11.
Confronto
decisivo
La
battaglia
era molto dura. Due sangue puro da poteri eguali. E nessuno che
riusciva a
essere in vantaggio sull’altro. Sia Kaname che Rido erano
piuttosto provati per
il confronto.
-Ora
basta giocare!
È ora di farla finita- dichiarò Rido.
-Non
hai ancora
vinto, Rido. Ho ancora qualche asso nella manica- rispose Kaname.
-E
allora ti
consiglio di usarle in fretta se vuoi vivere ancora un po’-
disse arrogante
Rido Kuran.
Kaname
non
rispose. Continuò ad attaccarlo senza tregua. Intanto si
stavano avvicinando a
loro, Yuki e Zero.
-Oh
mio dio!
Kaname!- esclamò preoccupata Yuki percependo quello che
stava accadendo vicino
a loro.
-Siamo
finalmente arrivati al confronto decisivo, vedo- disse Zero per poi
cominciare
ad avvicinarsi ai due combattenti.
-No,
fermati!
Non andare anche tu. Questa faccenda è tra noi Kuran,
perciò andrò io ad
aiutare Kaname ad uccidere quel bastardo. Devo vendicare i miei
genitori- disse
seria la sangue puro fermando il ragazzo.
-No,
Yuki! So
cosa provi ma tu ancora non sai usare bene i tuoi poteri di sangue
puro. Potresti
morire, te ne rendi conto?-
-Lo
so però non
posso lasciare Kaname da solo. E poi non voglio che tu rimanga
coinvolto. Lo
zio Rido è crudele e non ci penserà due volte
prima di ucciderti. Di me invece
non ha intenzione di farmi morire. Gli servo per far rinascere il
casato dei
Kuran. Sono l’ultima Kuran rimasta per dargli dei degni
eredi, per questo
motivo mi vuole viva-
-Io
glielo
impedirò. Non gli permetterò di toccarti nemmeno
con un dito-
-Ma
mi vuoi
ascoltare? È me che vuole e non c’è
bisogno che te e Kaname mi proteggiate. Non
voglio che rischiate la vita per me. lasciate che per una volta sia io
a
proteggervi-
-Tu
non sai
quello che dici-
-Sì
che lo so.
Ma ora basta discutere. Andiamo- disse Yuki correndo verso il luogo del
combattimento seguita a ruota da Zero.
Arrivati
si
trovarono una scena orribile.
-NO!
KANAMEEEEEEEE!-