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Autore: DesiKookie93    27/09/2017    4 recensioni
Scopri una verità che i tuoi genitori ti hanno nascosto fin da quando eri piccola... pensando di farlo per il tuo bene...
Come la prenderai?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V, Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio, Park Jimin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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PoV You


- Allora sarai tu il giudice della sfida di ballo tra me e Jimin? – mi chiese, e io lo guardai leggermente stranita.
- Perché…? –
- Beh, io ho scoperto che disegni, quindi voglio mostrarti come ballo. Così siamo pari, no? –
- Ma… sei sicuro? Non… -
- Shh… sono sicurissimo. Tanto prima o poi te lo avrei mostrato lo stesso. – mi disse, appoggiando un dito sulle mie labbra per zittirmi.

Io arrossii quando lo fece, abbassando lo sguardo sul suo dito.
Dato che avevamo appena sciolto l’abbraccio, i nostri visi erano vicini, non troppo, ma abbastanza da sentirmi incredibilmente in imbarazzo.

Però non volevo minimamente allontanarmi da lui.

Quando finalmente lui tolse il dito dalle mie labbra, e passò parecchio prima che lo fece, il mio sguardo si posò sulla console che si trovava ancora vicino a lui, ed era ancora accesa sul gioco.

- Sei riuscito a sconfiggere i boss? - gli chiesi, sia per curiosità, sia per non pensare al fatto che eravamo forse troppo vicini.
- No, il terzo è difficile, ho già perso tre volte. - rispose lui in un tono lamentoso che lo rese tremendamente tenero.
- Aspetta, fammi vedere… - dissi, prendendo la console e guardando a che punto era. - Oh, questo… Anche io ho avuto un po’ di problemi a sconfiggerlo, dato che il posto in cui batterlo è molto ristretto e non puoi allontanarti troppo per curarti…La cosa migliore è fare così… - continuai, iniziando il combattimento e mostrandogli cosa doveva fare.

Mentre io spiegavo, lui aveva avvicinato la testa alla mia per vedere meglio, e io sentivo i suoi capelli contro i miei, così, gli riconsegnai la console allontanandomi un pochino da lui, sentendo le guance in fiamme.
Fortunatamente, lui non si accorse di nulla dato che era concentrato sul combattimento, ed io rimasi a guardarlo, senza riuscire a distogliere lo sguardo da lui.

- Woah! Ce l’ho fatta! - esclamò, quando riuscì a vincere il combattimento, e non ci impiegò nemmeno tanto.

Quando esultò, alzò lo sguardo su di me, e io girai velocemente il viso di lato, non volevo che sapesse che lo stavo fissando.

- Y/N…? - mi chiamò, e quando mi girai a guardarlo, lui mi rivolse uno sguardo un po’ preoccupato. - Va tutto bene? - mi chiese dolcemente.
- S-sì… - risposi io, senza però guardarlo negli occhi.

Perché mi sentivo sempre così in imbarazzo con lui?

Lui tornò a concentrarsi sul gioco, non dopo avermi rivolto ancora uno sguardo.
Io alzai il mio, per concentrarmi su qualsiasi altra cosa che non fosse lui, e il mio sguardo cadde sul telefono di Jungkook che teneva vicino a sé, che in quel momento si era illuminato per l’arrivo di una notifica, e notai l’orario.
Era ora di cena e non ce n’eravamo nemmeno accorti.
Oltre all’orario, mi incuriosì parecchio l’immagine che teneva come blocco schermo, anche se con tutte le notifiche che gli erano arrivate, non si riusciva a capire cosa fosse, si capiva solo che era una foto, ma non riuscivo a capire di chi.
Però…
Quella foto, anche se non capivo chi ritraeva, aveva un qualcosa di… familiare…

Come se l’avessi già vista da qualche parte.

Così, presa dalla curiosità, riaccesi lo schermo del suo telefono, che nel frattempo si era spento, per vedere meglio la foto.

- Che stai facendo? - mi chiese Jungkook, guardandomi.
- Eh… v-volevo vedere… il tuo blocco schermo… - dissi io, allontanando la mano dal suo telefono, arrossendo.
- P-perchè vuoi vederlo? - chiese, e io notai che aveva leggermente cambiato il tono di voce, da curioso a… imbarazzato?
- Sono curiosa, e per qualche motivo, mi sembra di aver già visto quello sfondo da qualche parte… - dissi, un po’ velocemente.
- E’-è solo una foto che ho trovato su internet… - disse lui, nascondendo il telefono nella tasca dei pantaloni, e cercando di tornare a concentrarsi sulla console.
- E perché non posso vederla? - chiesi, guardandolo.
- Eh… - si morse il labbro inferiore senza dire nulla.
- E’ una ragazza? - chiesi, ero davvero curiosa in quel momento.
- Sì… cioè… - mentre parlava, teneva lo sguardo sulla console, e io notai che era arrossito.
- Dai, fammela vedere… - dissi, mettendo un po’ il broncio.
- N-no… - disse lui, continuando a giocare.

