Aaaah, falsità. Secondo alcuni è una parola dal significato negativo, per alcuni, per la maggior parte a dire il vero, tranne per me. Che ci posso fare? Sono una bugiarda. Una falsa. Perché ti sto dicendo questo mia cara? Eh, chi lo sa, sono una persona molto introversa, però mi piace stare a contatto con le persone. Sono una persona a cui piace passare inosservata però, amo essere al centro dell’attenzione di qualcuno, mi piace il fatto che una persona mi cerchi per un qualcosa. Cosa c’entra quest’ultima cosa con il fatto che sono una bugiarda? È presto detto, mia cara. Sarò anche una presunta scrittrice fallita ma, ma, amo raccontare storie. “E cosa c’entra questo con il fatto che sei una bugiarda?” Presto detto. Ti ho mentito, non sempre, ma l’ho fatto, l’ho fatto affinché per te, io diventassi qualcosa da proteggere, da “tenere al riparo”. Quindi si, quella volta, quella sera, ho mentito. Le cose sono sfuggite di mano, in quelle mie poche, “Poche? Era un cazzo di papiro” lasciami fare, allora dicevo, in quelle mie poche parole alcuni dettagli, erano una menzogna bella e buona. Invero avevano un fondo di verità, ma rimanevano menzogne. Io per te volevo essere una piccola cagnolina da tenere al sicuro, però mi sono spinto troppo oltre e ciò ti ha portato ad allontanarmi perché non volevi avere nulla a che fare con questa stupida. Quindi ti dico questo, non per redimermi, ma per avvertirti (?). Non ti meritavi quello che ho scritto, erano parole “pesanti”, difficili da mandar giù. Quindi è stata tutta colpa della mia vanità, colpa del mio egoismo, perché volevo stare con te, per molto, molto tempo. Scusami, hai fatto bene a sbattermi la porta in faccia e dimenticare la mia esistenza. Sappi che il tuo solo pensiero mi fa venire ancora il batticuore. Su quello non ho mentito, e mai mentirò. Ti amo e mi dispiace di essere una stupida, una persona infima e soprattutto mi dispiace non essere quello che tu cercavi mia cara.
Tua, S.