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Autore: zcc3401    11/09/2017    2 recensioni
Dal testo:
“Nami siamo arrivati?” richiese per la millesima volta il capitano della Thousand Sunny.
“No e smettila di continuare a chiedermelo!” rispose esasperata la navigatrice quasi urlando dalla rabbia “Se le indicazioni date da Ace sono giuste, arriveremo tra breve”.
“Ma voi ci credete a questa storia di questo fantomatico mondo? Ad essere sincero non ne ho mai sentito parlare”chiese Franky
“Stando a quel poco dei libri che sono riuscita a leggere a proposito si tratterebbe di un mondo molto strano e con personaggi addirittura più forti di quelli del nostro nuovo mondo. Probabilmente se li incontrassimo ci ucciderebbero senza problemi” commento tetramente la archeologa della ciurma.
(Storia ad OC - iscrizioni momentaneamente aperte)
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Monkey D. Rufy, Nami, Nuovo personaggio | Coppie: Rufy/Nami
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Cap.46 Sei giorni prima



Alla fine i mugiwara avevano deciso di accettare l’aiuto di questa ragazza di nome Iris, che a detta sua era la sorella maggiore di cappello di paglia.
Nami e Chopper avevano trovato Rufy steso per terra che si agitava e nonostante i tentativi non riuscivano a svegliarlo.
“Non riuscirete a svegliarlo così è sotto effetto della tossina di Crane, dobbiamo portarlo a casa mia, li riusciremo a curarlo” disse Iris.
“Ragazzi!!” urlò Sonia mentre correva verso il trio.
“Che succede Sonia?” chiese Nami.
“Law e Drake sono partiti, dicono che andranno a salvare Lisara” spiegò Sonia.
“Perché dov’è Lisara?”
“Sembra essere stata rapita dalla Lega degli Assassini!!” urlò Sonia disperata.
“CHE COSA?” urlò di rimando Nami.




Law era insieme a Drake nella sala comandi del suo sommergibile.
“Capitano ci stiamo avvicinando alla nave nemica!” disse Bepo a Law.
“Molto bene che tutti si preparino, non dobbiamo fallire e abbiamo solo un tentativo” rispose Law.




Sul ponte della nave degli assassini intanto tutti si erano fermati con gli occhi chiusi e di scatto li aprirono tutti assieme.
“Arno!” disse Sheva.
“Li vedo, sono sotto di noi, a quanto pare Law non vuole mollare, vero Lisara?” disse Arno guardando la ragazza che nel frattempo non aveva smesso di fissare sia l’acqua che il sottomarino di Law.
“Non farlo, Law!” si disse nella testa, mentre sperava con tutto il cuore che il capitano non avesse davvero intenzione di attaccare la nave.




“E questo è l’ultimo” disse Sabo, distruggendo l’ultimo robot testa a martello, a Layla.
“Bene, adesso dovremmo essere a posto, dobbiamo muoverci a trovare gli altri e a partire di qui” disse Layla prima di dover schivare un fendente da una spada a con due else incastrate una all’altra in mano ad un uomo vestito totalmente di nero.
“Tu sei l’inquisitore vero?” disse Sabo mettendosi in mezzo per evitare che l’uomo si avvicinasse troppo a Layla.
L’uomo cercò di colpire Sabo con un fendente da destra, ma il biondo usò l’haki dell’armatura per proteggersi.
L’inquisitore sfruttò il fatto che Sabo non poteva difendersi per usare l’haki potenziato e lo spinse contro i resti dell’edificio diroccato alle spalle del biondo.
Messo al tappeto il primo l’inquisitore mandò dei piccoli droidi sonda ad agganciarsi al corpo di Sabo, il quale una volta che essi si erano attaccati se provava a muoversi gli provocavano una forte scossa elettrica molto dolorosa.
Layla vedendo il proprio fidanzato nei guai, prese la propria pistola e provò a sparare alle sonde, ma l’inquisitore con un calcio rotante la spinse via mentre sparava il colpo, il quale arrivò a pochi centimetri dalla testa di Sabo.
“SABO!” gli urlò contro preoccupata Layla.
“Sto bene tranquilla” disse il biondo prima di provare ancora una volta a muoversi e ricevere ancora una volta una scarica.
“Merda” commentò solamente la ragazza portando l’attenzione all’avversario davanti a lei.
Capitosi che non aveva grosse scelte se non sconfiggere il nemico davanti per aiutare il biondo, la ragazza sganciò i caricatori finiti dalle pistole e ne inserì altri due carichi, pronta a combattere.




