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Autore: Kano_chan    29/09/2017    2 recensioni
Selenis Lucis Caelum, nipote di Re Regis e cugina di Noctis, accompagnerà quest'ultimo nel suo viaggio assieme ai suoi amici di sempre: Gladiolus Amicitia, Prompto Argentum e Ignis Stupeo Scientia. Assieme affronteranno i nuovi pericoli che si metteranno sul loro cammino.
Se avete voglia di ripercorrere la trama di FFXV con l'aggiunta di qualche novità, Something Wild fa per voi!
~~~~~
Dall'Epilogo:
"Fine"
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gladiolus Amicitia, Ignis Stupeo Scientia, Noctis Lucis Caelum, Nuovo personaggio, Prompto Argentum
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno seguente, il gruppo di amici si rimise in marcia; Caem era ormai prossima, ma lungo la strada la foresta di Malmalam costrinse loro a fare una piccola deviazione. Giravano infatti alcune voci su quel posto, molte delle quali parlavano di un santuario nascosto nelle profondità del bosco. A riprova di ciò, non appena furono nei suoi pressi, l’anello di Selenis iniziò a vibrare con forza.
La visita alla foresta fu piuttosto impegnativa; la fittissima vegetazione che vi era cresciuta veniva interrotta solamente dallo scorrere di torrenti impetuosi, che più di una volta misero in difficoltà i ragazzi. Infine, come se non bastasse già la naturale indisposizione del luogo, ad attenderli appena fuori dal santuario trovarono un esemplare di Bandersnatch. La creatura, del tutto simile ad un grosso dinosauro, si reggeva sulle possenti zampe posteriori mentre il corpo era interamente ricoperto da scaglie appuntite, nere e rosse. La bocca, irta di denti aguzzi, era preceduta da un apparato di zanne ossee utilizzate per caricare e infilzare le prede. In sostanza non era di sicuro l’animale più mansueto da incontrare…
Fortunatamente lo scontro andò a svantaggio del mostro, che con la sua morte lasciò libero l’ingresso del mausoleo.


-    Io lo avevo detto appena arrivati! Odio le foreste, troppi mostri! – esclamò Prompto una volta che guadagnarono l’uscita dal bosco.
-    Ancora!? – lo rimbeccò Noctis – Prendi esempio da Iris, non si è mai lamentata – gli fece notare.
-    Mi sono divertita un sacco assieme a voi! – affermò la ragazzina tutta pimpante.
-    Essere quasi mangiati da una specie di dinosauro mal cresciuto non lo definirei esattamente divertente – sospirò il pistolero reprimendo un brivido – Sento ancora il suo alito asfissiante sul collo.... –
-    Che esagerato! – alzò gli occhi al cielo Selenis.
-    E ti darò un’altra bella notizia – intervenne Gladio circondandogli le spalle con un braccio – stanotte dormiremo sotto le stelle! –
-    Cosa?! Qui?! – balbettò Prompto.
-    C’è un accampamento vicino al parcheggio dove abbiamo lasciato la Regalia – disse Ignis – Ormai si è fatto troppo buio per proseguire, raggiungeremo Caem domattina – spiegò.
-    Oh dei.. - esalò il pistolero.
-    Cercherò di rendere la permanenza meno “selvaggia” cucinando qualcosa di buono per cena – lo consolò Ignis.
-    Noct! – disse allora Selenis poco prima di procedere lungo il piccolo ponte che li avrebbe portati dal lato dell’accampamento.
-    Sì? –
-    Perché non provi a pescare qualcosa al fiume? – gli propose la cugina.
-    Ehi, grande idea! – approvò Gladio.
-    Mh.. si potrebbe fare – rispose Noctis meditabondo.
-    Ma ormai è buio, come farai? – chiese Iris.
-    Tranquilla non è un problema, i pesci non dormono mai – replicò il principe.
-    Allora è deciso! – sentenziò allegra Selenis.
-    Noi nel frattempo iniziamo a preparare l’accampamento – disse Ignis.
-    D’accordo – assentì Noctis avviandosi verso il fiume.
-    Aspettami vengo con te! Meglio non separarsi quando fa notte – asserì Selenis, poi sembrò ripensarci per un attimo – Iris, vuoi restare tu? – domandò alla ragazzina.

L’Amicitia la guardò leggermente sconvolta sentendosi arrossire.