Io gonfiai le guance e aggrottai le sopracciglia guardandolo.
Comportandosi così mi rendeva solo più curiosa.

Quando finì di sconfiggere anche l’ultimo boss che gli mancava per completare la quest, salvò il gioco e spense la console, ma lo fece solo dopo aver dato un’occhiata al suo telefono.

- Andiamo a preparare la cena? - mi chiese, alzando lo sguardo su di me, come se pochi minuti prima non fosse successo nulla.

Quando lo fece però, notò il mio broncio, e abbassò subito lo sguardo, iniziando ad alzarsi e dirigersi verso la porta della mia camera.
Io gli lanciai un’occhiataccia, ancora imbronciata, poi mi alzai anche io appoggiando la console sul mio letto e seguendolo al piano di sotto, diretti in cucina.

Lasciai cucinare lui, mentre io apparecchiai la tavola e poi mi sedetti aspettando che fosse pronto.
Mentre me ne stavo seduta, non smettevo un secondo di guardarlo, chiedendomi per quale motivo non voleva mostrarmi l’immagine che aveva come blocco schermo.
Se l’aveva salvata da internet perché faceva tanto il misterioso?

Per tutta la cena, nessuno dei due parlò, anche se il mio sguardo continuava a posarsi su di lui.
In un modo o nell’altro, mi promisi che sarei riuscita a vedere quella foto, perché ero davvero troppo curiosa.

Quando finimmo di mangiare e di lavare i piatti, lui salì al piano di sopra, ed entrò in camera mia solo per prendere il disegno che gli avevo fatto, per poi chiudersi in camera sua, senza rivolgermi la parola.
Io rimasi a fissarlo senza dire nulla, per poi entrare in camera mia e chiudere la porta, appoggiandomici con la schiena.

Rimasi qualche secondo a fissare la mia camera, notando quanto senza la presenza di Jungkook risultasse vuota.
Era la prima volta che pensavo una cosa del genere, forse anche perché fino a prima che arrivasse in questa casa, ero sempre stata abituata a stare da sola, invece adesso non c’era un solo giorno in cui lo ero, dato che in un modo o nell’altro lo vedevo sempre.
Mi avviai verso il mio letto, per rimettere a posto la console che avevo appoggiato su di esso prima di scendere a cenare, e involontariamente infilai una mano nella tasca dei pantaloni, accorgendomi solo in quel momento di avere qualcosa di stropicciato al suo interno.

Quando estrassi dalla tasca quel foglietto stropicciato, mi accorsi che era il biglietto che mi aveva dato Taehyung, quello su cui aveva scritto il suo numero di telefono.
Mi sedetti alla mia scrivania continuando a guardare quel foglietto.
Avrei dovuto scrivergli?
Mi sentivo in imbarazzo al solo pensiero…
Insomma, già facevo fatica a rivolgere la parola ad un ragazzo senza imbarazzarmi, figuriamoci scrivergli per prima un messaggio.
Nemmeno a Jungkook avevo ancora scritto un messaggio da quando mi aveva dato il suo numero, anche se vedendolo tutto il giorno, era un po’ inutile farlo…

Fu così che salvai il numero di Taehyung sul telefono, e poi rimasi a fissare lo schermo, indecisa se scrivergli o meno.
E se in quel momento fosse stato impegnato e lo avrei solo disturbato?
Non sapevo nemmeno cosa scrivergli… un semplice “ciao” mi sembrava troppo banale.

Dopo esser stata per più di un’ora a fissare lo schermo del telefono, indecisa, decisi di concentrarmi su qualcos’altro, per distrarmi un po’.

