Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: paige95    30/09/2017    2 recensioni
Un amore grande può essere veramente finito?
/Almeno vent’anni di matrimonio alle spalle e due figli adolescenti. Ron e Hermione però - nonostante i presupposti potrebbero far pensare il contrario - non avevano esitato a firmare il loro divorzio, la fine della loro vita insieme e il fallimento del loro amore. /
Dedicata con grande affetto a HarryPotter394
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Hugo Weasley, Ron Weasley, Rose Weasley, Un po' tutti | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Maldestro fraintendimento
 
 
Quel gradevole tepore estivo e l’immensa e serena distesa celeste resero quella serata ancora più magica.
 
Eppure, nonostante tutta la spensieratezza emanata dalla natura, Ron aveva rubato qualche minuto alla sua famiglia per riflettere.
 
Se ne stava tutto solo, seduto su quella bianca sabbia a contemplare l’orizzonte, dove a breve il sole incandescente sarebbe scomparso, lasciando il posto ad una notte buia, illuminata solo da piccoli corpi celesti. Rimase incantato dalle leggere e delicate onde rosse del mare, che si muovevano nella sua direzione, senza però sfiorarlo di un millimetro.
 
La mente dell’uomo era altrove però.

Ripensò alle parole del cognato, gli si insinuarono in testa, non riusciva a discostarsi da quei pensieri. Era sorprendente come Harry fosse riuscito a leggere in modo così puntale nelle profondità del suo cuore.
 
Alla fine, dopo mille incertezze e ripensamenti, le aveva prese un anello, nulla di pretenzioso o appariscente, semplice come lei, quel piccolo oggetto gliela ricordava parecchio. Lo portava sempre in tasca da quando la loro vacanza era iniziata, sperando in quel modo di trovare un po’ di coraggio per compiere quel passo così importante.
 
Sentiva di desiderarlo, il suo istinto parlava chiaro, anche se la sua mente non era del tutto d’accordo e forse era proprio quella eterna lotta tra cuore e mente a frenarlo.
 
"Ron"
 
Una dolce e pacata voce lo riportò alla realtà, provocandogli un lieve rossore sul viso, per fortuna il tramonto camuffò quell’inconveniente.
 
Hermione si sedette accanto a lui, stando attenta a non sfiorarlo. Lui seguì con particolare attenzione i suoi movimenti.
 
“Che fai qui da solo?”
 
“Pensavo”


Le rispose riportando lo sguardo sull'orizzonte.
 
“Lo vedo che sei particolarmente pensieroso. A cosa, se non sono indiscreta?”
 
Il tramonto. L’anello. Loro due davanti al mare. Mancava solo il suo coraggio.
 
Ron abbassò involontariamente gli occhi sulla sua tasca e la sfiorò titubante.
 
“Che hai?”
 
Hermione era quasi divertita difronte a tanto mistero e si sporse oltre lui, spinta dalla genuina curiosità di scoprire cosa nascondesse.
 
“Niente”
 
“Cosa mi nascondi, Ron?”
 
Lui, messo con le spalle al muro, estrasse la bacchetta da sotto la maglietta e cercò un modo per distrarla.
 
“Che fai?”
 
Farfallus Explodit
 
Subito una decina di luminose farfalle uscirono dalla bacchetta di Ron ed iniziarono a svolazzare davanti ai due.
 
Lei rimase interdetta.
 
“È un incantesimo di attacco, Ronald. Non serve per abbellire il tramonto”
 
“Non ti piace? Sempre meglio degli uccelli assassini che mi hai lanciato addosso al sesto anno”


Ron proferì quelle parole con risentimento.
 
“E ho fatto bene”

Lei assunse un atteggiamento offeso.
 
“Eri gelosa di Lavanda?”
 

Proferì quella domanda con una certa nota di stupore.

“Gelosa?? È un eufemismo” rivolse lo sguardo al tramonto “Tu eri mio, Ron e di nessun’altra al mondo. Ok, implicitamente mio, ma lo eri”
 
Si girò verso di lui e si ritrovò i suoi grandi occhi smeraldo puntati su di sé.
 
“Lavanda non ha mai significato nulla per me. Ci sei stata sempre e solo tu, Hermione”
 
Si guardarono per interminabili secondi. Da entrambe le parti la distanza tra i loro due volti diminuì pericolosamente, ma una voce spaventata disattese le loro attenzioni, quando ormai erano in grado di percepire il respiro dell’altro sul volto.
 
“MAMMA! PAPà!”
 