-    No, io… penso di essere più utile al campo – balbettò sotto lo sguardo divertito di Gladio.
-    Come preferisci, a tra poco! – salutò allora la ragazza.
-    Cos’è? Ti annoia così tanto vedermi pescare? – le chiese sarcastico Noctis mentre si sistemava lungo la riva del fiume.
-    No, ma ho pensato che le facesse piacere stare un po’ in tua compagnia – replicò Selenis sedendosi lì vicino.
-    Siamo già sempre assieme – rispose il ragazzo facendo apparire la canna da pesca.
-    Da soli – sottolineò allora Selenis.

Noctis si girò verso la cugina inarcando le sopracciglia confuso. Selenis alzò gli occhi al cielo incredula.

-    Vuoi dirmi che non te ne sei accorto? Mai?! – esclamò esasperata.
-    Di cosa? – replicò il ragazzo.
-    Oh santi siderei... – sospirò la giovane scuotendo la testa – Sei peggio di Prompto su certe cose… Iris ha una cotta per te! – gli fece presente.
-    Ma figurati! – rise nervosamente in risposta il principe.
-    Più o meno da quando l’hai salvata quel pomeriggio a palazzo, non so se hai presente. – proseguì imperterrita Selenis.
-    Davvero? – la sicurezza di Noctis iniziava a vacillare – Se lo scopre Gladio mi prende a calci... – aggiunse in apprensione.
-    Credo proprio che suo fratello lo sappia da un bel po’ – replicò la ragazza osservando l’esca galleggiare a pelo d’acqua.
-    Mi sento uno stupido... –
-    Lo sei –
-    Ehi! –
-    Guarda che qualcosa sta tirando! Forza con quella canna! –

Nella mezz’ora che seguì, Noctis fece bella mostra di sé e delle sue doti di pescatore. Sei trote d'acqua dolce ben panciute furono tirate a riva, restando a dibattersi inutilmente sul terreno sabbioso.

-    Wow! Sei bravissimo Noct! – lo elogiò Iris appena sopraggiunta per vedere come stesse proseguendo la pesca.
-    Grazie – rispose il ragazzo.
-    Al campo è tutto sistemato, siamo pronti per preparare la cena – affermò la ragazzina.
-    Allora arriviamo, direi che può bastare – disse Selenis alzandosi.
-    Perfetto – approvò Noctis, ritirando la canna e chinandosi a recuperare il pescato.
-    Ehi, ma quello cos’è? –

Alla domanda di Iris entrambi i ragazzi si voltarono verso il fiume. Un paio di puntini rossi facevano capolino nell'oscurità che sovrastava le acque del torrente. All'improvviso, uno strano rumore a metà tra un risucchio e una specie di gorgoglio, si aggiunse al rumore della corrente.

-    Attenti! – gridò Selenis, intuendo il pericolo e lanciandosi verso Iris per tirarla a terra con lei.

In quel momento, uno spruzzo d’acqua pressurizzata passò a pochi centimetri dalle loro teste, andando a frantumare la roccia che c'era alle loro spalle.

-    Deamon! – urlò Noctis richiamando a sé una spada.
-    Ma cosa diavolo è?! – gridò in risposta Selenis.

La principessa aveva eretto una barriera frontale, sulla quale si schiantavano delle vere e proprie scariche di proiettili d’acqua. Erano talmente forti e ravvicinati da impedirle qualsiasi contrattacco.

-    Che succede?! –

Tre luci comparvero sul ponte che collegava le due rive. Ignis, Prompto e Gladio erano accorsi, richiamati dalle grida improvvise.

-    È comparso un deamon! – rispose Noctis – Ma non riusciamo a vederlo! –
-    È sott’acqua! – disse Gladio puntando la propria torcia verso il torrente.

Una sagoma scura si intravedeva a pelo dell'acqua. Sembrava un granchio cresciuto troppo, dalla cui bocca sparava getti d’acqua pressurizzata della stessa forza di un proiettile di grosso calibro.

-    Prompto prova a colpirlo! – esclamò Ignis.
-    Ok! –

Il ragazzo biondo fece apparire la sua immancabile pistola facendo fuoco contro la creatura. Questa si inabissò battendo in ritirata, salvo riemergere qualche metro più in là per rivolgersi verso di loro.

-    Scappate! – gridò Gladio correndo via.

