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Autore: Violetta_    05/09/2017    1 recensioni
Sequel di "Gelosia fraterna -Entropia-"
Dopo aver quasi celebrato un matrimonio-disastro, dopo aver evitato una guerra, dopo aver scoperto le dolci metà dei rispettivi fratelli, il trio Sabaku adesso dovrà adattarsi alla sua nuova vita... di nuovo.
E non saranno i soli.
***
Gli ultimi capitoli saranno composti da una raccolta di one-shot/ flashfic in modo da tornare alla situazione di equilibrio della prima ff della trilogia.
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kankuro, Matsuri, Nuovo Personaggio, Sabaku no Gaara, Temari | Coppie: Gaara/Matsuri, Shikamaru/Temari
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Gelosia fraterna '
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Un "semplice" favore







Mai e poi mai avrebbe immaginato di cacciarsi in una situazione simile.
In effetti chi l'avrebbe mai detto che quel ragazzo posseduto da un demone e con evidenti turbe mentali si sarebbe mai ritrovato nel panico perché non aveva ascoltato la sua ragazza?

Era una cosa tipica di Naruto o Shikamaru, non certo da lui.

Eppure era così.

Sul momento non ci aveva dato molto peso, dopotutto Matsuri era una ragazza semplice e molto rispettosa del suo ruolo di kage. Probabilmente gli aveva chiesto il permesso per un'inezia.

Ma quella mattina la ragazza aveva ripreso l'argomento.






§§

Stava catalogando alcuni documenti e d'un tratto si era fermata guardandosi intorno imbarazzata.

<< Eeto... Gaara? >>

Lui stava scrivendo una lettera, poggiò la penna ed alzò la testa.

<< Mh? >>
<< Per caso hai deciso quando iniziare? >>

Lui si accigliò appena e lei abbassò lo sguardo ancora più in imbarazzo.

<< Se ci hai ripensato non fa niente. Lo capisco >>

Alla vista di quegli occhioni velati dalla tristezza reagì d'impulso.

<< Iee iee non ho cambiato idea. Penso tra qualche giorno >>
 

§§





Ci aveva rimuginato tutto il giorno prima ed anche la notte ma proprio non aveva idea di cosa avesse accettato.
Matsuri era stata così felice per quella sua risposta che non se l'era sentita di dirle la verità.

Aveva solo pochi giorni. Doveva scoprire che cosa gli aveva chiesto la ragazza.

Ma come?

Steso sul divano del suo ufficio si portò il dorso della mano sulla fronte.
Alla fine gli venne in mente un'idea.
C'era un'unica soluzione ed il solo pensiero gli fece gelare il sangue nelle vene.




*




<< Un favore? >>
<< Si. Un favore >>

Sumire alzò un sopracciglio e Gaara le spiegò la situazione dicendole cos'era successo due giorni prima.

<< ...Scopriresti per favore quale richiesta le ho accettato? >>

La ragazza fece un sorriso per nulla rassicurante.

<< Davvero tu sei andato a cacciarti in una situazione simile? >>
<< … hai >> disse pacato ma con una punta di imbarazzo.

Sumire incrociò le braccia al petto riflettendoci su.

<< Quindi non è una missione >>

Ecco che saliva l'ansia.

<< No, non lo è >>
<< Voglio una cosa in cambio >>

Gaara deglutì.

<< Che cosa? >>

Sumire estrasse un foglio dalla giacca, lo rilesse velocemente e infine lo poggiò sulla scrivania di fronte a lui.

<< Non posso fare una cosa del genere >>
<< Io dico di si >>

Ne discussero per venti minuti buoni e alla fine la kunoichi ricevette la sua risposta.

<< Wakatta >>

La ragazza sorrise vittoriosa.

<< Sapevo che in fondo eri una persona ragionevole pandolino >>




*




Temari stava mangiando un dango seduta sulle mura esterne del villaggio era pomeriggio inoltrato, il sole stava calando dipingendo tutto ciò che circondava di arancione.
Sbadigliò e sbuffò sdraiandosi sulla calda sabbia e chiuse gli occhi.

<< Poi sarei io il pesaculo? >>

Aprì gli occhi ed istintivamente le si formò un sorriso che scomparve rapidamente.

<< Ero stanca di aspettarti. Come al solito sei lento come un bradipo! >>

Shikamaru si avvicinò a passi svelti verso la ragazza.

