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Autore: Tessa carstairs    22/10/2017    0 recensioni
Lo scenario era a dir poco orrendo.
Sangue che scorreva a fiotti.
Carne maciullata.
Corpi ridotti a brandelli.
E una bambina dal vastitino verde sporco di sangue che se ne stava immobile nell'atrio.
E stava urlando.
E urlai anche io.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane, Max Lightwood-Bane, Rafael Lightwood-Bane, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Poco dopo essermi ripreso quasi completamente dallo schock iniziai a dirigermi verso la bambina. La bambina che conoscevo bene. Molto bene. "Dove sono mamma e papà?" Chiesi con il tono di voce più calmo e tranquillo, ma il massimo che ero riuscito a ottenere era un balbettio continuo e il tremore in tutto il corpo: sicuramente, non la stavo tranquillizzando. "Non lo so" parlava con una voce strozzata quasi come un sussurro. La sto spaventando a morte Lei era Lucie. Era una bambina solitamente calma e tranquilla, aveva più o meno 6 anni. Aveva i capelli rossi come quelli di zia Clary, le immancabili lentiggini, e gli occhi verdi acceso. Non potei fare a meno di prenderle la mano e di cercare di rassicurarla. "Grazie" disse un po' assente. "Figurati" la mia voce aveva quasi smesso di essere tremante. Al contrario della sua. "Ho v-visto t-tuo fratello...era con Cally mi hanno detto di stare in camera di Johnny, m-ma quando ho sentito urlare sono s-scesa..." balbettava ancora per la paura. Povera piccola. "Sai chi sono queste...persone?" Non sapevo neanche io come chiamarle tanto male erano ridotte. "N-no, ma sono shadowhunters sicuramente...ho visto i marchi..." "Dove sono tuo fratello e gli altri?" "Non lo so" "Okay. Adesso li cerchiamo insieme" la tranquillizzai. Iniziammo a camminare per l'Istituto quando trovammo Jonathan accasciato a una parete. "Johnny!" Urlò Lucie precipitandosi come una furia accanto a suo fratello. Jonathan aveva solo 13 anni ed era ridotto malissimo i vestiti erano a brandelli. Lui assomigliava di più al padre, dei capelli color oro contornavano due occhi verdi, come quelli di Lucie. "Aspetta Lu gli serve un iratze...tu..non puoi tracciarne uno vero?"gli chiesi speranzoso. Lucie trattenne un'attimo il respiro e concluse "no"disse a bassa voce. Jonathan gemette dal dolore cercando di mettersi a sedere. "Senti johnny dobbiamo portarti in un posto sicuro...dove sono gli altri?" Chiesi piano. "La mamma è insieme a zia izzy e zio simon al santuario...papà e zio Alec non lo so...forse sono al santuario anche loro...Rafael invece credo sia con Cally e George non so dove...è tutto così strano..."disse, quasi in un sussurro. "Forza Lu, aiutami ad alzarlo" "m" annuì lei con un cenno del capo. Rangiungemmo a fatica l'ala est, dove, quasi ci vennero addosso George Cally e Rafael. "Ma che-..." fece il terzo "Chiudi quella bocca Raf, Johnny ha bisogno di un iratze." "Lucie stai bene?!" Cally era la sorella maggiore di Lucie e Jonathan, lei, al contrario dei suoi fratelli somigliava moltissimo a suo nonno, Valentine Morgentern, aveva i capelli così chiari da risultare bianchi e gli occhi grigi.  Era un tantino dark-punk con indosso la tenuta...e, inoltre mi ero accorto da un po' che mio fratello si era preso una cotta per lei.  Per non dire che la guardava come si guarda un dolce. E poi c'era George, l'unico figlio dei Lovelace, ovvero zio simon e zia izzy. Lui aveva 12 anni. Ed era tutto e per tutto suo padre, davvero tutto. "E adesso?" Chiese quasi con un velo di disperazione quest'ultimo. "Forse dovremmo..." non riuscii a finire la frase che Rafael prese il sopravvento "non sarai di certo tu quello che deciderà cosa dovremmo fare, santo Raziel! I più grandi siamo io e Cally spetta a noi decidere"sbottò violento con un pizzico di gelosia. Aspetta. Gelosia? Rafael è geloso di me? Wow "Uffa" rispose Lucie in braccio a Cally. "Allora, ci dirigeremo tutti insieme verso il santuario" ordinò Raf. Tutti annuirono, compreso il sottoscritto. Ci ritrovammo a correre all'impazzata   verso il santuario: io mi trascinavo Jonathan dietro (con una certa fatica, se vogliamo specificare), Calliope che correva con in braccio Lu e per mano George e Raf che mi aiutava con Johnny e che lanciava occhiate a destra e a sinistra. "Ci siamo quasi" affermò George, era solo un ragazzino, ma era intelligente e molto: si era studiato la piantina dell'Istituto e quella di Idris a memoria. Arrivammo al portone che dava al santuario, lo spalancammo aspettandoci di trovare i nostri genitori. Ma, di loro, non c'era neanche l'odore. C'era solo quello che rimaneva di un portale e Cally lo intuì subito: " questo lo ha fatto la mamma, ne sono sicura" disse rivolgendosi soprattutto a johnny, che annuì svelto. Per me era strano cooperare con dei 'nephilim', infondo, era la mia prima volta. Ci guardammo tutti negli occhi e capì che stavamo pensando tutti alla stessa cosa: eravamo soli in un istituto pieno di corpi semiputrefatti che puzzavano come non so cosa, con una bambina di 6 anni che non aveva neanche ricevuto i primi marchi e anche Church era sparito. Ci avevano lasciati soli. Sperai che fossero stati costretti a lasciarci in quelle condizioni. Non volevo pensare che ci avessero abbandonati.
   
 
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