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Autore: Violetta_    08/09/2017    2 recensioni
(Rye, Bourbon, Scotch protagonisti)
***
- Alla buon'ora Rye. Akemi non ti voleva lasciare andare? -
Il ragazzo assottigliò gli occhi rivolgendogli uno sguardo rabbioso.
Non apprezzava che si parlasse della sua ragazza in quel modo, francamente non apprezzava che il suo nome uscisse dalla bocca di uno di loro, anche se era inevitabile dato che era riuscito ad entrare nel giro proprio grazie a quella relazione.
*
(Dal capitolo 4)
Ci sono momenti nella vita in cui si impongono delle scelte decisive: O una o l'altra. Niente vie di mezzo.
E quelle scelte determinano la tua persona in modo indelebile.
*
(Il capitolo 8 presenta piccoli spoiler sul manga)
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Rei Furuya, Shuichi Akai, Tooru Amuro
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le fanfiction alcoliche'
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Rye












Una giovane agente dell'FBI si torturava le dita mente guardava fuori dalla finestra del suo appartamento.


Lui sarebbe arrivato da un momento a l'altro.


Stava per alzarsi per farsi una birra quando udì bussare alla porta e trasalì.

Si sistemò il top verde e si scompigliò i capelli.




No così non andava bene. Si doveva dare una calmata!





Aprì la porta e incrociò i suoi splendidi occhi verdi.

Le sobbalzava il cuore ogni volta che lo vedeva, nonostante stessero insieme da un anno.

<< Shu... >>
<< Ehi >> disse lui distrattamente entrando in casa e dirigendosi in cucina verso il frigorifero prendendosi una birra.

Jodie lo inseguì sventolando una carpetta con l'avviso "riservato al personale".

<< Qui ci sono i rapporti degli ultimi tre mesi. Come hai chiesto tu... >>
<< Bene >>

La ragazza mise una ciocca bionda dietro l'orecchio.

<< E così... domani è il grande giorno eh? >>
<< E già >>

Sembrava impassibile come al solito, eppure quell'eccessiva freddezza la faceva stare in pensiero.

<< La ragazza è piuttosto abitudinaria >>
<< Si ho notato... sarà facile attirare la sua attenzione >>

Jodie gli circondò la vita poggiando la testa sulla sua schiena.
Shuichi inclinò la testa di lato ma non si scostò.

Stare insieme a lei era scontato.

Era stato prima il suo mentore, poi il suo partner nell'fbi, avevano iniziato ad andare a letto insieme, prima occasionalmente, poi frequentemente e alla fine - in modo scontato appunto - si erano messi insieme.

Jodie era una ragazza sveglia, una brava agente, una bella ragazza.
Ed anche piuttosto brava a letto, il che non guastava.
Poi era anche dotata di tanta pazienza e tendeva ad assecondarlo, in modo quasi reverenziale a volte, e questo era perfetto perchè gli permetteva di svolgere il suo lavoro in piena libertà.

<< Sta attento >> disse la ragazza a voce bassa.
<< Quanto sei ansiosa >>

Jodie lo afferrò in modo da girarlo e guardarlo negli occhi incrociando quelli verdi e belli del ragazzo, non si meravigliò che fossero freddi e distaccati ma un po' le fece male. Inpirò e serrò la presa sulla sua maglietta poi si avvicinò prepotentemente al suo viso baciandolo con forza sulle labbra.

Shuichi alla fine la ricambiò portando una mano sulla sua schiena.





*





Il primo obbiettivo della sua missione era Sherry.

Era stata al centro delle sue indagini per mesi, sapeva che aveva studiato all'estero, sapeva che era arrivata in Giappone da poco e sapeva che era una persona piuttosto influente all'interno dell'organizzazione. Non era in cima alla piramide ma era abbastanza per farlo entrare nel giro.

Unico ostacolo: era impenetrabile.


O quasi.


Dopo tante ricerche aveva scoperto che la scienziata aveva un punto debole e lui era intenzionato a sfruttarlo. Anche a costo di rischiare di rompersi una gamba o avere un piccolo trauma alla testa.

