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Autore: Zenior    30/08/2017    1 recensioni
Per alcuni la vita universitaria è meravigliosa, piena di esperienze grandiose da ricordare in eterno, per altri è imbarazzante e da dimenticare. Derek Hale non sapeva ancora come classificare la sua.
Di sicuro gli anni che aveva seguito in precedenza erano stati gloriosi, ma la sete di fama l'aveva portato a lasciare in favore di una band che era diventata la sua più grande ragione di vita.
Si sa, però, bisognerebbe stare attenti a quando si esprime un desiderio, perché non si sa mai come si potrebbe avverare e il più grande sogno di Derek si era trasformato in pochi anni in un incubo.
Dopo l'ennesima bruciante delusione aveva deciso di lasciare il suo posto di bassista degli Sterne ed era tornato a condurre una vita tranquilla nella sua cittadina natale, Beacon Hills.
Mai più avrebbe immaginato di incontrare qualcuno che potesse diventare la sua nuova famiglia e che lo convincesse a concludere il suo ultimo anno alla CSU tra confraternite, matricole pazze, strani amori e rivalità insensate...
Genere: Angst, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Derek Hale, Isaac Lahey, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Note dell'autrice:
Coff... mi sono scordata di pubblicare, che deficiente (e sì che è quasi passato un anno, ma non è che bazzico più molto efp ormai).
Millemila grazie ai recensori, a chi ha letto e a chi leggerà.



Negli episodi precedenti:

Derek Hale è il cofondatore (insieme al suo migliore amico dei tempi del college Jason Annex) di un noto gruppo musicale, gli Sterne.
Dopo una serie di sfortunate vicende, tra cui la morte di sua sorella Laurea in un incidente stradale, il suicidio di Kate Argent e l'essere stato usato dall'arrampicatrisce Jennifer Blake, Deich (nome con cui Derek era conosciuto al pubblico), lascia la band, smettendo così di essere il bassista e l'autore dei testi delle canzoni.
Nel suo tentativo di dimenticare Derek fa ritorno nella sua cittadina natale, Beacon Hills, dove accoglie nella sua casa Isaac, Erica e anche quello che diventerà il fidanzato di quest'ultima, Boyd.
Avendo una notevole ricchezza, decide di pagare la retta per il college ai tre ragazzi, che lo convinceranno a iscriversi a sua volta, così da terminare l'ultimo anno e ottenere la laurea.
A causa di un ricatto del preside Derek si vede costretto ad assumere il ruolo di leader in una confraternita di sua creazione e a farvi entrare un numero minimo di sei nuovi membri (tutti ex compagni di liceo dei suoi tre cuccioli). Tra questi vi sono: Stiles, che Derek aveva già conosciuto in precedenza a causa del suo lavoro part time come bibliotecario del Campus e Allison, che Derek ha voluto incontrare a causa dei suoi precedenti trascorsi con la famiglia Argent.

Qua di seguito riporto il finale del capitolo precedente:

Non c'erano stati abbracci o riconciliazioni "OmegaAlpha" aveva semplicemente detto Allison "Un nuovo inizio dopo una tragica fine. Io sono pronta ad andare avanti" e Derek aveva sorriso tristemente, cercando di soffocare il passato che gli urlava nelle orecchie e picchiava con forza nel petto per uscire "Capisco perché tu abbia voluto vedermi Deich" (Deich = Derek Hale = la pronuncia insieme di D e H, le due iniziali, nome con cui è conosciuto al pubblico degli SterneNdZ) un tempo di fianco al soprannome che Derek usava quando ancora suonava negli Sterne c'era stato uno 'zio'. 
Lui le aveva rivolto un sorriso stanco e intriso di tutte quelle cose che non aveva mai avuto il coraggio di urlare al mondo che le aveva fatto venire voglia di abbracciarlo come un tempo "È Derek adesso, solo Derek". Hale e Deich erano morti entrambi molto tempo prima. 
S
i erano salutati con una stretta di mano e un "Ci vediamo quando Isaac, Erica e Boyd avranno capito come rapire sei persone "


BUONA LETTURA, Zenior.
 



