Capitolo
9
Jason
trasalì quasi quando la mano di Lilith si posò
sulla sua
spalla e la ragazza scivolò sulla panca accanto a lui.
-
Qualcuno è nervosetto. –
Le
sorrise lievemente, infilzando la strisciolina di bacon
croccante che aveva nel piatto.
-
Un po’ –, ammise, - visto che come sempre nessuno
di noi ha
la minima idea di ciò a cui andrà incontro.
–
-
Andrai alla grande, tu e Charlie ve la caverete se farete
gioco di squadra. –
La
diretta interessata annuì a quelle parole, terminando la
conversazione che stava avendo con Zahra e Bentley.
-
Decisamente vero, in due sarà più facile
affrontare la prova
… qualunque essa sia. –
-
E noi saremo sulle gradinate a fare il tifo per voi –
concluse Bentley, sorridendo loro con aria incoraggiante, - o perlomeno
ci
saremo io e Lily, Zahra tiferà per il nemico a quanto
sembra. –
-
Shana è simpatica, quanto a Killian non lo conosco
abbastanza bene per giudicarlo ma Robert ne parla in modo positivo
… e poi un
po’ di patriottismo ci vuole, no? –
-
Il patriottismo prima di tutto – convenne Bentley, battendo
il pugno sul tavolo con un vigore che li fece scoppiare a ridere.
-
Lieto che la pensi così, signor Ashdown, ma temo di dovervi
rubare i campioni – intervenne la voce del preside americano.
L’uomo
fece cenno a Jason e Charlotte di raggiungerlo,
scortandoli fuori dalla Sala Grande.
-
Credete che voglia dargli qualche consiglio pre prova? –
Lilith
scosse il capo, accennando agli altri presidi che
stavano facendo la stessa cosa con i loro campioni.
-
No, immagino che debbano prepararsi con un certo anticipo. –
-
Il che vuol dire che sarà una prova ancora più
entusiasmante
della prima. Non vedo l’ora di scoprire di cosa si
tratterà – esultò Zahra,
ingurgitando alla velocità della luce gli ultimi rimasugli
della sua colazione,
- perciò diamoci una mossa e troviamo i posti migliori.
–
*
-
Signorina Fine, signor Lawson, in qualità di nuovi campioni
di Hogwarts avrete bisogno di qualche chiarimento in più
rispetto agli altri
partecipanti perciò vi prego di prestare molta attenzione
mentre ci dirigiamo
verso il punto d’incontro – esordì la
McGranitt mentre uscivano dal castello e
puntavano verso il sentiero in ciottolato.
Si
scambiarono una rapida occhiata per poi annuire all’unisono.
-
Le prove sono studiate per esaminare il vostro comportamento
sotto pressione e mettervi alla prova nel più diretto e
brutale modo possibile.
Sarebbe saggio per voi, dunque, mantenere una fredda
lucidità e cercare di
utilizzare il più possibile la razionalità.
–
-
Avevamo pensato di lavorare in squadra –,
considerò Shana, -
noi due funzioniamo bene insieme. –
-
Ma ciò non significa certo che mi farò da parte e
ti
consegnerò la vittoria su un piatto d’argento.
Voglio vincere tanto quanto te,
Shana, cerca di non dimenticarlo mai – aggiunse Killian.
-
Non potrei nemmeno se lo volessi, perché ci saresti sempre
tu pronto a ricordarmelo. –
La
preside tossicchiò leggermente.
-
Non credo sia il momento adatto per discutere di chi vincerà
o meno il torneo. Mi aspetto collaborazione e aiuto reciproco da voi
due, se
Hogwarts dovesse classificarsi all’ultimo posto …
diciamo solo che sarebbe la
prima volta in assoluto nella storia della scuola. –
Ed
era più che evidente che lei non voleva essere associata
alla prima sconfitta di Hogwarts, constatò
all’istante la Serpeverde.
