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Autore: _ Arya _    24/10/2017    3 recensioni
Killian Jones, 18 anni, è l'unico mago al mondo ad essere stato posseduto da un Obscurus per oltre 14 anni ed essere riuscito a liberarsene. Dopo aver trascorso l'infanzia nell'oscurità, la sua vita è lentamente tornata alla normalità.
È sull'Espresso diretto alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, insieme ad Emma Swan, la giovane e bellissima Salvatrice. Riusciranno, nonostante le loro differenze e divergenze ad unirsi come lo Yin e lo Yang per prepararsi ai tempi bui e la guerra che attende il mondo magico?
La trama segue in parte le vicende di Harry Potter e ci sono dettagli di Animali Fantastici e Dove Trovarli. Non serve necessariamente conoscere nei dettagli la saga per riuscire a seguire perché molte cose cercherò di spiegarle io.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Baelfire, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Neal Cassidy, Neal Cassidy/Baelfire, Regina Mills
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Collision





EMMA POV

Esisteva una sola cosa peggiore dell'avere lezione coi Serpeverde: farlo a stomaco vuoto.
Quando la sera prima ero tornata in camera, nella speranza di porre finalmente fine a quella giornata con un sonno ristoratore, avevo trovato Mary Margaret a discutere con Gwen e Marian. Di me. Ero entrata proprio in tempo per sentire Gwen esordire acidamente con un “Beh, tu muoviti a prenotare una visita al San Mungo per quella pazza della tua amichetta!”.
La mia amica era rimasta di sasso quando mi aveva notato, mentre le altre due si erano voltate a scrutarmi beffarde. Sembrava che la discussione fosse nata perché avevano chiesto a Mary di fare cambio di letto con me, in modo che mi ritrovassi accanto alla finestra – il più distante possibile da loro. Per non si sa quale motivo, forse esaurimento, invece di mostrarmi superiore e ignorarle avevo alimentato la discussione. Solo mezz'ora dopo mi ero resa conto della mia idiozia e avevo concluso con un “Tranquille, dormo vicino alle finestra. Ma vi conviene chiedere di cambiare stanza, forse la pazzia si trasmette per via aerea.”
Nascosta sotto le coperte, in silenzio, avevo pianto per almeno un'ora. Non per colpa di quella particolare disputa, ma perché Hogwarts era cambiata. Sei anni prima era stata la mia ancora di salvezza, il primo posto che avevo finalmente imparato a chiamare casa... mentre adesso si era quasi trasformata in un inferno. Non mi interessava che i miei compagni mi credessero, quelli erano soltanto affari loro, ma d'altra parte ero stanca di essere presa di mira ogni cinque minuti. Perché non mi ignoravano e basta?
Al risveglio avevo finto che fosse tutto a posto per non turbare i miei amici, e per la mancanza di appetito avevo incolpato l'arrivo di quel periodo del mese. Non ero certa mi avessero creduto, ma avevo continuato a sorridere e rassicurarli fin quasi a convincermi io stessa di stare bene.
Apprezzai molto il gesto di Neal, che decise di andarsi a sedere accanto a Robin per lasciare che fosse Regina a prendere posto accanto a me. In questo momento avevo bisogno della mia amica.
