quanto odio le scuse.”

 

“M-mi dispiace.”

 

“Limitati ad andare al tuo posto e sistema tutta la documentazione che si è impilata sulla tua scrivania mentre non c'eri. Quando hai finito, vieni nel mio ufficio. Dobbiamo discutere di alcune cose.”

 

“Sì, direttore.” Hinata si piegò rispettosamente e andò via. Raddrizzò la sua schiena appena fu fuori vista e andò dritta alla sua scrivania. Come si sedette lasciò andare un pesante sospiro.

-Supponevo che oggi dovesse essere una buona giornata...-

 

“Cavolo! È senza cuore come sempre! Anche se è tuo cugino ti dà sempre il trattamento peggiore.” la sua amica, Ino, che aveva la scrivania proprio dopo quella di Hinata, esclamò. Lei era un tipo apertamente vistoso ed era diventata amica di Hinata nel momento in cui si erano incontrate e non lasciava mai passare un momento senza esporre il suo punto di vista.

 

“Non c'è niente da fare. Neji nii-san prende il suo lavoro seriamente.” Hinata sapeva che l'unica ragione per cui lui fosse così rigoroso era perché si aspettasse molto da lei, essendo la figlia del presidente della compagnia. In più se l'avesse trattata meglio, la gente avrebbe pensato che avesse un trattamento speciale per lo stesso motivo.

 

“Quindi, cos'è successo stamattina? Il tuo periodo è arrivato e hai dovuto lavare le lenzuola e il tappeto?” Hinata arrossì alla teoria dell'amica. “N-NO! Ino, per favore non dire senza pensare certe cose ad alta voce!”

 

“Era uno scherzo, Hinata!” rise Ino. Si divertiva sempre alle reazioni della sua timida amica. “Ma seriamente, perché sei così in ritardo?”

 

Hinata rilasciò un altro pesante sospiro e parlò ad Ino dell'incidente del treno.

 

“Eeeh, poverina! E per di più ti sei presa una ramanzina dal tuo cugino-capo. Se vuoi, posso aiutarti a finire tutto quel lavoro! Uno dei ragazzi mi ha chiesto di uscire e gli ho detto che avrei accettato se mi avesse fatto tutto il lavoro.” sbuffò Ino. “È quello che sta facendo al momento.”

 

-Poverino.- Hinata pensò fra sé. Ino poteva essere crudele a volte. “Va bene così, non ho tutta questa fretta di incontrare il direttore, comunque.” Hinata tremò al pensiero di suo cugino che la fissava, il suo sguardo era quasi come quello di suo padre.

 

“Beh, se lo dici tu. Darò un colpo di telefono al mio fidanzato allora~” Ino fece le fusa mentre si dirigeva verso la caffetteria col suo cellulare in mano.

 

- - -

 

Hinata prese un bel respiro prima di entrare nell'ufficio di Neji. Ipotizzò che l'argomento di cui lui volesse discutere fosse a proposito del nome della famiglia. Aveva ragione.

 

“Hinata, lo so che questo è stato il tuo primo ritardo, ma non dovresti essere so sciatta in primo luogo. Porti il nome Hyuuga con te, il più piccolo degli errori potrebbe macchiarlo. Sei fortunata che tuo padre sia via per un viaggio d'affari altrimenti, se vedesse un tale comportamento da parte tua, saresti nei guai. Non gli dirò quello che hai fatto, ma questo non vuol dire che tu sia sistemata...” Neji continuò la sua predica mentre Hinata sedeva silenziosa col suo sguardo sul pavimento. Lei ascoltava attentamente e rispondeva quando necessario. Era stata sgridata così tante volte sullo stesso concetto che aveva imparato a concentrarsi senza concentrarsi veramente. Oggi, comunque, fu più dura per lei. Ogni parola crepava la sua confidenza facendola sentire sempre più piccola.-Cos'era quella sensazione che ho avuto stamattina? Come ha fatto tutto a cadere in una spirale attorno a me? Forse ero solo io ad illudermi...- ci volle tutta la sua forza per contenere le lacrime che sentiva arrivare. Proprio prima che perdesse la forza per questo, Neji la chiamò. “Capisci, Hinata?”

