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Autore: Mizar    18/06/2009    7 recensioni
Sirius Black non credeva nell’amore, d'altronde quando nasci in una famiglia come la sua è molto difficile riuscire a mantenere la fede nei sentimenti….
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Peter Minus, Severus Piton | Coppie: Remus/Sirius
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Ciao ragazze!!!!

Eccoci arrivati all'ultimo capitolo della nostra storia.

A proporcelo è Peter, che mi sembra il più adatto a descrivere la "Cura del dott. Remus".

Un abbraccio forte alle mie sostenitrici:

  • antote
  • KyleXY
  • Alohomora
  • Sklupin
  • souseiseki
che con i loro commenti mi hanno aiutato, spronato e divertito.

Naturalmente il capitolo è tutto dedicato a loro.

Un ringraziamento e un saluto anche a chi mi ha messo tra i preferiti o i seguiti.

Anche se silenzioso il vostro sostegno è stato importante per me.

Per finire.....Buone vacanze e buona lettura a tutti....

*************

Peter

Sirius, nonostante amasse molto Remus, ogni tanto aveva qualche ricaduta nel suo antico vizietto.

Insomma, lui era un ragazzo caliente, con un quarto di sangue italiano nelle vene.

Le donne lo rincorrevano e, beh, si sa, la carne è debole.

Moony, poi, era sempre stato molto comprensivo e, seppur soffrendo, alla fine lo perdonava sempre, ma un pomeriggio all’inizio del settimo anno, dopo che, per l’ennesima volta lo aveva sorpreso in compagnia di una ragazza, la comprensione di Moony venne meno.

Ricordo benissimo il fatto.

Io James e Remi avevamo passato un paio d’ore alle serre, per aiutare la professoressa Sprite a travasare le mandragole.

Naturalmente l’idea era stata di Remus, che da bravo prefetto era sempre disponibile.

Jam si era unito al gruppo sperando d’incontrare Lily e io, non sapendo che altro fare, li avevo seguiti.

Sirius, invece, aveva disertato, dicendo che doveva studiare per l’interrogazione di Trasfigurazione.

La scusa era buona, visto che veramente la McGrannit lo doveva interrogare, perciò lo avevamo lasciato tranquillo in camera, con il libro aperto sulle ginocchia e gli appunti di Moony sparsi sul letto.

Rientrando al castello,alla fine del lavoro, tra l’altro noioso e stancante,(Lily non c’era e Jam aveva tenuto il muso per tutto il tempo) decidemmo di prendere la strada del ponte e costeggiare il lago nero.

Il sole stava tramontando e lo spettacolo meritava una sosta per poterlo rimirare e poi eravamo stati al chiuso tutto il pomeriggio e un po’ d’aria ci voleva proprio!

Fu solo quando fummo sopra il ponte che ci accorgemmo dei due ragazzi seduti sotto la quercia grande, il nostro luogo prediletto per i pomeriggi all’aperto.

Lei era una ragazza di Tasso rosso, Beatrice, o Berenice, ora non ricordo bene; minuta, biondina, con lunghi capelli, in quel momento piuttosto spettinati.

Lui era Sirius e la stava baciando appassionatamente.

A me e a James mancò il fiato, accorgendoci di loro.

Guardammo, preoccupati, Moony che assottigliava gli occhi ed assumeva un espressione piuttosto preoccupante.

Senza proferir verbo il ragazzo marciò verso la coppietta, che troppo impegnata in altre attività non si era accorta di noi.

Io e Jam rimanemmo sul ponte a guardare e vi garantisco che fu una bella scena.

Remus, arrivato davanti ai due, chiamò Sirius che letteralmente saltò in piedi.

“Moony….io…” stava balbettando Pads, a torso nudo e con i calzoni sommariamente allacciati, al colmo dell’imbarazzo, mentre la biondina cercava di ricomporsi alla bell’e meglio, allacciandosi la camicia e tirandosi la gonna sulle gambe generosamente scoperte.

Remus, sempre muto, lo guardò con un disprezzo tale che Sirius impallidì e poi, alzando elegantemente il braccio destro, gli lasciò andare un ceffone che lo stese.

Fatto questo si girò e, senza aspettare nessuno, si diresse al castello, mentre io e Potter ci sbellicavamo dalle risate.

Rientrando, poco dopo, insieme ad un abbattuto Sirius, non avevamo trovato il nostro amico da nessuna parte e questo ci aveva impensierito molto.

Lo immaginavamo piangente e disperato in qualche aula vuota del castello, ma la mappa del malandrino lo segnalava nella sala comune di Corvonero.

Più tardi, a tavola, ci aspettavamo una scenata delle solite, con Sirius che prometteva di cambiare e Remus che piangeva come una vite tagliata, ma Moony mangiò tranquillo e in silenzio, mentre Pads, sempre più agitato, lo guardava in tralice.

Non avevamo ancora assaggiato il dolce che alla nostra tavolata si avvicinò John Middle, un bel giovane di Corvonero.

Su richiesta della McGrannit lui e Remus stavano svolgendo un progetto speciale da presentare agli esami e passavano quindi molto del tempo libero insieme.

Malgrado la timidezza di Remus e la sua paura delle persone, con John pareva fosse riuscito a legare e Sirius non era per nulla contento della situazione.

Secondo lui il corvonero corteggiava il nostro compagno e devo dire che la fama del caro John era pari a quella del nostro Paddy, in fatto di promiscuità sessuale, anche se Middle preferiva i ragazzi.

Black, spinto dalla gelosia, non mancava mai di denigrare il presunto avversario, tassandolo come un bruto tutto muscoli e niente cervello, ma se era a Corvonero non c’era dubbio che la materia grigia non gli mancasse!

