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Autore: Walt96    01/10/2017    5 recensioni
Seguito della storia "Kingdom Hearts W".
Dopo una serie di peripezie nella regione di Sinnoh, fortunatamente i Referenti risultarono vincitori: Malefica era scomparsa, Voldemort aveva abbandonato tutti ancor prima di venire sconfitto, Doflamingo volò in un'altra dimensione ancora in groppa al Pokemon leggendario e Magneto intraprese una fuga che durò quelle due settimane; furono Walt e Sora la più grande perdita, scomparsi in un tunnel oscuro.
Troppe persone in differenti mondi erano venute a conoscenza delle molteplici realtà e la lotta per il potere sembrava imminente.
I Referenti non sapevano dove si trovava Doflamingo, cosa stesse tramando ora l’Oscuro Signore, quale fosse la prossima mossa di Malefica, se stesse succedendo qualcosa di oscuro negli altri mondi e nemmeno a chi appartenesse la voce che aveva attratto in trappola il giovane Referente e il prescelto del Keyblade.
La partenza alla ricerca di Walt era imminente.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Re Topolino, Sora
Note: Cross-over, Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco, Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Kingdom Hearts W'
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Capitolo 9
 
Old Friends
 
 
 
 
 
La via sterile e rocciosa che stavano seguendo Walt e Sora mutò andando a formare un'area pianeggiante, larga più di qualche chilometro quadrato, circondata a semicerchio da alti muraglioni naturali di roccia, sembrava un bassopiano, come una gola prima dell’abisso oscuro.
Tutta l’area poteva definirsi completamente anonima se non fosse stato per un enorme particolare che era difficile da ignorare: davanti a loro, al centro della gola, emergeva dalla roccia un’antica statua consumata dal tempo.
Raffigurava un essere umano ma era troppo indefinita per capire se fosse un uomo o una donna, giovane o anziano; era solo una figura umanoide a mezzobusto, con una grossa pancia e che allungava la mano destra davanti a sé, tentando di afferrare l’aria.
L’unico particolare della statua era la sottile linea azzurrissima che la attraversava da sotto l’attaccatura dell’ascella fino alla base del collo del lato opposto. Probabilmente era solo un curioso scherzo della natura che aveva fatto formare proprio lì una vena di minerale cristallino, che risplendeva della poca luce di quel luogo.
«Che posto strano…» commentò Sora facendo riferimento alla statua.
Walt non rispose, era distratto anch’egli della strana atmosfera che li circondava.
Camminando, ci avrebbero messo mezz’ora a raggiungere l’estremità della gola e risalire la scogliera a strapiombo, facendo il paragone con il tempo che scorreva nel Regno della Luce.
Aveva un'aria familiare.
«Walt è molto ormai che siamo qui…» disse Sora quando iniziarono ad incamminarsi verso la base della scogliera, «di chi era quella voce che è uscita dal corridoio oscuro?» chiese timidamente il ragazzo.
Avrebbe voluto porre quella domanda fin dal momento in cui aveva seguito Walt all’interno del Regno dell’Oscurità, ma avendo visto l’atteggiamento remissivo nei suoi confronti non si era osato.
Invece, da quando avevano litigato lungo il sentiero, le cose andavano molto meglio e Sora riuscì a trovare il coraggio per farsi avanti.
Walt si fermò sul posto come se i suoi pensieri fossero stati interrotti da una brutta verità, anzi, più una conferma.
Erano quasi al centro della pianura.
«Allora…?» incalzò il giovane custode.
Walt chiuse gli occhi, concentrandosi sull’analisi di tutta l’elettricità statica dell’area, poi, quando apparentemente raggiunse un risultato, sospirò.
«…Non dovrebbe più appartenere a nessuno… non è vero, Lucas?» disse, e quando riaprì le palpebre pochi decine di metri davanti a lui c’era un altro ragazzo, sui venticinque anni.
«N-n-non sei contento di vedermi?» chiese lui.
Era più alto di Walt di una spanna, ma molto più mingherlino, aveva dei capelli neri portati in un imbarazzante taglio a caschetto. Aveva i denti sporgenti e la “s” moscia.
«Sora, dietro di me» disse Walt posizionando al sicuro il custode che aveva evocato il suo Keyblade e sembrava desideroso di combattere.
«È finito il tempo in cui ero contento di vederti, Lucas. Cosa ci fai qui e come fai ad essere sopravvissuto!?» chiese Walt alzando la voce, dato che il suo animo si stava scaldando.
«Sono qui per finire l-l-l’opera che avevamo iniziato tempo fa», Lucas sembrava molto sicuro di sé e consapevole del fatto che Walt non aveva accettato la sua ricomparsa nel mondo dei vivi, non dopo quello che era successo.
Un globo elettrico si formò davanti a Walt, che aveva già preso le sue decisioni, ma non attaccò, bensì iniziò a ruotare attorno al suo padrone con un rombo forte e ritmico, sempre più velocemente, quasi musicale.
Mente la velocità del globo di energia elettrica aumentava e la sua immagine iniziava a confondersi, Walt, al centro del cerchio, si sollevò di qualche centimetro da terra e subì una lenta trasformazione.
Dalla base dei suoi pantaloni bianchi, il tessuto cambiò colore e diventò grigio scuro, quasi nebuloso.
Evidentemente anche a Lucas questa trasformazione ricordò qualcosa e la sua sicurezza parve svanire in un istante.
I vestiti di Walt divennero completamente scuri e, quando l’entità elettrica che gli vorticava intorno si consumò, le strisce azzurre sui suoi vestiti presero vita accendendosi come dei neon luminosi.
«LUI È M-M-MORTO! Non verrà a salvarti questa volta!» gridò Lucas con un cenno di disperazione nella voce, fissando il nuovo look del suo avversario.
Walt, invece, fiero della sua trasformazione, evocò il suo scettro che mise ancora più in crisi il nemico.
«Lui vive in me!» e si avvicinò istantaneamente a Lucas, sferrandogli un calcio alla velocità della luce sotto il mento.
In quel momento, da ogni centimetro del bassopiano, emersero centinaia e centinaia di Heartless: mostri che vengono generati dall’Oscurità delle persone, ormai confinati in quel luogo.
Alcuni erano piccoli, altri più grandi e qualcuno addirittura gigantesco, tutti della famiglia Shadow e Darkside.
Sora era pronto. Quelli erano i suoi nemici storici, si sentiva quasi a suo agio rimembrando i vecchi tempi in cui compì tre viaggi in giro per i mondi con Paperino e Pippo a caccia di Heartless.
Ma all’improvviso altre due figure umane emersero dall’Oscurità.
 
