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Autore: Ivrine    20/06/2009    4 recensioni
Ho scritto questa storia un pò di tempo fa, prima che uscisse l'ultimo volume della saga della Meyer, stravolgendo un pò le cose, in un modo che potrà essere inaspettato o forse estremamente banale..chissà!
Immaginate che la storia tra Bella ed Edward fosse finita, immaginate che Bella si sia rifatta una vita, magari con un insospettabile Jacob…. Pensate che Bella possa dimenticare Edward per sempre?
- Caro Edward.. ti amo e ti amerò per sempre….
Aspetto i vostri commenti, le vostre recensioni o che semplicemente qualcuno la legga! Buona lettura!
Genere: Romantico, Malinconico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 13

La resa dei conti.

Prologo.

 

Lost and insecure.

You found me.

You found me.

(The Fray- You Found me)

 

Non avere paura. Io ti salverò.

 

 

 

Camminarono per quel corridoio buio, fianco a fianco, lui, il vampiro, la teneva stretta tra le sue braccia, lei pareva volare, socchiudendo gli occhi per provare il brivido di quella strana passeggiata.

Sorrideva, sorrideva beffardamente lui, con una sicurezza che rilassò i muscoli contratti della piccola, serena tra le sue possenti braccia.

 

Ti hanno mai detto che i vampiri non sono solo quei mostri pronti a cibarsi del nettare più puro e succulento che scorre nelle vene dell’ uomo.?

Ti hanno mai detto che il vampiro salvò la bambina?

No?

Forse non è mai troppo tardi per cambiare idea… non lo è mai stato.

 

“ Come troveremo la mamma?”

Chiese con naturalezza ad Edward mentre passavano un altro lunghissimo corridoio costellato di quadri e altri oggetti di grande valore.

Edward la guardò per un attimo in silenzio, riuscendo a guardarla nei suoi occhioni celesti che brillavano di una luce propria anche nelle tenebre.

“ Non preoccuparti Daphne… Emmett e Jasper stanno perlustrando il resto del castello.. la troveremo..”

Daphne annuì alla sua spiegazione, appoggiandosi alla sua spalla, lasciando affondare sulla pelle fredda del vampiro i suoi  profumati ricci color grano.

L’odore della piccola portò un ricordo particolare al vampiro, era così…. simile a Bella.

Sorrise, carezzandole distrattamente il capo, avvertendo nuovamente i muscoli irrigidirsi per poi nuovamente rilassarsi.

In poco tempo anche quel corridoio fu lasciato indietro, con i suoi pavimenti in fine maiolica colorata e i quadri raffiguranti mezzi busti coronati, dal viso contratto e dai lineamenti aridamente corrucciati.

“Grazie Edward..”

Il pensiero della piccola lo lasciò sorpreso, ma al contempo lo rese felice.

Quella bambina sembrava far risvegliare un qualcosa in lui che si era spento per sempre quando aveva perso Bella.

Il suo faro era tornato a brillare, rischiarando il mare in tempesta che cominciava a placare le sue maree?

Era quella la sua alba dopo la notte scura?

Perso e insicuro.

Mi hai trovato.

Mi hai trovato.

 

“Sei tu quella che devo ringraziare Daphne, sei tu… “

 

 

 

“L’hai trovata?”

Rose scosse timidamente la testa, ritornando con Caleb verso la stanza della bambina.

“ Questa casa è troppo grande, potrebbe essere dovunque!”

Si giustificò la vampira, cercando di non scatenare l’ira funesta di Caleb, la stessa che aveva fatto perdere la ragione a Sophia, uccidendo Cassandra senza scrupoli né coscienza.

“ Non siamo soli Rose, lei non è più da sola.”

Esclamò Caleb,portandosi una mano alla tempia quasi provasse  così tanto dolore da non poter trattenerlo.

“Che vuoi dire Caleb? Chi non è più sola?”

Rose pareva non capire, o forse il suo olfatto non era poi il senso più sviluppato che poteva vantare di avere.

“ Come chi! Daphne!  I suoi cari amichetti vampiri sono arrivati..”

I Cullen?

Rose la guardò con fare interrogativo, come se le fosse sfuggita una parte del discorso che legasse tutte le parti insieme.

“ I Cullen sono qui..”

Pareva non uscire nessun suono dalla bocca di Caleb, ma quel messaggio fu così chiaro a Rose da rimanere immobile, spaventata.

I Cullen era nella loro casa, dove avrebbero potuto attaccarli più facilmente, nel cuore del loro fortino che non li aveva difesi a sufficienza.

