Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: DD_Diddi    12/10/2017    0 recensioni
Come sarebbe la storia se Fred avesse avuto una ragazza? Una ragazza che era legata ad entrambi i gemelli e che, come e con George, non si da pace per la morte di Fred? Una ragazza che non riesce a dimenticarlo ed è pronta a tutto per far sorridere di nuovo George e sé stessa?
Troverà una soluzione a quella perdita che sembra ogni giorno più incolmabile, anche dopo 5 anni?
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Quando mi sveglio il giorno dopo sento il letto vuoto, per l'ennesima volta. L'ho sognato: eravamo felici, ho sognato che ci saremmo sposati con George e Angelina. Si erano scambiati per prendere in giro noi e gli invitati, scordandosi che li riconosco quasi sempre. Ad esempio, quando ad Hogwarts venivano letteralmente a prendermi dal letto per sgusciare nelle cucine o a 'decorare la classe per il giorno dopo' o a fare un giretto nei dintorni, mi era difficile riconoscerli nel buio. Mi tornano in mente tanti ricordi ma uno prevale, mi guardo l'anello all'anulare sinistro e penso a quel giorno, un po' prima del giorno peggiore della mia vita:

Eravamo seduti su un albero, un po' per stare soli e un po' per evadere dal clima pesante che ora so essere di pre-guerra. Spesso ci ritagliavamo un angolino tutto nostro, amavo passare il tempo con i gemelli, ridevo tanto e mi distraevo dallo studio, ma, da quando avevo scoperto che i miei sentimenti erano ricambiati, adoravo anche stare sola con Fred. Quel giorno eravamo in silenzio, lui mi cingeva la vita con il braccio e sorrideva agitato, mi era nuova quell'espressione.

"Allora, mi vuoi dire che hai?" gli domandai sorridendo, come sempre quando c'era lui

"Oh beh nulla, stavo solo riflettendo se fra un po' di anni sarai ancora così bella, pensa che brutto se ti guarderò pensando 'Oh mio dio e questa è mia moglie? E' orrenda, dovrei tornare indietro in quel 30 maggio ed impedirmelo!" rispose giocondo

"Ah-ah come sei simpatico Fred Weasley! Saresti fortunato ad avere una moglie come me!" lo informai assumendo una faccia da finta offesa, dopo tutto ero abituata al suo modo di scherzare. Lui mi guardò con un sopracciglio alzato, come se stesse aspettando qualcosa

"Aspetta un attimo, oggi è il 30 maggio.. Cosa significa Fred?!" mi agitai cominciando a realizzare le sue parole, sperando non fosse uno scherzo. Se così fosse stato l'avrei buttato giù e gli avrei fatto davvero male, parola d'onore

"Significa solo una cosa mia dolce Vì" rispose lui sempre più divertito dalla mia reazione, mentre estraeva dalla tasca una scatolina.

Dentro c'era un anello, era ricamato con un motivo a squame e al centro c'era una vera scaglia di drago con riflessi arcobaleno. Mi colpì molto, era semplice ma bello, specie considerato il mio fascino per quelle creature. Semplice e bello come il mio Fred.

"Violet De Rose, siamo giovani e innamorati, potremmo morire domani o forse fra pochi minuti. Potrebbe essere avventato, ma ti amo e voglio sposarti. Voglio avere un motivo in più per vivere, voglio combattere sapendo di avere qualcosa da costruire e tu sei la persona con cui voglio condividere tutto questo. Vuoi sposarmi?" sputasti fuori di botto, non so se te lo fossi imparato così bene a memoria o se arrivò al momento, ma so che solo una risposta mi balenò in mente, mentre tu mi guardavi con gli occhi sgranati

"Sì, mille volte sì Fred!" esclamai per poi baciarti nel bacio più profondo che abbiamo mai avuto, mentre ripetevo di amarti e tu facevi lo stesso.

"Mi spiace, meriti un vero anello ma date le condizioni attuali e il fatto che abbiamo appena aperto il negozio è tutto ciò che potevo darti. Me l'ha fatto Charlie, sperando ti piacesse comunque" mi confidasti un po' imbarazzato

"Non mi importa, è stupendo Freddie. E' il tuo dono per me, questo basta.. e per favore smetti di essere così serio, quasi non ti riconosco" dissi scoppiando a ridere e tu ti aggiunsi a quella risata.

 

Il più bel giorno della mia vita.

Comincio a pensare a qualcosa che non dovrei: deve esistere un modo per riaverlo, per quanto sia sbagliato e chissà a quale prezzo deve esserci. Non vorrei nemmeno pensarci, ma mi manca da troppo tempo.

Oggi è domenica, il negozio è chiuso quindi io e George dovremmo andare alla Tana per stare con gli altri. Non ci andrò, non voglio dare false speranze al mio più caro amico e quindi cercherò una soluzione per il bene di tutti noi in silenzio.

"Ehi Vì, andiamo?" mi chiede George bussando alla mia camera

"Non mi sento molto bene, nulla di grave ma preferisco stare a letto ed evitare di contagiare la tua famiglia. Tu va pure, ci vediamo dopo."