 
 
 
La porta scomparve alle spalle dei tre Referenti subito dopo che fecero il loro primo passo all’interno del Regno dell’Oscurità.
Si trovavano in cima ad una ripida scogliera, e lo spettacolo sotto di loro era spaventoso: Walt, con una veste scura a strisce luminose, stava intrattenendo un duello straordinario con un ragazzo della sua età, mentre Sora era rimasto indietro.
Ciò che più saltava agli occhi, però era la mastodontica quantità di Heartless che stava nascendo in tutta la gola, erano tantissimi.
Mentre i Referenti fissarono stupiti la scena dall’alto, davanti a Sora comparve un'altra persona: era uno massiccio e con gli occhi semichiusi.
 La cosa che allarmò però i Referenti in maniera ancor più preoccupante e che dal buio della massa di Heartless, proprio alle spalle di Sora, ne arrivò un terzo, un po’ ingobbito, da cui il giovane custode non sapeva di essere minacciato
«Sora! Attento!» gridò invano il Re evocando il Keyblade e saltando giù dalla scogliera con una capriola, non si era posto neanche un dubbio su ciò che doveva essere fatto.
Silente e Sengoku erano ancora sbigottiti dalla realtà che li stava chiamando ad un'altra inferocita battaglia ma fu un ultimo dettaglio che osservarono a spronarli ad entrare definitivamente in azione: il ragazzo massiccio era in procinto di attaccare Sora con una sfera di energia evanescente, mentre il terzo nemico, stava per colpirlo alle spalle a sua insaputa con un flusso di elemento Buio.
Silente guardò Sengoku come ultimo monito prima di intervenire e, ricevuto l’assenso dal compagno e con la consapevolezza che Topolino non sarebbe mai arrivato in tempo, si smaterializzò.
Dietro di lui l’ex grand’ammiraglio stava aumentando esponenzialmente le sue dimensioni, emanando un’aura dorata.
Il preside si materializzò alle spalle di Sora e, facendo roteare la bacchetta di sambuco, generò un flusso di magia rossa che andò a schiantarsi contro un fluido nero controllato dal nemico.
Nello stesso istante, Sora riuscì a deviare in aria il colpo sferico del ragazzo massiccio.
«Signor Silente!» esclamò Sora vedendo il preside.
«Hanno dei rinforzi Jacob, ve l’avevo detto, stupidi!» disse il ragazzo ingobbito che aveva utilizzato il Buio, aveva una voce malignamente acuta.
«Scusa, David» disse dispiaciuto l’altro, pacatamente.
Con un immenso fragore di rocce infrante, un enorme Sengoku d’oro atterrò nel bassopiano e corse in direzione dei compagni, schiacciando numerosi Heartless con il suo peso.
«Su di loro non funziona l’Ambizione del Re!» commentò quando raggiunse Topolino che stava sconfiggendo Heartless lungo la strada.
«Probabilmente perché non hanno un cuore!» rispose Topolino, ma non c’era tempo per teorizzare.
Sengoku raggiunse Sora e Silente e con un incommensurabile energia e velocità, tentò di schiacciare con un pugno Jacob.
Il suolo sprofondò sotto quella forza, frantumandosi, però Jacob riuscì a uscirne illeso nonostante la differenza di dimensioni significativa: aveva sferrato anch’egli un semplice pugno contro quello dell’ammiraglio.
«Ma che diavolo?!» esclamò Sengoku quando vide che il suo colpo devastante non aveva sortito il risultato voluto.
Silente utilizzò altri due incantesimi contro David ma non andarono a buon fine, entrambi assorbiti da una massa nera che sembrava avvolgere il nemico al momento giusto per difenderlo.
«Sectio!» esclamò, descrivendo un fendente con la bacchetta all’altezza del busto, e, da quell’arco disegnato nell’aria, generò un incantesimo di taglio potentissimo, talmente forte che andò a separare il busto dalle gambe di numerosissimi Heartless, che scomparvero all’istante, ma non riuscì ugualmente a colpire David che scomparve nel terreno.
