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Autore: The Only One    17/10/2017    0 recensioni
La vita di Thomas Smith, dubbio fisico senza arte ne parte, è stata finora tutt'altro fuorchè normale: ha una casa, una macchina, un lavoro, un moglie che lo apprezza e una vita sociale di tutto rispetto... almeno finchè non decide disgraziatamente di assistere alla presentazione dell'ultimo progetto di uno stravagante e sinistro figuro, il quale non sembra neanche avere una vaga parvenza di morale civile. Thomas finirà così catapultato in un mondo a lui sconosciuto, dove intraprenderà un viaggio pieno di mirabolanti (non è vero mai) avventure e conoscerà personaggi peculiari (e al limite del disagiante) che lo accompagneranno nella ricerca del modo che gli permetterà di tornare finalmente a casa
Genere: Avventura, Comico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Videogioco
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- X XXXX, Anno Domini XXXX, Ore 14:44, Villaggio Roccialiscia – Casa di Friks

 

Quando riacquisì la vista la prima cosa che vide fu Thyphon che lo guardava visibilmente preoccupato, con la stessa espressione di qualcuno che ha visto un fantasma «Thomas! Si sente bene? L'ho vista dissolversi per un secondo buono e credevo fosse accaduto qualcosa di grave!» il fisico provò a rispondere, ma dalla sua bocca non uscì neanche un verso. Senti le ultime forze rimastegli svanire lentamente e, infine, vinto dalla fatica, si accasciò ai piedi dello scienziato, cadendo nel più profondo sonno.

 

- X XXXX, Anno Domini XXXX, Ore 17:22, Villaggio Roccialiscia – Casa di Friks

 

La luce di metà pomeriggio che filtrava da una cavità sul soffitto in pietre sveglio dolcemente Thomas, che si sentiva ancora la testa scoppiare. Nel più assoluto silenzio e con molta lentezza provo ad alzarsi e a poggiare le zampe a terra, salvo poi rimanere seduto per alleviare il mal di testa. Non passò molto tempo, prima che Thyphon facesse capolino dalla scalinata della caverna «Thomas, finalmente ti sei svegliato! Dopo che hai toccato quella pietra e sei svanito per quel secondo sei collassato ed hai dormito per 3 ore filate!» si avvicinò al fisico «Come ti senti?» questi provò a stiracchiarsi, poggiando le zampe sul guscio nel tentativo di stirarsi meglio «Discretamente, ho solo un po' di mal di testa… ma cosa diamine era quella roba? Dopo che l'ho toccata mi sono materializzato in dei luoghi e tempi differenti, alcuni di questi sembrava pure luoghi del mio mondo!» «Quindi è questo che è successo… Thomas, quella che vedi è un frammento di Pietra Intra-Dimensionale. Si dice che questa leggendaria pietra, nella sua interezza, esita veramente sia custodita da qualche parte nelle profondità dell'Isola Splendore, vicino le coste dall'altra parte del continente. Si dice inoltre che questa abbia il potere di far piegare lo spaziotempo a piacimento a chiunque ne entri in possesso. Finora ne sono stati trovati solo questi frammenti e in molti hanno ipotizzato che la Pietra intera, insieme ai suoi poteri, sia frutto di pura fantasia e