<< Ho fatto più in fretta che ho potuto >>
<< Tutte scuse >>

Temari si alzò in piedi e lo prese per il colletto guardandolo famelicamente negli occhi.
Lui stava per abbracciarla avvicinando le labbra alle sue...

<< Shikamaru >>

Il ragazzo si voltò di scatto riconoscendo la voce di Geppetto.

<< Kankuro... ciao >>
<< Che succede? >>

Per Temari non fu difficile fingersi incazzata.

<< Niente, la solita lentezza dei ninja di Konoha >>

Lo strattonò per poi lasciarlo con poca grazia e si voltò.

<< Vieni su >>

Kankuro guardò prima la sorella poi il ragazzo con aria dubbiosa.




*




Quella sera Sumire era sdraiata sul divano intenta a mangiare un biscottone e a leggere un libro, di tanto in tanto gettava un'occhiata a Matsuri che preparava la cena. Stava aspettando il momento buono per fare la sua mossa.
Si alzò e si avvicinò a passi lenti ai fornelli con le mani dietro la schiena.

<< Che cucini 'tsu 'tsu? >>

Lei girò il cucchiaio seccata.

<< Uffa, lo sai che detesto essere chiamata così. Comunque sto facendo il riso con verdure al curry >>
<< Sai? Mi sembri più allegra del solito >>
<< Ontoni? >>

Sumire annuì vistosamente.

<< E' successo qualcosa di bello? >>

Matsuri posò il cucchiaio e unì le mani all'altezza del petto com'era solita fare quando era emozionata.

<< In effetti si. Non te ne ho parlato prima perché volevo farti una sorpresa... ma non resisto più >> disse finendo la frase con una vocina entusiasta.

Le raccontò cos'era successo dopo il suo allenamento durante la passeggiata col Kazekage.

<< … così gli ho detto che mi sono comportata in quel modo perché non sopporto la maleducazione. E poi non mi sta bene che ti si manchi di rispetto così... sei mia sorella, la mia unica famiglia. Ma non è solo questo: non sopporto che ti si tratti come se fossi una bambolina quando hai fatto un'ottima figura agli esami dei chunin >> Fece una pausa girando il capo << Presa dalla foga ho aggiunto che potresti addirittura svolgere le missioni speciali per diventare jounin insieme a me dopotutto hai molto talento. E lui sai che mi ha risposto? >>

Sumire alzò un sopracciglio, aveva la netta sensazione di conoscere già la risposta.

<< Che cosa ha detto? >>
<< “Hai. Molto talento” >>



Bingo.



La ragazza finse di provare stupore mente Matsuri strinse le mani a pugno agitandole per l'emozione.

<< Insomma Gaara ha accettato di farci svolgere insieme delle missioni speciali per farci diventare jounin! >>

Per essere promossi e diventare jounin, i chunin dovevano possedere dei requisiti specifici: dovevano superare un test di tattica, affrontare un combattimento contro più sfidanti e dovevano aver completato con successo almeno due missioni speciali.
Ma cosa più importante dovevano essere proposti da un sennin o dal kage in persona, senza la sua approvazione infatti tutti gli altri sforzi sarebbero risultati vani.

Gaara l'aveva proposta qualche mese prima ma non si era ancora deciso a affidarle le due missioni.
Matsuri aveva già superato il test di tattica e dato che aveva partecipato alla guerra non aveva bisogno di un ulteriore combattimento conto più sfidanti.

Dato che Sumire aveva ampiamente dimostrato le sue doti da stratega e le sue abilità in combattimento, teoricamente aveva tutte le carte in regola per essere proposta il problema è che era diventata chunin da poco quindi forse un'ulteriore promozione sarebbe risultata troppo repentina.

<< E Gaara ha accettato senza fare problemi? >>
<< Hai. Non ci credevo neanche io! >>

Sumire si sforzò per non ridere sicura che non ci avrebbe creduto nemmeno il panda in persona quando glielo avrebbe raccontato.

<< Inizieremo tra qualche giorno >>


Eh i maschi: possono essere i più forti, i più incorruttibili, i più impenetrabili ma alla fine bastano sempre gli occhi dolci di una bella ragazza per farli finire nei guai.


<< Non vedo l'ora Matsu >>

   
 
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