Il regno del chaos


 


 

Evidentemente dovevano essere riusciti a capirlo perché Derek era stato portato con una scusa nello scantinato dove lo aspettavano sei ragazzi incappucciati, illuminati dalla luce di centinaia e centinaia di candele.

"Stiles, Scott, Lydia, Allison, Danny, Jackson" disse Isaac levando il cappuccio della persona quando ne ripeteva il nome.

"Mi chiamo Derek e sono il leader degli OmegaAlpha" iniziò Derek, guardandosi in giro con aria circospetta e chiedendosi come cavolo avessero fatto i ragazzi a portare in casa tutte quelle candele senza che lui se ne accorgesse.

"Questo è per tutti noi un nuovo inizio, insieme" continuò mentre Stiles gonfiava le guance per i ripetuti tentativi di Scott di zittirlo con delle gomitate ad ogni parola del nuovo capo.

"Nella settimana che abbiamo fatto passare dalla festa a oggi sono state insonorizzate quelle che saranno le vostre stanze" e, non si sa bene come, ma Derek era riuscito ad abbattere una parete, spostare tutti i suoi strumenti musicali e farsi costruire un bagno funzionante nella nuova mega camera. "Il preside vuole che vi trasferiate qui il prima possibile" ma i ragazzi questo lo sapevano già e avevano le loro cose pronte da giorni. Qualcuno -Stiles- avendo la certezza di essere stato preso ne aveva già approfittato per sistemarsi e se non viveva lì già da due giorni era solo perché Derek gli aveva caldamente intimato di non farlo.

In pratica lo aveva minacciato di aprirgli in due la gola. Con i denti.

"Ognuno avrà a disposizione una copia delle chiavi di casa e della sua stanza, io ho un passpartout- e lo mostrò- ognuno pulirà la propria stanza. Per gli spazi comuni e i pasti saranno stabiliti dei turni, detto questo io sono il proprietario, quello che mette i soldi, l'unico Senior e il leader per cui..." quando gli altri capirono dove volesse arrivare con quelle parole Isaac aveva già messo una mano sulla bocca di Stiles per evitare che insultasse troppo coloritamente il neoleader. Jackson non ebbe stranamente nulla da ridire, ma forse questo era dovuto al suo guardare al futuro quando dall'anno seguente non avrebbe mosso più un dito e avrebbero fatto tutto le altre matricole.

"Passando ora alla parte divertente..." e a nessuno piacque il sorriso sadico che gli si dipinse in volto "Sono l'unico che trova inquietanti i riflessi delle candele negli occhi di Derek in questo momento?" pigolò Stiles e no, non era il solo, gli altri erano semplicemente paralizzati dagli occhi improvvisamente quasi del tutto giallo-rossi del leader per fiatare "Io sono l'unico membro anziano qui dentro ed era a mia discrezione scegliere i nuovi membri della confraternita per cui ognuno di voi, e questo incude anche voi tre- disse indicando Erica, Isaac e Boyd- sarà sottoposto a prove di iniziazione" Isaac deglutì, Erica arretrò di un passo miagolando un "Ma Derek..." che però cadde nel vuoto e Boyd... annuì, se lo aspettava lui, era la punizione per la festa.

"Vi do cinque minuti per decidere se siete dentro o no" ma l'espressione seria di ognuno dei presenti gli fece intuire che lo erano, perché erano amici e lui sì, era uno sconosciuto spaventoso, ma pur sempre lo sconosciuto spaventoso che aveva salvato Isaac da suo padre, Erica da se stessa e Boyd dalla più totale emarginazione e che sopportava ogni giorno le chiacchiere di Stiles da settimane senza averlo ancora pestato, per cui non doveva essere troppo male.

In seguito Erica tirò fuori dal nulla un calice dorato e del vino rosso da cui tutti bevvero dopo di Derek sotto lo sguardo divertito e scettico di quest'ultimo.

Quando Stiles finita la 'cerimonia' tentò di avvicinarsi alla bottiglia e lui gliela rubò da davanti, il ragazzo cercò di placarlo e la cosa degenerò in una sottospecie di rugby con una bottiglia a malapena chiusa da un tappo di fortuna che veniva sballottata da tutte le parti e che presto si espanse a tutta la superficie della casa e terminò solamente quando Erica nel tentativo di passare la bottiglia a Danny la fece schiantare contro il muro della cucina.