Il
che era un bene perché nemmeno lei voleva passare alla
storia come la campionessa che si era classificata per ultima nel
torneo.
-
Non si preoccupi, professoressa, daremo il cento per cento –
assicurò Killian.
La
risalita della classifica doveva cominciare da quel momento
stesso.
*
-
Mi guardi come se ti stessi chiedendo quanti anni di carcere
faresti se mi uccidessi – disse Joelle, rompendo il silenzio
tra loro.
Erlend
si accigliò, scrutandola dall’alto in basso con
freddezza.
-
Non è affatto vero. –
-
Oh, andiamo, è ovvio che ti rode il fegato per quello che
hai visto ieri in Sala Comune. Non sei affatto bravo nel mascherare le
tue
emozioni, Holdberg – lo rimbeccò, scrollando le
spalle con grazia.
-
Quindi tu e Will siete tornati insieme? –
Gli
rivolse un sorrisetto ambiguo. – Forse, la cosa ti
interessa? –
-
Non affrettare troppo le tue supposizioni, Joelle. –
-
Sei tu che hai tirato in ballo l’argomento – gli
ricordò, le
iridi nocciola che scintillavano divertite, - perciò se vuoi
qualche piccolo
consiglio di strategia non ti resta che chiedere. –
-
Ne faccio volentieri a meno. –
-
Peccato, sarebbe stato interessante … non dirmi che non vuoi
fare gioco di squadra? –
Erlend
sbuffò, ingoiando una rispostaccia e optando per una
decisamente più diplomatica.
-
Tu fai il tuo gioco e io faccio il mio, staremo a vedere
quale sarà la strategia vincente –
tagliò corto.
Il
rumore di passi che seguì le sue parole annunciò
loro che
tutti i campioni erano schierati e pronti a entrare in azione.
A
giudicare dal rumore sulle tribune anche il resto delle
quattro scuole era giunto sul posto.
-
La prova vedrà entrare nella Foresta Proibita le scuole in
ordine di classifica. Una volta dentro dovrete trovare la cosa a cui
tenete più
della vostra stessa vita e portarla fuori con voi. Avete
un’ora di tempo,
fatene buon uso. Cominciano i campioni di Durmstrang –
annunciò Gabrielle
Delacour.
*
Nikolaj
osservò gli alberi all’interno della Foresta
cercando
di orientarsi.
Era
abituato ai boschi e a quella sensazione di tranquillità
inquietante che trasmettevano, ma quella volta si trattava di una
sensazione
del tutto differente.
La
carica adrenalinica della prova lo assaliva impedendogli di
concentrarsi quanto bastava per trovare un punto di riferimento da
seguire una
volta che avesse trovato il suo ostaggio.
-
Sembrano tutti maledettamente uguali – sbottò
Lenochka, che
al suo fianco stava cercando di fare la stessa cosa.
-
Deve esserci qualcosa che li identifichi uno dall’altro. Un
muschio più intenso, un lichene particolare, un ramo
spezzato. Qualcosa … -
-
Sei tu l’esperto di boschi, Krum, non io …
perciò lascio
guidare a te questa simpatica spedizione. –
Esaminò
nuovamente gli alberi attorno a sé, riuscendo
finalmente a notare un piccolo particolare che gli era sfuggito.
-
La corteccia è ricoperta di licheni solo da un lato, quello
in cui il sole batte con più difficoltà.
–
-
Quindi? –
-
Quindi significa che per ritrovare l’uscita dovremmo puntare
nella direzione in cui non vediamo licheni sul tronco. –
-
Perciò adesso che sappiamo come ritrovare l’uscita
non ci
resta che addentrarci -bofonchiò Lenochka, decisamente poco
incline ad
affrontare l’oscurità e
l’umidità di quel posto.
-
Già, perciò diamoci una mossa …
abbiamo quasi finito i
cinque minuti di vantaggio. –
*
-
Flagramus – recitò Erlend, osservando la X
fiammeggiante che
stava rapidamente prendendo forma sul tronco degli alberi che
oltrepassavano.