speculazioni irrazionali, ma forse, dopo gli eventi odierni, dovremo essere costretti a ricrederci…». Thomas aveva smesso di ascoltare lo scienziato, esterrefatto «Aspetta, hai per caso detto Pietra Intra-Dimensionale? E sostieni che questa mi possa riportare indietro?» il Chesnaught oramai era in piedi a due palmi dallo scienziato, quasi in preda a una sorta di euforia incontrollabile. Thyphon fece due passi indietro, leggermente spaventato «Beh… dico solo che potrebbe esistere questa possibilità, visti i fatti di oggi...» gli occhi di Thomas brillarono «Se esiste anche solo una minima possibilità non esiterò a sfruttarla! Dovrò condurre delle ricerche sul campo personalmente! Dove aveva ipotizzato possa trovarsi questo oggetto?» «Ehm… all'Isola Crescente… ma lei non ha la minima idea di dove si trovi: non conosce nulla di questo mondo, tantomeno la geografia!» «In questo caso non potrebbe accompagnarmi lei?» lo scienziato era visibilmente sorpreso «Io? Io non… non me la sento di viaggiare. Mi sono stabilito da poco tempo in questo villaggio e non ho il coraggio di andarmene già adesso… mi dispiace». Il sorriso di Thomas sembro affievolirsi, ma esso parlò «Non c'è nessun modo in cui possa procurami le conoscenze che mi mancano?» Thyphon lo guardò per circa due secondi, poi alzò la testa pensoso, salvo rispondere poco dopo «Mmmm… non è molto ma… ci sarebbe la mia libreria. Forse potrebbe trovare qualche testo utile» il fisico tirò un sospiro di sollievo «Sarò ben felice di adoperarla già da subito, se mi dà il permesso. Con un po' di impegno, entro domani dovrei avere tutte le informazioni che mi servono e allora potrò mettermi in cammino. Le devo solo chiedere il favore di alloggiare da lei stasera, se non le scomoda…» «Ma si figuri, facci come se fosse a casa sua» «Grazie della disponibilità» I due si scambiarono un sorriso, poi il Chesnaught si diresse verso le scale, solo per essere fermato da Frisk, spuntato letteralmente dal nulla e messosi in mezzo al passaggio «Se lei se ne va vengo via anche io!» la sua faccia era estremamente determinata e Thomas ne era visibilmente sorpreso «Co...COSA?!?! Sei pazzo per caso?» «Non sono pazzo! Voglio solo visitare il mondo ed esplorare nuovi luoghi, vivendo nuove avventure! La prego, la prego, la pregooooo…» Thomas non vedeva un agitamento simile dall'ultima volta che era andato a fare compere con sua moglie, uno dei più grossi errori che avrebbe potuto mai fare in vita sua, ma rimase assolutamente inamovibile «Ascolta, piccoletto, questo non è un gioco. Io devo recarmi al più presto all'Isola Splendente per questioni molto più importanti del semplice divertirsi o viaggiare. Di certo il mio non sarà un viaggio di turismo e non mi voglio assumere nessuna responsabilità per un minore che neanche conosco. Mi dispiace, ma non cambierò idea così facilmente. Ed ora, se vuoi scusarmi…» il fisico si fece strada per le scalinate e, arrivato alla libreria, iniziò a consultarla. Frisk, di contro, se la filò via con uno sguardo imbronciato, sotto lo sguardo del padre, che stranamente, sembrava a disagio.

