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Autore: SophLandd    17/10/2017    5 recensioni
«Derek, promettimi che troverai qualcosa per non mollare.
Promettimi che troverai qualcuno da amare. Promettimelo.»
Gli scongiura Stiles, sull'orlo delle lacrime.
Derek aumenta la stretta, sorpreso dalle sue parole.
Non si volevano sucidare dopo tutto questo?
E adesso lo sta pregando di vivere?
«Io...te lo prometto, Stiles. Ma solo se tu farai altrettanto.» Sospira.
Le loro mani si illuminano di rosso, e Stiles sorride tristemente, annuendo.
«Te lo prometto anch'io, Derek.»
E scioglie le loro mani, alzandosi di botto, e scappando da quel posto, dopo essersi infilato velocemente la maglia. Derek non riesce a dire nulla, e pensa che probabilmente quella sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe visto quel ragazzino.
Oh, quanto si sbagliava.
// Tratto dal Capitolo 2.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Finalmente dopo qualche ora arrivano a destinazione, e tutti scendono dal pulmino, prendendo le proprie cose.

L'hotel è davvero grande, e si fermano tutti nell'ampio ingresso, sistemandosi sulle poltrone. 
Ci sono tanti quadri antichi appesi alle pareti. Derek parla un attimo con la segretaria dell'edificio, dando le spalle ai ragazzi, e Stiles forse si mette a guardare un punto ben preciso del ragazzo, dove non dovrebbe.

«Stiles, smettila di fissargli il culo.» Lo riprende Scott, e fortuna che Theo non si é accorto di nulla.

Derek poi si gira, con il foglio delle camere assegnate in mano.

«Adesso leggeró le coppie e le varie stanze.» Afferma, mentre alcuni si lamentano sul non poterle scegliere.

«...Poston con Lommer, stanza 24...» Inizia a leggere, mentre i primi due cominciano a salire le scale dell'hotel, con le valigie in mano.

«....Reaeken con Lahey, stanza 53...» Theo sbuffa, credendo fin dall'inizio di poter stare con il suo ragazzo. 
Isaac, dal canto suo, rimane piuttosto indifferente alla cosa, con la sciarpa ben stretta al collo.

«....Stilinski con McCall, stanza 101...» Finisce di leggere, essendo rimasti solo Scott e Stiles. I due sospirano di sollievo, ringraziando silenziosamente Derek per essere stati messi insieme.

Salgono due piani, quando arrivano davanti alla stanza. Scott l'apre con le chiavi, e la prima cosa che Stiles fa è buttarsi su uno dei due letti singoli.
Diversamente dalle aspettative, appena ci atterra sopra il ragazzino cade a terra, notando che il letto era giá rotto, con un buco enorme nel mezzo. 
Le coperte avevano nascosto il tutto.

Scott intanto piange dal ridere, piegandosi in due.

«Bastardo, aiutami.» Borbotta Stiles, così Scott gli dá una mano, per poi controllare subito com'è il suo letto. 
Tutto okay.

«Dobbiamo farlo presente a Derek.» Gli fa notare Scott.

Stiles fa una smorfia.

«E ovviamente dovró andare a parlargli io?» Intuisce, mentre il suo migliore amico annuisce.

«A meno che non vuoi dormire a terra.»

Stiles sospira pesantemente, per poi uscire dalla stanza, e cercare di capire dove possa trovarsi Derek. 
Se non sbaglia è al piano superiore, stanza 206. 
Così sale di nuovo le scale, per poi ritrovarsi davanti alla fantomatica stanza.

Esita a bussare, e aspetta con ansia che il ragazzo gli apra la porta.

Si ritrova davanti un Derek perplesso, che sembra guardarlo con un certo distacco e freddura. Stiles si sente oppresso dal suo sguardo.

«Cosa c'é?» Parla il ragazzo, visto che il ragazzino sembra aver perso l'uso della parola. 
Forse colpa di quegli occhi verdi.

«Umh, il mio letto è rotto, quindi non so come fare.» Spiega brevemente, abbassando il capo.  
Derek incrocia le braccia al petto, pensandoci su, per poi sospirare.

«Puoi venire qua, mi hanno dato un letto matrimoniale.» Gli propone, con un volto impassibile. 
Stiles a quel punto alza lo sguardo su di lui, non sapendo cosa rispondere. 
Sa che non è un bene per i suoi ormoni essere nella stessa stanza di Derek, ma non ha altra scelta. 
Non gli va affatto di dormire per terra.

