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Autore: LunariaScrittrice    26/10/2017    1 recensioni
Ehilà sono Lunaby, quella che scrive tutto su Yugi e Yami, ed infatti ecco qui una nuova storia!!
Si riprende da dopo il film " Yu gi oh the darkinside of dimension. "
la storia sarà dal punto di vista di Yugi Mutou.
" Mi risveglio per poi sentire che altre lacrime ho versato per poi guardare il sole dalla finestra che indica il mattino. « Mi sono innamorato di lui... »
A capirlo metto una mano in faccia, arrossisco e mi inizio ad odiare. « Sono pazzo! Come è accaduto? Proprio ad un fantasma...»
E so che questo mai muterà.
So che morirò a cercare una persona che corrisponda ad Atem.
So che vivrò nel tormento.
So che tornerò falso.
So che mentirò a me stesso.
So cosa accadrà.
Come un pazzo urlo guardando in alto. « PRENDITI LE TUE Responsabilità! IO COME CAVOLO VIVO ORA?
DOVEVI LASCIARMI MORIRE! SEI IL SOLITO EGOISTA, STUPIDO FARAONE!! MI SONO INNAMORATO! TI ODIO!»
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Atemu, Un po' tutti, Yuugi Mouto
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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RITORNO X MORTE.

 

Rimango ansioso a pensare che la lettera che ho scritto è stata letta da qualcuno ma dachi? 
Atem, o una divinità, oppure qualcuno me l'ha rubata per un semplice scherzo?
Penso la più probabile la prima e spero, ma se fosse la seconda non è che prenderà alla lettera ogni singola parola che ho scritto?
Se davvero lo facessero cosa mi toglieranno via? 
Non ho nulla di valore, ma nella lettera ho anche scritto un "vita umana" e se davvero qualcuno morirà?
Ma non è detto, forse mi preoccupo troppo?
No, solo il pensiero di aver condannato qualcuno alla morte per un mio desiderio egoistico mi fa sentire un verme, un bastardo, uno che venderebbe tutto per un' altra anima, ed è così: il faraone è un anima, fantasma, ed io per vedere ciò magari solo per poche ore avrei condannato qualcuno?

No, no, no, devo impedirlo, non voglio crederci. 

Scrivo una lettera spiegando che non voglio un pagamento con la morte di qualcuno per quel desiderio, ma non è che così io stesso verrò punito?

Non so proprio che logica abbiano le entità superiori e se esistono poi, io ci credo, ma in parte, almeno ora ci credo perché prima credevo che fosse una leggenda; insomma ho praticamente un oggetto magico che funziona come buca delle lettere per inviarla a loro.

Da questa agitazione però ho la probabilità che loro non ascoltino che ignorino la richiesta e se fosse non vedrei il faraone ma almeno una vita è salva; non dovrei pagare nulla.

Per sicurezza scrivo la lettera di disdetta, la chiudo nel cassetto, ma non sparisce, anzi rimane; perché.« per favore!» Supplico, ma magari si stanno solo divertendo a vedere come un mortale tenti di dialogare con loro.
Se anche fosse stupido non mi arrendo e ci riprovo, più, e più volte, ma nulla quella lettera non vuole sperire dal cassetto, nemmeno dopo una dormita pomeridiana; a quel punto lo comprendo mi è stato negata la disdetta, e allora significa che rivedrò Atem a natale?

Mi tocco i capelli. « Quanto sono cretino! Spero che lo scambio sia di chi non conosco. » ma dubito che possa accadere, potrebbero anche mirare alla mia famiglia: ma madre, mio nonno, mio padre, qualcuno, anche un parente lontano.

Devo calmarmi, agitarsi non serve a nulla.

Il sudore è freddo, lo stomaco per il nervosismo diventa iper-acido e un po' tremo.
Spero in Dio che non succeda nulla; ed ecco il perché non dovevo cercare Atem, perché oltre ad amazzare me stesso, potrei amazzare altri per i miei egoistici desideri.

Ormai il fatto è fatto, non si può tornare indietro quindi cerco di vivere le giornate prima del natale in modo sereno.