Dopo "l'inciente" gli erano bastati un paio di mesi e qualche moina per entrare nel cuore di Akemi.
Lei era una ragazza semplice, empatica, dolce. Tipe così le rigirava come voleva.
Difatti qualche tempo dopo era stata proprio lei a proporgli di conoscere la sorellina.


Che sorpresa.


Aveva appreso molte informazioni su Sherry ed era convinto di trovare una giovane donna come Akemi.
Rimase sconcertato quando davanti a lui le si parò una bambina.

<< Quanti anni hai scusa? >>
<< E i fatti tuoi no? >>

Quella ragazzina lo irritava e lo divertiva allo stesso tempo.
Era più furba di Akemi e straordinariamente più intelligente. Ma era anche acida, perennemente incazzata e con un sarcasmo da far rabbrividire.

<< Ciao Rapunzel >>
<< Non dovresti giocare con le bambole? >> disse con un mezzo sorrisino.

La neoquattordicenne Sherry lo fulminò con lo sguardo.

Nonostante la ragazzina non fosse totalmente d'accordo riguardo alla relazione con la sorella, lo aveva aiutato ad entrare nel giro.
E piano, piano, i due avevano leggermente ammorbidito il loro rapporto. Merito di Akemi che ce la metteva tutta a fare da brava mediatrice.





*






Il suo prossimo obbiettivo sarebbe stato Gin.

Quell'ostacolo si stava rivelando più ostico del previsto. Dannazione.

Dopo sei mesi di indagini era riuscito ad incontrarlo solo una volta, per puro caso, fuori dal laboratorio di ricerca.
Era poggiato ad un muro, aveva il cappello nero sul viso e stava fumando una sigaretta.

Shuichi si poggiò al muro accanto e si accese una sigaretta guardando fisso a terra.

<< Quindi tu sei il tizio che si sbatte il topolino eh? >>

Provò un innaturale senso di fastidio nel sentir parlare di quella dolce ragazza in quel modo. Ma si trattenne dal farlo notare.

<< Ho sentito che sei uno sveglio >>

Fece un mezzo sorriso e in quel preciso istante capì che, prima o poi, l'avrebbe fatto fuori.

<< Arigatò >>





*






Come novellino tra i membri degli uomini in nero era stato assegnato ad altri due agenti.
Uno era simpatico, affabile, gentile.
L'altro lo irritava e lo divertiva al contempo.

I loro compiti non erano tra i più esaltanti: qualche rapina, qualche scambio e tanti estenuanti e noiosi appostamenti.

Dopo due anni all'interno del Mib le alte sfere si accorsero che l'indole di Rye -questo era il nome in codice che gli era stato assegnato- era troppo scontrosa poco incline alla collaborazione ed il suo talento era sprecato per quella divisione.

Aveva fatto fuori un traditore ed era giusto dargli il giusto compenso.




*




<< Hei Rye >>

Vedere Vodka gli dava sempre la nausea.
Era il classico scendiletto, imbecille e sempre alla ricerca di approvazione. Era un essere patetico e dalla bocca larga.

<< Si? >>
<< Gin ti ha scelto per il prossimo colpo >>

Non mostrò alcuna emozione e si limitò ad accendersi una sigaretta, ma dentro di se gioì come un bambino la mattina di Natale.

<< Perfetto. Posso sapere ora e luogo? >>
<< Dopo il tramonto al vecchio magazzino vicino al molo >>



*



Rimasto solo si accese una sigaretta guardando dritto davanti a se.

Sorrise.


Finalmente avrebbe estirpato quella brutta razza.








Non poteva immaginare che ci fosse "un Vodka" anche all'interno dell'FBI.
















Il Rye è una varietà di whiskey statunitense.
Per legge deve essere costituito per almeno il 51% da segale (rye in inglese).
Presenta un gusto grezzo e aspro; è considerato il whiskey americano per bevitori "rudi" ed è tra i più economici.
Era uno degli alcolici più contrabbandati al tempo del Proibizionismo.


Angolo dell'autrice.

Ok togliamocelo di torno in fretta. (Na scherzo, non è stato male scrivere esclusivamente su di lui senza torturarlo).
Che vi è parso di questo capitolo? Spero vi sia piaciuto.
Grazia e tutti i lettori.
Un bacione.

Violetta_

   
 
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