«Va bene.» Accetta, per poi andare a prendere la sua roba dalla camera di Scott.

«Ti abbandono, amico.» Gli fa, afferrando la valigia e il borsone.
Scott lo guarda senza capire.

«Che ti ha detto Derek?»

Stiles stringe le labbra.

«Che posso dormire da lui.»

Scott fa uno sguardo preoccupato.

«Proteggiti il culo stanotte, amico.» 
Si raccomanda, beccandosi una cuscinata in piena faccia.

«Aspetta, perchè dei due dovrei essere io il passivo?» Fa finta di offendersi il ragazzino, e Scott lo guarda come se non fosse abbastanza ovvio.

«Per prima cosa, ti sembra che Derek sia uno che si faccia dominare?» Gli fa notare, e Stiles si trova pienamente d'accordo.

«Seconda cosa, ho trovato in camera tua dei dildi, Stiles. Ne sono rimasto traumatizzato, devo ammettere.» 
A quel punto Scott fa una smorfia, mentre Stiles è rosso come un peperone.
Li aveva comprati qualche tempo fa, convinto di non avere alcuna possibilità con il ragazzo, e accontentandosi di fare pensieri poco casti su di lui, con qualche aiutino.

«A parte gli scherzi, come farai?» Domanda Scott, facendosi serio.

Stiles inarca le sopracciglia.

«A fare cosa?»

«Indovina, Stiles! Sei fidanzato, ma sei innamorato di un'altra persona, la quale mi sembra non stare un granchè bene a causa tua, e con la quale devi condividere la stanza.»

Stiles si siede sul letto di Scott, sospirando pesantemente.

«Devo capire cosa voglio davvero, Scott. Se con Derek sia possibile costruire un qualcosa, senza che ci facciamo altro male, oppure se ormai è troppo tardi...»

---

Il pomeriggio i ragazzi non si allennavano, visto che é il primo giorno. Così la maggior parte di loro si sono riposati in stanza, o si sono andati a fare un giro al mare. 
Dalle finestre dell'hotel si può ben vedere un lembo di spiaggia, con il mare che sembra confondersi con il cielo.

Stiles è rimasto in camera di Scott, vedendo insieme all'amico qualche puntata delle serie tv di Netflix. 
Non sa ancora come affrontare Derek, ma sa che prima o poi devono parlare.
E abbastanza sicuro che i suoi sentimenti verso Derek non siano cambiati nel tempo.

A cena si sono tutti riuniti in un lungo tavolo, e Stiles aveva accanto Scott e Theo. Hanno parlato principalmente delle squadre che andavano ad affrontare in questo torneo, quando un cameriere li ha informati dell'evento di stasera.

Pare che l'hotel organizzi una serata con tanto di musica in un salone.
I ragazzi si sono tanto scaldati quando il cameriere ha aggiunto che non ci sono solo loro nell'hotel, e quindi ci saranno altri ragazzi e ragazze.
Stiles non voleva partecipare alla cosa, ma Theo lo ha in poche parole costretto.

Così adesso si ritrova a dover rientrare in camera di Derek, per potersi cambiare per la serata.
Appena entra dentro la stanza quasi salta, ritrovandosi il ragazzo accanto al letto. Con un solo asciugamano addosso.

Derek cinge l'asciugamano sui fianchi, e con l'altro si asciuga i capelli. 
É appena uscito dalla doccia. 
Stiles osserva a bocca aperta come i suoi addominali siano in bella vista e tutti bagnati.

"Dannazione", pensa, tra sè e sè, quando si accorge di avere appena avuto un'erezione. 
Cerca invano di nascondere il fatto.

«Sul serio, Stiles?» Alza una sopracciglia Derek, notando il rigonfiamento del ragazzino. 
Stiles diventa tutto rosso, boccheggiando.

«Non guardarmi così.» Lo riprende Derek, finendo di asciugarsi i capelli.
Stiles, ancora con la bocca dischiusa, trova il coraggio di parlare.

«Così come?»

Derek fa una strana risata.

«Come se fossi completamente nudo.»

A quel punto Stiles si vorrebbe solo sotterrare, e si sta già pentendo di aver accettato la proposta del ragazzo.
Forse era meglio dormire a terra.

Stiles borbotta qualcosa di incomprensibile, per poi rovistare fra la sua valigia. Non ha un granchè di vestiti, così si ritrova ad afferrare una maglia blu elettrico, e dei jeans attillati.