Topolino li raggiunse in quel momento e, insieme a Sora iniziò a liberarsi degli Shadow più vicini ai loro compagni, in modo che non fossero attaccati a tradimento.
«Come avete fatto a trovarci, Vostra Maestà?» chiese Sora combattendo.
«Abbiamo seguito i consigli di Yen Sid, poi vi racconteremo tutto in un momento più opportuno!» rispose il Re compiendo un sinuoso balzo e facendo fuori quindici Heartless contemporaneamente.
In alto, a mezz’aria, Walt stava combattendo la sua battaglia, ma non aveva ignorato l’arrivo dei compagni.
A velocità talmente assurde da non poter essere visti ad occhio nudo, Walt e Lucas si sferravano colpi l’uno contro l’altro, tra calci e pugni.
Mentre quelli di Walt erano carichi di elettricità, quelli di Lucas erano d’Ombra, spettrali e subdoli.
In un momento si presero per le mani l’un l’altro, spingendo talmente forte da atterrare al suolo e facendo svanire tutti gli Heartless lì intorno, solo con la forza del confronto tra i due.
«Ti sei portato Jacob e David. Non sei mai stato in grado di concludere qualcosa senza i tuoi amichetti» lo schernì Walt sferrandogli un pugno che Lucas parò con gli avambracci.
«Almeno io ho ancora degli amici» gli rispose Lucas in un secondo momento di contatto tra il suo calcio e la spalla di Walt.
Poi quest’ultimo si fermò.
Guardò imprudentemente sotto di lui, dove Topolino, Silente, Sengoku e anche Sora, stavano combattendo duramente contro il nemico.
Senza che sapessero chi fosse, sicuramente dopo un lungo viaggio alla loro ricerca.
«Anche io ce li ho» rispose Walt, fedele ai suoi compagni, e si avvicinò a Lucas dall’alto, talmente veloce che riuscì a colpirlo alla testa con il tallone, sbattendolo fortissimo al suolo dove si creò un piccolo cratere.
Al che anche Walt scese alla velocità del tuono per infliggergli un ulteriore colpo, allargando il cratere.
Ma il corpo di Lucas era svanito.
Il Referente del Fulmine tornò in aria, era più arrabbiato che mai: «Non usare i tuoi stupidi trucchetti con me!» e una bolla di elettricità si espanse partendo dal corpo di Walt.
Appena trovò un corpo vivo, seppur reso invisibile, la bolla gli trasmise elettricità, evidenziando il punto in cui si trovava.
Walt conosceva bene quel subdolo trucco che usava Lucas, così, appena lo localizzò, gli spedì contro un tuono che rimbombò in tutta la gola con un rombo simile al suono del distaccamento di migliaia di ghiacciai.
Il corpo del ragazzo nemico era in preda agli spasmi causati dall’enorme scarica che lo aveva investito e che stava ancora facendo tremare il terreno.
Sembrava momentaneamente paralizzato e compariva e svaniva a caso.
Sotto di loro Sengoku stava combattendo da solo contro Jacob, mentre gli altri si erano uniti per tentare di battere David.
Il grand’ammiraglio continuò a provare a colpirlo con i suoi pugni d’oro, ma Jacob rispondeva con altrettanti colpi fisici e lo contrastava perfettamente senza fare particolari sforzi.
Era certamente dotato di una forza fisica incompatibile col suo corpo.
Sengoku decise di cambiare tattica e allora posizionò il pollice davanti al palmo della mano tesa e caricò un onda d’urto fortissima che scaraventò via Jacob e tutti gli Heartless circostanti.
Gli Heartless colpiti svanivano, invece Jacob rialzandosi non sembrava aver subito danni ingenti.
«Tu e i tuoi miseri amici siete da eliminare. Non rientrate nei nostri piani» disse Jacob formando una piccola sfera di aura e lanciandola contro Sengoku.
«Prima dovrai fare i conti con la giustizia!» rispose il marine utilizzando un’altra onda d’urto.
Quando i due colpi entrarono in contatto si generò un’esplosione fortissima che incrinò le rocce del suolo e fece svanire in un istante tutti gli Heartless lì intorno.
Dall’altra parte, invece, Topolino, Sora e Silente tenevano testa a David, che sembrava non opporre alcuna resistenza ma parava tutte le ondate di colpi e magie simultaneamente.