-Emma... hai una cera orribile.
-Grazie Regina, lo so. Ho dormito poco.
-Sono stati molto fastidiosi?
-Cosa?
-Avanti, sono anch'io in questa scuola. Pensi che i miei cari compagni di stanza siano stati amichevoli sapendo chi frequento?
-Mi spiace...
-Ma no, chi se ne frega. Voglio solo dire che immagino cosa sia successo. Non mi pare che i Grifondoro siano tanto meglio, ultimamente.
Sbuffai. Era davvero inutile cercare di nasconderle le cose, sapeva leggermi meglio di chiunque altro. E aveva ragione. Non era una questione di casa di appartenenza: stavolta mi odiavano tutti allo stesso modo, magari avrebbero anche fondato un bel club con tanto di spille con scritto “Emma Swan curati” o qualcosa del genere.
-Dai, non ci posso credere che ti stai facendo abbattere da questa gentaccia.
-Ma no. No...- borbottai, cercando di convincere più me stessa che lei -No. Ero stanca e ho avuto un momento di debolezza, tutto qui.
Forse non era una bugia, forse era davvero così. Per nessuna ragione al mondo avrei lasciato che l'Oscuro ottenesse ciò a cui mirava: non mi sarei lasciata abbattere. Avevo sempre i miei amici, un ragazzo meraviglioso, la verità dalla mia parte... la fiducia di coloro che potevano davvero fare la differenza. Di cos'altro avevo bisogno, in fondo?
-Forza, via i libri e su le bacchette!- esclamò la professoressa Lucas facendo il suo ingresso in aula. Entusiasti eseguimmo gli ordini, lieti di iniziare l'anno con qualcosa di più interessante della lettura di un capitolo. Ruby Lucas era giovane, aveva soli ventisette anni, ma era la prima insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure rimasta viva e vegeta per più di un anno. Ne ero davvero lieta, perché era la migliore che avessimo mai avuto: l'anno precedente mi era stata di grande aiuto con il torneo. Oltre ad avermi ceduto la sua aula perché potessi esercitarmi, mi aveva dato una mano con alcuni incantesimi di difesa più complicati. In più faceva parte dell'Ordine della Fenice; io e gli altri l'avevamo intravista e salutata un paio di volte quell'estate, anche se non si era mai trattenuta a cena.
-Bentornati ragazzi- sorrise -E benvenuto al nostro nuovo studente. Killian Jones, dico bene?
-Sì professoressa.
In quel momento molti occhi vennero puntati su di lui, compresi i miei. Era seduto accanto a Zelena, ovviamente, e sembrava tutt'altro che intimidito.
-Hai frequentato il sesto anno a Durmstrang per un periodo, a quanto so. Immagino abbiate studiato gli incantesimi non verbali, vero?
-Oh sì, certo.... e me la cavo anche abbastanza bene.
Fu disgustoso vedere come Zelena gli sorrise smielata, eppure lui ne sembrò compiaciuto. Diversi Serpeverde risero sotto i baffi e notai che purtroppo anche alcune ragazze di Grifondoro sembravano rapite dal suo fascino. Certo, era attraente e non potevo negarlo, ma era l'ultima cosa che mi interessava di quello sbruffone. E poi non era possibile essere amici della sorella di Regina e allo stesso tempo essere delle brave persone. Non ero prevenuta, constatavo semplicemente la realtà dei fatti.