Derek ringraziò parecchi santi di aver avuto l'idea di farlo ricoprire di piastrelle.

Riuscì persino a tirare uno scapellotto a Stiles quando quest'ultimo, smesso di ridere, propose di farlo anche alla cerimonia dell'anno seguente.


 

Quei ragazzi non erano poi così male.


 


 


 


 


 


 


 


 

Stiles era arrivato alle otto del mattino dopo portando con sè l'ultimo scatolone. Era rimasto straordinariamente senza parole quando, passando davanti alla porta aperta della camera di Derek, aveva sentito una melodia malinconica scaturire dalle dita incerte e pensierose del più grande. Quando Derek aveva sollevato lo sguardo su di lui, il ragazzo aveva alzato la mano in un colpevole cenno di saluto rischiando di far cadere le sue cose, poi aveva continuato il suo percorso, imbarazzato.

Aveva poi finto che non gli importasse quando aveva sentito la porta chiudersi con violenza al suo fianco.

Sul frigo della cucina già troneggiava quello che Isaac aveva definito 'il primo proclama imperiale di Derek', ovvero la divisione dei bagni.

C'erano in tutto cinque bagni nella casa, il primo, quello che Derek si era fatto costruire in camera a tempo record era a suo uso e consumo personale, il secondo, al piano terra era comune a tutti per le emergenze e messo a disposizione per le feste in quanto non vi era nulla di pericoloso, la cassetta del pronto soccorso si apriva con il codice numerico '7248', gli asciugamani erano di carta, li spigoli erano stati fatti smussare e la vasca disponeva di più di un pratico sistema antiscivolo da vecchi.

Il terzo bagno era al secondo piano e finora lo aveva usato Boyd che, conoscendo l'igiene e l'ordine degli amici aveva scelto di condividerlo con Jackson e Danny, ottenendo misteriosamente il benestare di Derek. L'altro bagno al secondo piano, chiuso con una porta che Erica aveva voluto fosse blindata era quello delle ragazze. Lo studio di un'estetista impallildiva al confronto. Quattro specchi tutti circondati da lampadine di cui uno total body con davanti una poltroncina da parrucchiere spostabile, tre lavandini, due bidoni, armadio per gli asciugamani, armadio per i prodotti e per la cura del corpo, tre mensole per le diverse esigenze di ognuna, spazio 'bisogni fisiologici' separato dal resto con una tendina floreale, dispensatore di essenze, finestra con vista parco e due vista piazza con vetro smerigliato (? quello che fa vedere fuori senza che gli altri possano vedere dentroNdZ) apribili solo dall'interno, impianto stereo e porta comunicante con un'immensa cabina armadio. Tutto questo ricavato da quelle che in precedenza erano state tre stanze, Isaac e Boyd avevano guardato indignati la ragazza quando Derek a inizio estate aveva approvato il suo progetto..

L'ultimo bagno era al terzo piano dove c'erano le stanze di Derek, Stiles e Scott, la palestra e la biblioteca-studio. La stanza di Isaac era al piano ancora di sopra e occupava quasi metà della mansarda, l'altra metà era divisa in due, una stanza con un divano letto e una branda per Peter e Jason o altri ospiti occasionali e la soffitta vera e propria, ovvero una sorta di ripostiglio dove erano già riusciti ad infilare cianfrusaglie di ogni tipo e dove stazionava la branda di Cora. Nelle due volte che in quei tre mesi era andata a far loro visita non avevano mai avuto bisogno di tirarla giù, la prima volta perché Erica le aveva offerto la sua stanza e aveva dormito con Boyd e la seconda perché nel frattempo le varie ristrutturazioni erano state ultimate e la ragazza non aveva avuto che l'imbarazzo della scelta in quanto a camere, ma ora che tutte le stanze erano state occupate e che non si poteva mai sapere il letto rimaneva lì, piegato nell'angolo immediatamente a destra della porta, in attesa che qualcuno lo utilizzasse.