 

“Sì.” rispose inconsciamente.

 

“Bene.” Neji si diresse alla porta e la aprì accennando ad Hinata di lasciare il suo ufficio. “Mi aspetto che quei rapporti siano eseguiti nelle prossime 2 ore.”

 

- - -

 

Mancavano 10 minuti alle 5 quando Hinata finalmente finì tutti i rapporti che Neji le aveva chiesto di fare. L'ufficio era quasi vuoto e solo poche persone stavano cercando qualcosa o finendo di scrivere qualche articolo. Ino stava ancora lavorando su qualche editto nell'ufficio e vide la ragazza allungare in alto le braccia ancora seduta sulla sedia. “Hai finito finalmente?” disse, salvando il suo lavoro prima di chiuderlo.

 

“Sì!” sbadigliò Hinata. “Ora, posso finalmente andare a casa e bermi un po' di tè.”

 

“Oh no, non lo farai.” Ino rispose immediatamente con un sorrisetto. Hinata la guardò confusa.

 

“Siccome è venerdì sera e domani si inizia più tardi, le ragazze dell'ufficio e io abbiamo deciso di avere una serata di sole donne! Questo significa che TU sei inclusa e non puoi evitarla.”

 

“Aspetta, ma io...”

 

“Niente MA! Seriamente, almeno hai fatto una pausa mentre scrivevi quei rapporti?!” Hinata si ritrasse quando Ino alzò la voce e poi si sedette per pensarci. Alzò lo sguardo chiedendosi se avesse effettivamente fatto una pausa. “Oh Mio Dio! Non lo hai fatto, vero?” Ino scosse la testa dispiaciuta per la sua amica oberata di lavoro. “Sì, tu uscirai decisamente con noi.” Hinata sapeva che non aveva voce in capitolo ed era un tantino irritata per questo, ma sapeva che Ino aveva pure intenzioni. Si accorse che l'amica era rimasta indietro per aspettarla così sarebbero uscite insieme. “Penso che uscire con le ragazze non sarà così male.”

 

“Sei proprio un'antisociale.” rimarcò Ino. “Sarà divertente! Berremo solo un paio di innocui drink.” diede ad Hinata un occhiolino. Lei non sapeva come interpretare quel gesto ma sperava che Ino restasse fedele alla sua parola.

 

- - -

 

Ino non esitò ad ordinare un giro di drink per lei e Hinata quando incontrarono le loro colleghe. Disse ad Hinata che dovevano recuperare le altre dal momento che alcune sembravano abbastanza brille. Dopo quello lei continuò ad ordinare giri di drink e birra principalmente per sé stessa. Hinata si fermò dopo un paio di giri ed ordinò un bicchiere di vino. Il tempo passò e presto erano tutte sbronze ad eccezione di Hinata, che era solo un pochino alticcia. Lei aveva una sorprendente tolleranza all'alcool dal momento che suo padre ordinava solo vini importati da altri stati, facendoli poi servire sempre a cena.

 

Tutte stavano parlando malamente e le loro conversazioni erano del tutto inappropriate. In qualche modo toccarono l'argomento della perdita della verginità e Ino, ovviamente, raccontò di come la sua prima volta fu con un popolare studente della sua scuola superiore. Hinata rimase in silenzio e arrossì durante tutta la conversazione quando Ino, alla fine, si rivolse a lei. “Che dire di te, huh?!? Sei rimasta in silenzio per tutto questo tempo, nostra piccola e timida Hyuuga! Scommetto che sei una schiappa a letto, HO RAGIONE?”

 

Hinata divenne rosso brillante e si contorse sulla sedia. Lei stava giocherellando con le dita e piegò la testa. “U-uhm... b-beh, io...” lei disse a bassa voce. “Sono ancora v-vergine.” tutte quante si piegarono verso di lei perché avevano solo percepito quello che aveva detto. Lei parlò troppo piano e questo fece arrabbiare l'ubriaca Ino. “Haaah?! Parla! Nessuno può sentirti!”