-
E se qualcun altro utilizzasse lo stesso incantesimo? Li
stiamo indirettamente favorendo fornendogli una traccia da seguire.
–
-
Se hai un’idea migliore per tracciare il percorso e tornare
indietro con facilità accomodati pure. –
Joelle
sbuffò, ma non aggiunse altro.
In
fin dei conti erano stati i terzi ad entrare e dopo di loro
solo Hogwarts avrebbe potuto seguire quelle indicazioni.
-
D’accordo, Holdberg, ma diamoci una mossa. Il tempo stringe.
–
Lo
oltrepassò, allungando il passo quanto più le
permettevano
gli altri stivali in pelle di drago che le arrivavano al ginocchio.
Non
vide nemmeno lontanamente la radice che sbucava dal
terreno, inciampando e arrestando la caduta con il solo ausilio del
palmo delle
mani.
Imprecò
sottovoce, osservando la pelle escoriata.
-
Tutta intera? –
-
Non direi. Ho le mani distrutte e la caviglia mi fa
malissimo – gemette, provando a muovere l’arto.
Erlend
sfilò lo stivale con attenzione, osservando la gamba
snella.
-
Non c’è frattura, è solo una storta. Se
ti appoggi a me
dovresti riuscire a camminare. –
Annuendo,
Joelle si lasciò tirare in piedi e passò il
braccio
attorno alle spalle del compagno di squadra.
Procedettero
così, uno camminando a passo sicuro e l’altra
zoppicando, finchè non raggiunsero il centro della radura.
Fu
allora che uno scricchiolio davanti a loro li fece
trasalire.
-
L’hai sentito? –
Annuì,
facendole cenno di rimanere in silenzio.
La
fece appoggiare al tronco dell’albero più vicino e
si mosse
in esplorazione.
Tra
le fronde e i cespugli, leggermente nascosti alla visuale,
c’erano sei persone assicurate al tronco
dell’albero.
-
Li abbiamo trovati -, annunciò soffermandosi sul volto del
fratello, - e a quanto pare prima di noi sono arrivati solo Nikolaj e
Lenochka.
–
*
La
volpe sbucò dal cespuglio proprio nel momento in cui
stavano finendo di assicurare incantati fiocchi argentei sul tronco del
quinto
albero.
-
Ma che diavolo – esclamò Shana, portandosi
rapidamente fuori
dalla traiettoria dell’animale.
-
È innocua, le volpi non attaccano gli esseri umani se
possono evitarlo. –
-
Lo so, ma ciò non toglie che mi ha spaventata –
ammise,
cercando di riequilibrare il respiro e impedire al cuore di continuare
a
martellarle nel petto in quel modo.
-
Shana Fine spaventata? Credevo che non avrei vissuto
abbastanza da vedere quel giorno. –
Gli
assestò un buffetto sul fianco, invitandolo a riprendere
il cammino. – Hai fatto una battuta, wow, non sapevo che ne
fossi capace. –
-
E ho anche trovato i nostri ostaggi. Oggi è proprio il mio
giorno fortunato. –
Oltrepassò
il tronco caduto, raggiungendo gli ultimi ostaggi
rimasti, e recise il cordone che teneva assicurata all’albero
sua sorella.
-
Ti assomiglia moltissimo – osservò Shana mentre
faceva
altrettanto con il fratello.
-
Naturale, siamo gemelli. –
-
Ma lei non … -
-
Non frequenta Hogwarts -, l’anticipò, -
perché è una Maganò.
–
C’era
un pizzico di ostilità nella sua voce, come se fosse
pronto a commenti sgradevoli … come se ci fosse abituato.
-
Non lo sapevo. –
-
Ci sono moltissime cose che non sai di me -, tagliò corto, -
e adesso diamoci una mossa. –
*
-
Che stai facendo? –
Jason
continuò imperterrito a puntare la bacchetta contro ogni
albero che superavano, lasciando grandi X fiammeggianti mentre teneva
il
guinzaglio al quale era assicurata la sua cagnolona.