Intanto sulla nave degli assassini Law e Drake avevano iniziato a combattere.
Law aveva provato ad usare una room per coglierli di sorpresa, ma non aveva avuto l’effetto sperato, in pochi secondi si erano trovati circondati.
“Ti avevo avvisato che non sapevi a cosa andavi incontro Law” disse Sheva quando il chirurgo aveva fermato un fendente avversario.
Law dopo essersi staccato da Sheva fu attaccato in contemporanea da altri due assassini, uno vestito di nero con in mano dei coltelli kurki, l’altra era una donna vestita di rosso tranne il cappuccio che era di colore nero, come arma aveva un bastone con in cima una colomba fatta d’oro e il fondo si sfilava svelando due lame.
Law costretto a schivare gli attacchi dei due, non riusciva ad usare i propri poteri, ponendosi in un punto di svantaggio perché ciò impediva una eventuale ritirata.
Neanche Drake se la passava molto meglio, lui aveva a che fare con altri due assassini, uno anch’esso vestito di nero con in mano un fucile da lunga gittata lo teneva sotto tiro da lontano, mentre vicino a lui era presente quest’altra assassina che era armata con una spada e nell’altra mano era presente una corda che finiva con un pungiglione che serviva a conficcarsi nel nemico ed ucciderlo.
Lisara che nel frattempo non poteva che rimanere bloccata in cima al castello della nave, vicino a lei era presente Arno, il quale la teneva sotto controllo.
“È un vero peccato per i tuoi amici, ma mettendo piede su questa nave hanno segnato la loro condanna a morte” disse Arno mentre guardava Lisara, la quale non distoglieva lo sguardo dallo scontro che ormai procedeva a senso unico.
Law era stato costretto ad indietreggiare a causa degli attacchi combinati dei due assassini davanti a lui.
Erano riusciti a metterlo con le spalle al muro, finché la ragazza lo avvicinò e col bastone gli arrivò a pochi centimetri dal volto, ma Law usò la spada per bloccarlo, ciò lo scoprì sul braccio destro e infatti, l’altro assassino di colpirlo sul braccio provocandogli un taglio abbastanza profondo.
Law imprecò malamente, in più il dolore lo distrasse il tempo necessario per l’assassina di inchiodargli con la parte bassa del bastone, il braccio sinistro nell’albero maestro della nave.
Un urlo di dolore di levò da Law e pochi secondi più tardi il dolore aumento ancora perché l’avversaria gli blocco anche il braccio destro nella stessa maniera e con un calcio rotante alla testa di Law alla fine lo misero in ginocchio.
Drake al col tempo anche lui era in serie difficoltà, la ragazza era una maestra con la spada e appena si lasciava anche un solo istante scoperta, il suo alleato usava il fucile per impedire a Drake di fare niente se non di proteggersi.
“Così non riuscirò mai a colpirla” commentò nella propria testa Drake.
L’assassina non si fece aspettare attaccò Drake con un colpo dal basso, poi uno dall’alto e un altro di sinistra.
Drake anche lui si trovò costretto ad indietreggiare fino a che si scontrò contro la balaustra della nave.
Il tempo di qualche istante dal toccare il legno che un proiettile gli attraversò la gamba sinistra mettendo in ginocchio l’ormai stanco spadaccino.
“NO!” urlò Drake mentre cercava di rialzarsi, ma appena fu in piedi, l’assassina lo aveva già legato con la corda del dardo facendogli fare una brutta caduta sul ponte e con l’assassina tranquillamente seduta sopra di lui per tenerlo fermo.
“Fermi” ordinò Arno per evitare che gli altri assassini li uccidessero, poi rivolse lo sguardo verso Lisara, la quale era un misto tra disperazione e dolore per i due pirati “Tocca te scegliere Lisara, che cosa dovremmo fare di loro?”




