Squarci di cielo al di là di un livido ossequioso
Sono chimere i sogni medievali che risorgono dal putrido scrigno
Tuo, di ricordi della moderna porcellana dei sogni,
quel miele antico sotto i piedi, appiccicoso
chewing gum filante
oltre le redini del cavo elettrico sospeso tra di noi
rondini muoiono stecchite dalle putrefazioni dell’amore,
nidi perdono la loro felice famiglia
sotto quei cuori pesanti, rivolgono lo sguardo oltre gli arzigogolati mix di
dolori
Cretini noi siamo oltre il cielo, sotto la pulce emozionale che mi hai inserito
Vetrate vermiglie scagliate nel petto, masochista la tua faccia
cruda