"Amico, questo posto è un sogno" aveva detto Stiles la prima volta che era entrato lì dentro con il primo scatolone tra le mani. Derek si era limitato ad annuire e a fargli fare un veloce giro della casa che sarebbe stato silenzioso se solo Stiles non avesse straparlato per tutto il tempo, eccetto un momentaneo mutismo dovuto alla vista della sala video al piano terra, tra la cucina e la camera di Boyd.

A causa della 'Divisione dei bagni' Derek gli aveva permesso di scegliere solo tra le due camere libere al terzo piano e con suo sommo stupore Stiles aveva preso quella dall'altra parte del piano rispetto a quella di Derek e non aveva iniziato ad arredarla con miniature di warhammer e poster degli eroi Marvel, ma aveva portato i suoi vestiti, i videogames, i libri e il pc portatile. Sembrava la stanza di una matricola più che normale, Derek ne era quasi commosso. D'altro canto ogni volta che apriva anche solo per errore la porta della camera di Isaac gli sembrava di assistere alla più realistica realizzazione di una miniatura del caos primordiale.


 

"Dobbiamo fare la spesa" sentì dire ad Erica, Boyd annuì con convinzione alzando gli occhi al cielo quando Isaac gli chiese come mai dato che erano andati a farla ieri "Perché oggi iniziamo la convivenza!" urlò Stiles esaltato come non mai facendo sbuffare Derek "Non vedo quale sia il problema, conoscete le allergie e tutto..." si limitò a dire il leader sfogliando distrattamente il giornale di quella mattina.

Era sabato e tutti avevano deciso all'unanimità che quel weekend era l'occasione perfetta per invadere la sede degli OmegaAlpha"Il problema è che come minimo ci vorranno duecento dollari, e dove li tiriamo fuori?" iniziò a blaterare Stiles senza accorgersi dell'espressione interrogativa che si scambiarono gli altri tre ragazzi alle sue parole. Derek d'altra parte si limitò a tirare fuori il portafogli e, senza nemmeno distogliere lo sguardo dalla lettura, tirò fuori tre banconote da cento dollari e le mise sul tavolo.

Stiles le fissò come ammutolito per un istante per poi iniziare a balbettare qualcosa di non ben definito "Il vero problema, Derek, è che l'unica macchina abbastanza grande per una spesa simile è quella di Stiles, solo che la sola idea di salire su quell'ammasso di ferraglia amb.." "Ehi, ehi, un po' di rispetto per la mia bambina" la interruppe piccato il proprietario dell'ammasso di ferraglia in questione "Derek sollevò leggermente gli occhi verdi puntandoli sulla ragazza con fare annoiato "Ci servirebbe il suv" pigolò lei.

Derek sbuffò leggermente poi si alzò in piedi e fece finta di non vedere Isaac che gli riempiva un'altra tazza di caffé nero con fare servile, andò nell'ingresso seguito dai quattro ficcanaso e prese un pacchetto messo in un'intercapedine del muro dietro un quadro di poco conto e lo lanciò a Boyd.

"Derek..." la voce del ragazzo tradì il suo stupore quando aprì il pacchetto "Non hai avuto richieste particolari per quanto riguarda la tua stanza per cui..." e Stiles si rese davvero conto di quanto buono e ricco fosse in realtà il bibliotecario nonostante l'aria burbera e i continui ringhi.

"Non fate domande. Mai." aveva intimato ai nuovi membri della confraternita Isaac qualche giorno prima riferendosi a Derek, ma Stiles non era sicuro che sarebbe riuscito a trattenersi ancora a lungo.

Derek era un mistero e lui era abituato a risolvere i casi con suo padre -O meglio, obbligare suo padre ad accettare il suo insistente quanto valido aiuto nella risoluzione dei casi-.

Nel fissare Derek di sottecchi mentre tornava al suo giornale e ringraziava Isaac con un grugnito per il caffé, fingendo di non notare il suo sorriso raggiante da cucciolo felice, Stiles Stilinski si mise in testa di venire totalmente a capo di quel rompicapo che era il leader della confraternita.

Derek fece l'immane errore di scambiare il gelido brivido che gli percorse la schiena in quel momento per un colpo di freddo dovuto alla finestra aperta dietro di lui.


 

   
 
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