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Autore: MackenziePhoenix94    07/10/2017    2 recensioni
SECONDO LIBRO.
Sono trascorsi due anni dall'ormai ribattezzata Civil War.
Bucky Barnes, Steven Rogers, Sam Wilson, Clint Barton, Sharon Carter, Scott Lang e Wanda Maximoff sono scomparsi senza lasciare alcuna traccia.
Charlotte Bennetts si è trasferita nell'attico di Tony dopo che il suo appartamento è stato distrutto.
Nick Fury è semplicemente furioso perché, usando parole sue, il progetto Avengers è andato a farsi fottere.
L'Hydra sembra essere, ancora una volta, solo apparentemente sconfitta.
E poi c'è James, che di normale ha solo l'aspetto fisico.
Sarà proprio una decisione impulsiva del ragazzo a scatenare una serie di eventi catastrofici...
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brock Rumlow, James 'Bucky' Barnes, Steve Rogers, Tony Stark, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Charlotte si svegliò all’improvviso, spalancando gli occhi, non si trovava più nella Villa di Tony a Malibù, bensì alla Base dello S.H.I.E.L.D.

“Ehi, non ti alzare, sei ancora troppo debole!” esclamò Stark, cercando di convincere la giovane a sdraiarsi di nuovo nella brandina e chiudere gli occhi ma lei non lo ascoltò, uscì dalla stanza e si precipitò correndo nell’ufficio di Nick Fury.

Lo trovò dietro la sua scrivania, con la sua aria sempre inscrutabile.

“Nick!”

“Agente Bennetts, sono contento di vedere che ti sei svegliata. Iniziavamo ad essere preoccupati per te”

“Rumlow ha rapito James, dobbiamo fare subito qualcosa”

“Per quanto riguarda la prima cosa che hai detto: si, hai ragione. Per quanto riguarda la seconda: non se ne parla nemmeno”

“Che cosa?” domandò Charlie spalancando gli occhi “che cosa significa quello che hai appena detto? Non hai intenzione di soccorrere mio figlio?”

“Non sono intenzionato a sacrificare i miei uomini per l’incoscienza di un ragazzino. James era destinato a fare questa fine dallo stesso momento in cui è salito in quel traghetto. Sono stato uno stupido a pensare di creare una seconda squadra di Avengers composta da quattro adolescenti. Almeno le perdite sono state limitate”

“Le perdite sono state limitate? Non si tratta di una pedina, si tratta di mio figlio!”

“Se quella volta non andavi a letto con il Soldato D’Inverno tutto questo non sarebbe accaduto, Bennetts”

“Stai dicendo che la colpa è mia? Che sono una pessima madre?”

“Sto solo dicendo che hanno inventato le precauzioni appositamente per evitare incidenti di percorso. Riguardo a questa faccenda sono irrevocabile, come ti ho già detto non sono intenzionato a sacrificare una sola vita”

“Davvero?” chiese Charlie, incrociando le braccia “se non salviamo Jamie il prima possibile saranno molte le vite che verranno spezzate. Ti ricordo che mio figlio è per metà un Gigante Di Ghiaccio. Sono sicura che Rumlow lo torturerà fino a quando non avrà ottenuto tutte le informazioni per distruggerci. Vorrà trasformarlo come l’Hydra ha fatto con suo padre, ed a quel punto chi riuscirà a fermarlo? Tu? Io? Che cosa farai quando sarà troppo tardi?”

“Mi stai minacciando, Agente?”

“No, Nick, ti sto solo evitando di fare una cazzata” mormorò lei con un’espressione affranta.



 
Tony si voltò in direzione della porta della stanza quando si aprì e vide Charlotte entrare con il fiato ansante, le guance quasi in fiamme.

“Allora? Hai parlato con Fury?”

“Sono riuscita a convincerlo a cercare James. Che cosa facciamo? Dove… Da dove iniziamo?”

“Credevo avessi già un piano” rispose il miliardario, prendendo posto nell’unica sedia presente nella camera; la porta si aprì una seconda volta ed apparve Natasha.

“Ho appena fatto visita a Rhodey ed ai ragazzi. Stanno tutti bene ma devono ancora riprendersi dalle lesioni e Nick non è intenzionato a fare qualcosa per…”

“Non ti preoccupare” la bloccò l’amica con un mezzo sorriso “sono riuscita a fargli cambiare idea, ma io e Tony non sappiamo che cosa fare”

“L’Hydra non è mai stata un campo di mia competenza. Potresti chiedere al tuo amico Rogers di darti una mano, lui è il massimo esperto riguardo a questo”

“Steve non vuole più avere nulla a che fare con me. Lui non ci aiuterà mai, penserà ad una trappola per incastrare lui e la sua squadra”.

Tony Stark si passò una mano nel pizzetto nero, riflettendo su quello che potesse essere un possibile piano e non era affatto semplice per lui, dato che solitamente agiva e basta.

Si batté una mano sulla fronte quando capì finalmente ciò che dovevano fare.

“So cosa dobbiamo fare”

“Cosa?”

“Charlie, ti ricordi quando siamo stati in Siberia? In quel vecchio laboratorio dell’Hydra?”

“Tony, questo non è il momento adatto per pensare a quello che è accaduto”

“Provaci solo per un istante. Fidati. Cerca di pensare a quanti eravamo dentro a quel laboratorio”.

La giovane fece un enorme sforzo a chiudere gli occhi ed a tornare indietro nel tempo, al giorno in cui la sua vita si era frantumata per la terza volta; non aveva mai ripensato a quando Bucky aveva provato a strangolarla, a quando le aveva detto in faccia che la voleva uccidere con le sue stesse mani, perché faceva ancora troppo male.

Rivide sé stessa, Tony, Steve, Bucky e le sei teche che contenevano i Soldati D’Inverno uccisi nel sonno.

Nei suoi ricordi non c’era nulla che sembrava utile per lei e per James; poi, però, le tornò in mente una scena che aveva del tutto scordato.

C’era una porta di metallo, rinforzata in modo che nemmeno lo scudo di Steve potesse provocarle qualche danno.

Nella porta c’era un oblò e dietro quel vetro il volto di un giovane uomo: colui che aveva fatto in modo che si scatenasse la guerra civile all’interno degli Avengers, in modo da vendicare la famiglia che aveva perduto durante gli eventi di Ultron.
L’unica persona che sapesse tutto sull’Hydra.
   
 
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