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Autore: CrazyAF_    02/10/2017    1 recensioni
Due mani che si sfiorano, fredde e immobili come statue. Due cuori che non battono più e un unico destino che li ha condotti lì, insieme. Adesso e fino alla fine.
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Fred Weasley & Nuovo Personaggio
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Il trio protagonista, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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IV – Verde Argento
 

L'Espresso per Hogwarts si fermò e Aimee, risvegliandosi dai suoi pensieri, si rese conto che era ormai sera. Lo scompartimento in cui si era infilata era ancora vuoto, silenzioso e questo la fece sentire sola. Ma, uscendo, cercò di immaginarsi i suoi sette anni a Hogwarts: Quanti amici avrebbe conosciuto? Quanto avrebbe imparato? Chi sarebbero stati quelli che avrebbe chiamato "compagni di Casa"?

Aimee scese dal treno con un saltello, respirando l'aria fresca di quella sera di Settembre. I suoi capelli castani si muovevano impercettibilmente e la sua divisa, nuova e perfetta – che aveva indossato quando ormai la stazione di King's Cross era lontana –, dava al suo aspetto un'aria comune, ma allo stesso tempo elegante.

Un omone dalla folta barba nera e i capelli dello stesso colore, richiamò tutti quelli del primo anno, portandoli verso un piccolo molo. Lì, dolcemente baciate da acque scure e silenziose, delle barche a remi li stavano aspettando; solo che non c'erano remi e ad ill'uminare la via, solo una lanterna accesa.

Aimee salì su una barca, mettendosi vicinissima alla lanterna. In lontananza si poteva vedere un immenso castello, bellissimo; ad Aimee sembrò un dipinto magnifico. Hagrid, l'omone che aveva condotto quelli del primo anno alle barche, li guidò attraverso il Lago Nero e Aimee, concentrandosi sull'imponente costruzione, notò moltissime luci accese.

Quando gli studenti arrivarono dall'altra parte del lago, Aimee scese dalla barca aiutata da uno dei ragazzini dai capelli rossi che aveva visto quella mattina in stazione. Il ragazzino si era offerto di darle una mano, afferrandola saldamente per un polso, per poi lasciarla andare una volta toccata terra ferma.

"Ciao!" esclamò allegro lui, sorridendole. "Io sono Fred Weasley e quello che vedi laggiù è il mio gemello, George"

"Sono Aimee Boyd" si presentò lei, mostrandogli un sorriso tirato. Ancora, ripensando al modo in cui la loro madre li aveva salutati, al binario nove e tre quarti, Aimee sentiva montare l'invidia; cercò comunque di far tacere quella voce che le urlava di guardarlo male, e aggiunse: "Grazie per avermi aiutata"

"Figurati!" disse lui, voltandosi subito dopo per raggiungere il fratello.

Aimee si passò una mano sulla divisa, poi guardò nuovamente verso il castello e sorrise. Era lontana dai suoi genitori, eppure non sentiva neanche un po' la loro mancanza, ma le faceva terribilmente male pensare che Orion, il suo fratellino che non c'era più, non avrebbe mai visto tanta bellezza come quella che Hogwarts emanava.

I ragazzi del primo anno fecero il loro ingresso nella Sala Grande, una sala enorme con ben cinque lunghi tavoli – quattro dove sedevano gli studenti delle diverse Case e uno per gli insegnanti – e un cielo incantato. Un numero indefinito di candele erano sospese sulle loro teste, accese.

Gli occhi degli studenti più grandi erano sul gruppo di quelli del primo anno, che al contrario di tutti erano nervosi per la Cerimonia dello Smistamento. Aimee lanciò un'occhiata a quella che doveva essere la tavolata dei Corvonero: secondo i suoi genitori, Hollie e Cooper Boyd, quella era la Casa in cui sarebbe finita – praticamente tutta la sua famiglia aveva fatto parte dei Corvonero.