Se Rose avesse ancora un cuore pulsante probabilmente avrebbe accelerato il ritmo dei suoi battiti per la paura che la raggelava.

I vampiri non posso avere paura.. sono loro che dovrebbero incuterla no?

“ Rose, preparati, conto sul tuo apporto…”

Caleb la scrutò serio, mentre la piccola vacillava quasi non reggendosi in piedi.

Tante volte, sia Sophia che Caleb, avevano davvero avuto il dubbio che Rose fosse un vampiro.

Aveva la pelle diafana certo, gli occhi di un colore indefinito, la bellezza perfetta di una dea… ma dentro di se era ancora terribilmente un umana..

Come poteva provare paura? Come poteva essere schiava dei sentimenti che la rendevano debole ed innocua?

Eppure dentro di se aveva un potere così grande, così forte ma allo stesso modo vulnerabile…

Il suo cuore batteva ancora nella sua mente, il suo sangue scorreva ancora nei suoi ricordi.

Era un passato vivido, che sarebbe rimasto per sempre con lei, era inutile negarlo.

“ Ma io… io.. non credo di esserne in grado..”

Balbettò, cercando di trovare l’approvazione negli occhi scuri di Caleb che parevano però furenti di rabbia.

Non rispose al mugolio disperato della piccola vampira.. no , perché  qualcosa di più interessante catturò la sua attenzione.

Sentiva l’odore, quell’ odore così piacevole e forte scavargli le narici, inebriandolo.

Daphne.

Non era tanto lontana ormai… e non era sola.

Vampiri.

Non sarebbe passato molto dal momento in cui si sarebbero trovati faccia a faccia per la resa dei conti, ormai l’odore della piccola era percepibile anche per la piccola Rose.

Era ora.

“ Edward Cullen… ci vediamo finalmente..”

Un sarcastico ghigno accompagnò le parole sibilline di Caleb che guardò il vampiro e la piccola arrivare davanti a loro a passo sostenuto.

Edward lo guardò maligno, spostando poi lo sguardo cagnesco verso Rose, riconoscendola.

Rose indietreggiò di qualche passo, sperando di essere protetta da Caleb.

Il vampiro poggiò delicatamente Daphne dietro le sua spalle, avvicinandosi ai due, furenti di rabbia.

“ Già… Caleb… oserei dire che era ora che arrivasse questo momento …”

Un altro passo.

Lento, cauto.

Daphne trattenne il fiato impaurita.

“ Non mi hai ancora presentato la tua… amica..”

Fece,con un punta di sarcasmo, indicando Rose alle sue spalle.

La vampira non proferì parola, serrando i canini tra le labbra carnose, inviolate.

Lo sguardo di Edward, carico di odio e di risentimento nei suoi confronti, la inibiva a tal punto da non riuscire a ragionare.

“ Adesso che farai piccola vampira?”

Il pensiero di Edward le trapanò la mente come un lampo che squarcia il cielo già torbido e nuvoloso.

 Immediatamente cercò di sfoderare il suo scudo, cercando di proteggersi alla meglio dal vampiro che l’avrebbe sicuramente finita per prima senza troppi scrupoli, vendicandosi di ciò che aveva fatto patire ad Alice.

Qualcosa la bloccò.

Fu un secondo, un attimo veloce e rapido che sembrò non essere esistito.

Daphne fu davanti a lei, dando le spalle ad Edward.

I suoi occhi cerulei la guardarono intensamente, quasi potesse ucciderla con un solo sguardo tanto era definito ed intenso.

Rose indietreggiò forzatamente, quasi non potesse reggersi in piedi.

Fu un secondo.

Un attimo, veloce e rapido.

Era davvero successo?

Daphne si era opposta allo scudo di Rose, respingendolo con una forza ed un energia davvero fuori dal comune, qualcosa che era scaturita spontaneamente, senza nessuna premeditazione.

La bambina vacillò per qualche secondo, portandosi le mani alle tempie.

“Daphne! Daphne!”

Edward si slanciò urlando verso la bambina, così come fece  subito dopo Caleb.

“ Non provare ad avvicinarti a lei.”

Il ringhio rabbioso di Edward percosse le mura della casa, rendendole fragili ed inconsistenti.

I due vampiri si allontanarono velocemente, battendo la momentanea ritirata.

“ Daphne, Daphne ti prego svegliati… tesoro, apri gli occhi!”

Edward cercò di scuoterla, cercando in tutti modi di svegliarla.

Il colorito era spento, la sua pelle più pallida e il colorito delle guancie meno vivo del solito.

No. Non poteva lasciarlo, non poteva.

Lanciò un pugno contro il pregiato pavimento in maiolica fine, lesionandolo.