Avrei preferito che la prof gli chiedesse di abbassare le penne, non che gli sorridesse.
-Molto bene. Allora, sai dirci cosa sono gli incantesimi non verbali?
-Beh, sono... insomma, un incantesimo non deve essere necessariamente pronunciato ad alta voce. È la mente a lanciarlo, anche quando parliamo. Farlo in silenzio è utile per cogliere gli avversari di sorpresa. Se poi si ha un Legilimens davanti, certo, c'è poco da fare... ma è un altro discorso.
-Non è una spiegazione molto tecnica... ma chiara e corretta. 5 punti a Serpeverde. E sì, quest'anno inizieremo a cimentarci negli incantesimi non verbali: vi accorgerete che lo stesso avverrà anche per tutte le altre materie. E verso la fine dell'anno imparerete anche a bloccare un Legilimens.
Iniziò quindi a spiegare più approfonditamente gli incantesimi non verbali, ma sfortunatamente riuscii a seguire ben poco: avevo bisogno di dormire. Dopo pranzo sarei andata a letto, sperando di svegliarmi in un orario decente per potermi allenare un po' con Neal. Dovevo anche scegliere una data per le selezioni di Quidditch, comunicarla alla professoressa e farlo sapere ai miei compagni. Avevo decisamente scelto il momento peggiore per lasciarmi provocare da quegli idioti e addirittura farmi buttare giù al punto di perdere il sonno. Come avevo potuto? Non era da me, maledizione, ero abituata alle provocazioni fin da piccola e ormai avrebbero dovuto solo scivolarmi addosso.
-Sai, non è così male Jones. Almeno credo.
-Cosa?- mi voltai a guardare Regina sorpresa, la quale stava squadrando attentamente il ragazzo.
-Cioè, se la tira parecchio ed è amico di mia sorella ma a parte questo...
-C'è qualcosa a parte questo?
-Non ha detto una parola quando si sono messi a... insomma, parlare di te.
Dal modo in cui lo disse immaginai che che “parlare” volesse dire “insultare”, ma in fondo coi Serpeverde andava così da cinque anni. Almeno con la maggior parte di loro. Oltre a Regina c'era qualche altro studente abbastanza simpatico con cui si poteva parlare civilmente.
-E' solo perché lui non mi conosce.
-Non lo so, secondo me non è questo. A meno che non me lo sia immaginato sembrava piuttosto turbato. Comunque devo ancora inquadrarlo... mi incuriosisce.
-No... non ti ci mettere anche tu.
-Cosa?
In risposta le indicai un paio di ragazze che continuavano a lanciargli occhiatine e ridacchiare tra loro. Non lo avrei sopportato se la mia migliore amica fosse entrata nel club.
-No! Oddio, non in quel senso!- borbottò sconvolta, purtroppo a voce abbastanza alta da attirare l'attenzione della prof.
Quella ci scoccò un'occhiataccia, senza dire nulla, ma decidemmo comunque che fosse arrivato il momento di fare silenzio. Stava spiegando qualcosa sul “focalizzarsi bene sullo scopo dell'incantesimo”, ma non avendo sentito gran parte del discorso non seppi dire quanto mi fossi persa. Potevo incolpare solo me stessa: se me ne fossi fregata e avessi dormito tranquillamente, in quel momento sarei stata attenta come ad ogni lezione di Difesa. Un po' incolpavo anche il nuovo arrivato per aver “invaso” i nostri discorsi. Cosa me ne importava?