Sulla terra ferma Layla era già al secondo caricatore finito che gettava per terra.
L’inquisitore continuava a parare tutti i suoi colpi con la spada.
Layla provò ancora una volta un attacco frontale contro il nemico, sparò un paio di colpi davanti a lei in modo che il proprio nemico rimase bloccato a dover parare i colpi sparati, mentre lei si avvicinava velocemente verso di lui.
L’inquisitore parò i colpi e spostò nuovamente lo sguardo verso Layla la quale aveva puntato la pistola davanti alla faccia del nemico.
Ma nonostante la poca distanza dai due l’essere in nero riuscì a schivare il colpo spostando di lato la testa.
Layla provò nuovamente a colpirlo, ma anche questa volta l’inquisitore lo schivò senza grossi problemi il nuovo proiettile.
E durò così finché il nemico in nero provò a colpire la ragazza con un calcio mirato alla testa, ma lei riuscì a schivare abbassandosi e provò nuovamente a sparare altri colpi, ma l’inquisitore li schivò nuovamente appoggiando una mano a terra e facendo passare i colpi attraverso le gambe e le braccia.
L’inquisitore gli sferrò un calcio dall’alto contro la sua testa e la mise in ginocchio facendogli inoltre scivolare la pistola di mano.
Layla una volta rialzata si trovò l’inquisitore che gli puntava la spada alla gola “Le tue ultime parole pirata?” gli chiese con una voce semi meccanica.
“Yohoho….yohoho….” si levò nell’aria tranquillamente.
“Che cosa?” si chiese l’inquisitore guardandosi attorno senza mai perdere di vista la nemica.
“Porto il liquore a binks, veleggiando sopra al mar, vento in poppa arriverò e lo consegnerò…..yohoho….yohoho” si sentì.
“YOHOHO!” canticchiò Brook apparso alle spalle dell’inquisitore.
“Chi sei tu?” chiese l’inquisitore allo scheletro.
“Scusa se ci ho messo tanto Layla-chan, ma adesso ci penso io, yohoho” disse lo scheletro canterino.
“BROOK!” urlarono in coro sollevati Sabo e Layla.
“Ascoltate il freddo requiem dell’oltre tomba! SOUL SOLID!” disse allontanadosi dal nemico il quale venne attraversato da un taglio di ghiaccio lungo tutto il corpo.
“AHHHHH!” urlò l’inquisitore crollando al terreno.
Layla assicuratosi che il nemico non potesse più nuocere, prese la propria pistola e la utilizzò per distruggere i robot che tenevano bloccato il proprio ragazzo.
“Sabo stai bene?” gli chiese la ragazza facendolo alzare.
“Adesso meglio” rispose lui dopo averla baciata “Grazie Brook”
“No problem, ma Layla cara, lo daresti anche a me un bacio?” chiese lo scheletro alla ragazza.
La quale ammiccando glielo diede a distanza.
“Accidenti questa mi fa esplodere il cuore, anche se io il cuore non c’è l’ho, YOHOHO!” disse Brook.




“Allora quale sarà il loro destino Lisara?” le chiese ancora Arno.
“Io….io….” disse solamente balbettando la ragazza.
L’assassino vedendo la sua indecisione diede l’ordine agli altri di uccidere Law.
Ma quando erano sul punto di finirlo…
“FERMI!” urlò Lisara che li costrinse ad arretrare usando un’ ondata di Haki potenziato.
“Direi che hai fatto la tua scelta” disse Arno guardandola, poi sospirando disse “Liberateli”
Lisara sorpresa si voltò verso l’assassino.
“Portali via” disse l’uomo voltandosi di spalle e prendendo a camminare.
“Perché?” chiese Lisara ad Arno.
“Perché mi dovrai un favore e quando accadrà non potrai dirmi di no” disse l’uomo sempre di spalle e poi fissando Law e sapendo cosa prova per lui lei e cosa prova lei per lui aggiunse “Fidati ti capisco anche molto di più di quel che credi”.
Una volta liberato Law e slegato Drake anche gli altri assassini si dileguarono.
“Law” gli si avvicinò Lisara mentre il chirurgo era ancora steso per terra mezzo tramortito.
“Non dovevi farlo” disse lei inginocchiata, aiutando Law ad alzarsi col busto da terra e appoggiando la sua fronte a quella di Law.
“Ma l’ho fatto” rispose lui.
Lisara iniziò a ridacchiare.
“Che c’è da ridere?” chiese Law.
“Il grande chirurgo della morte Law, che fa il romantico, se lo si sapesse in giro saresti finito” disse Lisara ridendo.
“Non osarci nemmeno..”iniziò Law, ma fu fermato da Lisara che lo baciò.
“Grazie” disse lei staccatosi da lui.
“Non per rompere il vostro momento, ma è meglio andarsene prima che i tuoi colleghi assassini tornino per ucciderci” disse Drake stanco di quelle sdolcinatezze.


  
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