Il mio sguardo cadde sull’altro disegno che avevo fatto quel pomeriggio, e che ovviamente non avevo fatto vedere a Jungkook.
Infatti, quel disegno ritraeva mio fratello com’era proprio quel pomeriggio, seduto ai piedi del mio letto, concentrato a giocare con la mia console.
Dato che avevo finito abbastanza velocemente quello che avevo regalato a lui, e il mio sguardo aveva continuato a fissarlo di nascosto mentre giocava, avevo deciso di provare a disegnarlo come lo stavo vedendo in quel momento, anche perché non sarei riuscita a fargli una foto di nascosto, cosa che avrei voluto fare, quindi optai per il disegno.
Ripensai anche a quando mi aveva chiesto se davvero avrei fatto da giudice alla gara di ballo contro Jimin, ripensando al sorriso che mi aveva rivolto quando mi aveva zittita con il dito, e sentii le mie guance scaldarsi al solo pensiero, mentre inconsciamente le mie dita sfiorarono le mie labbra, proprio nel punto in cui qualche ora prima si era appoggiato il suo dito.

Non vedevo davvero l’ora di poterlo vedere ballare, ed ero davvero felice che avesse deciso di mostrarmelo, così avrei scoperto un nuovo lato di lui.
Ripensai a quando avevo visto per la prima volta Jimin ballare, e a quanto mi fosse piaciuto, anche perché era la prima volta in assoluto che vedevo un ragazzo dal vivo mentre ballava, di solito li vedevo solo in tv o su YouTube.
Ricordai anche quando Jimin, prima di salutarmi quello stesso giorno, dopo che io gli feci per l’ennesima volta i complimenti per come ballava, mi disse che non avevo ancora visto come ballava Jungkook, e quanto quella semplice frase aveva aumentato la curiosità di conoscere meglio mio fratello.
Quindi il pensiero che presto lo avrei davvero visto ballare, mi rese piena di gioia, e non vedevo l’ora che arrivasse quel giorno.

Quando fu quasi ora di andare a dormire, decisi di scrivere a Taehyung, per augurargli la buonanotte, specificando che ero io, dato che lui non aveva ancora il mio numero.
Lo feci un po’ perchè avevo davvero voglia di scrivergli, e quella fu l’unica cosa sensata che mi venne in mente di scrivere, e un po’ perché mi sembrava sbagliato non farlo dopo che lui mi aveva dato il suo numero dicendomi che ci saremmo scritti.
La sua risposta arrivò quasi subito, aveva semplicemente ricambiato la buonanotte, mettendo uno smile che mandava un bacio.
Io arrossii leggermente vedendo quello smile e il messaggio in sé, era la prima volta che un ragazzo mi scriveva la buonanotte.
Una parte di me per un momento aveva creduto che lui avrebbe letto il messaggio senza rispondere, quindi rimasi molto sorpresa quando invece ricevetti la risposta.

Stavo per posare il telefono sul comodino per poi addormentarmi, quando il mio sguardo si posò sulla parete dietro la testata del mio letto, l’unica parete che in quel momento mi divideva da Jungkook.
Chissà se in quel momento stava già dormendo o era ancora sveglio…
Non ci eravamo nemmeno augurati la buonanotte prima, e un po’ sentivo già la mancanza del suo bacio sulla mia guancia, anche se il solo pensiero mi faceva arrossire.
Così, con ancora il telefono in mano, decisi di scrivergli la buonanotte per messaggio.
Rimasi per un po’ a fissare il messaggio prima di inviarlo.
Avevo scritto soltanto “buonanotte”, senza aggiungere altro, come per Taehyung, anche se a lui avevo specificato chi fossi, però non avevo messo nessun tipo di smile o altro.
Invece per Jungkook scrivergli semplicemente “buonanotte” mi sembrava troppo banale, così dopo averci pensato su un bel po’, aggiunsi lo smile che dormiva e un cuore piccolo, e poi lo inviai.

Che stupida!
Nemmeno lui aveva il mio numero, aveva semplicemente scritto il suo sul mio telefono, ma non aveva mai preso il mio.
Stavo per scrivergli di nuovo per dirgli chi fossi, quando mi arrivò la risposta.
Fù più veloce persino di Taehyung a rispondere.
Quando aprii il messaggio, arrossii.

Aveva scritto “buonanotte cucciola” seguito dallo smile che manda un bacio e due cuori rossi.
Come aveva fatto a capire chi fossi?
E poi… Era la prima volta che qualcuno mi chiamava “cucciola”, e sapere che era stato lui a farlo, mi fece perdere un battito.
Rimasi a fissare quel messaggio finché i miei occhi non si chiusero e mi addormentai.

Il giorno seguente, scesi a fare colazione, e mentre stavo davanti ai fornelli preparando qualcosa, sentii due braccia circondarmi i fianchi da dietro, e una familiare sensazione sulla guancia.