-D'accordo, io direi che possiamo iniziare ad esercitarci. Non voglio passare l'ora a farvi leggere il capitolo, quindi dividetevi in coppie. Killian, tu parti avvantaggiato... cosa ne diresti di fare coppia con Emma?
Gelai sul posto. Cosa? Avevo sentito bene? Era una specie di punizione per aver chiacchierato durante la sua lezione? Ma non era giusto, e quelle che avevano passato il tempo a ridacchiare e magari raccontarsi quale filtro d'amore avrebbero usato per conquistarlo?!
-Emma è la più preparata nella mia materia e... Zelena.- si interruppe, voltandosi verso la rossa che non aveva neanche provato a nascondere la sua risata -Illuminaci, cosa ti diverte?
-Nulla professoressa.- fece, ma senza un minimo di imbarazzo. Per fortuna alle sue provocazioni ero diventata impassibile: dopo tutti quegli anni suonavano come dei “ciao, come stai?”.
-Si è dovuta esercitare molto per via del torneo, quindi è più che normale. Certo, a meno che per voi due non sia un problema, non essendo della stessa casa...- aggiunse infine, rivolta a noi.
-No, per nulla.- rispose Jones per primo, voltandosi a guardarmi con un gran sorriso. La sua casa era l'ultimo dei miei problemi: avevo mille altri buoni motivi per non volerci avere nulla a che fare.
-Non c'è problema.- borbottai comunque, non vedendo via di scampo. Se avessi rifiutato sarei passata per quella stronza e avrei dato ai miei compagni nuove ragioni per infastidirmi.
Ci alzammo tutti in piedi e con un colpo di bacchetta la prof fece sparire tavoli e sedie. Prima di dirigermi, di malavoglia, verso Jones, riuscii a intravedere Robin avvicinarsi a Regina. Se non altro il mio sacrificio sarebbe servito a qualcosa, forse...
-Tranquilla tesoro, non ho intenzione di farti del male.
-Non chiamarmi tesoro. Il mio nome lo sai, puoi usarlo. E poi non ho paura di te.
-Uh va bene Swan, non ti scaldare. Cercavo di essere gentile.
-Esercitati di più allora, non sei molto bravo.
-Allora ragazzi!- esclamò la Lucas, una volta che tutti fummo in posizione; -Ricordate quello di cui abbiamo appena parlato e concentratevi. Useremo l'Expelliarmus, solo quello mi raccomando.- l'occhiata che seguì se la beccarono Zelena e i suoi amici: peccato che questa fosse troppo occupata a guardare me e il suo nuovo spasimante... ma se avessi potuto glielo avrei restituito senza problemi. Sentivo i suoi occhi puntati addosso e non mi piaceva affatto. Avrei davvero voluto dargli il beneficio del dubbio, non ero solita giudicare tanto in fretta, ma come potevo se lui me lo rendeva tanto difficile? Non era colpa mia.
-Ti senti bene? Non hai una bella cera...
-Sto benissimo. E grazie per il complimento.- biascicai, lanciandogli uno sguardo truce. Non avevo voglia di parlare e per fortuna non avrei dovuto farlo dato che ci saremmo esercitati con incantesimi non verbali. Potevo farcela. Sarebbe stata una bella soddisfazione fargli volare via la bacchetta dalle mani... forse avrei cancellato quel suo stupidissimo sorrisetto compiaciuto. Pensava di riuscire a far cadere ai suoi piedi anche me, soltanto per via di quei penetranti occhi azzurri?
-Non capisco perché ce l'hai tanto con me. Non ti ho fatto niente...
-Mi innervosisci. Allora, iniziamo oppure no?