All’inizio
Charlotte era rimasta sorpresa dal fatto che la
persona a cui tenesse di più fosse una cucciolotta di
pastore tedesco ma non
aveva detto nulla e si era limitata a liberare sua madre.
Aveva
l’impressione che la vita familiare di Jason fosse
tutt’altro
che felice.
-
Depisto gli avversari. Qualcuno di loro ha segnato il
percorso in questo modo … io cambio le carte in tavola
ritardandoli. –
-
Furbo. –
-
Tremendamente. E adesso muoviamoci, Charlie, ho come
l’impressione
che saremo noi a vincere questa prova. –
*
-
Stanno uscendo i primi concorrenti – osservò
Joseph,
sporgendosi per avere una visuale migliore dell’ingresso
della Foresta
Proibita.
Constance
aggrottò la fronte, sorpresa.
-
Ma quello è un cane? –
-
Un gran bel cane -, la corresse Enea, - e sembrerebbe
proprio che sia l’ostaggio di Jason Blackburn. Questa poi
… non pensavo che
fosse un tipo da cani. –
-
Quindi Ilvermorny è prima … non resta che
aspettare e vedere
chi sarà ad aggiudicarsi il secondo posto. –
*
Audrey
lanciò un’occhiata a William nel momento in cui
anche
Erlend e Joelle uscirono dalla foresta.
Sembrava
essersi improvvisamente rilassato, come se per un
attimo si fosse domandato se e con chi Erlend sarebbe uscito di
lì ma vedendo suo
fratello la cosa era tornata alla normalità.
Robert
le indicò gentilmente il palco degli annunci, dove i
giudici stavano per sparare in aria i singoli punteggi.
Quattro
dieci lampeggiarono nell’aria per Jason Blackburn,
seguiti dal punteggio di Nikolaj Krum che lo seguiva con un solo punto
in meno
e da quello di Erlend che era un bel trentotto. Al quarto posto veniva
Lenochka
Volkov con trentasei punti, seguita da Killian Lawson con trentacinque
punti e
Charlotte Valentine con trentaquattro punti. Settima Shana Fine con i
suoi
trentadue punti e per ultima una zoppicante e dolorante Joelle con
ventisei
punti.
-
L’hanno penalizzata molto per quell’incidente
– osservò Robert.
-
La prossima volta imparerà a guardare meglio dove mette i
piedi. –
Il
Corvonero parve sorpreso dalla replica della sua ragazza,
ma si riprese in fretta dallo stupore.
Se
c’era qualcuno per cui Audrey tifava, sia
all’interno del
torneo che della vita sentimentale di William, quello era decisamente
Erlend.
Spazio
autrice:
Salve!
Come
avevo scritto nelle risposte alle recensioni di coloro che avevano
commentato l’avviso
ho sentito la creatrice di Lenochka e mi ha assicurato che sarebbe
tornata a
farsi sentire perciò ho pubblicato il capitolo della seconda
prova.
Che
dire,
staremo a vedere … se così non fosse e la mia
fiducia venisse disattesa passerò
ai due capitoli finali come vi avevo preannunciato.
Al
prossimo aggiornamento che dovrebbe arrivare già in
settimana.
Stay
tuned.
XO
XO,
Mary
Classifica
II prova singola
1)
Jason
=
40
punti;
2)
Nikolaj
=
39
punti;
3)
Erlend
=
38
punti;
4)
Lenochka
=
36
punti;
5)
Killian
=
35
punti;
6)
Charlotte
= 34
punti;
7)
Shana
= 32
punti;
8)
Joelle
=
26
punti.
Classifica
II prova per scuola
1)
Durmstrang
= 75
punti;
2)
Ilvermorny
=
74
punti;
3)
Hogwarts
= 67
punti;
4)
Beauxbatons
=
64
punti.