- Buongiorno cucciola. - disse Jungkook con la voce ancora impastata dal sonno, dopo avermi baciato la guancia.
- Buongiorno… - risposi io arrossendo, e cercando di concentrarmi sul cibo che stavo cucinando.

Lui rimase qualche minuto ancora ad abbracciarmi, per poi iniziare ad apparecchiare la tavola per tutti e due.
Quando mi sedetti al mio posto dopo aver servito la colazione, mi tornò in mente il massaggio che mi aveva mandato la sera prima, e il fatto che io non avessi nemmeno specificato chi fossi.

- Come facevi a saperlo? - chiesi con un filo di voce, alzando lo sguardo su di lui.
- A sapere cosa? - mi chiese, ricambiando lo sguardo.
- Che...sono stata io...a scriverti...ieri sera… - dissi, arrossendo di nuovo.
- E chi altro sarebbe potuto essere? - disse semplicemente lui, sorridendo.

Io lo guardai stupita, non sapevo che dire.

- Avrei voluto scriverti io la buonanotte dato che non c’eravamo detti nulla dopo cena, ma avevo dimenticato che non avevo ancora il tuo numero, e stavo pensando se venire a chiedertelo in quel momento, ma credevo ti fossi già addormentata. Quindi quando ho ricevuto il messaggio ho capito subito che eri tu e ti ho risposto. - disse lui, sorridendo di più quando finì di parlare.

Io sentii le guance in fiamme in quel momento, e abbassai lo sguardo, imbarazzata.

Nessuno dei due parlò più per il resto della colazione, anche perché io ero troppo imbarazzata per dire qualcosa, e poi ci preparammo per andare a scuola.

Mentre stavamo camminando e ci stavamo avvicinando al bivio che ci separava dalla casa di Jimin, vidi un ragazzo appoggiato al palo proprio al bivio, che si mosse solo quando fummo più vicini a lui.
Solo quando gli fummo abbastanza vicini, mi accorsi che quel ragazzo era Taehyung, che appena ci vide ci venne incontro, e mi sorrise.

- Buongiorno Y/N! - mi disse tutto contento.
- Buongiorno Taehyung. - lo salutai ricambiando il sorriso. - Ci stavi aspettando? - aggiunsi.
- Sì, è un problema se facciamo la strada insieme tutti i giorni? - disse lui, mettendo un finto broncio che lo rese adorabile.
- C-certo che no… - dissi io abbassando lo sguardo un po’ imbarazzata.

Sentii Jungkook fingere un colpo di tosse, e capii subito il motivo.
Avevo capito fin da subito che a lui non piaceva Taehyung, anche se non avevo capito il perché.
Quindi quello era il suo modo indiretto per dire che a lui dava fastidio il fatto che avremmo fatto la strada insieme.
Ma ci si sarebbe dovuto abituare, perché a me non dispiaceva affatto la compagnia di Taehyung.

Così, iniziammo a camminare, diretti a scuola, e durante il tragitto, solo io e Taehyung parlammo, mentre Jungkook se ne stava zitto vicino a me.
Almeno questa volta nessuno dei due era TROPPO vicino a me, come invece era successo il giorno prima, cosa che mi aveva imbarazzata abbastanza.

- Sai, prima di ricevere il tuo messaggio ieri sera, pensavo davvero che avrei aspettato parecchio prima che tu mi scrivessi. - disse Tae ad un certo punto, sporgendo il labbro inferiore.
- Scusa… ma non sono abituata a scrivere ad un ragazzo… e non sapevo nemmeno cosa scriverti… - dissi, tenendo lo sguardo basso.
- Tranquilla. Mi ha fatto piacere aver ricevuto il tuo messaggio. Almeno così adesso posso essere io a scriverti. - mi disse, accarezzandomi la testa e facendomi alzare lo sguardo su di lui.

Quando arrivammo al cancello della scuola, fummo raggiunti subito da Jimin, che si sorprese trovandoci già in compagnia di Taehyung.

- Buongiorno ragazzi. - ci salutò con il suo sorriso contagioso.
- Buongiorno Jimin. - lo salutai io, ricambiando il sorriso.

Restammo a parlare tra di noi finché non suonò la campanella, e quando salutammo Jimin e Taehyung per andare nelle rispettive classi, quest’ultimo si avvicinò a me baciandomi sulla guancia e sorridendomi prima di andarsene.
Io rimasi a fissarlo arrossendo, e mi ripresi solo quando Jungkook mi afferrò il polso trascinandomi in classe, non mi accorsi nemmeno che prima di trascinarmi aveva provato a chiamarmi per due o tre volte senza ricevere risposta.