 

KILLIAN POV

Non potendo fare altro, annuii. Era chiaro che non le piacevo, quindi per il momento era meglio non insistere. La sua faccia parlava per lei ed ero pronto a scommettere che non avesse dormito molto la notte precedente: aveva due occhiaie tremende e gli occhi un po' arrossati.
Avrei davvero voluto chiederle come se la stesse passando... La sera prima un gruppetto capitanato da Zelena, in sala comune, non aveva fatto che divertirsi a scommettere su quanto sarebbe durata a scuola prima di avere una crisi di esaurimento che l'avrebbe fatta rinchiudere al San Mungo. Per fortuna, con la scusa che non la conoscevo, ne ero rimasto fuori senza tanti problemi. Se solo quei cretini avessero trascorso tre mesi al San Mungo come me, non avrebbero osato parlare così... c'era poco da scherzare. Dopo una sola settimana avevo desiderato fuggire da quel posto orribile, ma avevano insistito a tenermi sotto osservazione per continuare ad esaminarmi ed essere certi che non avessi una ricaduta. Nonostante sapessi che fosse per il mio bene, era stata dura resistere... con le urla strazianti di altri pazienti che almeno un paio di volte al giorno rimbombavano ovunque. Per non parlare di ciò che avevo visto, vagando per i corridoi o il cortile.
In più, sapevo cosa volesse dire essere nel centro del mirino della maggior parte dei propri compagni di scuola, e non era affatto piacevole. Aveva i suoi amici e poteva anche fingere che non le importasse... come avevo fatto io. Ma in fondo, non era così. Non andava bene così.
-Per la miseria, Jones. Non ti incantare...
-Scusa dolcezza. Allora, inizi tu?
-Ti ho detto di non chiamarmi così. E no, inizia tu... visto che sei già capace.
-Come preferisci.
Imitammo gli altri e ci piazzammo l'uno di fronte all'altra, poi puntai la bacchetta verso di lei e mi focalizzai sull'incantesimo di disarmo... ma c'erano i suoi occhi a distrarmi. Quegli incredibili occhi verdi che mi fissavano curiosi, in attesa.
Invece di far volare via la sua bacchetta, fu la mia a vibrare e cadere a terra. Non riuscii neanche ad arrabbiarmi per la leggera risata della ragazza che seguì: era la prima volta che la vedevo sorridere, ed era così bella... più bella di quanto già non fosse col muso lungo.
-Non eri bravo? Pensa se non lo fossi stato...- commentò sarcastica, incrociando le braccia mentre mi chinavo a raccogliere la bacchetta. Maledizione, non potevo farmi deconcentrare così da due occhioni verdi, per quanto incantevoli potessero essere. Non avevo la minima intenzione di passare per un beota ritardato a causa di una ragazzina che, tra l'altro, non aveva fatto altro che giudicarmi e guardarmi con astio fin dal primo momento in cui mi aveva incontrato.
-Anche i migliori possono sbagliare. Vuoi provare tu?
-No, ormai devi farmi vedere come si fa. Se non altro qualcosa è successo... guarda gli altri.
Se non mi avesse ricordato che fossimo circondati da almeno un'altra trentina di persone, probabilmente non me ne sarei accorto. Mi voltai a dare un'occhiata ed in effetti tutti si guardavano con le bacchette puntate, senza che accadesse nulla. Neanche quelli che muovevano piano le labbra sembravano avere successo. Intanto la prof, che girava per l'aula, raggiunse anche noi.
-Allora, come sta andando qui?
-Potrebbe andar meglio- risposi, e vidi la bionda trattenersi con difficoltà dallo scoppiare di nuovo a ridere. Avevo davvero fatto la figura dell'idiota.
-Forza Killian, fammi vedere come te la cavi.
Annuii, per poi cercare di concentrarmi su qualcosa che non fossero gli occhi di Emma Swan. In fondo non ci guadagnavo nulla a fare la figura dell'incapace davanti a lei, la prof e tutto il resto della classe. Volevo che quel nuovo inizio ad Hogwarts fosse migliore dei precedenti, ed era davvero il caso di sfruttare le capacità acquisite durante i sei mesi a Durmstrang.
