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Autore: Fanta Gaia    30/08/2017    1 recensioni
Harry ne aveva a già passate tante ed ora pensava che tutto sarebbe andato bene ma ...
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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In quel momento mi sentivo distrutto, io volevo semplicemente aiutarla invece lei si stava preoccupando per me, la guardai aveva le lacrime agli occhi e riuscì solo a dire << ma io devo io voglio ... >> << No, Harry tu non devi e non puoi, Silente aveva ragione tu ti preoccupi sempre per gli altri, chi si preoccupa per te? >> Io non risposi avrei voluto replicare ma non ci riuscì, lei rispose la parola e disse << Silente a volte non ti diceva le cose perché non voleva che tu ti preoccupasi, sei solo un ragazzo, Harry io ti voglio bene e non voglio diventare un altro dei tuoi pensieri o Delle tue preoccupazioni, non devi prenderti cura di me perché non riesci neanche a prenderti cura di te stesso >> era riuscita a capire come mi sentivo ma non riusciva a comprendere che io lo dovessi fare, me ne andai tornai al dormitorio e sbattei la porta, mi lascia cadere a terra presi la testa fra le mani, avrei voluto urlare, distruggere tutto ma non ne avevo le forze, la McGranitt aveva ragione io cercavo sempre di aiutare gli altri anche se ero a pezzi ma la cosa che non capiva era che io dovevo farlo, gli occhi di tutta la popolazione magica erano su di me. Mi addormentai in preda al tormento che aveva scatenato in me quell'incontro, il giorno dopo al mattino trovai un biglietto era della McGranitt diceva di prendermi qualche giorno per riprendermi poi si concludeva con una frase che diceva che solo io potevo scegliere, mi alzai con molta calma visto che quel giorno non avrei dovuto lavorare, feci una passeggiata in riva al lago rimasi a fissare l'acqua per un po' avevo bisogno di tempo aveva ragione la McGranitt dovevo ancora capire nel pomeriggio decisi di andare a trovare il piccolo Teddy, arrivai li nel primo pomeriggio, Andromeda stava giocando con lui in salotto mi saluto con un abbraccio caloroso, poi mi lascio a giocare con lui mentre lei svolgeva qualche faccenda, io rimasi in salotto Teddy cambiava i suoi capelli spesso e si divertiva a vedere il suo riflesso mi ricordava tanto Tonks, l'immagine di loro due stessi a terra nella sala grande mi torno alla mente, il bambino si avvicinò e prese il colore degli occhi di Lupin e il colore rosa dei capelli di Tonks quando era felice, poi si mise sulle mie ginocchia e mi guardo con aria perplessa io gli sorrisi e cominciai a fargli il solletico. Tornai al castello poco dopo cena ed il pomeriggio passato con Teddy mi aveva fatto bene, avevo capito che c'era una cosa chiamata speranza e Teddy ne era la forma vivente, sali ed entrai nell'ufficio di Silente la trovai li china su Delle scartoffie mi avvicinai e mi sedetti al mio posto, era strano tornare lì mi sentivo osservato, lei mi guardava aspettando che io prendessi la parola alla fine ci riuscì e mormorai << non c'è la faccio >> disse queste parole talmente piano che avevo dei seri dubbi sul fatto che lei le avesse udite, ma lei si era alzata e seduta vicino a me, mi prese la mano ed io iniziai ad raccontare << ha ragione non c'è la faccio, in un attimo il mondo che conoscevo e cambiato ed ora come faccio? Per favore mi dica cosa devo fare? >> Era quasi una suplica quando ebbi finito sentì l'unica voce che non mi sarei mai aspettata Piton dal quadro disse << respira e ritorna a vivere un po' alla volta ma torna a vivere e soprattutto ama >> alzai lo sguardo e per la prima volta lo vidi senza il suo giugno maligno sorridermi ringraziai ed uscì, non capi molto di quello che successe dopo ma la mattina seguente mi trovai a letto e per la prima volta da giorni mi alzai non perché dovevo ma perché volevo e c'era una bella differenza, nel pomeriggio usci per la prima volta da dopo la guerra con Ginny, usciamo dal castello ed andamo ad Hogsmeade parlarmi allungo ed io mi accorsi che mi era mancata per tutto quel tempo per tutta la durata della guerra e capi cosa intendeva dire Piton con respira mentre ero con lei tutto mi sembra normale ed era quello che volevo, ricevetti anche notizie di Ron ed Hermione che stavano cercando i genitori di Hermione per fargli tornare la memoria, Ginny mi disse che ci erano riuscì ed ora stavano passando un po' di tempo con loro, era incredibile quali sacrifici avevano fatto i suoi amici per stargli vicino. Passarono buona parte del pomeriggio insieme quando fu il momento la salutai con un bacio non sapevo cosa aspettarmi ma lei rispose, pocchi secondi dopo era tornata alla tana ed io stavo tornando al castello non riuscivo ad andare alla tana, sapevo di aver provocato un dolore enorme alla famiglia Wesley, Molly era sempre stata gentile con me mi voleva bene ed io gli avevo portato via un figlio dovevo almeno chiederle scusa decisi che entro quella settimana le avrei inviato un gufo, tornai al castello e con il sole calato sembrava quello che era stato tanto tempo prima, vidi la capanna di hagrid con la luce accesa e decisi di entrare bussai e senti Thor abbaiare, hagrid mi apri e mi fece accomodare, mi preparo il the e mi offri anche i biscotti come sempre ed io ormai da anni avevo imparato ad evitare la cucina di hagrid accettai il the, parlano un po' di Ron ed Hermione ed alla fine lui mi stupì quando disse << voglio tornare a scuola >> << veramente >> dissi stupito << si ora è tutto chiaro su come sono andate le cose ed io vorrei completare la mia istruzioni la McGranitt e d'accordo ed anche silente, hanno detto che però devo continuare a prendermi cura Delle creature magiche ed ad insegnare almeno per quest'anno, io gli ho risposto che avrei continuato comunque è per sempre >> lo abbacciai e mi proposi di accompagnarlo a diagon alley, parlarmo ancora un po' mi ricordo dei nostri che avevamo allegato il primo anno con lui ed io risi, era così bello tornare ad essere libero, da quanto la guerra era finita non avevo letto nessun giornale sapevo che parlavano di me ma non mi importava, avevo imparato a fare poco affidamento sui giornali. Era bello sentire di nuovo la sensazione di non avere nessun pensiero era stata una giornata perfetta se avrei saputo prima che bastava parlatene per far passare tutto lo avrei fatto molto tempo prima.
   
 
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