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Autore: G RAFFA uwetta    23/10/2017    1 recensioni
Nulla è eterno, neanche l'amore ma un uomo distrutto dal dolore comprende che 'per sempre' va ben oltre l'eternità.
Dal testo: "La felicità è una spada che ferisce il corpo, se non si è in grado di maneggiarla a modo."
Questa storia partecipa al contest "If you want me to stay" indetto da Himeko Kuroba.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Portami con te

È davvero strana la luna, oggi, sbuca fuori dal cielo come la rosa rossa che mi hai regalato e che giace tra le pagine di un libro abbandonato sulla poltrona verde, a fianco del camino. Sembra stanca, eppure nulla affievolisce il suo splendore. Solo ai miei occhi appare opaca? Direi di sì, dipende forse dalle lacrime che li inondano? Così pare.

Eppure non sono triste – sono un bugiardo che afferma il vero – ma la sola idea che tu sia andato così lontano lacera una parte di me che nemmeno sapevo esistesse. Non dire nulla, sento fino a qui il tuo cervello macinare chilometri per accorciare le distanze. Non serve! Io sono con te tutte le volte che ti penso, tutte le volte che non ti caccio, tutte le volte che faccio l’amore con i nostri ricordi.

Sconfitto e arrabbiato con me stesso, ci crederesti?

Chiudo gli occhi per non vedere e vengo assalito da te che mi baci con impeto, curioso e maldestro come quando maneggiavi le odiate pozioni. Sorrido all’idea e so che tu sei molto più di quello che dai e... non voglio lasciarti andare.

Ho lottato nelle notti buie e nelle giornate infinite, ma tu sei sempre lì, dietro l’angolo dei miei occhi, troppo gonfi perché riesca a tenerli aperti. Per nulla al mondo avrei voluto che altri ti sfiorassero, ti pensassero, ti amassero, eppure è bastato un solo istante speso male e tu non sei più accanto a me. Darei l’intero patrimonio, i miei mille e più galeoni, per cambiare ciò che sono, ciò che rappresento. Venderei a Morgana la mia stessa anima, se tu solo mi chiedessi di restare, di ritornare, di amare te.

Ti prego!

Diventerò l’insignificante sassolino nella tua scarpa durante i lunghi viaggi che farai; sarò la piuma con cui accarezzerai le parole d’amore che vergherai a chiunque, tranne che a me. Mi accontenterò della polvere che spazzerai via dal tuo cuore, se bastasse a farmi rimanere accanto a te.

Non sono degno, ora lo so, non lo ero allora come adesso, ma non mi importa; non dovrebbe importare a nessuno se abbiamo un passato che ci ‘slega’: così diverso, così simile, così unico che ci ha fatto innamorare. Vedi, non ho più paura ad ammetterlo; però ho dei rimpianti e, se me lo permetterai, saranno il fulcro della nostra nuova esistenza.

Non chiudere le porte, non chiudere le finestre,

respira con me il nostro odore che si disperde nell’immenso, aggrappati a me prima che il nostro ‘noi’ rotoli a valle. Basta un cenno, una virgola al posto del punto, un bacio chiuso in un cassetto: sarò quello che vuoi, quello di cui hai più bisogno, quello che ti salva dal fuoco che ti arde nel petto.

Non sono cielo, non sono terra, sono solo sangue e carne che nutre il desiderio: sono paglia tagliata di fresco. Brucerò solo a un tuo comando, volerò solo perché me lo avrai permesso, abbraccerò i campi in fiore e odorerò di libertà, sarò il sudario che avvolgerà il tuo corpo. Non chiudermi fuori, scoperchia il marmo e lascia che io rimanga accanto a te,

per sempre.

Tuo Draco



C’era un silenzio irreale a Godric’s Hollow quella sera, nemmeno il vento, seppur soffiasse forte, rilasciava alcun lamento. Un uomo incappucciato era chino su una tomba baciata dalla luna nascente, oltre le fronde dei cipressi che danzavano con la morte. Si teneva stretto, con le mani pallide aggrappate alla veste scura, mormorando di cose passate, di cose mai avvenute. Era forse dolore il suo? Non aveva ancora vissuto appieno eppure non voleva più vivere: troppo dolorosa la realtà.

Dal cerchio della morte non si può fuggire”, l’aveva redarguito spesso suo padre nei giorni di pioggia, “dal cappio della vita è meglio stare alla larga”, l’aveva indottrinato con il suo sguardo di ghiaccio, da dietro l’imponente scrivania in mogano. Ma lui non gli aveva dato credito e, per la prima volta in vita sua, si era fidato di qualcuno che non era lui. Erano seguiti giorni stupendi, seppur nell’ignoranza di tutti, un alternarsi lento delle stagioni, fino a ché, l’invidia e gli orrori di altri non avevano richiesto il loro tributo. Stava piovendo quando tutto finì. Lo ricordava bene, lui, perché grosse gocce fredde come la morte si erano sostituite alle sue, in languidi baci, su quelle ormai smorte del suo compagno. Dopo, aveva dovuto nascondersi come un ladro nei pertugi tra i due mondi, rendendosi invisibile ai suoi stessi occhi. Non aveva colpe ma la sua anima era conscia che si meritava quel triste destino. “La felicità è una spada che ferisce il corpo, se non si è in grado di maneggiarla a modo.” L’aveva ammonito suo nonno un Natale che, troppo agitato dalla gioia, l’aveva inavvertitamente urtato, facendo cadere entrambi a terra; suo padre, per punizione, gli aveva bruciato tutti i regali nell’elegante camino del salone principale. A quei tempi, era stata una amara lezione da ingoiare ma, oggi, era ben consapevole di quanto fosse veritiero ciò che il nonno aveva voluto insegnargli.

Improvvisamente una nube oscurò la lapide e un fendente verde colpì l’uomo che si afflosciò come una foglia in autunno, silenzioso, grato che finalmente tutto quel dolore finisse. Gli fu strappata dalle dita una lettera e data in pasto alla corrente; di lui, Mangiamorte, profanatore di tombe a detta di altri, rimase solo una scheggia intagliata sul nome di Harry Potter.



Note dell’autrice: Draco e Harry si amano ma, per viltà del primo, portano avanti la relazione di nascosto; quando Harry viene colpito a morte c’è solo il biondo accanto a lui ed è per questo che tutti vengono indotti a credere che sia stato il suo antico rivale a ucciderlo.

Spero di essere rimasta fedele all’idea del contest anche se la storia si è scritta da sé. Buona lettura e sono graditi i commenti.

Questa storia partecipa al contest “If you want me to stay” indetto da Himeko Kuroba sul forum.



   
 
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