 

- 8° Marino, Anno Creaturae 7342, Ore 23:54, Villaggio Roccialiscia – Casa di Friks

 

Era oramai da diverse ore che Thomas era chino su quei testi, interrotto solo per la consumazione della cena, a base di bacche e frutta, ciò che sembrava il cibo base dei Pokémon, cosi si chiamavano le creature di cui ora faceva parte. Tutto quello studio gli aveva fatto sembrare di essere tornato in facoltà, solo con meno caffè. Dio, quanto gli mancava. Aveva letto che le bacche che crescevano in quell'mondo avevano diverse proprietà, forse sarebbe riuscito a fare un infuso simile al the in futuro, anche se non sarebbe mai stata la stessa cosa che un bel espresso arabica come piaceva a lui. In quelle ore aveva scoperto molte cose di quel suo nuovo mondo: la prima di tutte era stata di apprendere che le creature che lo circondavano e quella di cui aveva assunto le sembianze erano tutti Pokemon, o almeno così si facevano chiamare, e componevano per intero la fauna planetaria. La flora, invece, era composta principalmente da alberi da bacca e da frutto, che, sorprendentemente, erano simili, se non uguali, a quelli del suo mondo. Anche il calcolo delle ore era identico a quello cui era solito usare, ma non le datazioni, che si dividevano in 10 mesi da 50 giorni, ognuno con un nome diverso ispirato ad avvenimenti ed elementi della natura. Gli anni, invece, partivano dalla data comune secondo la quale si sarebbero creati i primi insediamenti Pokémon stabili, anche se sembrava una data molto approssimativa. Ogni pokemon, inoltre, era per natura capace di utilizzare diverse abilità particolari, chiamate “Mosse” e una abilità unica che nel suo caso era “l'Antiproiettile”, che sembrava molto rara nella sua specie, ma anche estremamente utile. Aveva poi appreso che ogni Pokémon si accomunava un determinato elemento naturale, comunemente chiamato “Tipo”, che ne definiva le forze e le debolezze e aveva scoperto che il suo tipo era un ibrido Erba/Lotta, cosa che spiego il perché la sua forza fosse notevolmente aumentata dopo la trasformazione. Erano molte nozioni che fece fatica a imparare, ma in qualche modo ci riuscì finché, alla fine, trovo quello che cercava: “Mondo 360°”. Lo aprì, lo sfogliò e lesse nei minimi dettagli. Riuscì a farsi una cultura approssimativa del territorio ed infine trovo, a fondo pagina, un planisfero decisamente dettagliato. Presa carta e penna alla zampa, si diede da fare per crearne una copia approssimativa, riuscendo sufficientemente nell'intento. Alzò la copia alla luce della candela che aveva acceso: i maggiori punti di interesse sembravano esserci tutti e la mappa si capiva abbastanza discretamente. Thomas era talmente soddisfatto che non si accorse che Thyphon gli si era avvicinato da dietro «Ancora a studiare, vedo…» «Ho giusto finito adesso. Devo ammettere che ora so molte cose che prima non sapevo sulla vostra razza» «Ad esempio?» «Beh, tanto per iniziare, io attualmente sono un esemplare di Chesnaught maschio, perfettamente nella media della statura della specie, ma con un’abilità rara, Antiproiettile, tu sei un esemplare maschio di Thyplosion, leggermente più basso della media, probabilmente provieni dalle zone nord orientali, ricche di vulcani e punti caldi. Frisk invece è un esemplare di Froakie, stavolta decisamente più alto della media e il suo ultimo stadio evolutivo è un Greninja, noi invece siamo già al nostro ultimo stadio evolutivo. Oggi è l'8° Marino 7342…» il fisico fissò un piccolo orologio posto seminascosto nella parte «…mi correggo, è il 9° Marino 7342 da 2 minuti e mezzo e lei è piacevolmente sorpreso di tutto ciò, le basta?» sebbene ricoperto di pelliccia, Thomas intravide la pelle di Thyphon arrossirsi «Mi vergogno un po' ad ammetterlo, ma lei ha fatto pienamente centro, non sembrerebbe neanche che non sia originario di questo mondo» il Chesnaught sorrise «Beh, non ho preso una laurea per caso, compare» «Me ne compiaccio, sono sicuro che con queste conoscenze non avrà problemi nel suo viaggio…» poi il suo volto si scurì improvvisamente «…ed a proposito di quello avrei un favore da chiederle» Thomas osservo Thyphon con sincera curiosità, poi comprese «Il ragazzo…» «Esattamente. Vorrei lo portasse con lei» il fisico stette in silenzio per due secondi, poi sopirò «Dammi una buona ragione per farlo…» «Beh, sarò molto schietto… credo che oramai lei abbia capito che lui non è il mio vero figlio. Lo trovai che ancora era un uovo nei dintorni del Fiume Rosso, vicino al vulcano Heat, da dove provengo. È stato insolito trovarlo in quel luogo, ma non me ne curai, lo presi con me e, una volta schiuso, lo accudii come se fosse stato il mio vero figlio. Purtroppo, per la sua natura di pokémon d'acqua è stato molto spesso emarginato nel villaggio ed ha sempre vissuto in maniera solitaria. Lui è uno dei motivi che mi ha spinto a trasferirmi. Ma adesso sembra che lei abbia acceso in lui una luce nuova: non ha esitato a volerla seguire quando ha annunciato di volere partire e credo che comunque troverebbe il modo di seguirla in capo al mondo. Per me vederlo così felice è quasi un miracolo… la prego, lo prenda con sé… se le arrecherà danno ne risponderò personalmente in qualità di suo tutore, lo giuro sulla mia casata…» il silenzio era calato nella sala, nessuno sembrava volersi muovere. Fu Thomas a rompere il silenzio «Dica a suo figlio domani mattina di mangiare abbondante, il viaggio sarà lungo» Thyphon sorrise vistosamente «Grazie, grazie infinite» «Lo faccio solo per ricambiare dell'ospitalità, non si illuda…» il Thyplosion sembrò non sentirlo e, tutto felice, uscì dalla caverna fischiettando. Thomas invece decise che era arrivato il momento di staccare: rimise tutto in ordine, prese la candela e la sistemò vicino al mucchio di paglia improvvisato che fungeva da suo letto, si rannicchiò come meglio poteva, scoprendo che era più naturale di quanto credesse. La posizione assunta sembrava quella di un cane appisolato nella cuccia e il guscio lo teneva a un dolce e confortevole tepore. Poi spense la luce con un soffio e il calduccio creato dalla simil-corazza lo aiutò ad addormentarsi più velocemente