Il getto d’acqua colpì il ponticello di legno che andò letteralmente in pezzi, dividendo così i due gruppi da una parte all'altra della riva.

-    State bene? – urlò Selenis.
-    Sì! – rispose la voce di Prompto – E adesso che facciamo!? –
-    Dobbiamo farci venire in mente un’idea, magari migliore di quella di prima – rispose Gladio.
-    L'unico modo per vincere è di tirarlo fuori dall’acqua – replicò Ignis ignorando l’allusione.
-    Se usassimo un’ampolla di thunder? – propose Prompto.
-    Sì, così finiscono tutti arrosto.... – replicò Gladio – Sono fradici, è troppo pericoloso –
-    E allora proponi qualcosa tu! – lo rimbeccò il pistolero.
-    No ma fate pure con comodo – esclamò Selenis sotto un'altro attacco serrato del mostro.
-    E se provassimo a congelare il fiume? – propose Noctis.
-    Vale la pena tentarci – rispose Ignis dopo qualche istante di valutazione – C’è un momento in cui è costretto ad emergere per poter prendere aria, sfrutteremo quell’occasione -

I tre ragazzi sulla riva opposta si disposero a ventaglio lungo il letto del fiume, con le torce puntate verso il deamon. Quest'ultimo, ignorandoli completamente, sembrava aver preso particolarmente a cuore l’idea di dover distruggere quello strano scudo trasparente.

-    Al mio segnale! – esclamò Ignis senza staccare gli occhi di dosso al mostro – Ora! – Tutti e tre lanciarono le proprie ampolle.

L’ambiente gelò all’istante, condensando l’aria in uno spesso strato di nebbia e con il tipico scricchiolio, l’acqua ghiacciò fino alla riva sabbiosa.


-    Si è fermato? – mormorò Selenis affaticata osservando l'oscurità.
-    Parrebbe di sì.. – disse Iris.

Solo a quel punto la principessa si arrischiò ad annullare la barriera.

-    Ci siete? – domandò la voce di Gladio al di là del fiume.
-    Sì! Il deamon? – replicò Noctis.
-    In trappola –

Le torce vennero tutte puntate verso il centro del torrente. Il mostro, come da programma, era rimasto incastrato nel ghiaccio, ma nonostante questo non tutto era andato secondo i piani… una delle possenti chele del deamon infatti, era rimasta libera.
La creatura stava colpendo il ghiaccio con tutta la forza che possedeva per cercare di scappare da quella gelida trappola.


-    Dobbiamo eliminarlo prima che si liberi! – asserì Selenis.

Bastò una singola occhiata della ragazza verso Noctis, perchè entrambi facessero apparire le proprie armi. Nello stesso istante, entrambi le scagliarono all'indirizzo del deamon. Mentre i due cugini si proiettavano, Ignis, dalla riva opposta, notò una crepa allargarsi nel punto in cui la chela stava battendo incessante.

-    Fermatevi! – gridò all’indirizzo dei due ragazzi, ma l’avvertimento arrivò troppo tardi.

Nel preciso momento in cui Noctis e Selenis comparivano vicino al mostro, pronti per finirlo, il ghiaccio cedette con uno schianto.
La principessa si ritrovò a vacillare su di un blocco staccatosi dal resto, e una voragine si aprì sotto i suoi piedi.
Selenis cadde in acqua, venendo trascinata via dalla forte corrente che alimentava il fiume. Al buio e senza riferimenti, si ritrovò ad urtare più volte contro le rocce del fondale. Finalmente, dopo un tempo che sembrò infinito, la sua corsa si arrestò in una piccola sacca creatasi grazie all’accumularsi di tronchi e massi.
La principessa puntò i piedi sul fondo dandosi la spinta per riemergere. Purtroppo fece una scoperta che le gelò letteralmente il sangue nelle vene:
sopra di lei il ghiaccio non si era rotto. Imprigionata e senza la possibilità di risalire il fiume per via della forte corrente, Selenis si sentì invadere dal panico. Aveva bisogno d’aria immediatamente. Evocò il suo kukri e iniziò a battere contro il ghiaccio, che però non diede cenni di cedimento.