Con Anzu non mi ci sento più, proprio io non voglio sentirla, mentre con Jonouchi esco, andiamo alla sala giochi, e compro il regalo per nonno perché un oggetto come quello scrigno, benché sia antico, è pericoloso, inoltre penso che lui non possa nemmeno usarlo perché non ha il mio sangue, ma è qui che mi sono chiesto una cosa che è sempre la solita: io sono o no umano?

Quel oggetto greco che chiedeva di un purosangue, ma non si sa effettivamente di cosa, e se fosse destinato solo per chi ha un potere dimensionale?

 

Beh, mettendola così avrebbe senso: il gioco delle ombre è una dimensione parallela a parte richiamata dall' oscurità, o inferi, ma sempre legato a qualcosa che è la coscienza umana
Ma io sono nato umano e il D.N.A non può essermi stato alterato dallo spirito, quindi deve esserci qualcosa che mi sfugge?

Non arrivo alla conclusione finché non ricordo le dinamiche del ciondolo e quel test, solo allora mi viene fuori la risposta così semplice e stupida. 
Il ciondolo era vivo di magia oscura che io ho alimentato; ne sono sicuro, devo aver combinato qualcosa il giorno in cui mi voleva uccidere.

Riapro gli occhi e guardando la mano chiedo. « E se l'avessi assorbito?»

Sarebbe l'unica conclusione logica perché a terra c'erano i pezzi di vetro ma il fulcro dove era finito?
Era svanito, e se fosse solo entrato in me, nel mio spirito?
Ma questo influisce sul sangue? Non capisco... 
La magia è una traccia sanguinea?
Dovrei farmi gli esami del sangue?
E se poi ci fossero anomalie?

Ci rifletto chiudendo gli occhi su cosa abbia fatto di diverso in questo tempo, ma nulla ho combinato di strano, e nemmeno nella rabbia, infatti con Anzu ero arrabbiato ma mica l'ho mind-crushata, forse perché ho l'anima buona, dolce? 
O magari manca ancora qualcosa che mi sfugge?
Basta devo capire che diavolo è il gioco delle ombre e che meccanismi usa per venire attivato. 

Di scatto mi alzo, mi vesto, saluto la mia famiglia ed entro in un museo per poi andare nel reparto archeologico dove ci sono le scoperte di mio nonno e dei suoi colleghi. 

Appena arrivato cerco qualcosa che possa spiegare il gioco delle ombre, ma non ci capisco nulla di quei geroglifici in aramaico antico che solo Atem o un discendente di quel tempo capirebbe.

« Yugi? »

Una voce femminile mi chiama, mi volto, è Ishizu. « Signora, lei lavora ancora qui? » Domando curioso anche se mi viene in mente di chiederle una cosa.
« Certo, per aiutare i giovani a scoprire delle meraviglie dell' Egitto. » Esprime lei a tono adulto e professionale.
« Allora potrebbe a me aiutarmi, sa ho un compito delle vacanze e volevo fare una relazione sul gioco delle ombre. » Ormai mentire è un' arte, nessuno più sospetta nulla, mi viene naturale anche se ho occhi tremolanti, ma ringrazio che la mia interlocutrice non abbia la collana del millenio e che non abbia più nessun genere di potere. « Non è una cosa da rivelare alle persone così su un compito. » Esclama impartita quasi offesa.
« Mi serve, anche per conoscere meglio la storia del faraone. » Immagino che lei non sappia dei sentimenti che si celano in questa ricerca. 
« TI vedo molto scosso e impaziente, come mai? » Non avrà poteri ma ha occhi.
« Perché sono un po' esausto di molte questioni: ho litigato con la mia migliore amica, ma questo non conta! So che le sembrerà troppo rinvangare il passato, ma la prego mi dica tutto ciò che sa su gioco delle ombre. » e anche su come attivarlo, ma non posso dirlo.
La donna mi analizza per poi dire. « Ok, allora seguimi, qui non troverai nulla. »

