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Autore: Yuuki_Alison    22/10/2017    0 recensioni
Fu solo un attimo, un piccolo spiraglio di luce attraversò i suoi occhi vitrei e li illuminò. Le labbra schiuse per lo stupore, la vista concentrata su quel piccolo angelo umano e il cuore, quell'organo involontario tanto capriccioso, a riprendere quello che un tempo era un battito.
Genere: Angst, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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5. Dal profondo del tuo cuore.


Assottigliò lo sguardo sul paesaggio che lo circondava. Erano ormai secoli che non tornava nella sua vera casa e i cambiamenti che vi avevano arrecato erano palpabili. 
Il consigliere strattonò la lunga catena che cingeva con forza uno dei polsi dell'essere e lo fulminò con lo sguardo.

- Potresti non fermarti a guardare in continuazione? - chiese il biondo.

- Oh, ma da quanto ho capito questa è l'ultima volta che lo farò. Perché non approfittarne? Al contrario di te sono stato lontano da casa per molti secoli. Quella volta della convocazione mi sono trasportato direttamente nella sala riunioni. Adesso perché mi fai percorrere tutte le strade? Lo stai facendo di proposito, vero? - si bloccò, la Morte. 

- Taci e cammina! - replicò di rimando.

Questa volta strattonò più forte la catena e dal polso cadde qualche goccia scarlatta. L'essere imprecò mentalmente mentre, tentando di mantenere la calma, continuò a seguire il consigliere.

Dentro di sé cercava delle risposte che però non accennavano ad arrivare. Si chiedeva perché fosse lì, in quel momento. Non aveva violato in nessun modo il codice e quando gli era stato chiesto di fare qualcosa non aveva mai rifiutato. Corrucciò le sopracciglia, gli occhi che dopo tanto tempo esprimevano il sentimento chiamato tristezza. Lo stesso sentimento che provò Eliana non appena lesse la pergamena che gli aveva spedito. In quel momento capì come sentiva, quel senso di vuoto interiore era devastante e scavava fino alle viscere del proprio cuore. 
A un tratto alzò lo sguardo e corse incontro al consigliere, colpendolo con la mano libera sul collo. Quest'ultimo lo fulminò e lo afferrò dal mantello.

- Cosa credi di fare? Non puoi opporti adesso! La tua pena sarà maggiore!- tuonò, sferrandogli uno schiaffo.

L'essere lo guardò quasi scioccato.

- Perché parli come se dovessi ancora vivere? - digrignò i denti.

- O cielo, i tuoi sentimenti stanno riaffiorando pian piano. Non sei più adatto a questo ruolo. - si guardò intorno e sospirò piano. -Su, proseguiamo. -

- Non mi hai risposto! - urlò.

- Cammina se non vuoi che ti faccia fuori all'istante. - accennò un sorriso che di sincero non aveva nulla.




La domenica era proprio bella: niente scuola, sveglia impostata tardi, riposo assoluto. Se era soleggiata poi era ancora meglio. Peccato che quella, non lo era affatto. Il cielo era di varie sfumature grigiastre e qualche volta faceva capolino un sole timido. Decise comunque di seguire le due amiche per una tranquilla passeggiata.
Da un mese circa avevano iniziato a uscire con frequenza; non solo l'amicizia era diventata più forte, anche la sua mente sembrava rilassarsi in loro compagnia. 
Si sedettero su una panchinetta adiacente allo scivolo del parco quando, improvvisamente, si sentì uno stomaco brontolare. Tutte si voltarono verso Martina.

- Ehm... diciamo che ho un po' di fame. - ridacchiò nervosa, grattandosi il capo.

- Andiamo nella nuova rosticceria aperta in centro! - urlò Silvia, entusiasta.

- Sì! E' una buona idea! - applaudì velocemente Eliana. 




I due arrivarono ben presto nella sala riunioni dove, oltre a un altro consigliere, presenziava un comandante. Fece segno alla Morte di accomodarsi e quest'ultimo si sedette su una sedia posta di fronte al consiglio. 

- Conosci il motivo per il quale sei stato convocato, Azrael? - chiese il comandante mentre si avvicinò assieme ai due consiglieri.

- Come potrei saperlo se non mi è stato riferito? - ribatté.

- Non hai neanche il bisogno di saperlo. - sogghignò prima di schioccare le dita.