"Sicura? Non hai bisogno di nulla, posso restare se vuoi"

"No, grazie. A dopo Georgie"

"Come preferisci, ciao Vì"

Aspetto di sentire la porta chiudersi, per poi spiare dalla finestra che esca. Quando vedo il rosso sparire mi alzo e mi vesto, nulla di particolare: devo solo andare in biblioteca. Mentre cammino per strada osservo le persone che parlano e ridono, le invidio.. sono così.. serene..

In biblioteca mi dirigo nel reparto Arti Oscure, mi scorre un brivido lungo la schiena ricordando le orribili cose che ci troverò. Non mi aspetto di trovare un libro che dica in grande e grosso 'RESURREZIONE', non so nemmeno se sia possibile, ma da qualche parte devo pur cominciare. Setaccio ogni scaffale, ogni copertina, apro qualche tomo ma non trovo nulla che mi interessi. Mi tornano in mente la pietra filosofale e i doni della morte: la pietra fallì con il fratello che la usò, inoltre non ho idea di dove sia.. ma ora so cosa fare, chi cercare: la Morte.

Guardo un attimo l'ora e mi rendo conto che George non dovrebbe essere ancora tornato, ma lo sarà a breve e quindi devo sbrigarmi. Riperlustro gli scaffali e non trovo nulla. Avrei dovuto immaginarlo: come può essere un essere fisico? Era un puro concetto. Sospiro abbattuta, poi ritorno a casa. Come se non bastasse sento George cercarmi in giro.

"Sono da basso, stavo curiosando qui attorno per svagarmi un po'" gli urlo informandolo

"Ah eccoti" dice entrando nel negozio sorridendo "Mi stavo preoccupando. Mamma mi ha fatto portare un po' di cibo e dolcetti e mi ha detto di dirti di riprenderti, ne vuoi?"

Ricambio il sorriso, entrambi sono spenti, ma è qualcosa

"No tranquillo, è davvero dolce comunque" lo abbraccio, a volte mi pento di non dirgli mai che gli voglio bene. E' solo che non sono fatta così, anzi lui e Fred hanno sempre tirato fuori quella piccola parte emotiva di me.

"Come siamo affettuosi, hai bisogno di qualcosa?" ridacchia piano, un piccolo momento di scherno perché in realtà sa cosa provo.

"Idiota.." ribatto sciogliendo l'abbraccio. "Sei già a casa?"

"Sono passato a vedere come stavi, se non è un problema volevo uscire con Angelina e rimango da lei stanotte" mi informa

"No va benissimo, era un malessere passeggero" non sono sicura mi creda, ma almeno fa finta.

"Ci vediamo più tardi Vì, se vuoi raggiungerci ne siamo felici" conclude con un occhiolino

"Va pure a pensare i dettagli sulla cerimonia, ciao George. Passate una bella nottata" insinuo salendo e andando in camera

Mi stendo a letto, sono affranta nonostante non avessi grandi aspettative. Involontariamente, ad occhi chiusi, ripenso alla storia dei tre fratelli. Non riesco proprio a vedere la Morte come un concetto astratto, cozza con la storia: qualcuno deve pur avere dato loro i doni. Ma come?

Credo di essere una ragazza abbastanza sveglia, se sono stata smistata nei Corvonero ci deve essere un motivo, ma non riesco a risolvere questo enigma: la Morte c'è o non c'è? Rifletto a lungo e poi capisco di essere un' idiota! Non la vedi, ma c'è: il mantello la copre! Perfetto, presumendo sia vero come vederla? Dove trovarla? Sicuramente dove qualcuno muore, ma non voglio uccidere per salvare un'altra persona.. in un ospedale invece dovrebbe apparire, alcuni muoiono lì. Ora il problema più grande: come vederla? Gli incantesimi non funzionano. Sono troppo ottusa, forse non sono io che devo andare da lei, ma il contrario. I fratelli sfiorarono la morte e Lei si presentò davanti a loro. E' folle, ma forse ho un piano: un giorno, a casa Weasley, Hermione ricordò di quella volta in cui Harry la superò a lezione di Pozioni, certo ci riuscì grazie al libro corretto del 'Principe Mezzosangue', il punto è che il Distillato della Morte Vivente può essere ciò di cui ho bisogno. Fortuna vuole che sia brava a creare pozioni, non so se così brava. Inoltre la pignoleria di quella ragazza ha ribadito e marcato gli errori, quindi dovrei riuscirci. Spero.

Prendo gli oggetti che mi servono e gli ingredienti, seguo la ricetta cercando di ricordare bene le correzioni. Ci vuole un po' e quando ho finito è rosa acceso, non pallido. Sospiro e rifaccio tutto. Questa volta il colore è giusto, ma non posso berla qui: che succede se George torna e mi trova a terra mezza morta? Fallisco, ecco cosa succede.

Penso intensamente a una piccola cascina abbandonata dove andavo a volte con Fred e mi materializzo dentro.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: DD_Diddi