Quando presi posto al mio banco, portai lo sguardo su di lui, per scusarmi, ma lo abbassai subito quando vidi che aveva lo sguardo puntato altrove, ignorandomi completamente.
Sapevo che gli aveva dato fastidio il fatto che Taehyung mi avesse baciato sulla guancia, proprio come gli aveva dato fastidio quando a farlo era stato Jimin, però non capivo perché se le prendesse tanto…
Era solo un bacio sulla guancia…

Passammo le lezioni concentrati su quello che spiegava il professore, quel giorno non mi misi nemmeno a disegnare, e presto arrivò l’intervallo.
Quando uscimmo dalla classe, trovammo subito Jimin ad aspettarci, ma non era solo.
Infatti in parte a lui si trovava Taehyung, che appena ci vide ci venne subito vicino e mi sorrise.

- Ti unisci a noi per l’intervallo? - chiesi io, senza riuscire a nascondere del tutto il fatto che ero contenta di vederlo.
- Sì, se per voi non è un problema. - disse Taehyung, facendomi un altro dei suoi sorrisi.

Così, ci dirigemmo tutti verso la classe di Yoongi, che quando ci vide arrivare, notai che il suo solito sorriso accennato si spense del tutto, sostituito da uno sguardo quasi… infastidito?
Inoltre notai subito che il suo sguardo era cambiato quando aveva visto Taehyung.
Bene, prima Jungkook, ora pure Yoongi lo guardava male…
Ma che avevano contro di lui?



PoV Yoongi


Quando suonò la campanella che segnava l’inizio dell’intervallo, come facevo ogni giorno, aspettai l’arrivo di Y/N, Jungkook e Jimin, ma di certo non mi aspettavo che ci fosse un nuovo ragazzo ad accompagnarli.
Di questo passo a quanti saremmo arrivati a fine anno?
Avrei dovuto passare l’intervallo con tutta la scuola?
Non che avessi qualcosa contro quel tipo, dato che non sapevo nemmeno chi fosse, però a me piaceva la tranquillità, e l’intervallo mi piaceva passarlo da solo, solo in compagnia di Y/N, perché con lei stavo bene.
Era l’unico momento durante l’orario scolastico in cui potevo starmene in pace a pensare ai fatti miei, dato che i miei compagni di classe erano fin troppo rumorosi, mentre Y/N era silenziosa, infatti alcune volte passavamo l’intervallo senza rivolgerci la parola, solo stando vicini a farci compagnia, o ascoltando la musica insieme.
Quindi già quando mi presentò suo fratello, e capii che avremmo passato l’intervallo con lui, avendolo già visto a casa sua qualche giorno prima, mi aveva un po’ infastidito, perché avevo capito subito che per qualche motivo, non stavo simpatico a quel ragazzo, ma adesso andavamo abbastanza d’accordo, o almeno, non ci rivolgevamo più occhiatacce ogni volta che i nostri sguardi si incontravano.
Però non pensavo che oltre a lui si sarebbero aggiunti altri ragazzi, e questo non fece altro che infastidirmi di più.

Per questo quando vidi il nuovo ragazzo, il sorriso che rivolgevo sempre a Y/N sparì completamente, e una parte di me sperò che quel ragazzo almeno fosse come Y/N e non come Jungkook e Jimin, che a volte sapevano essere davvero rumorosi.
Inoltre, notai subito che lo sguardo che Jungkook stava rivolgendo a quel ragazzo, era lo stesso che aveva rivolto a me la prima volta che mi vide, quindi capii subito che non era un suo amico.
Che fosse quindi un amico di Jimin?

- Ciao Yoongi. - mi salutò Y/N, e capii subito dal suo tono di voce che lei aveva già notato il mio cambiamento d’umore.
- Ciao… - la salutai, lanciando una rapida occhiata a quel tipo, prima di riposare lo sguardo su di lei.
- Lui è Taehyung, l’ho conosciuto ieri… - disse lei, come per spiegarmi il motivo per cui quel ragazzo si trovava lì con noi.
- Yoongi… - dissi semplicemente, rivolto a lui.
- Piacere! - disse lui, sorridendo, ma io distolsi subito lo sguardo.