Le ragazze si diressero nel centro della città. Non appena arrivarono di fronte alla rosticceria, però, Eliana si fermò.

- Sembra un bel posticino ma non ho fame al momento, voi andate pure.- disse, accennando un sorriso.

Martina e Silvia difatti entrarono per prendere qualche rustico, mentre la bionda restò fuori in attesa. D'un tratto un fulmine deflagrò proprio su di lei e fece sparire il suo corpo, lasciando un'inconfondibile traccia di bruciato sul pavimento.

- ELIANA! - urlò Martina uscendo dal negozio e guardandosi attorno in preda alla disperazione.





Il suo corpo era circondato da un cilindro trasparente, quando, riuscì a intravedere il luogo dove fu trasportata. La Morte, anzi, Azrael, non appena se ne accorse, si alzò dalla sedia di scatto con un'espressione a dir poco confusa e sopresa. Il cilindro si dissolse, lasciando cadere la ragazza con delicatezza. 
Il comandante le fece cenno di avvicinarsi e le mise una mano sulla spalla. 
Schioccò nuovamente le dita e una scia di energia si propagò dal basso verso l'alto, circondando il corpo di Azrael. Emanava una luce accecante e, una volta che superò il viso, i suoi capelli tornarono a essere di un biondo chiarissimo. Il corpo si alzò in aria, i capelli fluttuarono leggeri e gli occhi, adesso tornati a essere di un azzurro/violaceo, si chiusero. 

- I suoi sentimenti sono riaffiorati completamente perciò non può più ricoprire il ruolo per cui era stato assegnato. Lui è tornato umano e la sua memoria è stata cancellata, così potrà vivere felicemente fino alla fine dei suoi giorni. - accennò un sorriso, il comandante. 

- Devi sapere che quando qualcuno accetta questo ruolo, le sue emozioni vengono represse in modo da non provare più nulla nei confronti della vita umana. Questo è un ordine che viene da ancora più in alto... Mi auguro che un giorno nostro Padre prenda un'altra decisione. Sarebbe molto meglio se sulla terra non esistesse più sofferenza e morte, le persone vivrebbero felici. Il mondo è una landa triste e senza cuore... - continuò un consigliere, abbassando lo sguardo triste.

- Ma adesso, porta Azrael con te, dagli un altro nome se preferisci ma prenditene cura. Se lo merita... - accennò un sorriso l'altro, aprendo una voragine che conduceva direttamente sulla terra.

- Io... non so cosa dirvi.. - li guardò confusa.

- Un'altra cosa, lui non ricorderà niente ma tu sì. Sii discreta, e buona fortuna. - salutò, il comandante.

Dopodiché Eliana prese Azrael da una mano e si lanciò nella voragine. Tutto divenne bianco e confuso. Al suo risveglio, si ritrovò su un prato con il ragazzo a pochi metri che si guardava intorno confuso.

- Azrael... - sorrise appena, correndo ad abbracciarlo.

- Chi.. sei? - chiese, arrossendo appena.

- Ahah, hai preso una forte botta in testa, vero? Sono la tua migliore amica Eliana, su andiamo adesso! - esclamò trascinandolo con se.

La ragazza lo ospitò in casa propria per quella notte e il giorno dopo lo portò con sé a scuola dove poté rivedere le sue amiche e rassicurarle sulla sua salute. 

Il ragazzo capì di essersi innamorato di lei per una seconda volta. 

Al ritorno a casa, lei gli strinse la mano e si fermò.

- Ascolta, per me sei molto più che il mio migliore amico.. - trovò il coraggio di dire.

Il ragazzo sgranò gli occhi e arrossì visibilmente.

- Anche tu... Eliana... - balbettò quasi.

La ragazza circondò il suo collo con le braccia e, con i cuori a mille, si scambiarono un tenero bacio che segnò la loro definitiva unione. Con le guance color porpora e i sorrisi smaglianti, si guardarono negli occhi.

- Ti amo. - dissero entrambi.

Da quel giorno, la loro vita avrebbe preso una piega decisamente positiva.

FINE.




Angolino autrice: Ed ecco che a malincuore finisco questa serie! T^T Ringrazio tutti coloro che mi hanno dimostrato supporto! Tornerò presto a pubblicare in questa categoria, spero seguirete i miei progetti. Alla prossima e grazie davvero per tutto! Siete fantastici. <3 
   
 
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