L’elemento che utilizzava per difendersi non era molto esplicito, sembrava una semplice massa nera, che attutiva e assorbiva tutto quello che gli si lanciava addosso, per ora non si erano visti attacchi offensivi da parte sua andare a buon fine. Non sapevano che danni potesse causare.
David sembrava quasi annoiato e lasciava fare agli Heartless il lavoro sporco di entrare in contatto con i Referenti, attaccandoli.
Silente non era pratico con queste creature perciò lasciava ai due maestri del Keyblade il compito di sbarazzarsene.
Topolino fece un balzo in avanti, puntò il Keyblade verso David e generò un raggio di Luce.
Quest’ultimo ebbe una reazione diversa, seppur sempre inconcludente, ovvero venne catturato dal Buio e quest’ultimo sembrò surriscaldarsi fino a esplodere. Ma la richiesta di energia era troppa per il Re.
In quel momento Jacob, con un salto incredibilmente alto, sfuggì ad un attacco di Sengoku e raggiunse il fianco di David, poggiò la mano a terra e, da quel punto, una melma verde iniziò a espandersi verso i Referenti.
Sengoku era alle prese con un enorme Darkside che lo stava attaccando e non poteva aiutarli.
Walt prese in mano il suo scettro.
Lo puntò verso terra e, con un flusso di elettricità sottilissima ma estremamente concentrata, descrisse un semicerchio davanti ai suoi compagni, che andò a rompere il terreno roccioso.
I Referenti non riuscirono a vedere per intero la scena, in quanto preoccupati da quella melma verde e putrida che stava per investirli.
Fortunatamente, il liquame incontrò la profonda crepa creata da Walt, ci cadde dentro e si solidificò prima di creare danni.
Sollevati, tirarono tutti un sospiro di sollievo, poi Sengoku li raggiunse, tornando a grandezza naturale in modo da non schiacciare per sbaglio i compagni.
Tutti stavano fissando David e Jacob, in attesa della loro prossima mossa, finché Walt non scese di colpo in mezzo a loro, atterrando piegando le gambe, ma arrivò talmente veloce che si udì chiaramente il rombo del tuono. Nella mano destra stringeva il suo scettro con la saetta alla base.
«Dovete fare molto attenzione a quello che vi dirò» iniziò il suo discorso ai Referenti in modo chiaro e preciso, «David controlla il Buio e l’Aria. Potrebbe togliervi il respiro, o peggio trascinarvi in un gorgo oscuro senza fine. Jacob controlla il Veleno e la Lotta, un suo pugno vi distruggerebbe le ossa, e non c’è bisogno che vi dica cosa fanno i veleni, fate attenzione anche ai gas…» disse Walt, erano gli avvertimenti più fondamentali che gli erano venuti in mente.
David e Jacob attaccarono insieme, il primo con un onda nera e il secondo con la sfera di aura.
Walt, con un tocco a terra dello scettro, generò una barriera di elettricità compressa su cui i due colpi si scatenarono, ma che non oltrepassarono.
Un sorrisetto si formò sul volto di Walt: «Vi ricordate a chi appartiene questo, vero?» disse, inclinando lo scettro verso di loro.
Da quel momento gli attacchi si susseguirono troppo velocemente perché fossero sostenibili da uno chiunque degli altri Referenti.
David attaccava con la massa di Buio, in tutti i modi possibili: lanciava sfere, generava sottili aghi, formava onde. Jacob invece era più monotono, generalmente si affidava alla solita sfera di aura e a volte utilizzava un ondata di Veleno, si vedeva che prediligeva il corpo a corpo.
Walt era davvero veloce come un fulmine, rispondeva a tutti gli attacchi in maniera perfetta, non solo generava elettricità e saette dalle mani, più o meno fluidi a seconda dei casi, ma anche barriere istantanee, ogni tanto faceva cadere un fulmine dal cielo nero e spesso non lasciava tempo agli altri due di intervenire, schivando ed attaccando simultaneamente.