 

“I-io sono vergine!” Hinata squittì a voce abbastanza alta da essere sentita da tutte. Per qualche ragione questo fece arrossire le sue colleghe. Alcune la lodarono per la sua innocenza ma Ino rise. “Davvero?!? Tu hai tipo... 23 anni, no? Non hai mai avuto un fidanzato prima?”

 

“Beh, no. Non ne ho mai avuto uno...” Hinata iniziò a sentirsi a disagio e imbarazzata. “Ma...” lei continuò. “Il s-sesso non è qualcosa che fai dopo il matrimonio...?” Ino esplose dalle risate. Rise così forte che fece trasalire Hinata e alcune delle loro colleghe. “Sei una tale puritana, Hinata! In che secolo pensi di vivere?” Ino continuò a ridere. “Giuro, sei come una nonna! Non c'è da meravigliarsi che ti capitano tutte quelle brutte cose. Hai la mentalità di qualcuno che pensa che le cose andranno bene in futuro. Devi vivere nel momento, Hinata!” Ino smise di ridere e guardò Hinata dritta negli occhi. “Smetti di farti trascinare in giro dalle persone.” Hinata sapeva che Ino era troppo ubriaca per capire che quello che stava dicendo era offensivo ma era ancora shoccata e la rabbia iniziò a crescere in lei. Era ancora più frustrata dal fatto che Ino aveva ragione, ne aveva abbastanza di essere trascinata dalle persone e non voleva che la sua giornata finisse in quel modo.

 

“Vado a casa!” Hinata si alzò in fretta e si diresse verso l'uscita. Alcune delle sue colleghe, che avevano la testa abbastanza sulle spalle da capire la situazione, tentarono di calmarla ma basta era basta per Hinata. Aveva avuto una lunga giornata stressante ed era troppo brilla per incassare altro da qualcuno.

 

Lasciò il bar in fretta arrabbiata, lacrime iniziavano a luccicare nei suoi occhi. Lei camminò in fretta senza guardarsi indietro e la sua vista stava iniziando ad annebbiarsi per le lacrime. Era troppo emozionata per rendersi conto dei suoi dintorni e per questo sbatté accidentalmente in alcuni estranei. Hinata, senza alzare subito lo sguardo, piegò la testa e si scusò. Si girò il prima possibile solo per essere fermata da qualcuno che la prese dal braccio. “Dove credi di andare, signorina?” gli estranei in cui si era imbattuta erano un paio di furfanti in cerca di guai e Hinata era il loro primo bersaglio. “Davvero credi che una scusa sarà sufficiente per discolparti? Fa' male dove mi sei venuta addosso, sai? Potrei denunciarti!” l'uomo e il suo gruppo di amici ridacchiarono maliziosamente. “L-lasciatemi andare!” Hinata, ancora arrabbiata, roteò il braccio e accidentalmente colpì l'uomo in faccia. Poi la rabbia divenne paura quando l'uomo lentamente tornò a guardarla con un segno rosso sulla guancia e stringendo la presa su di lei.

 

“Piccola puttana. Adesso devi davvero pagarla!” Il brigante la tirò vicina a sé strattonando la sua giacca. Hinata iniziò ad urlare e ad agitarsi nel tentativo di allontanarsi dall'estraneo. “Smettila di muoverti, cazzo!” l'uomo roteò il braccio all'indietro per schiaffeggiare la donna quando all'improvviso si sentì un urlo forte e rauco. “HEY! LASCIATELA ANDARE!”
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Note d'Autore: HAHAHAHAHAHHA!!! Lo so, forse alcuni di voi mi odieranno per come ho trattato Hinata in questo capitolo ma come si dice "Senza fatica non si colgono gioie." XD (seriamente, ha fatto male anche a me scrivere tutto quanto sopra). Ringrazio le due persone che mi hanno donato il loro commento e tutte quelle che l'hanno già letta ma sono rimaste anonime. Ripeto che ricevere commenti mi incita a scrivere di più e più in fretta. Scritto questo, auguro la buona lettura... Ci vediamo al prossimo capitolo!

   
 
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