[Dedico questa storia a:
Alice, la mia pazza migliore amica,
"la mia persona"
o come la soprannomino io la mia Lottie.
Jo, colei che crede in me più di quanto non lo faccia io,
sempre pronta a spronarmi e a dirmi di non arrendermi.
Jessica, l'amica più vera e sincera,
la stessa con cui condivido LA coppia: Klaroline.
Lucrezia, un'amica che riesce a sorprendermi,
che mi regala più di quanto lei possa immaginare.]





 

 

Era appena uscito dai laboratori Star e, con ancora indosso il cappello di Babbo Natale, si fermò quando vide la figura di una sexy e bellissima donna ad aspettarlo fuori. 
Lei indossava una giacca nera di pelle, un paio di jeans strettissimi ed era appoggiata alla sua moto rossa. Dovette sbattere gli occhi più volte perché non riusciva a credere a chi si trovasse davanti. 
Lisa Snart aveva girato tantissime città, ma non era riuscita a togliersi il pensiero di lui e di quelle labbra dolcissime che aveva baciato. 
Voleva scappare da Central City e almeno per un po’ lo aveva fatto, ma quella città portava con sé tantissimi ricordi. 
Era cresciuta lì, aveva imparato a rubare (non che dovesse andare fiera, ma era un qualcosa che aveva condiviso con il suo fratellino) e poi… aveva provato qualcosa che andava ben oltre la semplice amicizia.
«Alla prossima volta, Cisco» : quelle parole cominciarono a vorticare nella mente di Cisco che, ancora una volta, si ritrovava a sbattere gli occhi, sconvolto, pensando che fosse un’illusione creata dal suo maledetto subconscio. 
Ma era tutto reale e quando lei si avvicinò a lui, seppe che non si stava sbagliando.
Non ci misero molto prima che l’uno attirò l’altro e, proprio com’erano scomparse, all’improvviso ritornarono tutte quelle sensazioni che i due avevano provato. 
Avevano tanto di cui parlare e senza’ altro lui voleva sapere cosa aveva fatto e dov’era stata, ma al momento ogni domanda era surclassata perché la cosa importante era che lei era lì, davanti a lui. 
Cisco non pensava di poterla rivedere ancora, ma quando Lisa sfiorò il suo viso, capì che era quella la donna che aspettava da una vita. 
Di certo il fatto che fosse una criminale non aiutava, ma tutti possono cambiare e poi stavolta aveva rubato la cosa giusta: il suo cuore. 
«Buon Natale, Cisco» pronunciò quell’ultima parola in modo sensuale e vicino al suo orecchio, provocandogli un brivido lungo tutta la schiena. Poteva ripetersi quello che voleva, ma pur sapendo che era sbagliato e che avrebbe portato solo guai, lui accarezzò la sua guancia, avvicinò il viso al suo e la baciò.
«Buon Natale» pensò tra se e se, sorridendo e provando una strana sensazione.
Un po’ come trovarsi a casa.