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Autore: EvrenAll    18/10/2017    1 recensioni
"Dove finiscono i sogni dimenticati?"
Sequel di Elizabeth.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Inaspettato









17 ottobre 1991



 

Il rumore della serratura mi fece alzare la testa dallo schienale. Il piccolo si era addormentato addosso a me e respirava piano dalla bocca aperta. Piccolo… Alessandro aveva già dieci anni in realtà, ma era adorabile.

Sorrisi e lo spostai piano, facendolo appoggiare al cuscino ed alzandomi.

-Torno sabato, cucciolo-

Gli schioccai un bacio tra i capelli e recuperai le scarpe.

-Beta?-

La chiamai piano diretta verso la cucina.

Da oltre la porta chiusa proveniva un confuso vociare: non era sola.

Di nuovo l’ex marito? Parenti?

‘sti brasiliani…

-Beta?-

Bussai piano ed aprii senza aspettare una risposta.

-Elizabeth scusami per il ritardo, ci sono stati problemi al lavoro. Questo giovanotto fa il difficile.-

Verde. Blu.

Merda.

Chiusi le palpebre per non guardarlo arretrando di un passo ed implorando il mio cuore di rimanere fermi nel petto.

-Ti serve un passaggio fino a casa?-

Le riaprii per vedere Beta avvicinarsi. Ma la sua presenza non era abbastanza per riuscire a separare i nostri occhi.

-Penso che andrò a piedi…- balbettai.

Lei ci squadró, come soleva sempre fare quando si trovava davanti a qualcosa di nuovo o inaspettato.

Lui aveva pianto.

-Niña, conosci quest’uomo-

Non era una domanda.

Beta non faceva domande, sapeva e basta.

-Axl?-

A lui le faceva?

William annuì lentamente.

Non eravamo ancora riusciti a distogliere lo sguardo l’uno dall’altra.

Feci un altro passo indietro, scontrandomi con lo stipite della porta a causa della mancata coordinazione: il mio cervello era completamente inibito dalla sua presenza. Mi distrassi, girandomi per un secondo a guardare dietro di me, e mi immobilizzai nel sentirmi avvolgere da braccia troppo forti e annegare in un mare di capelli troppo sanguignei per essere quelli della donna per cui lavoravo.

Aveva approfittato della mia sbadataggine per abbracciarmi.

Intrappolata dal panico l’unica cosa che riuscii a fare fu afferrare debolmente un lembo della sua maglia.

Cazzo.

Mi aveva annullato di nuovo.

Spostó le mani lungo il mio corpo, fino al mio viso, e la fronte sulla mia.

Sentì un rantolo uscire dalle sue labbra ed un lieve sobbalzo per un sospiro troppo profondo.

-Ehi- sussurrai appena, bloccata tra il suo corpo e lo stipite.

-Scusa-

Scusa?

Lo strinsi, avvolgendolo con le mie braccia.

Averlo vicino non faceva così male.

Non faceva male come avevo pensato.

Aprii per un attimo gli occhi scontrandomi con il cipiglio perplesso di Beta.

Chissene.

Richiusi gli occhi e lo strinsi ancora.

Amore della mia vita, ciao…

Si stava calmando ed ora era solo appoggiato a me. In pace.

Sospirai profondamente sentendo i miei pezzi andare apposto per un istante.

Che bello…

Scoppiai a ridere per un attimo senza riuscire a trattenermi.

Sarebbero stati solo secondi e poi via di nuovo. Ma glielo stavo facendo fare perché nel suo sguardo avevo visto un’ombra talmente triste da far male.

-Ridi?-

Alzò piano il viso incrociando i miei occhi.

-È pura isteria- affermai.

-...che ci fai qui?- feci scorrere la mano lungo la sua guancia, dimentica del resto. Era ancora più bello.

-Beta… è la badante del figlio della mia… di Stephanie-

-La tua ragazza-

Annuì lento.

-Mr Rose-

Beta attirò la sua attenzione e gli porse un fazzolettino di stoffa.

-Mr Rose, deve raccontarmi qualcosa?-

Lui si raggeló ed abbassò lo sguardo.

-Sai abbastanza-

-Cosa ti succede?-

Li interruppi.

-...ho ripreso le sedute, è una serata no-

Evasivo come le prime volte. Evasivo.

Se n’era andato.

I miei propositi riemersero dalla nebbia con convinzione.

-Me ne vado-

Dovevo dimenticarlo prima che potesse farmi ancora male.

-Niña, ti porto a casa?-

-Cammino-

Faccia colma di disappunto.

-Allora dormi qui-

Sbuffai.

-Beta-

-Elizabeth, non ti lascio fare mezz’ora di strada a piedi di notte da sola ora-

Strinsi le labbra.

-Va bene, mamma- commentai arcigna.

Il mio umore rimbalzava peggio di delle palline di plastica con cui giocavano i ragazzi.

Serena, impaurita, in pace, incazzata.

-Bambina, portami rispetto-

Rispose. Non lasciava nulla in sospeso, lei.

-Rispetto-

Mormorai.

-Non sei la sua sostituta, non lo sarai mai. E questo è rispetto per i morti, Beta-

Lasciai la stanza e tornai vicino ad Alessandro nel buio della sala.









 

Beta gonfió leggermente le guance, ma non la seguì.

-Credo di iniziare a capire da dove viene la sua sfacciataggine-

-È sempre stata così-

-È quella ragazza?-

-Troppi anni fa, te l’ho accennato: è tardi, c’è Stephanie e c‘è Dylan-

Avevo chiuso Elizabeth fuori dalla porta della mia vita, ma le nostre strade non smettevano di incrociarsi, perfino ora, dopo tre anni di silenzio, riempiti dal fastidioso chiacchiericcio di Jeff e di Duff.

-Non devi illuderti-

-Illusione è la parola dell’anno- feci una smorfia.

-Devi stare attento-

Sbuffai. A me piaceva Stephanie.

Molto. Troppo.

-Ti chiedo solo una cosa: piangi con la signora Seymour?-

Odiavo le domande di Beta.







 


Non potevo vederlo.

Feci finta di dormire mentre li sentivo andare alla porta, annunciati da qualche parola sommessa.

Sì, avevo lasciato Joe perchè volevo pensare a me stessa e riuscire a convivere con la convinzione che Lui fosse ancora importante per riuscire a superarla. Fumare una certa marca di sigarette avrebbe dovuto farmi riuscire a sopportarlo sempre di più, non a ricordarlo in modo costante.

E mio malgrado, eccolo: la vita mi aveva riportato tra le sue braccia in maniera talmente inaspettata da farmi incazzare. Ruggivo, graffiata dall’interno del mio stesso petto.

Come fuggire se lui era ancora presente?

Coincidenza.

Coincidenza.

Doveva esserlo.

Per la mia sanità mentale.

Non volevo tornare a sentire il mio cuore.

Faceva troppo male, ora.














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Ritardo di un giorno per laurea (non mia ^^'): ieri sera quando sono arrivata a casa ero decisamente uno straccio.
Ho voluto mantenere comunque la data di ieri perchè per me è un giorno speciale e quindi niente, 17 ottobre, invariato e quasi in perfetta contemporanea ^^
Grazie a hello_miki e Caskett_Always, il vostro supporto è incoraggiante :3
A presto.
 


 
  
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