La Cerimonia iniziò poco dopo, e mentre Aimee aspettava il suo turno si accorse di una ragazzina dai capelli castani, in piedi proprio accanto a lei, che continuava a guardare una tavolata in particolare. Sorrideva beffarda, come se sapesse già che cosa avrebbe urlato il Cappello Parlante, arrivato il suo turno.

"Boyd Aimee!" esclamò una strega che Aimee e gli altri avevano conosciuto come Minerva McGranitt.

Aimee la raggiunse, si sedette sullo sgabello vecchio di chissà quanti anni e la professoressa McGranitt le mise il Cappello in testa. Questo si rianimò per magia, facendola sussultare leggermente.

"Hai un bel cervello, ragazza mia" le disse nella mente il Cappello, ridacchiando. "E vedo anche che molti dei tuoi familiari sono stati smistati, da me in persona, nella Casa dei Corvonero!"

Aimee sbarrò gli occhi con forza, si aggrappò allo sgabello e strinse così forte la presa che le nocche divennero bianche. Nel frattempo, nella sua mente, il Cappello continuava a parlare di lei, della sua famiglia... e di Orion.

"Non nominarlo" sbottò Aimee a bassa, senza neanche rendersi conto che non lo stava pensando.

"Vedo molta rabbia, in te" replicò il Cappello, sempre nella sua testa. "Solitudine e tristezza, ma sono convinto che ci sia una casa giusta per te, Aimee Boyd. Tu sei intelligente, ma la Casa dei Corvonero non è quella giusta, mia cara"

Poi il Cappello tacque per qualche secondo, per poi urlare: "SERPEVERDE!"

Aimee riaprì gli occhi con uno scatto, puntandoli immediatamente verso la tavolata che stava esultando. Sorrise: quella sarebbe stata la sua Casa, da ora in avanti. Corse verso i suoi nuovi compagni, prese posto su una delle panche e fu accolta da applausi e coretti allegri. Poi la Sala Grande cadde nuovamente in un silenzio profondo, carico di attenzione.

"Lane Andromeda!" chiamò la McGranitt, dopo diversi nomi.

Andromeda raggiunse il Cappello Parlante con fierezza, sicura di sé. Il Cappello le era stato messo sul capo da neanche un secondo, quando questo urlò: "SERPEVERDE!", e di nuovo la tavolata verde-argento si alzò in un applauso generale e in un benvenuto.

Aimee riconobbe la ragazzina, quando questa si sedette vicino a lei. Era quella che, prima che lo smistamento iniziasse, guardava proprio verso i Serpeverde. Andromeda, con un sorriso raggiante, si voltò verso Aimee e allungò la mano.

"Sapevo che mi avrebbero messa in questa Casa!" commentò, sorridendo ad Aimee. "Anche mio fratello è nei Serpeverde, e prima di noi tutta la nostra famiglia!"

Aimee aprì bocca per rispondere, ma la Cerimonia dello Smistamento non era ancora finita. La McGranitt arrivò alla lettera "W" e chiamò prima Fred Weasley e, subito dopo, George Weasley: entrambi finirono nei Grifondoro – da dove partirono urla, applausi, coretti festosi.

Una volta finita la Cerimonia, il preside Albus Silente si alzò per fare un breve discorso. Accolse i nuovi studenti, diede il bentornato a quelli più grandi e poi chiese un giro d'appalusi per i professori. Aimee lo guardava con attenzione: i suoi genitori le avevano raccontato di Silente, e averlo lì davanti ai suoi occhi era semplicemente fantastico. Poi il banchetto ebbe inizio, e così anche l'anno scolastico.
 

SPAZIO AUTRICE
Buonasera, ecco il quarto capitolo con la Cerimonia dello Smistamento!
Voglio solo avvisarvi che, se trovare questa storia su un altro sito, nell'account "IAmTavi", sappiate che sono sempre io e che, quindi, non sto rubando la storia.

 

 
   
 
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