Appena Remus aveva scorto John aveva scostato il piattino con la torta, si era alzato da tavola e, con un sorriso, si era stretto a lui.

Lo aveva baciato, incurante delle nostre facce da pesci lessi e poi, teneramente allacciati, i due se n’erano andati via.

Sirius, impietrito aveva assistito alla scena, senza riuscire a reagire.

Non appena i due ebbero lasciato la sala grande, il vecchio Padfoot si risvegliò dalla sua catatonia e con un ruggito che ben poco aveva d’umano, si precipitò al loro inseguimento.

La mappa del malandrino segnalava la coppietta nel dormitorio di corvonero.....

Esattamente nel letto di John...

Ancora più in dettaglio uno sopra l’altro....

Insomma, non c'erano dubbi sulle occupazioni del nostro prefetto preferito, alla faccia della sua innocenza e timidezza!

Sirius, ormai fuori controllo, acciuffato un ragazzo di quella casata, lo costrinse, con minacce e spintoni, a rispondere alla domanda del Battacchio Parlante, che era l’equivalente della password delle altre case, e si precipitò dentro la sala comune di Corvonero, tallonato da James e me.

Salimmo le scale che portavano ai dormitori come furie, ma la porta della camera di John era sigillata e, nonostante le urla, i pugni, i calci e gli schiantesimi lanciati da Sirius, rimase tale.

Dopo un’ora, il nostro compagno, distrutto e senza più voce, si arrese.

Si lasciò scivolare a terra e rimase lì, con la schiena appoggiata alla porta e le testa tra le mani.

A mezzanotte, dopo aver cercato invano di riportarlo al nostro dormitorio, ci accoccolammo a terra vicino a lui e, dopo aver trasfigurato i nostri fazzoletti in caldi plaid ci apprestammo a passare la notte in quel corridoio, mentre i ragazzi blu e argento ci guardavano con commiserazione.

Tom Grant, Eliah Bennet e Mark Swiffer, i compagni di camera di John, ci invitarono a dividere con loro la sala comune, ormai vuota, e ad accomodarci su uno dei soffici divani opportunamente trasfigurati in letti, segno che i tre erano piuttosto avvezzi a dormire fuori dalla camera per assecondare quello che, secondo me, era il loro capo.

Sirius non né volle sapere di allontanarsi dalla porta e noi rimanemmo con lui per solidarietà.

Fu una notte lunga e scomoda, Sirius fumava come un turco e non parlava.

James cercavo di rincuorarlo, ma lui pareva perso in un altro mondo, mentre a stento tratteneva le lacrime.

Finalmente arrivò l’alba e, poco dopo, la porta si aprì.

Remus e John uscirono freschi di doccia e con un espressione serena ed appagata.

Appena li vide Sirius saltò su come una molla, cominciando una di quelle scenate che parevano uscite da una tragedia greca.

Urlava come un pazzo e cercava di aggredire John, ma Remus lo teneva a distanza con la bacchetta sfoderata ed uno sguardo che la diceva lunga su come e quanto fosse disposto ad usarla.

Alla fine della tirata, mentre tutto il dormitorio di Corvonero assisteva alla lite, Remus, serafico, guardò il suo ragazzo e disse:

“Da oggi in poi, caro il mio Paddy, quando tu mi tradisci io ti ripagherò così. E’ molto più appagante che piangere e disperarmi e poi, come dici tu, è solo sesso, anche se John è veramente meraviglioso sotto le lenzuola.”

Detto questo se n’andò con la sua nuova conquista, lasciando Sirius basito e noi che, per non ridere, cercavamo di morderci le guance.

Che scena gente! Sirius ci rimase così male che per tutta la settimana rimase mogio e muto, finché Remus, impietosito, smise di essere arrabbiato con lui.

Purtroppo, per me e James, la loro riappacificazione, ci costò una notte sui divani della sala comune, non trasfigurati, dato che l'unico di noi che riusciva bene in quella materia era all'interno della camera piuttosto impegnato in altre cose.

Che buffo.

Ho sempre avuto l'impressione che, anche se a prima vista Remi sembrava il più debole dei due, era lui che teneva il vecchio Pads per il collare.

Con gli anni, io e James, abbiamo constatato che in casa Black-Lupin alla fine si fa sempre quello che decide il dolce e timido Remi.

Sirius strepita, si arrabbia, fa scenate ma, dopo un po’, cede ed è proprio allora che Remus lo ricompensa, intensificando le sue premure e trattandolo come il suo principe azzurro.

Vecchia volpe di un Moony!

Comunque, la cura a base di Corvonero servì, perché da allora Sirius sbagliò solo un paio di volte. Vedendo, però, che anche Remus, di conseguenza, cadeva in errore, divenne un fidanzato impeccabile e, anche negli anni di convivenza che seguirono la fine della scuola, non abbiamo mai più sentito parlare di tradimenti.

Così ora eccoci qui, mentre brindiamo a Sirius e Remus che, abbracciati, stanno tagliando la prima fetta della loro torta nuziale.

Che teneri!

Guardo felice la coppia e poi il mio sguardo si posa su James e Lily, che stanno parlando con una ragazza.

Non so chi sia ma, visto che a quanto pare, io sono l'unico Malandrino senza accompagnatrice, vedrò di darmi da fare.

Passando vicino ai due novelli sposi sento Pads che sussurra a Remi:

“guarda che adesso sei un uomo sposato, sei mio per legge e se quello schifoso di un Corvonero ti si avvicina, anche per sbaglio, io ho tutto il diritto di schiantarlo.”

Remus sorride dolcemente e poi risponde

“Non era poi così male, anche se rispetto a te, amore mio, non può certo reggere il confronto…”

Sirius sorride estasiato, mentre io penso che quel diavolo di un Moony sa veramente il fatto suo!

Fine

   
 
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