Eccomi dopo tanto stress tra esami e disgrazie sono qui a scrivere.
Alice era così diversa. Alice sapeva assumere vari personaggi: un’amica, una sorella una mamma, una zia. Era fantastica.
Lei non avrebbe permesso a nessuno di farmi del male eppure se sapesse tutto non staremmo qui. Fra le strade super affollate, in negozi pieni di gente a pensare cosa ne sarà di noi: di me e del mio bambino.
Alice sgranò gli occhi e rimase di sasso, il mio pensiero fu uno solo: una visione.
Il pericolo è vicinissimo, Nessie dobbiamo tornare.-
La voce di Alice era agitata, quasi come il bambino che si muoveva dentro di me con calci, fortissimi. Calmo, ti prego calmo, mi stai facendo male. Parlavo con mio figlio nella mia pancia, mentre il pericolo stava dalle persone che io amavo. Lui era da Jake, da mamma, da papà. Mentre io ero inerme non potevo fare nulla mentre il futuro volava davanti ai miei occhi.
Ancora una volta mi avrebbe distrutto quegli attimi di gioia.
Racchiusi ancora una volta tutti i miei ricordi in uno scrivo: lo scrigno del cuore
QUESTA STORIA FINISCE QUI PER IL MOMENTO ( L ) . . . GRAZIE A TUTTI L