E funzionò. Non appena pronunciai la formula nella mia testa, la bacchetta della bella Grifondoro volò via, ricadendo qualche metro dietro di lei ed attirando l'attenzione di tutti gli altri.
-Molto bene, proprio così! Sarai anche avanti ma spesso ci vuole molto di più ad acquisire precisione e controllo... quindi bravo e altri 5 punti a Serpeverde! Ragazzi, dovete concentrarvi. Dovete sentire la magia scorrervi nelle vene... come quando pronunciate l'incantesimo a voce alta. Provateci, darò cinque punti a tutti coloro che ci riusciranno.
La classe tornò quindi a concentrarsi, e stavolta toccò alla mia compagna venire osservata dalla prof. Sembrava piuttosto nervosa, ma non appena recuperò la bacchetta non disse una parola e me la puntò contro.
La guardai intensamente mentre i secondi passavano, e il suo sguardo così fermo e deciso quasi mi convinse che da un momento all'altro ce l'avrebbe fatta.
E invece no. Tutto ciò che uscì furono delle scintille rosse senza alcun effetto. Quella sospirò abbassando il braccio frustrata, la sua stanchezza di nuovo visibile.
-Non importa, non mi aspettavo che riuscissi subito. Non ti arrendere però, le scintille erano un ottimo segno!
Annuì, ma nonostante le parole della donna non sembrò molto entusiasta o convinta. Ed era un vero peccato, mi sarebbe piaciuto molto vedere un altro sorriso dipingerlesi in volto.
-Avanti tesoro, puoi continuare a provare tu!- offrii, quando la prof ci lasciò di nuovo soli.
-Ti ho già detto di non chiamarmi così! Sei ritardato o fai finta?!
-Mammamia, che acida! Cercavo solo di essere gentile, ma con te mi pare inutile! Dillo che te la sei presa perché io ci sono riuscito e tu no.
-Sta' zitto! E hai poco di cui vantarti, non sono io quella che è stata espulsa!
A quell'osservazione strinsi i pugni: l'aveva voluto lei. Io ci avevo provato ad essere carino, e il fatto che non le piacessero quei nomignoli non era una buona scusa per iniziare ad insultarmi senza sapere nulla. Forse Zelena e i suoi amici non avevano proprio tutti i torti: forse era davvero un'insopportabile ragazzina convinta di essere meglio degli altri.
-Tu sta' zitta mocciosa, non sai proprio niente di quello che è successo!
Arrabbiato puntai la bacchetta verso di lei, ma prima che potessi disarmarla quella gridò “Protego!”. L'incantesimo fu così potente che fui scaraventato contro il muro, ma questo non mi impedì di rialzarmi subito e scagliarle un Levicorpus. In un attimo si ritrovò in aria, appesa per la caviglia, e quando i miei compagni di Casa scoppiarono a ridere mi unii a loro. Se l'era cercata.
Prima che la bionda avesse modo di colpirmi ancora mi affrettai a scagliare il Liberacorpus, ma la Professoressa Lucas fece apparire dei cuscini per attutire la sua caduta.
-Mi dispiace ma una punizione non ve la toglie nessuno a voi due! Stiamo studiando gli incantesimi non verbali e...
-Beh, tecnicamente io...
-Silenzio, Jones! L'incantesimo di disarmo è l'unico che ho dato il permesso di usare, non ci sono scuse! Per nessun motivo potete attaccarvi in classe. Jones, tu vai con Zelena. Emma, tu...
-Io vado in infermeria, ho mal di testa.
Mentre correva via con le risate dei Serpeverde – e diversi Grifondoro – in sottofondo, la intravidi tenersi il polso destro, il che spense la mia. Oh, dio. Si era fatta male cadendo? Per quanto fastidiosa ed irritante fosse, farle del male era l'ultima cosa che desideravo.
-Silenzio! Continuate a lavorare, forza.
Nonostante desiderassi ardentemente correrle dietro, non potei fare altro che lasciarmi tirare per mano da Zelena senza tante cerimonie.

