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Autore: Burdock 95    19/06/2009    1 recensioni
Bene la mia mente malata,partorisce storie sempre piu pazze. cosa succede se tutte noi adottassimo un pupazzo di naruto è poi...si trasforma in una persona in carne e ossa?? storia a più mani,chi si vuole aggiungere è il ben venuto.
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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IL BELLO E LA PUPA

Ricky era il classico “ragazzo da sogno”, frequentava la prima superiore del liceo Classico di Cremona, ed era alto, bello, forte e pure intelligente. Quasi tutte le ragazze della scuola lo rincorrevano.
Uno dei suoi amici era il secondo più bello della scuola, un ragazzo di nome Nicolò, e i loro amici (Lorenzo, Filippo e Leo) venivano considerati vincenti solo perché erano loro amici.
Ricky e Filippo condividevano una passione incredibile per i Manga, in particolare Naruto.

Un giorno, mentre passeggiava con Filippo e parlava con lui di Naruto, notò una bancarella con i personaggi del fantastico Manga.
-Fil, guarda.- disse all’amico.
-Incredibile. Non avevo mai notato quella bancarella con i peluche di Naruto.- rispose l’altro.
I due corsero là e chiesero –Quanto costano?-
Il venditore, un vecchietto sull’ottantina, educatamente gli rispose -12 euro l’uno-
Filippo, ovviamente, chiese il suo personaggio preferito -Avete Pain?-
Il venditore rispose di si, e glielo porse. Filippo diede i soldi e poi guardò l’amico, che cercava qualcosa in particolare –Avete Itachi?-
-Purtroppo è andato a ruba, ragazzo.-
-Non fa niente.-
Guardò la bancarella indeciso se chiedere se c’era Hinata o Konan, poi però, notò un pupazzo dall’aria seria, cosa in contrasto col viso angelico.
-Prendo questo.-
Il venditore gli porse il pupazzo, e Ricky gli diede i 12 euro.
-Come mai una scelta così insolita?-
-Non saprei dirtelo, ma Tayuya in un certo senso mi ha sempre affascinato.-

Una volta a casa, il ragazzo prese il pupazzo e lo adagiò sul letto.
Si sedette al computer e controllò se su EFP Mikuri Uchiha aveva aggiornato la sua storia. Visto che non l’aveva fatto, cominciò a curiosare nella voce “Storie recenti”, e qui trovò una One-Shot proprio su Tayuya.
Prese il pupazzo tra le braccia e mentre leggeva, senza accorgersene, lo strinse forte.
Una nuvoletta di fumo uscì dal peluche e Ricky si ritrovò abbracciato ad una Tayuya in carne ed ossa, addormenta.
-Ma che diavolo…?-
L’esclamazione svegliò la ragazza, che dopo averlo guardato, gli chiese –E tu chi c***o sei?-
Lui si alzò di scatto, lasciandola sulla sedia. –Tu eri un peluche fino a poco fa!- disse
-Solo in parte: vedi, noi siamo per metà pupazzi e per metà umani, non so il perché, ma se veniamo abbracciati o baciati diventiamo umani per 4 ore.-
-Tu sei Tayuya del Suono, vero?-
-Che razza di domande fai, poppante? Certo che sono io.-
Ricky avvampò dalla rabbia: -Poppante? Hai 14 anni e dici a me, che no ho 15, che sono un poppante?-
-La parola poppante non si riferisce all’età, ma al grado di intelligenza, cretino.-
Per un secondo fu tentato di darle un pugno sul naso, ma poi si ricordò che era pur sempre una ragazza.
-Ok, basta così. Senti, non hai fame?-
-Si, però un ninja del Suono è addestrato a resistere giorni e giorni senza mangiare bevendo solo acqua.-
-Ho delle scaloppine giù, vuoi che te le prepari?-
-Volentieri.-

A tavola lei prese le posate e cominciò a mangiare, ma poi chiese –Scusa, tu sai tutto di me, però io non so niente di te.-
-Giusto. Mi chiamo Riccardo, ma puoi chiamarmi Ricky. Frequento la prima classe del liceo Classico. Sono figlio unico e i miei genitori sono a casa solo per pranzo e dall’ora di cena all’ora di colazione.-
-Che vita emozionante- sussurrò ironica
-Vuoi da bere?- le chiese
-Si grazie, cosa puoi offrirmi?-
-Ecco qua.- esclamò afferrando una bottiglia –È Chianti del 1998-
-Cosa? Ma sei cretino? Sono minorenne, idiota.-
-Non penso che un goccio possa farti male.- versò il vino in un bicchiere e lo bevve, poi lo versò in un altro e glielo porse
-Sicuro?-
-Andiamo, Tayuya, con Orochimaru avrai sicuramente bevuto di peggio.-
Lei prese il bicchiere e trangugiò il vino. -Però, davvero buono.-
-Che pensavi? Che ti avrei avvelenata?-
-No, assolutamente no.-
-Ascolta, io domani ho scuola, vuoi venire con me?- le chiese
-Ci penserò.- rispose lei, schietta
Dopo le 4 ore, Tayuya tornò un pupazzo.

Quella sera Ricky fece per andare a letto, quando sentì la vocina di Tayuya: -Io dove dormo?-
-Cosa? Non dirmi che parli anche come pupazzo, oddio.-
-Ignorerò la tua frase per evitare di dare il via ad un litigio, sono troppo stanca. Dove dormo io?-
-Tieni.- le disse, e posizionò un grosso cuscino sulla mensola.
-Scherzi? Volevo venire a letto con te.-
-Non farti strane idee, peluche. O ti accontenti del cuscino altrimenti puoi sempre dormire sul tappeto.-
-Antipatico.- sussurrò, per poi coricarsi sul cuscino.
Entrambi si addormentarono, non si sognarono reciprocamente, ma si sarebbero rincontrati la mattina seguente.


  
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