 

- 9° Marino, Anno Creaturae 7342, Ore 10:07, Villaggio Roccialiscia – Piazza

 

Thomas era felice che il cielo quel giorno fosse ancora sereno. Si era alzato da poco più di due ore ma già si sentiva pronto per il viaggio che lo attendeva. L'Isola Crescente si trovava a Ovest del continente, mentre lui si era ritrovato nella parte sudorientale dello stesso. Contando che il porto più vicino all'isola, Lapras Town, si trovava all'estremo nordovest il viaggio avrebbe impiegato diversi giorni per essere concluso. Nonostante tutto aveva svolto il tutto con estrema calma: al mattino, dopo essersi svegliato, aveva fatto colazione insieme a tutti i paesani, presso il focolare presente in piazza. “Brava gente” aveva pensato “Credo siano l'esempio migliore di vita comunitaria che attualmente abbia mai visto”. E in effetti ognuno in quel villaggio aveva il suo specifico ruolo: Scepter, un esemplare femmina di Sceptile di mezza età, era un esperta taglialegna e riforniva tutto il villaggio di questa, oltre che di bacche che riusciva a trovare durante il lavoro, Rhy, un Rhyperior che era anche il pokémon più vecchio del villaggio, si occupava  di una piccola miniera molto ricca sul lato opposto della montagna, fruttando abbastanza soldi per il mantenimento della comunità, e Luke, un giovane Lucario, possedeva delle conoscenze mediche abbastanza utili, sebbene non avesse mai rivelato la sua vera professione agli altri abitanti. Thyphon, invece, non aveva un ruolo preciso nel allegro gruppetto, essendosi stabilito lì da poco, ma dava lo stesso il meglio per contribuire a questo piccolo sistema creatosi. Quella mattina avevano parlato del più e del meno e avevano fatto diverse domande al fisico, incuriositi dalla sua presenza nel luogo, a cui esso aveva risposto abbastanza superficialmente, per evitare inutili allarmismi. Mentre stava bevendo l'infuso di Baccalemon, stranamente piacevole, preparato da Scepter sfruttando delle bacche avanzategli dalla sua colazione a tutti, vide il suo volto nel liquido della tazza. Si era abituato molto prima di quanto avesse creduto al nuovo corpo: adesso i suoi movimenti erano decisamente più coordinati e i quattro sensi avevano ripreso a funzionare normalmente. Per lui non poteva che essere un vantaggio, dato che oggi avrebbe dovuto attraversare il Monte Stalattite prima di raggiungere la sua meta, Amperilia. Thomas finì di bere l'infuso e Scepter sorrise «Ti è piaciuto?» «Direi che non è stato affatto male» Rhy ridacchiò «Eh eh, Scepter è imbattibile quando si tratta di bevande ad infusione!» «Oh, andiamo Rhy! Così mi metti in imbarazzo!» «Beh, è la verità, mia cara!» «E troppo facile farti contento, Rhy» la Sceptile sorrise, poi prese la tazza del fisico e la mise da parte «Quindi hai intenzione di partire per Amperilia, dico bene?» «Proprio così, Frisk verrà con me. Sarà un viaggio abbastanza faticoso, ma non è certamente infattibile» Luke posò la tazza a terra a sua volta «Beh certamente la montagna non è tra le più semplici da scalare» il Chesnaught si voltò a fissare il monte, molto spoglio e irto, poi tornò a guardare Luke «Purtroppo ti devo dare ragione, sarà dura valicarlo» Rhy trangugiò in un lampo ciò che restava nella sua tazza, la più grossa delle 4 «Valicare, hai detto? Ma amico mio, c'è un modo molto più semplice e veloce di attraversare la montagna!» Thomas rimase incuriosito «Lei dice?» «Certamente! Può passare attraverso la Caverna Stalattite: è una vecchia miniera un tempo gestita da degli Excadrill, ora dismessa per il pervio fallimento dell’azienda. Questa non aveva i soldi per sigillare la cava, quindi ora questa è aperta a tutti e conduce direttamente a ovest di Amperilia» «Ma è fantastico! Saprebbe dirmi dove si trova?» «Ma certo, amico! Anzi, farò di più: vi condurrò direttamente fino a li. Tanto oggi è il mio giorno libero…» Rhy sorrise sommessamente grattandosi dietro la nuca «Fantastico, non so come ringraziarla!» «Ma si figuri, è un piacere» il suo sorriso ampio fu contagioso: tutta la piazza scoppio in una risata generale di allegria e, conclusa questa, tutti si diedero da fare per rimettere in ordine il focolare.

