Schegge di vetro come denti conficcati nella carne
Il tuo corpo molle, una tigre prima di agguantare la sua preda,
struzzo nella mente docile
ghepardo che corre le intemperie
vola lungo il cielo sporco di nuvole, di cimeli antichi
la volontà e i pensieri che sfuggono ad ogni controllo cantando
Nota dell'autore: Questa è l'ultima poesia di questa parte della raccolta, dalla prossima (ossia la ventesima!) comincerà un nuovo filone, il cui disegno vi apparirà più chiaro tra una poesia e l'altra! Vi ringrazio come sempre tutti quanti! Un abbraccio