Y/N mi si avvicinò, e insieme iniziammo ad andare verso il nostro albero, seguiti dagli altri.
Ci sedemmo tutti in cerchio, Jungkook fu più veloce di tutti a sedersi vicino a sua sorella, mentre io venni superato da quel Taehyung, che si sedette dalla parte opposta di Y/N rispetto a Jungkook, e questo mi diede leggermente fastidio, dato che io ero abituato a sedermi vicino a lei.
Non che fossi possessivo o altro nei confronti di Y/N, la consideravo semplicemente la mia piccola e dolce sorellina innocente, che si imbarazzava per la minima cosa, e non sapeva da che parte cominciare quando si trattava di ragazzi.
Ed ora eccola lì, circondata da tre ragazzi in nemmeno un mese di scuola.

Ricordavo ancora come fosse ieri il giorno che l’avevo conosciuta.

Era la nuova arrivata a scuola, io avevo appena iniziato il nuovo anno, e come sempre passavo l’intervallo da solo, ascoltando la musica che mi piaceva, anche perché allora ero troppo piccolo per sapere comporre.
Proprio durante l’intervallo del primo giorno, avevo sentito le voci di alcuni bambini prendere in giro qualcuno, e avevo pensato che stessero facendo i bulli con qualche bambino più debole, ma sentii altri bambini che stavano andando verso di loro, che dicevano che la persona che stavano prendendo in giro era la nuova bambina trasferitasi da poco dalla corea, così il mio sguardo si era alzato per vedere la scena, e appena avevo visto quella bambina indifesa che non reagiva in nessun modo, qualcosa dentro di me si era smosso, e prima che me ne accorgessi, il mio corpo si era mosso da solo, e mi ero diretto verso quei bambini, tirando un pugno al bambino che la stava prendendo in giro, per poi afferrare la bambina per il polso, e portarla lontano da loro, senza dire una parola.
Quando fummo abbastanza lontani mi fermai, e notai che lei stava tremando.
Sentivo che in quel momento aveva paura anche di me, dato che quando avevo tirato il pugno al bambino, avevo visto che l’avevo spaventata.

- Tranquilla, io non ho nessuna intenzione di farti del male. - le dissi, cercando di usare un tono rassicurante.
- … Grazie… - mi disse lei dopo qualche secondo, e mi abbracciò.

Io all’inizio rimasi un po’ sorpreso, non ero abituato agli abbracci, soprattutto da chi non conoscevo, però poi ricambiai l’abbraccio, accarezzandole la testa.

- Io sono Y/N! - mi disse dopo che sciogliemmo l’abbraccio e si fù asciugata le lacrime.
- Yoongi… - risposi semplicemente io, guardandola.

Restammo a parlare fino alla fine dell’intervallo, conoscendoci meglio, e quando dovemmo tornare ognuno nella propria classe, mi salutò rivolgendomi un sorriso.
Non avevo mai parlato così tanto con un compagno prima di quel giorno, dato che non mi interessava fare amicizia.
Quando uscii da scuola finite le lezioni, la trovai al cancello ad aspettarmi, così facemmo la strada di casa insieme, e io la accompagnai fino a casa sua prima di salutarla.
Fu la prima ed unica amica che mi feci da piccolo, e da quel giorno passavamo sempre l’intervallo insieme, anche quando crescemmo e cambiammo scuola, anche se avendo un anno di differenza, c’erano anni in cui stavamo da soli.
Quando entrambi comprammo il primo telefono, ci scambiammo subito i numeri, così quando non potevamo vederci, passavamo il tempo a messaggiare.
Certo, non che passassi delle ore a messaggiare, ci scrivevamo giusto qualche messaggio per sentirci, a volte anche solo un buongiorno o buonanotte.
Mi affezionai presto a quella bambina, forse perché rispetto alle altre bambine che facevano di tutto per farsi vedere, lei era l’unica che se ne stava per i fatti suoi ed era estremamente timida con chiunque.
Iniziai a comportarmi come un fratello maggiore con lei, anche perché lei stessa mi aveva detto che mi vedeva come il suo fratello maggiore, nonostante fosse figlia unica quindi di fratelli non ne aveva.
Lei era l’unica persona che mi piaceva avere accanto, perché in un certo senso eravamo simili.
Per questo quando iniziai a comporre i miei mixtape, lei fu l’unica persona a cui li feci sentire, dicendole di dirmi tutto quello che pensava veramente ascoltandoli, senza farsi scrupoli nel caso non le piacessero, e rimasi stupito quando vidi che iniziò a canticchiarli dopo aver ascoltato solo qualche secondo di canzone.
Notai che imparava in fretta i testi, anche senza leggerli da nessuna parte, così, quando sistemai bene il mio studio di registrazione, curioso di sentirla cantare sul serio, le proposi di farmi sentire la sua voce e, anche se all’inizio si rifiutò categoricamente di cantare, dopo che la pregai per forse parecchio tempo, acconsentì, e dovevo ammettere che aveva davvero una bella voce.
Quando ci vedevamo fuori da scuola, era più il tempo che passavamo nel mio studio che in qualunque altro posto, anche perché io ero troppo pigro per uscire e andare chissà dove, e a lei non dispiaceva restare a casa mia.
La conoscevo meglio di chiunque altro, e lei conosceva meglio di chiunque altro me, eravamo gli unici a sapere tutto dell’altro.
Io ero l’unica persona con cui si confidava, mi aveva raccontato tutto di lei, della sua famiglia, del suo cuginetto, che poi non era nemmeno suo cugino ma suo fratello, e io avevo raccontato tutto di me a lei.
Quando aveva qualche problema, veniva sempre a cercarmi, e io facevo di tutto per confortarla e rassicurarla, perché le volevo troppo bene, e non mi piaceva vederla soffrire.