I Referenti si resero conto di essere ad un livello decisamente inferiore rispetto al loro.
In quel momento lo scettro di Walt si mosse con volontà propria e, mentre il suo proprietario combatteva contro quei due, formò una barriera alle spalle di tutti, bloccando una sfera di Ombre viola.
Lucas si era ripreso dal colpo devastante di prima.
«Non i-i-ignorarmi Walt!».
Sagome scure strisciarono lungo il terreno in direzione dei Referenti e lo scettro reagì sparando cinque fulmini contro le cinque ombre che si bloccarono e svanirono.
Silente e gli altri Referenti allora intrapresero la battaglia contro Lucas.
Quest’ultimo formò due sfere violacee e le scagliò contro di loro.
«Reflex!» formularono Sora e Topolino, generando la difesa esagonale che andò a proteggere sia loro che Silente e Sengoku.
Un Neoshadow stava per attaccare Sengoku quando lui lo prese con le mani e lo strappò in due facendolo evaporare tornando alle dimensioni di Buddah gigante.
Sora teneva a bada gli Heartless che si stavano avvicinando all’area mentre Silente e Topolino si esprimevano in colpi magici contro Lucas.
Silente ripeté l’incantesimo di taglio supremo: «Sectio!» ma questa volta in verticale, cercando di colpire proprio Lucas e gli Heartless davanti e dietro di lui.
L’obiettivo svanì nell’ombra ma il taglio netto proseguì comunque la sua corsa eliminando un gran numero di mostriciattoli.
Fu alla fine, quando avrebbe dovuto colpire l’enorme statua che venne annullato senza motivo, ma c’era talmente confusione e il fenomeno era così distante che nessuno se ne accorse.
Silente notò che David e Jacob stavano effettuano un colpo combinato, infatti il primo sollevò una folata di vento mentre il secondo avvelenava l’aria con un gas tossico verdognolo.
«Omni Pulsus!» pronunciò, assorbendo tutto il colpo dei due nemici e procedendo alla sua liberazione esplosiva contro Lucas, che venne scaraventato qualche metro indietro, in aria.
Mentre il preside era voltato, però, con uno sbuffo nero David fece comparire nella sua mano una lunga falce ricurva e la utilizzò contro l’anziano mago.
A quattro centimetri dal viso di Silente, cadde lo scettro di Walt, conficcandosi nel terreno e bloccando la lama della falce tenuta da David, che stava sfiorando il viso del suo obiettivo.
Walt scese a terra al fianco del suo vecchio collega: «È un piacere rivedervi, davvero» disse nella più totale sincerità.
«Anche per noi, Walt» rispose Silente.
David colpì in  pieno Topolino con il Buio.
Quell’attimo di distrazione era costato caro.
Il Re cadde a terra apparentemente privo di sensi, Silente accorse subito rimembrando i più complessi incantesimi di guarigione.
Sora era furioso e corse verso David con il Keyblade sguainato, verso morte certa.
Sengoku faticava a respingere gli attacchi di Lucas da solo.
Ma Walt diede sfogo alla sua furia.
Con la vena pulsante sul suo collo e gli occhi accecati dalla rabbia, si sollevò in aria e, urlando, divaricò gambe e braccia, generando una pioggia di fulmini e tuoni che andò a colpire la totalità del bassopiano, facendo esplodere la maggior parte di tutti le centinaia di Heartless presenti.
La forza dell’attacco scaraventò in aria tutti quelli che si trovavano al di fuori dell’area di Walt.
Sengoku non subì gravi danni, essendo di metallo e pesante non volò via e le scariche lo attraversarono senza colpirlo, ma Sora, essendo magro venne sbalzato in aria e cadde tra le braccia di Walt che si era preparato ad acchiapparlo.
Ci vollero diversi secondi perché il rombo di quei migliaia di fulmini cessasse di risuonare nel bassopiano e nelle orecchie di tutti.
Silente e Sora avevano la vista rintronata, ondeggiante.
Tutti e tre i nemici erano stati colpiti, ma non abbattuti.
La battaglia era appena iniziata.
 