«Vieni stasera?» Chiede Stiles al ragazzo, cercando di non mostrarsi troppo interessato.

Derek gli volta le spalle per cambiarsi, lasciando cadere a terra l'asciugamano. Stiles tenta invano di togliere lo sguardo, e Derek sogghigna di nascosto.

«Non lo so.» Risponde, per poi afferrare una maglia nera. 
Indossa poi dei boxer, per girarsi verso il ragazzino.

«Senti caldo?» Lo provoca, notando come Stiles sia maledettamente rosso.

---

Il salone dell'hotel è pieno di ragazzi, e c'è una grande palla appesa al soffitto, che lancia luci colorate.
La musica proviene probabilmente da un grande stereo.

Stiles si avvicina a Scott, trovandolo accanto al lungo tavolo di bibite e alcolici. Alla fine sono maggiorenni.

«C'è più gente di quanto pensassi.» Commenta il ragazzino, mentre Scott annuisce.

«E anche molte ragazze.» Aggiunge Scott, ricevendo una gomitata dal migliore amico.

«Hai Kira, ti vorrei ricordare.» Lo riprende, versandosi su un bicchiere della vodka lemon.

Scott sembra fissare qualcosa alla loro destra.

«E là c'è Derek, che ti sta mangiando con lo sguardo.» Stiles avvampa, girandosi a sua volta verso il ragazzo. Derek è appoggiato con la schiena al muro, con le braccia dietro la schiena, e lo sguardo fisso sul ragazzino.

«Quanto cazzo è bello?» Esclama Stiles, rivolgendosi al migliore amico. Scott si ritrova a ridacchiare, mentre Isaac si avvicina ai due.

«Come va, ragazzi?» Chiede, versandosi della birra.

«Bene, Stiles stava appena facendo l'adolescente innamorato, commentando quanto sia bello Derek.» Lo prende in giro Scott, mentre Isaac si gira verso i due.

«Derek? Ah, sì, il coach. 
Mi dicono si stia dando molto da fare con le studentesse.» Li informa, mentre Scott lo trucida con lo sguardo.
Stiles smette improvvisamente di bere.

«Cosa?» Parla, ma Isaac intanto si è allontanato, accorgendosi di aver fatto una colossale cazzata.

«Sono solo voci, Stiles...» Cerca di tranquillizzarlo Scott, ma il ragazzino ormai non lo sta più a sentire.
La musica si alza, e si dirige arrabbiato verso il ragazzo.

Derek si vede arrivare il ragazzino, e si chiede confuso cosa voglia. 
Non dovrebbe andare da Theo?

«É vero che vai con le studentesse, Derek?» Osa chiedere Stiles, con un pò di coraggio dettato anche dalla piccola dose di alcool.

Derek sussulta, staccandosi dal muro.

«Cosa t'importa, Stiles?» Ribatte, abbassando lo sguardo. 
Stiles stringe le labbra.

«Prima dici che ti piaccio e poi vai a farti ragazzi a caso mentre sono in ospedale, Derek?» Lo accusa, ritrovandosi a pochi centimetri da lui. 
Dopo che lui aveva preso una pallottola per lui.
Lo sguardo di Derek però non gli è mai parso così vuoto e spento.

«Non siamo fidanzati, Stiles! 
Dov'é il tuo ragazzo, piuttosto?» Replica, chiudendo le mani a pugno. Ma come si permette di dirgli come vivere la sua vita?

«È per questo, Derek? Comportamento davvero maturo, complimenti!» Urla Stiles, cercando di farsi sentire nonostante la musica, intuendo che Derek se l'era presa per il fatto che sta con Theo.

Derek irrigidisce la mascella.

«Sai, Stiles? Non dormo più nel mio letto! E sai perchè? Perchè odora ancora fottutamente di te! 
Sono stanco di vivere, di impegnarmi sempre per fare le scelte giuste!» Grida, mentre Stiles resta in silenzio. 
Stiles si ricorda che aveva sentito che con il dolore molte persone perdono il controllo sulla propria vita.

«Quindi scusa! Scusa se non voglio piú gestire la mia vita! Scusa se mi sento di non doverti dare alcune spiegazioni! Scusa se cerco costantemente un modo per dimenticarti! Scusa se cerco di odiarti!» Continua a gridare, facendo indietreggiare leggermente Stiles. 
Poi Derek rilassa i suoi muscoli, evitando lo sguardo del ragazzino.

