[Dedico questa storia a:
Alice, la mia pazza migliore amica,
"la mia persona"
o come la soprannomino io la mia Lottie.
Jo, colei che crede in me più di quanto non lo faccia io,
sempre pronta a spronarmi e a dirmi di non arrendermi.
Jessica, l'amica più vera e sincera,
la stessa con cui condivido LA coppia: Klaroline.
Lucrezia, un'amica che riesce a sorprendermi,
che mi regala più di quanto lei possa immaginare.]
Alice, la mia pazza migliore amica,
"la mia persona"
o come la soprannomino io la mia Lottie.
Jo, colei che crede in me più di quanto non lo faccia io,
sempre pronta a spronarmi e a dirmi di non arrendermi.
Jessica, l'amica più vera e sincera,
la stessa con cui condivido LA coppia: Klaroline.
Lucrezia, un'amica che riesce a sorprendermi,
che mi regala più di quanto lei possa immaginare.]
Il Natale è la festa che va festeggiata in famiglia, ma quando la famiglia in questione è quella dei Luthor non è previsto nessun albero di Natale, nessun cenone e nessuna riunione tra parenti.
Ogni persona che era venuta a contatto con loro si era allontanata, disgustata dal loro modo di essere e, così quella giovane donna, la bellissima Lena Luthor si ritrovava a passare un altro Natale da sola.
Si dice che ogni animo triste nasconde dentro di se una stella nascente e forse proprio per quell’anno la sua stava nascendo donandole la luce e la speranza di cui aveva bisogno.
Winn cambiò l’abito un paio di volte fin quando si fermò davanti allo specchio di casa e decise che poteva andare, indossò il cappotto, prese il cestino e uscì quasi di corsa.
Indossava un pantalone blu scuro e un maglione blu con piccoli fiocchi di neve bianchi e al centro una grossa renna colorata con un naso rosso.
Non era mai stato così nervoso se non si considera la volta in cui decise di confidare i suoi sentimenti a Kara, ma stavolta era una sensazione diversa.
Lui si sentiva nervoso ed elettrizzato allo stesso tempo, una sensazione che aveva provato soltanto una volta: la sera in cui si era ritrovato sotto lo stesso tavolo con Lena Luthor, una donna eccezionale, intelligente e dalla bellezza mozzafiato.
E così quando la vide seduta alla sua scrivania, nel suo vestito rosso, con i capelli arricciati e qualche ciocca ribelle che le ricadeva sul viso, rimase senza parole.
«Nessuno a Natale dovrebbe rimanere da solo».
Fece così il suo grande ingresso; al solo sentire quella voce lei balzò dalla sedia, arrossì di colpo e lo guardò con gli occhi lucidi.
Neanche Winn poteva dire di voler passare il Natale in famiglia, poiché la sua non esisteva neanche più, ma quell’anno qualcosa gli diceva che si trovava esattamente dove voleva essere.
Nessuno dei due capì cosa avesse spinto lui ad andare da lei, né tanto meno il fatto che lei sorrise come non aveva fatto mai, ma qualcosa disse loro che presto lo avrebbero scoperto.
Ogni persona che era venuta a contatto con loro si era allontanata, disgustata dal loro modo di essere e, così quella giovane donna, la bellissima Lena Luthor si ritrovava a passare un altro Natale da sola.
Si dice che ogni animo triste nasconde dentro di se una stella nascente e forse proprio per quell’anno la sua stava nascendo donandole la luce e la speranza di cui aveva bisogno.
Winn cambiò l’abito un paio di volte fin quando si fermò davanti allo specchio di casa e decise che poteva andare, indossò il cappotto, prese il cestino e uscì quasi di corsa.
Indossava un pantalone blu scuro e un maglione blu con piccoli fiocchi di neve bianchi e al centro una grossa renna colorata con un naso rosso.
Non era mai stato così nervoso se non si considera la volta in cui decise di confidare i suoi sentimenti a Kara, ma stavolta era una sensazione diversa.
Lui si sentiva nervoso ed elettrizzato allo stesso tempo, una sensazione che aveva provato soltanto una volta: la sera in cui si era ritrovato sotto lo stesso tavolo con Lena Luthor, una donna eccezionale, intelligente e dalla bellezza mozzafiato.
E così quando la vide seduta alla sua scrivania, nel suo vestito rosso, con i capelli arricciati e qualche ciocca ribelle che le ricadeva sul viso, rimase senza parole.
«Nessuno a Natale dovrebbe rimanere da solo».
Fece così il suo grande ingresso; al solo sentire quella voce lei balzò dalla sedia, arrossì di colpo e lo guardò con gli occhi lucidi.
Neanche Winn poteva dire di voler passare il Natale in famiglia, poiché la sua non esisteva neanche più, ma quell’anno qualcosa gli diceva che si trovava esattamente dove voleva essere.
Nessuno dei due capì cosa avesse spinto lui ad andare da lei, né tanto meno il fatto che lei sorrise come non aveva fatto mai, ma qualcosa disse loro che presto lo avrebbero scoperto.
Spazio d’autrice:
Buona sera, oggi vi propongo una coppia o meglio, una non coppia del fandom di Supergil.
Non so se c'è qualcuno che li shippa, ma è chiaro - almeno per me- che quel momento che hanno avuto sotto il tavolo è stato di pura chimica e.... Ovviamente io spero che ci sia dell'altro tra i due.
Abbiamo vista Lena affermarsi tenendo il cognome di famiglia lontano da se stessa e, nell'ultima puntata l'abbiamo vista anche mettersi contro la madre. Magari dopo essersi definita nel campo del lavoro perchè no anche nell'amore? Magari proprio con Winn?
Spero che vi piaccia, io ho solo provato a scrivere una piccola storia per loro. Entrambi hanno una famiglia difficile alle spalle e quindi quando ho visto la scena di cui vi dicevo prima mi si è accesa una lampadina e così ci ho provato.
Ringrazio tutti coloro che mi stanno sempre vicino, la mia meravigliosa cugina e chi vorrà provare a leggere questa cosina chiamata storia.
P.S. Se qualcuno si fosse chiesto come sarebbe il maglione di Winn ecco la mia idea:
http://i68.tinypic.com/2qk55jb.jpg
Invece, per quanto riguarda il vestito di Lena questa era la mia idea: http://i68.tinypic.com/o8t6z9.jpg
Claire.