Le richieste di aiuto della ragazza li fecero scattare in piedi e precipitare dentro casa.
 
Rose aveva un coltello sanguinante in mano e Hugo aveva una profonda ferita sul braccio.
 
“Serve del dittamo”
 
Hermione reagì quasi subito e corse su per le scale.
 
Ron tolse con riprovazione quell’arma dalle mani della figlia.
 
“Si può sapere che diamine state combinando?”
 
“Papà, è colpa mia, ti spiegherò tutto dopo, ma ora aiuta Hugo”
 
L’uomo la ascoltò, alzò la bacchetta e cercò di fermare quell’emorragia in attesa del ritorno di Hermione.
 
Epismendo
 
Non era così sicuro che l’incantesimo avrebbe funzionato, era troppo agitato e arrabbiato. Il sangue cessò di fluire, anche se le ferite rimasero aperte.
 
“Ora parlate entrambi, prima che perda sul serio la pazienza”
 
Fu di nuovo Rose a prendere la parola, il fratello era ammutolito dal dolore e dal terrore per le ripercussioni di quel gesto.
 
“So che ci hai detto di non farlo, ma io non ti ho dato ascolto e volevo preparare una cena romantica per te e la mamma. Hugo ha tentato di fermarmi, voleva obbedirti, ma avevo in mano il coltello e accidentalmente l’ho ferito”
 
“A momenti ammazzi tuo fratello, Rose! Ma cosa diavolo ti dice il cervello?!”
 
Hermione arrivò in quel momento e terminò velocemente di curare le ferite al ragazzo, interrompendo così quel rimprovero.
 
“Mi dispiace, papà”
 
“Chiedi scusa a Hugo, non a me. E filate entrambi nella vostra camera, prima che vi vengano altre geniali idee. Magari la prossima volta tenterete di far esplodere la casa?”
 
I due non replicarono e sconsolati ubbidirono.
 
Hermione era ancora affannata per la frenesia della corsa nel tentativo di prestare un veloce soccorso al figlio. 

“Merlino, che paura”
 
“Abbiamo dei figli incoscienti, non sono più dei bambini, eppure si comportano come tali”
 
La donna fece scivolare lo sguardo sul coltello ancora nelle mani di Ron.
 
“Metti giù quell’arnese, Ronald”
 
Lui si sbrigò a posarlo sul tavolo, senza badare troppo che fosse imbrattato di sangue.
 
Hermione tornò ad alzare gli occhi su di lui e rimase un istante sovrappensiero, fino a che con uno scatto gli infilò una mano in tasca per recuperare finalmente l’oggetto misterioso.
 
“Ehy, ma che fai?”
 
Fu talmente veloce, che Ron non riuscì ad intercettare quella piccola e vellutata mano, prendendolo alla sprovvista.
 
La donna rimase sorpresa quando si ritrovò tra le mani una scatolina blu, da cui non riusciva a distogliere gli occhi.

Lui la guardò mortificato, sentendo che le sue intenzioni erano state scoperte.
 
Hermione fece per aprirlo, ma Ron la bloccò con la voce.
 
“No, ferma!” si voltò verso lui ancora più interdetta “N-non è per te”
 
Si pentì l’istante immediatamente successivo per aver proferito una simile castroneria.
 
“Ah” lei rimase palesemente delusa “Mi dispiace, non volevo essere indiscreta e invadente”
 
Gli riporse l’oggetto con mani tremanti.
 
“Avevo capito che non avessi alcuna relazione”
 
“E infatti non ce l’ho”
 
Cercò di rimediare, ma lei si era già fiondata verso le scale con l’evidente voglia di rimanere sola per sfogare la sua frustrazione.
 
“Hermione, aspetta”
 
Ma lei non gli dava retta e proseguiva per la sua via.
 
“Ascoltami, ti prego”
 
La seguì, fino a che lei non entrò in camera, socchiudendo la porta alle sue spalle.
 
Rose e Hugo seguirono la scena affacciandosi alla porta.
 
“Papà, è colpa nostra, se io non mi fossi fatto male, forse sarebbe andata diversamente stasera”
 
“Non preoccuparti, figliolo, ora ci penso io. Tornate dentro”
 
Chiuse la porta della stanza dei figli e si avviò verso quella della sua ex-moglie. Provò a proferire qualche parola attraverso quella piccola fessura che lei aveva lasciato - accidentalmente o no - aperta.
 