 

***

 

EMMA POV

-Non esiste persona più insopportabile di Jones, dopo Zelena!- esclamai, lanciando la pluffa con così tanta forza che quasi buttai Neal giù dalla sua scopa. Ancora non riuscivo a credere di essermi presa una punizione per colpa di quell'idiota sbruffone! D'accordo, avrei potuto ignorare le sue battutine, ma nel momento in cui aveva capito di darmi fastidio avrebbe anche potuto smetterla: non ero dell'umore per sopportarlo. Ma in fondo, cos'altro avrei dovuto aspettarmi da un Serpeverde? Soprattutto dal nuovo spasimante di quell'oca dai capelli rossi!
-Quindi fammi capire. Ti ha fatto rompere un polso?!- esclamò Mary Margaret sconvolta, lanciando anche lei la pluffa in direzione degli anelli.
Alla luce di quanto accaduto i piani erano cambiati e tutti i miei amici avevano voluto unirsi a me e Neal a giocare un po' a Quidditch, perfino Regina.
Dopo essere stata in infermeria a farmi aggiustare il polso avevo dormito un'oretta, tornando soltanto per la lezione successiva, Erbologia. Per fortuna era stata più tranquilla, così come l'ora di trasfigurazione. Anche in quest'ultima avevamo dovuto iniziare con gli incantesimi non verbali, ma la professoressa Blue aveva trovato più adeguato farci immergere nella teoria, prima, per mia somma gioia. Ad ogni modo non avevo avuto molto tempo per aggiornare i miei amici, mentre a pranzo avevamo preferito evitare orecchie indiscrete. Così, una volta finito di mangiare, eravamo andati a recuperare le nostre scope e avevamo raggiunto il campo.
-Quello è stato un incidente, che ne sapeva come sarei caduta.
-E' già grave che ti abbia appesa in aria e poi lasciata cadere! Se la prof non fosse intervenuta... io lo uccido!- esclamò Neal, dopo aver rilanciato la palla a Regina.
-Non ucciderai proprio nessuno. Mi sarei presa una bella botta, niente di più. Smettetela, non è questo il punto. Il polso il dottor Whale me l'ha aggiustato in 30 secondi. È... è il suo essere insopportabile, il problema!
Le chiacchiere furono interrotte da un perfetto tiro di Regina, che riuscì a confondere Neal e segnare nell'anello centrale. Cavolo! Come faceva ad essere così brava e non voler entrare in squadra?!
-Wow! Se fossi stata dei nostri ti avrei costretta a prendere il posto vacante di cacciatrice!- esclamai colpita, e la mora sorrise soddisfatta.
-Te l'ho detto, non è che non mi piace lo sport. Solo non ho la fissa, e poi con mia sorella come Capitano, neanche per sogno!
-Pure te hai ragione. Però...
-Però niente Emma, non cambio idea. Come ti senti?
-Come una che dovrà subirsi una punizione con quell'idiota. Non voglio dire di non essere stata stronza, ma mi stavo facendo gli affari miei. Bastava che lui facesse lo stesso, gliel'ho fatto capire chiaramente. Ma lui nulla! Doveva per forza continuare a rompere!
-D'accordo, tu hai ragione, ma non intendevo in quel senso. Stai meglio?
-Sì. Sì... - annuii infine, sospirando.
Se non altro, il casino con quel bell'imbusto mi aveva fatto dimenticare il resto dei miei problemi. A pensarci bene, forse avrei dovuto ringraziarlo.
Quel che non dissi ai miei amici fu che il mal di testa non era stato una scusa per andarmene. Nello stesso attimo in cui ero rimasta a testa in giù il dolore alla cicatrice era esploso, e un flash dell'Oscuro che rideva soddisfatto mi era passato davanti. E con lui avevo chiaramente visto gioire Cora Mills, la madre della mia migliore amica.




 

Angolo dell'autrice;
Ciao! Siccome scrivere l'epilogo si sta dimostrando più difficile del previsto (probabilmente perché è l'ultimo e mi deprimo all'idea xD), ho pensato di postare di nuovo qui, avendo un capitolo già pronto da un po'...
Emma non se la sta passando proprio bene, e il temperamento di Killian (volevo fosse sempre il suo solito, anche se qui è più giovane), non aiuta. Ad ogni modo Emma lo attrae, la vede simile a sé e a modo suo ha anche voluto essere gentile... ha notato subito che la bionda non era in forma. Solo che aveva anche l'umore sotto i piedi, quindi l'ha trattato piuttosto male fino a farlo irritare... e hanno finito per scontrarsi xD 
Nonostante questo, non lo incolpa per averle fatto male perché è stato un incidente... ma non nasconde di trovarlo eccessivamente irritante per i suoi gusti. Poi, certo, nessuno dei due avrebbe ammesso di essere stato incantato dagli occhi dell'altro...
Il prossimo capitolo potrebbe arrivare tra una settimana, fino al 18 ho delle bozze che sono da sistemare... ma la trama c'è. Vedremo, forse riesco prima a finire quel benedetto epilogo dell'altra ff!
Curiosità... che ne pensate della nuova stagione di OUAT? Secondo me ci sono alti e bassi, certe cose troppo uguali alla s1 secondo me, quindi ripetitive... ma altre sono interessanti. Rogers invece mi fa tenerezza, non è il nostro Killian ma mi piace in versione poliziotto buono!
Un abbraccio e a presto :*
   
 
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