Mentre Taehyung, Jimin e Y/N stavano chiacchierando tra di loro, vidi che Jungkook continuava a fulminare con lo sguardo Taehyung ogni volta che rivolgeva la parola o sorrideva a Y/N.
Ormai avevo capito che lui fosse geloso di sua sorella, e un po’ lo capivo, dato che lei stessa mi aveva detto che quando erano piccoli stavano sempre insieme solo loro due, quindi in un certo senso eravamo uguali.

Entrambi eravamo abituati a stare da soli con Y/N, quindi vederla all’improvviso circondata da altre persone, soprattutto ragazzi, ci infastidiva un po’, anche se non allo stesso modo.
Infatti, da come si comportava e dalle occhiate che lanciava, capivo che a Jungkook dava più fastidio di quanto lo desse a me, forse proprio perché lui era suo fratello e non un amico come me.
Per qualche strano motivo, in quel momento la mia mente ripensò al nome di quel nuovo ragazzo che si era aggiunto a noi, e solo in quel preciso momento notai che non era la prima volta che sentivo quel nome.
Lo avevo già sentito da qualche parte, anche se non ricordavo dove però.

L’unica cosa certa, era che avevo un brutto presentimento a riguardo.

Puntai il mio sguardo su di lui, guardandolo attentamente.
Guardava Y/N in modo strano, non come ti guarderebbe una persona appena conosciuta.
Come qualcuno che aveva in mente qualcosa.
Però non sapevo spiegarmi perché avevo questa sensazione con lui.
Solo, qualcosa mi diceva che avrei dovuto tenerlo d’occhio.
Per proteggere Y/N.



PoV You


Finito l’intervallo, ci alzammo per tornare nelle nostre classi, e io fui l’unica, insieme a Jimin, che salutò Taehyung.
Yoongi e Jungkook non lo degnarono di uno sguardo.
Avrei dovuto parlare con quei due.

Tornati in classe, io guardai con la coda dell’occhio Jungkook.
Volevo davvero capire il motivo per cui ogni volta che conosceva un ragazzo, finiva sempre per guardarlo male, perché con Taehyung stava facendo la stessa identica cosa che aveva fatto appena conosciuto Yoongi, e a me non piaceva.
Non mi piaceva il fatto che guardasse chiunque in quel modo.
Insomma, cosa gli avevano fatto di male?

I miei pensieri però vennero interrotti nel momento in cui il mio sguardo involontariamente si posò sulle sue labbra, che in quel preciso momento si stava inumidendo con la lingua, per poi mordersi leggermente il labbro inferiore.

Perché le sue labbra le trovavo così invitanti?

Arrossii al pensiero, e girai lo sguardo quando mi accorsi che si girò a guardarmi.
Quando arrivò anche l’ultima campanella, ci alzammo per uscire dalla classe, e Taehyung ci stava aspettando proprio sulla porta.
Io andai subito da lui, salutandolo, e iniziammo ad incamminarci verso l’uscita, seguiti da Jungkook.
Ci raggiunse anche Jimin, e iniziammo a parlare tra di noi, l’unico silenzioso era mio fratello.