L’acqua gelida ben presto iniziò a toglierle le energie, rendendo sempre più fiacchi i suoi tentativi di liberarsi. Bastò un istante...
i suoi polmoni non ressero più, la bocca si spalancò alla ricerca di ossigeno e l’acqua le si riversò in gola. La sensazione fu terribile. Stava inesorabilmente annegando, e con quel buio i suoi amici di certo non potevano vederla.
Il suo campo visivo iniziò a restringersi, oscurandosi man mano che perdeva contatto con la realtà… Fu in quel frangente che una nuova visione le si propose alla mente. Si ritrovò ai bordi di una grande laguna circolare fatta di cascate. Intorno ad essa facevano da contorno edifici in mattoni rossi, con alte cupole e torri. Al centro dello specchio d’acqua si ergeva un serpente marino, alto almeno quanto il palazzo reale di Insomnia.
Ai suoi piedi c’era un altare sormontato dai resti di un arco in pietra e sotto di essi, due figure cercavano riparo.
Luna, con i capelli al vento e un abito bianco ormai a brandelli e Noctis, gli occhi chiusi, inerme fra le sue braccia. Il serpente parlò con una voce gracchiante e colma di collera, prima di lanciarsi verso di loro con le fauci spalancate.
Ci fu un boato. Il ghiaccio che la sovrastava andò in pezzi all'improvviso. Qualcuno la tirò fuori dall’acqua, trascinandola sulla riva sabbiosa del torrente.

Selenis si lasciò cadere carponi, tossendo e rigettando tutto quello che aveva bevuto.  Partendo dal naso e giù fin nella gola, le sembrava di essere divorata dalle fiamme.

-    Prendi questo –

La ragazza afferrò il boccettino che le veniva offerto, mandando giù il contenuto tra un colpo di tosse e l’altro.
La pozione fece effetto immediatamente, il dolore si affievolì e la principessa riuscì a mettersi a sedere.
Iris, che le aveva passato la pozione, la guardava preoccupata, così come il fratello che la sosteneva con un braccio attorno alle spalle.

-    Come ti senti? – le domandò un visibilmente agitato Prompto, fermo tra Ignis e Noctis.
-    Adesso molto meglio – gracchiò lei in risposta – Il deamon? –
-    Abbattuto – rispose Ignis.
-    Ma non riuscivamo a trovarti – aggiunse il principe.
-    Poi c’è stato un bagliore accecante! – intervenne concitato il pistolero – Il tuo anello si è messo a brillare talmente forte che ha illuminato tutto il fiume – raccontò.
-    Il mio anello? – mormorò Selenis osservando la pietra, ora perfettamente normale.
-    Se non fosse stato per quello a quest’ora… - disse Gladio a denti stretti.
-    Sto bene – lo rassicurò la principessa con un sorriso – Grazie per avermi salvata, davvero – aggiunse guardando i suoi amici.
-    È meglio se torniamo all’accampamento – suggerì Ignis – devi metterti degli abiti asciutti, e penso che abbiamo tutti bisogno di mangiare qualcosa di caldo – asserì.

Del pesce pescato se n’era salvato circa la metà e così, l’idea di farlo alla griglia venne riconvertita in una zuppa con pane tostato di accompagnamento.
Selenis mangiava lentamente il piatto osservando la cenere sollevarsi dal falò scoppiettante. Si era cambiata tirando fuori l’unico cambio che si era portata dietro: una maglia dal collo alto senza maniche e un paio di jeans sbiaditi che avevano più buchi che stoffa (a detta di Ignis).
Il brodo la scaldò immediatamente, ma non bastò a strapparla dai suoi pensieri. Mentre gli altri chiacchieravano tra di loro del più e del meno, lei cercava di concentrarsi. Le sembrava di essersi dimenticata di qualcosa di molto importante…

-    Quindi sei tu il cuoco del gruppo? - stava chiedendo Iris rivolta ad Ignis.
-    Più o meno.. – rispose il ragazzo.
-    Gladio, tu non lo aiuti? – domandò con tono accusatorio la ragazzina.
-    Emh.. – borbottò il fratello in risposta.
-    Noct? –
-    Occasional..mente.. -
-    Occasionalmente quando? – alzò le sopracciglia Ignis perplesso.
-    Io la mia parte la faccio! Apparecchio sempre! – si difese Prompto.
-    Selis, nemmeno tu? –
-    Cosa? –

La ragazza abbassò lo sguardo sui suoi amici che glielo restituirono un po’ preoccupati.