 
 
 
In tutta quella confusione, nessuno aveva prestato attenzione a ciò che stava accadendo a qualche centinaia di metri dietro di loro.
Un enorme portale si era aperto e tre maestose creature ne erano uscite.
«Mhuhuhu, quegli sciocchi della Devon. Non hanno idea del potere che avrebbero potuto sfruttare… Muhuh, non vi sarete dimenticati di me, spero!».
 
 
 



 
Angolo dell’autore:
Beh, che dire… Ciao a tutti ed eccovi in pasto la prima parte della battaglia!
Ci sono state molte, molte rivelazioni.
Finalmente la voce che abbiamo sentito alla fine del primo libro ha un volto ed un nome: Lucas.
Chi è? Che cosa vuole?
Lucas non si è presentato da solo, ma aveva due compagni con sé, avete qualche idea di chi possano essere?
Come ogni volta che mi inoltro in una battaglia come si deve, vorrei sapere il vostro parere su ciò che è accaduto: scene preferite, personaggi che vi sono piaciuti, poteri che vi sono piaciuti ed eventi che non vi aspettavate e che vi hanno sorpreso. Ci tengo molto.
Come al solito ho inserito dettagli rilevantissimi per la trama, voi avete notato qualcosa?
Finalmente Walt, Sora e gli altri Referenti si sono riuniti! Come vi è sembrato il comportamento dei personaggi? Ho dato per scontato qualcosa o ho dato poca importanza ad alcuni fattori?
Fatemelo sapere in una recensione!
 
Critiche, commenti e nuove idee sono sempre ben accette!
 
Sarò buono per questa volta e non vi tengo sulle spine con questa battaglia! Vedremo la seconda parte direttamente domenica prossima, l’8 ottobre!
Però non perdetevi l’altra storia che sto pubblicando, strettamente collegata al resto “Kingdom Hearts Before W”!
 
See you nex time!
   
 
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