“Hermione”
 
“Ron, scusami, voglio stare un momento da sola. Ora mi passa”
 
“Se non vuoi parlare, almeno ascoltami” attese un assenso che non arrivò, ma il non avere difronte la sua interlocutrice lo portò ad essere estremente sincero, senza alcun filtro “Non sono stato con nessuna da quando ci siamo lasciati. Non ci sono mai riuscito” appoggiò una mano allo stipide della porta, con la vana intenzione di trovare la giusta dose di coraggio per proseguire quell'accorato discorso “Hermione, l’anello era per te. Dimmi che sono stupido, incosciente, ma io” infondo non
riusciva ancora a pronunciare apertamente le due parole più importanti “ io non ti ho mai dimenticata veramente. Come potrei dimenticare la donna che ho aspettato per anni? E non so per quale strana ragione sia stata mia. Lo capisco se non vorrai riprovarci, se avrai paura - perché anche io ho veramente timore che tra noi non funzioni di nuovo -, ma ti prego non voglio che questo rovini il nostro rapporto, che ci allontani nuovamente. Ti chiedo solo questo, per il resto capisco davvero tutto. Sono pessimo in questo genere di cose, tu lo sai meglio di me, ma non riesco ad andare avanti così. Sarò egoista, Hermione, ma io ho bisogno di te. Senza te non può essere uguale. Quindi promettimi almeno che non ti allontanerai da me. So che è chiederti molto, perché ti sto impedendo di essere felice con qualcuno che ti ami e che tu ami, ma io spero che non capiti mai, perché non so se potrei sopportarlo” attese una qualsiasi reazione, anche impercettibile “Hermione, ti sei addormentata? Sono stato così noioso?”
 
Lei aprì lentamente la porta e lo fissò con i suoi grandi occhi arrossati. Non gli diede nemmeno il tempo di ribattere, che gli fiondò le braccia al collo, lasciandolo spaesato per qualche secondo. Ricambiò lentamente quel tanto atteso abbraccio, facendo scivolare le mani sulla schiena. Si strinsero con dolcezza, come se non aspettassero altro che quel contatto. Affondarono il viso sulla spalla dell'altro e strinsero le palpebre per imprimere nel cuore quel momento. 


La donna sciolse per prima quell'intenso abbraccio e Ron non poté fare altro che allentare la dolce presa su di lei.
 
“Hermione, che significa?”
 
“Significa che ti voglio bene. Un bene incalcolabile”
 
“Mi vuoi bene??”
 
Ma che bene! Durante quell’abbraccio erano stati circondati da un’aura di amore, non poteva essere che lo aveva percepito solo lui. Due amici non si sarebbero di certo mai stretti in quel modo.
 
“Hermione, mi hai frainteso”
 
“No, ho capito cosa intendevi. Ti ho ascoltato ed ho capito ogni singola parola”


Era affranta nel proferire quel triste verdetto.
 
“Ma tu non vuoi più stare con me, giusto?”  un sorriso amaro come il fiele si delineò sul suo volto “Quindi se io ti dicessi” tentò in un ultimo disperato tentativo “Hermione Granger vuoi risposarmi? Tu mi diresti di no, vero?”

“Ron”
 
Aveva trovato il coraggio dopo anni di farle la proposta, ma quell'impercettibile e amareggiato sussurro con cui aveva pronunciato il suo nome non lo fece ben sperare in una risposta affermativa.
 
“Va bene, sono stato io il primo a dirti che avrei compreso e accettato un tuo rifiuto. Amici come prima, davvero”
 
Si diresse verso le scale.
 
“Ronald, dove vai?”
 
“Ho bisogno di restare solo. Poi mi passa. Tranquilla, sto bene"


Scomparve alla sua vista, lasciandola profondamente scossa.

Rose e Hugo non erano riusciti a non ascoltare quel dialogo che si stava svolgendo a pochi passi da loro, così appena capirono che il padre si era allontanato, spalancarono la porta.

"Mamma! Cosa stai aspettando, corrigli dietro e digli che lo vuoi sposare"

Hermione guardò interdetta la figlia e cercò confusa di comprendere quelle parole.

"Tesoro, tu non capisci, è complicato"

"Non c'è nulla di complicato. Vi amate e noi ve lo abbiamo detto fin dall'inizio. Fermalo prima che faccia qualche sciocchezza"

"Qualche sciocchezza??"


Quell'eventualità la riportò totalmente presente e seguì il consiglio di Rose.

Uscì velocemente sul pianerottolo di casa e lo chiamò a gran voce.

"RON!"


Ma non ricevette risposta. Si era smaterializzato chissà dove ed era tutta colpa sua.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: paige95