 

- 9° Marino, Anno Creaturae 7342, Ore 12:07, Monte Stalattite – Miniere Excas Sud

 

I tre giunsero alle miniere in un tempo relativamente breve: la distanza che avevano coperto non era molta, ma il corpo massiccio e il fisico non proprio atletico di Rhy rallentava sensibilmente l'avanzata del gruppo nel ultimo tratto in salita necessario a raggiungere le miniere. Queste erano molto più dismesse di quanto Thomas non si fosse immaginato: quello che doveva essere il magazzino dei minerali estratti era completamente diroccato e abbandonato a sé stesso, mentre l'ingresso della miniera era visibilmente fatiscente e trascurato, anche se sembrava essere ancora abbastanza stabile da compire il suo lavoro. Essendo il sole alto nel cielo, i tre capirono che era già mezzogiorno, e decisero di fermarsi a mangiare. Rhy propose di ripararsi all'ombra del capanno e, sebbene Thomas nutrisse seri dubbi sulla stabilità dell'edificio, Frisk trovò un posticino sufficientemente coperto dove si accamparono a pranzare. Scepter aveva preparato loro dei panini di Baccamodoro con un “pane” ottenuto tramite la lavorazione della Baccalga, che si erano rivelati eccezionalmente piccanti. Avendo terminato molto velocemente il loro sostanzioso pranzo, i tre si avvicinarono all'entrata della caverna dove Rhy osservo con noncuranza i vecchi sostegni marci «Sembra che le nostre strade si dividano qua, figliuoli. Penso inizierò ad avviarmi verso il villaggio, visto che mi aspetta una lunga risalita» sospirò, venendo risposto da Frisk «Non ti preoccupare, nonnino, hai fatto anche troppo per la tua età!» Il Rhyperior arrossì «Addirittura nonno? Sto veramente cominciando a diventare vecchio, AHAHAHAH!» la risata era greve e fragorosa «Sono certo che da qui in poi ve la caverete da soli. Solo fate attenzione, essendo aperta a chiunque, questa caverna è diventata un covo di pokémon, che vi hanno edificato la loro casa e spesso sono molto protettivi quando si tratta di difenderla. Inoltre ci sarebbe una voce che ho sentito di recente…» Thomas assunse un’espressione un attimo perplessa «Voce? Che genere di voce?» «Mah, qualcuno ha detto di aver avvistato negli ultimi giorni uno strano pokémon che gironzolava per la caverna raccogliendo rocce di vario tipo, ma è solo una diceria di Amperilia e dintorni, non ci presterei troppo caso…» il fisico annuì «Ricevuto, faremo attenzione nel caso si rivelasse una minaccia. Le auguro un buon rientro alla sua dimora» «Figurati, Tom, è stato un piacere!» Detto questo si incamminò con uno stentato passo sostenuto verso la via del ritorno, mentre i due pokémon rimasti gli fecero cenno con la mano. Appena fu fuori dal loro campo visivo i due si voltarono verso l'entrata e Frisk vi ci si avvicinò «Quindi è questa la via? Non vedo l'ora di entrare!» gli occhi del Froakie scintillavano dalla gioia «Sembra proprio di sì… Incamminiamoci, abbiamo molta strada da fare» concluse grattandosi la testa. E cosi i due entrarono nella miniera
   
 
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