«E scusa se non ci riesco. 
Scusa se le storie da una notte non potranno mai riempire il posto che hai lasciato. Scusa se più cerco di dimenticarti ti penso. Scusa se mi sono innamorato di un mio studente, di uno stupido ragazzino logorroico. 
Scusa se tu in realtà sei e sarai sempre l'unico.» Conclude, osservando poi come Stiles abbia gli occhi lucidi, e lo sguardo che vacilla.

«Ti ammiravo, per non aver mai ceduto alle provocazione degli studenti...» Mormora, come se fosse una risposta per quello che Derek gli ha appena confessato.

Derek lo guarda tristemente.

«Mentre tu mi ammiravi, io m'innamoravo!» Grida, facendogli venire i brividi, per poi andarsene via tra la folla. Per fortuna nessuno ha prestato attenzione ai loro discorsi, tutti troppo presi dal ballare e dalla musica.

Stiles rimane imbambolato, chiedendosi perchè non ha avuto la forza di chiedergli di restare. 
Di urlargli che anche lui non può e non potrá mai dimenticarlo.

«Stiles, eccoti!» Esclama una voce alle sue spalle, e appena Stiles si gira si ritrova delle labbra sulle sue.
È Theo.

Stiles lo allontana immediatamente, come risvegliatosi da un lungo sonno, indietreggiando, per poi scuotere la testa. Gli occhi del ragazzino sono strabuzzati, due pozzi senza fondo.

«Tu non sei lui...» Sussurra, per poi scappare dal ragazzo, senza sapere cosa fare o dove andare. 
Va al bancone, prendendo altro da bere, con tanta voglia di dimenticarsi tutta la serata.

---

Derek sta in disparte, con la testa altrove, guardando distratto la gente che balla. D'un tratto gli si avvicina McCall, e nota che il ragazzo sta sostenendo con fatica una persona.

«Coach, si è ubriacato...è meglio se torna in camera...» Sussurra Scott, mentre Stiles cerca invano di togliersi dalla sua stretta. 
Derek guarda i due alzando un sopracciglio.

«Perchè l'ha fatto?» Chiede, mentre McCall scrolla le spalle.

«Non stava con me, l'ho ritrovato così.» Spiega, mentre Stiles cerca di dirigersi verso Derek, rischiando di cadere una decina di volte. 
Derek sospira, prendendosi come sempre cura del ragazzino, visto che a quanto pare non riesce a non mettersi nei casini almeno una volta.

Stiles sente la testa che scoppia, e si lascia portare in camera dal ragazzo, cominciando anche a vederci doppio.
Derek apre la porta della loro camera, e lascia il ragazzino stendersi sul letto. Gli prende il pigiama, cominciando a togliergli la maglia.

«Coosa faai?» Chiede Stiles, divincolandosi debolmente. 
Derek gliela toglie del tutto, nel buio della stanza, illuminati solo dalla luce della luna, provieniente dalle finestre.

«Ti cambio, Stiles.» Afferma, dandogli poi ordine di alzare le mani, per mettergli il sopra del pigiama.

Stiles a quel punto si fa più docile, avvicinandosi con il corpo a quello di Derek.

«Ti voglio, Derek.» Gli dice chiaramente, facendogli notare come là sotto qualcuno si sia risvegliato.

Derek manda giù la saliva, cercando di mantenere il controllo della situazione.

«Sei ubriaco, Stiles. Devi dormire.» Non si approfitterebbe mai di lui, nonostante vorrebbe quel ragazzino cosí tanto.

Stiles mugugna strane parole, per poi mettersi sotto le coperte.
Derek si stende accanto a lui, ad una certa distanza, ma Stiles non sembra proprio voler dormire.

«Perchè ti piaaccio, Deer?» Domanda, girandosi verso il ragazzo. 
Derek fissa il soffitto, sospirando.

«Perchè sei uno stupido ragazzino logorroico che si mette sempre nei casini, che si distrae spesso, che è quasi sempre nervoso...» Comincia a rispondere Derek, sentendo di poter continuare anche tutta la notte.

Stiles lo interrompe, offeso e divertito allo stesso tempo.

«Maaa questi sono tutti difetti!!!» Esclama, sentendosi improvvisamente stanco.

Derek sorride nel buio.

«Non per me.»

Stiles a quel punto si addormenta, con un unico pensiero sensato nella testa: deve parlare con Derek. 
E il prima possibile.

   
 
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