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Autore: The_Glue    12/10/2017    0 recensioni
Quanto a lungo ci si può nascondere?
Genere: Angst, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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È prima un rumore sordo, una piccola vibrazione, poi un suono squillante e no, non è la sveglia, è l'ultima campanella. Anche questa ennesima, infernale, infinita giornata scolastica è finita, ed anche oggi, come ieri ed il giorno prima ancora, mi sono tenuta sveglia tra un'acqua sporca che è il caffé della macchinetta del mio piano, una gomitata nello sterno da parte della mia compagna di banco, ed una sigaretta fumata troppo in fretta nel bagno all'intervallo. Non sarà il massimo, ma è il meglio che posso fare adesso. In ogni caso, tornerò a casa e mi metterò a letto, ho cinque ore di sonno perso da recuperare e non ho la minima intenzione di accumularne altre. Magari se non mangio riesco anche a svegliarmi in tempo per fingere di studiare, tanto per fare felice mia madre (sembra io sia nata unicamente per questo e, peggio ancora, è accertato che invece la cosa che mi riesce meglio è il diretto opposto). Non è male pensarci adesso, con vicino l'idea che quando dormirò non penserò più a niente, a qualcosa dovrò pur pensare visto che ho tre km di strada da fare a piedi per arrivare a casa, per carità, ottimo per la salute e la linea, ma fa ancora troppo caldo e mettere due passi in fila sta diventando letteralmente un'impresa. Mica come per quegli stronzi dei miei compagni di classe, che stanno andando via in motorino, prego, fate pure, vivete una vita felice anche per noi salutisti e, mi raccomando, il prima possibile: schiantatevi. Okay, lo so, non dovrei essere tanto incattivita, a maggior ragione considerato il fatto che sono un soggetto estremamente facile al senso di colpa (tipo, stamattina ero in straritardo, c'era un signore anziano che camminava davanti a me in una strettoia, ho dovuto superarlo e non mi sono ancora perdonata l'idea che lui si sia potuto sentire in difetto). Non voglio davvero che si schiantino, o almeno credo, sono solo troppo arrabbiata perché su uno di quei motorini dovrei esserci anch'io, perché prima di augurargli il male sognavo per loro le cose migliori dell'universo. Questo prima che le due persone più importanti della mia vita decidessero di mettere su famiglia tenendomi all'oscuro di tutto. E sto parlando del mio ex e della mia (ex) migliore amica, sia chiaro. Con loro dovrebbero essere la sua nuova migliore amica ed il migliore amico di lui, il quale è da sempre innamorato di lei. È un po' contorta ma così stanno i fatti. Mi chiedo spesso come abbia fatto ad accettare la situazione senza battere ciglio, se poi anche lui ci sta male ma non ha nessuno a cui dirlo o se finge così bene che gli vada a genio la cosa che ha finito per crederci per davvero. Mi chiedo come ci si senta ad affrontare certe cose in maniera matura senza fare di ogni più insignificante dettaglio la fine del mondo. Come ci si possa alzare dal letto la mattina e, nonostante tutto, vedere i colori. Un po' lo apprezzo, lui ha ancora degli amici, forse la supererà, non prende pillole ed eravamo abbastanza amici prima che mi mettessero tutti contro. Credo anche che mi dispiaccia non poterci più parlare ma essere sempre stanca non mi permette di distinguere chiaramente le emozioni, ammesso che sappia ancora provarne. Quello che so per certo è che adesso riesco a vederlo soltanto come il loro cagnolino, quello troppo debole per urlargli in faccia la verità e restare solo. Comunque non li odio, non riesco neanche a portare rancore, ma suppongo che vederli tutti i giorni non aiuti la causa. 

Intanto busso per la terza volta al batacchio del portone di casa mia, che non ha ancora un citofono, quando mia madre viene ad aprirmi. Mi saluta, mi dice che ha preparato una cosa buonissima per me e mi fa tenerezza che si sforzi così tanto per tenermi in vita. Ad ogni modo le rispondo che non ho tanta fame e che andrò a riposarmi un po'. Lo so che si è intristita, ma non ho la forza per curarmene.

  
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