-    Sicura di stare bene? – domandò Prompto.
-    Certo, è solo... - rispose la ragazza meditabonda –  che credo di aver visto qualcosa quando ero là sotto, solo che non ricordo niente –
-    Sono certo che al momento giusto ti tornerà in mente – la tranquillizzò Ignis.
-    Già, hai ragione… comunque no, non cucino. Mi piace, ma non è esattamente la mia passione – aggiunse con un sorriso di scuse.
-    Non c’è che dire, bel lavoro di squadra ragazzi! – si complimentò Iris – Piuttosto, siete eccitati di raggiungere Altissia? –
-    Diciamo di sì – rispose Noctis con una scrollata di spalle molto tipica da parte sua.
-    Sono così invidiosa! – gonfiò le guance la ragazzina.
-    Non andiamo mica in vacanza – replicò suo fratello puntandola con il cucchiaio.

L’eccitazione di Iris si spense d’un tratto. L’Amicitia abbassò lo sguardo a terra, abbandonando il piatto di zuppa sulle ginocchia.

-    È vero, hai ragione – disse.
-    Iris? –
-    Cosa c’è che non va? – le chiese Prompto.
-    Cosa? – la ragazzina si rese improvvisamente conto di aver attirato involontariamente l’attenzione su di sè e guardò smarrita i suoi amici.
-    Forza, sputa il rospo! – la incoraggiò Selenis con un sorriso.
-    Sto bene, in realtà non è l’invidia.. – ammise – E' che mi trovo così bene con voi ragazzi, ma quando arriveremo a Caem sarà tutto finito – spiegò.
-    Di che stai parlando? – replicò suo fratello come se avesse detto una sciocchezza.
-    Avremo molte altre occasioni di stare assieme! Giusto? – esclamò Prompto.
-    Sì – affermò Noctis.

Iris piegò le labbra in un sorriso che però non si estese agli occhi.
Selenis capiva perfettamente lo stato d’animo della sua amica. Per quanto fosse piacevole il viaggio che stavano affrontando, il loro futuro restava incerto.. e ad Iris questo non era sfuggito. L'opportunità di poter stare di nuovo tutti assieme non era da escludere, ma non era neppure una certezza. E come qualsiasi cosa che giunge al termine, lasciava sempre un velo di tristezza.

-    Ok! – affermò all’improvviso Selenis, alzandosi e dirigendosi verso la tenda.

Tornò indietro con in mano la sua chitarra.

-    Bella idea! – approvò Gladio mentre lei si sedeva.
-    Cosa ci canti di bello? – chiese Prompto tenendo pronta la macchina fotografica.

La principessa si limitò a sorridere e prese a suonare.

-    When the night has come, and the land is dark, and the moon is the only light we'll see. No I won't be afraid, Oh, I won't be afraid, Just as long as you stand, stand by me – cantò muovendo le dita sulle corde - If the sky that we look upon should tumble and fall, or the mountain should crumble to the sea. I won't cry, I won't cry, No, I won't shed a tear. Just as long as you stand, stand by me. –

Stand by me.



Campeggio dell'autrice:

Buongiorno ragazzi!

Questa settimana è stata infinita... ma... l'aggiornamento è d'obbligo è così eccomi qui u.u Sono anche riuscita a postare di venerdì! Me incredula o.O
Finalmente è tornata un pò di azione! Quei sani combattimenti che mi incasinano la vita xD Davvero, voi non avete idea della fatica che faccio... ^^" By the way il granchione è stato sconfitto e Selenis ha rischiato grosso. La visione che le si è presentata riguarda ovviamente gli eventi che si svolgeranno ad Altissia, ma la ragazza non ne conserva il ricordo... che questi suoi poteri siano davvero così inutili? Ho preferito scostarmi dal dungeon di Malmalam per seguire un pò la mia fantasia e non sfruttare fino allo sfinimento la trama principale. Hope u enjoyed!
Penso che tutti quanti abbiano presente la canzone cantata da Selenis, per cui non mi è parso necessario mettere il link ^^ Io la conosco da tempo, o meglio, sapevo bene la versione italiana di Celentano perchè mia mamma me la cantava spesso da bambina.
Con un sentito ringraziamento ai Lettori e alla mia Recensista vi rinnovo l'appuntamento per la prossima settimana!

Un abbraccio,
Marta

  
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