“Certo che
quest’anno avete fatto proprio le cose in grande qui.”
Temari guardò
il tavolo accanto a quello dove sedevano lei e Shikamaru, spostando lo sguardo
dallo shinobi della terra alle altre esaminatrici che si spintonavano per stare
accanto a lui.
Ma che ci trovano in un tipo come
lui? E perché Temari lo sta guardando?
“Proprio
carismatico. Bel sorriso e bei capelli ricci.”
Più
imbronciato che mai, guardò malissimo la sua fidanzata segreta. Perché doveva
fare apprezzamenti su altri uomini davanti a lui? E perché doveva sorridergli
in quel modo?
“Sei
geloso, Nara?”
“Ti sembro
geloso, Sabaku no?”
Temari
sorrise leggermente, prendendo la sua cioccolata calda e bevendone un sorso.
Quella bevanda calda era stata la sua salvezza visto il freddo che percuoteva
il suo corpo. Si chiedeva come potesse Shikamaru non sentire freddo con quei
vestiti leggeri. Lei stava morendo di freddo, ed erano solo a ottobre! Come
avrebbe fatto in inverno?
“Sai,
leggendo qualche libro ho scoperto che i cervi diventano particolarmente gelosi
durante il periodo dell’accoppiamento. Tu invece sei geloso anche adesso.”
“Mi stai
paragonando a un cervo?”
“Non è
l’animale della tua famiglia?”
“Scusami
tanto se mi dà fastidio che guardi qualcuno in quel modo dopo che non ci
vediamo da quattro mesi e …”
“12
centimetri.”
Shikamaru
alzò un sopracciglio, non capendo a cosa si riferisse la sua ragazza e lei
dovette intuirlo visto il sorriso e l’alzata di occhi al cielo.
“Il suo
amichetto lì sotto.”
“E tu che
ne sai?”
Il Nara lo
sibilò in un tono talmente velenoso che si stupì lui stesso. Da quando era così
geloso di Temari?
Da quando hanno iniziato anche gli
altri a guardarla in modo diverso. Sarebbe tutto più semplice se lo dicessimo
apertamente che stiamo insieme.
“I
discorsi delle altre esaminatrici. Io non mi accontenterei.”
“In che
senso?”
“Perché
accontentarmi di 12 centimetri quando il mio cervo personale supera i 18
centimetri?”
Gli fece
l’occhiolino e Shikamaru si strozzò col caffè che stava bevendo. Come poteva
uscirsene con queste frasi e per di più col rischio che potessero sentirli?
“Sei
impazzita?”
“Nara,
dobbiamo andare a finire le pratiche burocratiche che ci ha dato l’Hokage e
dobbiamo fare rapporto della fine degli esami chuunin.”
L’ambasciatrice
della Sabbia si alzò, lasciando i soldi sul tavolo, seguita qualche istante
dopo dall’ambasciatore della Foglia. Le si mise accanto, guardandola come si
stesse divertendo a sue spese.
“Stai
ridendo di me.”
“No, Nara,
non lo farei mai.”
“Shikamaru,
Shikamaru!”
Shikamaru
e Temari si voltarono, vedendo Shiho correre verso di loro e mettersi di fronte
al moro. Le guance rosse d’imbarazzo e uno sguardo adorante.
“Ecco a te
dei fogli che mi ha detto di darti l’Hokage. Mi… mi chiedevo se fossi libero
questa sera per…”
“È
occupato a lavorare con me.”
Shiho
guardò i lampi d’odio scaturire dagli occhi di Temari e la mano posata sul
braccio del Nara, trascinandolo via da lei.
“Chi è il
geloso fra i due, Sabaku no?”
“Sta’
zitto, Nara. Stanotte facciamo i conti.”