Albus Potter rifletteva su come quell’anno fosse iniziato in modo davvero insolito. Sarà che era l’ultimo anno, sarà che i professori parlavano già degli esami, sarà perché nell’aria si sentivano le aspettative degli alunni più grandi verso il futuro, sarà perché era l’anno delle “ultime volte”, restava di fatto che nulla era come al solito. In primis, il suo migliore amico era diventato improvvisamente l’essere più lunatico del mondo. Scorpius Malfoy, famoso in tutta la scuola per la sua indole tranquilla (almeno per quel che riguardava la sfera emotiva), ora era soggetto a cambiamenti d’umore alquanto preoccupanti. Un esempio? Iniziamo dal viaggio in treno. Era rimasto tutto il tempo con lo sguardo perso nel vuoto, fingendo di godersi il paesaggio. Se Albus gli rivolgeva la parola, lo ascoltava senza prestargli alcuna attenzione. Se gli parlava Rose, era anche peggio: la fissava con estrema attenzione, ma senza realmente registrare ciò che diceva e poi, quando se ne rendeva conto, distoglieva immediatamente lo sguardo. Inizialmente non aveva preso la cosa sul serio, convinto che fosse solo una cosa momentanea: forse Scor era un po’ stanco o magari era anche lui un po’ pensieroso a causa del nuovo anno. Poi però arrivati a scuola la situazione non era cambiata, anzi. Il suo umore era divenuto sempre più variabile. Un giorno, ad esempio, lui e Scor stavano tranquillamente chiaccherando aspettando l’inizio della lezione. Il tempo che Rose li raggiungesse e si sedesse accanto all’amico, che questi si era voltato dall’altra parte, improvvisamente silenzioso e immerso nei propri pensieri. E anche Rose non era tanto normale. Solitamente gentile e disponibile con tutti, era dall’inizio dell’anno che spesso si rintanava in camera o evitava di stare in compagnia dei due amici, preferendo a loro la solitaria compagnia di un buon libro. Una volta o due, era riuscita addirittura a litigare con Scorpius! In quella occasione, Albus era rimasto senza parole! La dolce, gentile, tranquilla Rose, che all’improvviso rispondeva all’amico con parole degne di una serpe! Fu in quel momento che Albus capì. Fece 2+2. È scoprì che il risultato era 4. Prendi il fatto che entrambi i tuoi amici sono di strano umore da quando si sono salutati alla stazione mentre tu non c’eri. Somma ad esso che il loro umore precipita solo quando si trovano alla presenza l’uno dell’altro. Scoprirai che il risultato finale è che hanno litigato e non te l’hanno detto. Ma certo! Probabilmente avevano avuto un piccolo bisticcio, ma non glielo avevano detto per non farlo preoccupare. Ma ora ci avrebbe pensato lui a risolvere la situazione. Albus uscì di corsa dal dormitorio e si diresse alla torre dei Corvonero, la casa della cugina. “Pensavano di potermi ingannare” rifletteva fra sé ”ma si sbagliavano. Chissà come ci resta errano quando sapranno che ho capito tutto. D’altra parte, 2+2 fa 4!” E fu così che Albus Severus Potter scoprì che la matematica non può essere associata a tutto, perché nella vita 2+2 può fare anche 5. Quando lo scoprì? Quando vide Rose, sua cugina, e Scorpius, il suo migliore amico, scambiarsi il bacio che, di lì a poco tempo, sarebbe stato sulla bocca di tutti.

Eccoci alla conclusione! Spero che sia piaciuta e di non avervi annoiato troppo! Un ringraziamento a chiunque abbia letto e in particolare a potterina1993, che ha commentato il precedente capitolo anziché tirarmi i pomodori per il tempo che le ho fatto a spettare. XD