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Autore: NightRhapsody    01/10/2017    0 recensioni
Penso a te ogni volta che l'acqua picchia spietatamente contro i vetri,perché anche se il tuo spirito libero odiava restare barricato in casa per "quattro gocce",hai sempre finto di trarne piacere,lavorando il legno o sfornando nuove ricette per ciambelle,affinché anch'io potessi trovare il bello e il fortunato in quelle giornate grigie.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PER ME E PER TE

Penso a te ogni volta che l'acqua picchia spietatamente contro i vetri,perché anche se il tuo spirito libero odiava restare barricato in casa per "quattro gocce",hai sempre finto di trarne piacere,lavorando il legno o sfornando nuove ricette per ciambelle,affinché anch'io potessi trovare il bello e il fortunato in quelle giornate grigie.

Penso a te quando il frigo è vuoto,perché nelle disperate occasioni in cui avveniva,pioggia o non pioggia,vento o non vento,una felpa sul pigiama bastava a ripararti sulla strada verso i negozio più vicino.

Penso a te ogni volta che cucino,perché il sorriso che tiravi con grande sforzo da un orecchio all'altro prima di correre in bagno,mi faceva sorvolare su l'ennesimo fallimento,e anche se lievemente e coprendomi con una mano,anch'io sorridevo.

Penso a te ogni volta che scelgo e rinfilo i vestiti nell'armadio,perché per quanto una gonna a pois verde e un cardigan ceruleo stessero come il gelato sta peperoncino,ero sempre stupenda.

Penso a te ogni volta che vedo i nodi dei miei capelli sull'orlo del lavandino quando mi dimeno tra il pettine e lo specchio,perché ricordo come i miei batuffoli si scioglievano,dolcemente,tra le tue dita.

Penso a te ogni volta che esco con i tacchi,perché,con un toast bruciacchiato che pendeva tra i denti e il braccio appoggiato allo stipite dell'uscio,riuscivi sempre ad azzeccare quanti gradini avrei sceso camminando e quanti premendomi il sedere,nel disperato tentativo di rallentare l'ineluttabile capitombolo.

Penso a te ogni volta che corro dietro il fumo,sparato in pieno viso,dall'unico autobus arrivato in anticipo,perché ridevi,ridevi premendoti le costole,quando mi ripresentavo alla porta,tutta sciupata e senza fiato,non rendendoti conto che eri tu quello che rischiando di cadere dalla sedia su cui si dondolava,aveva un aspetto ridicolo.

Penso a te ogni volta mi presento alle feste,perché gli occhi degli invitati si voltano,sorpresi,verso la timida Laira,quella ritrosa,quella che inceppa nel semplice atto di salutarti,quella che non riesce a parlarti guardandoti negli occhi,quella a cui piace stare sola, quella che viene solo se qualcuno la tira per la manica;quella che in qualche modo,è arrivata,in ritardo sull'orario degli autobus,tutta sciupata e scollata,su un paio di tacchi rossi e una chioma sciolta sulle spalle. Da sola. E sembra starsi divertendo.

Penso a te tirando la lucina dell'abat-jour,perché di solito eri tu quello che si stufava presto di leggere per sgusciare tra le mie gambe,ben più coinvolgenti ed interessanti di qualsiasi libro. Penso a te quando chiudo gli occhi,perché mi accorgo di quanto e da quando l'altra parte rimane fredda.

Penso a te quando ti guardo nelle foto,perché non assomigliano per niente al ragazzo caloroso e noncurante che mi dava un pizzicotto da dietro per assicurarsi che io sorridessi.D'altronde,per quei tre secondi prima dello scatto,tu non riuscivi proprio a stare fermo.

Penso a te faccio volare tra le braccia la nostra Anna,perché cerco i tuoi lineamenti sul suo volto,anche quando,si dimostra chiaramente la mia immagine sputata. So che l'avresti fatta volare più in alto,più felice e più spensierata,ma sono posso darle qualcosa che lei mi sta riportando.

Stasera Anna dormirà con me,nel lettone di mamma e papà,perché è ormai troppo grande per la culla. Un giorno venderò il letto matrimoniale per comprarne due singoli. Come soluzione temporanea mi piace,perché è estate e su un letto che,per una bambina dal sonno turbolento,non sembra più tanto grande,si soffoca,ancora una volta,di caldo,d'amore.

La verità è che penso a te anche quando penso di non pensare a te,perché hai infuso così tanto di te in me che la mia stessa esistenza non è che una prova della tua. Ma per me che ci sono e per te che non ci sei e ancora più per Anna che non capisce ancora la differenza,è meglio che io mi dimentichi,anche se nella mia borsa non manca mai un pacchetto di fazzoletti mezzo vuoto e passerà del tempo prima che l'album delle fotografie sparisca dal mio comodino,anche se è doloroso chiedermi vivere dimenticandoti quando tutto,in questo mondo,sembra una traccia che hai lasciato dietro.
   
 
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