Mi dispiaceva un po’ il fatto che non parlasse quando c’era Taehyung, anche se non lo faceva nemmeno tanto anche quando c’era solo Jimin, ma dopotutto un po’ era colpa sua.
Mentre parlavo con Taehyung, mi avvicinai un pochino a mio fratello, senza che nessuno se ne accorse.
Non pretendevo che iniziasse a parlare, però non volevo nemmeno lasciarlo quasi isolato da noi, così, quando fui abbastanza vicino a lui, gli sfiorai la mano con la mia, e vidi con la coda dell’occhio che a quel gesto lui sobbalzò leggermente e mi guardò.
Io continuavo a parlare con Taehyung, e con la mano con cui stavo sfiorando quella di Jungkook, allungai il mignolo, intrecciandolo con il suo, e sentii che lui ricambiò, cosa che mi fece arrossire un po’.

Quando arrivammo al bivio, Taehyung mi si avvicinò, per baciarmi di nuovo sulla guancia, e io sentii Jungkook irrigidirsi un attimo dato che avevo ancora il mignolo intrecciato al suo.

- Oggi hai da fare? - mi chiese quasi sussurrando Taehyung.
- N-no… - risposi, arrossendo leggermente dato che teneva il suo viso vicino al mio.
- Ti va di uscire con me? - mi sussurrò all’orecchio, per poi morderlo leggermente.
- Eh? - io lo guardai avvampando per il suo gesto e per la domanda che mi aveva fatto.

Lui mi guardò, rivolgendomi il suo splendido sorriso squadrato e facendo gli occhi dolci, così io risposi semplicemente con un cenno della testa, abbassando lo sguardo.

- Allora ti scrivo dopo a che ora ci vediamo ok? - mi disse, accarezzandomi la guancia.

Io risposi di nuovo annuendo, e lui dopo avermi baciato sulla guancia, si allontanò salutandoci.
Quando Taehyung si fu allontanato da noi, insieme a Jimin, io mi girai per andare a casa insieme a Jungkook.

Quando iniziammo ad incamminarci, lui lasciò la presa sul mio mignolo, quasi scansando la mia mano, e io ci rimasi male a quel gesto, fermandomi e guardandolo.
Volevo tenergli ancora la mano.

Notai la sua espressione, era imbronciato, e sapevo, o almeno credevo, di sapere il motivo.
Provai ad avvicinarmi di nuovo a lui, e a tenergli di nuovo la mano, ma lui la nascose nella tasca della felpa, così io, siccome certe volte sapevo essere piuttosto testarda, gli infilai la mia mano nella sua tasca, afferrandogli la sua, e notai che quando lo feci, mi guardò parecchio sorpreso, ma non cercò più di allontanare la sua mano, anzi, strinse di più la mia, intrecciando le nostre dita, cosa che mi fece arrossire e abbassare lo sguardo.
Restammo così finché non arrivammo a casa, e lui mi lasciò la mano solo quando arrivammo davanti alle nostre camere, dandomi un bacio sulla guancia prima di andare in camera sua.

Ma quello che mi diede non fu un bacio sulla guancia.
Mi aveva baciato sì sulla guancia, ma allo stesso modo in cui mi aveva baciato Taehyung il giorno prima, cioè all’angolo delle labbra, anche se il suo bacio era più vicino alle mie labbra rispetto al bacio di Taehyung, cosa che mi fece avvampare di colpo.
Quando si staccò, mi sorrise vedendomi arrossire, e poi si allontanò da me, chiudendosi la porta della sua camera alle spalle.


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- Angolo Autrice -


Mi dispiace tantissimo se ci ho messo così tanto ad aggiornare. Mianhae!! :(
Spero di essermi fatta un po’ perdonare con questo capitolo, che ho scritto leggermente più lungo degli altri.
Allora, volevo anche scusarmi non solo perché ci ho messo tanto a postare il nuovo capitolo, ma anche perché ancora Taehyung non ha avuto molte “apparizioni” diciamo, però nel prossimo capitolo vedremo la prima uscita che avrà con la protagonista, quindi sarà incentrato principalmente su di lui.
Ci ho messo 18 capitoli, ma finalmente anche Yoongi ha un piccolo PoV tutto suo, così adesso sapete anche il suo punto di vista, che per certi versi è simile a quello di Jungkook, dato che entrambi sono stati abituati a stare da soli con la protagonista, e ora si ritrovano a doverla “dividere”.
Spero che questo capitolo vi piaccia, e spero di non impiegare molto a postare il prossimo.

P.S. Il titolo non sò se è appropriato, perchè non avevo la più pallida idea di cosa scrivere pensando a tutto quello che ho scritto in questo capitolo. xD
Alla prossima, un bacione!! <3

   
 
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