La sua rabbia era talmente forte da poter distruggere qualsiasi barriera si fosse presentata davanti.

Cose, animali, oggetti, uomini… vampiri..

Cercò di sentire il battito del cuore della piccola, sperando di sentirlo ancora forte e regolare.

O almeno di sentirlo…

Era come un flebile rintocco di una campana.

Piccoli, sordi, che andavano a scemare lentamente qualche attimo dopo, come se non avessero la consistenza necessaria per essere sentiti ad oltranza.

“ Edward!”

Alice, Rosalie, Esme, Emmett, Jasper… erano arrivati tutti.

Ma uno, il più importante, gli era utile in quel momento così tragico e irto di tensione.

Ogni minuto, ogni secondo che passa potrebbe essere l’ultimo.

Come puoi viverlo?

Come puoi viverlo, pensando che può essere l’ultimo?

Carlisle, agilmente, raggiunse il figlio, supino sulla bambina distesa sul pavimento freddo, ma mai gelido come la sua pelle.

Edward si scansò, lasciando spazio a Carlisle, stravolto.

Si era sacrificata per lui… per lui…perché?

Perché aveva sacrificato il suo piccolo cuore per lui, per un cuore che era fermo da così tanto tempo?

Per una vita inutile, ormai priva di motivi per essere vissuta davvero?

Esme si avvicinò al figlio, poggiandogli una mano sulla spalla, meno algida del solito.

“ Dobbiamo trovare Bella.. dobbiamo trovarla adesso..”

Fu il gemito sofferto di Edward, caricando le parole di una rabbia crescente, riluttante verso Rose e Caleb.

Esme annuì, voltandosi verso il resto della famiglia.

“ Organizziamo due schiere di perlustrazione. Alice, Jasper voi ripercorrete questo corridoio, controllate tutto, spanna per spanna, centimetro per centimetro.”

Esclamò, incorruttibile come forse mai Edward l’aveva vista, mentre dava le disposizioni, prendendo delle veci che non erano mai state sue.

“ Emmett, Rosalie.. proseguite dall’altro lato, anche voi, non fatevi sfuggire nulla”

Edward annuì, mentre i due si slanciavano a grandi passi dal corridoio opposto, scuro e misterioso come gli altri.

“ Tu rimani qui con Carlisle, portate la bambina al sicuro..”

Edward bloccò l’avanzata della madre, guardandola con occhi sicuri, volgendo languidamente lo sguardo verso la bambina che era ora sotto le cure di Carlisle.

“ Io ho un conto in sospeso con qualcuno…”

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice J

 

 

Rieccoci qui, con un altro capitolo, stavolta piccolino, volutamente piccolo, perché questo tredicesimo sarà spezzato in varie parti XD

Questo l’ho chiamato Prologo, giusto per dare un idea di ciò che sarà lo scontro tra i Cullen al gran completo e Caleb, Sophia e Rose.

Sono contenta come sempre di trovare le vostre recensioni, è davvero molto stimolante per me sapere che qualcuno apprezza questa storia, dato che io sono sempre molto restia a far leggere le mie storie e a pubblicarle su internet specialmente…

Bhe, che dire, come sempre vi ringrazio, per chi commenta, per chi legge, per chi ha messo la fic tra le preferite \ seguite.

Spero di non perdere troppo tempo con la revisione dell’altra parte del capitolo… non vi assicuro nulla, ma non dovrei metterci troppo XD

 

xnoe_princi89: Lo so , mi piace troppo lasciare suspense XD  Il legame tra Daphne ed Edward si spiegherà nei prossimi capitoli ^^ Grazie ancora per seguirmi sempre con i commenti!

 

X anna cullen,:Anche a te, un mega super GRAZIE per le tue recensioni : )

 

xConfusina_94,: *__________* Mi commuovo XD Finalmente arriva la carica dei Cullen XD Grazie anche a te, gentilissima davvero!

 

 X titty88: Commossa?? Sul serio? *___________* Non sai quanto piacere mi fa saperlo!Sul fatto che Edward sia il padre di Daphne… bhe, lo scoprirete XD

 

xNessie93: Ma ciao XD Bhe, ancora non lo so se metterla in questo capitolo, ma i due piccioncini di rincontreranno a breve XD Devo trovare una canzone adatta *-* Non posso farli incontrare senza una canzone stupendissima *-*

 

Xfrancef80: Grazie per i commenti… mi scuso per l’inconveniente con il carattere… purtroppo questo Html crea sempre problemi .-. Spero di riuscire a rendere una dimensione accettabile XD

Scusami ancora!

  
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