La seguo verso una stanza dove ci sono molti artefatti non esposti, e tra essi c'è anche la sacra scrittura che parlava di Seto e il faraone, ma non è ciò che vuole indicarmi, bensì vuole mostrarmi una nota sempre della stessa pietra ma scritta più in basso. «Qui parla del gioco delle ombre, quando eravamo con lo spirito del puzzle non ho voluto approfondire perché non volevo che sapesse quanto poteva essere potente. » 
« Credo che ora lo sappia. »
« Probabilmente sì, il faraone ora sa il suo passato. »
« Anch' io lo so, ma credo che da lei posso scoprire di più. 
So ad esempio che il gioco delle ombre è stato usato come arma da guerra per avere le lodi del faraone è coretto? » Domando come se fossi a scuola. 
Ishizu annuisce. « Sì, questo è vero, ma ti sei chiesto da dove ha avuto origine? »
Perché ha un origine quella roba satanica?
« Ehm, credevo che fosse richiamato da chissà che regno oscuro... » 
« Certo è così ma per farlo è servito un tramite. » spiega indicando l'immaginane del faraone. 
« Il puzzle?» Chiedo non capendo.
« Un' anima innocente. » Qui sbatto le palpebre incredulo.
« Anima? Intende il mio " Altro me?" . »
« Esatto, parlo dell' anima del faraone, c'era una leggenda ancora prima della sua nascita che parlava che sarebbe nato un bambino portatore dell' oscurità che avrebbe portato al suo diciassettesimo compleanno la salvezza del mondo con la sua morte.
Non si sapeva di che famiglia sarebbe stato, ma se tu sai chi nasceva nella famiglia reale era considerato un "Prescelto dagli Dei" quindi, tutti hanno puntato sul principe ancor in fasce disegnandolo come salvatore futuro del popolo.
Però non erano sicuri, così hanno preso i bambini nati in quel periodo nello stesso giorno del principe e hanno iniziato un test satanico. »
Rabbrividisco; come possono gli umani testare dei neonati?
Mi sento solo male all' idea. « E cosa facevano? »
« Li misero contro gli stessi elementi, vedi Yugi, in Egitto a quel tempo non esisteva la magia, e si pensava che la magia fosse equivalente alla immortalità, dato di ciò, uccisero i bambini con il fuoco. »
Immagino solo le scene e mi sento soffocare, l'umano davvero crudele. « E come ha fatto il fa..ecco Atem a vivere ad una prova simile? »
La donna scuote la testa. « Non si sa... lui è stato l'unico a non aver subito la prova. »
Non capisco come. « Non si sa? Non dcono nulla gli scritti?»
« Si sa solo che coloro che sono rimasti in quella stanza, erano tutti senza un vero motivo. »
Stavolta i brividi percuotono le braccia. « Morti? Il faraone si è protetto? »
Ishzu non crede. « Forse è stato protteto, fortunatamente il padre non ne è rimasto vittima, da questo si è supposto che fosse proprio lui il bambino narrato nella leggenda, e infatti è stato così. 
Molti hanno pensato che lui fosse la salvezza del popolo, e così la sua stessa famiglia, ma come lui poteva salvare poteva fare male; da bambino era ribelle e usava la magia senza consapevolezza, questo è stato visto come un pericolo per l'uomo così i maghi con la scusa della pericolosità hanno deciso di rubare a lui i suoi poteri limitandolo per poi trasferirlo in sette oggetti d'oro, parlo degli oggetti del millenio!
Ogni oggetto ha un suo potere, solo quando si sono uniti assieme tutti i frammenti dell' anima il potere del faraone è ritornato, e così è potuto andare nel mondo dei morti a continuare ciò che aveva lasciato. » Continuare cosa? A vivere un sogno infinito lontano da me?
« Signora, io credo che non tutte le parti del faraone siano ritornate a lui. » Esprimo per poi indicarmi. « manca la mia parte! Se è vero che lui è stato diviso, non crede che la parte umana di lui sia finita oltre alla morte e sia rinata e che sia io?
Insomma, anche Seto è una reicarnazione di Seth no? 
Perchè io non potrei esserlo del faraone? » Chiedo guardandola.
« Non ho mai detto che tu non lo sia. » Questo mi spiazza.
« Lo sono? » Chiedo ad occhioni lilla enormi.
La donna conserte le braccia. « Non lo so, ma sei tu che hai completato il puzzle,, ed è stato il puzzle, lo spirito del faraone a sceglierti come suo eguale, guida, tu sei stato la sua guida, e ora che hai diciassette anni sei molto simile a lui fisicamente. » Me ne sono accorto, infatti Anzu mi voleva come ragazzo.
« Perciò io sono la sua reincarnazione umana, quella priva del gioco delle ombre giusto? » 
« Esatto, per questo non serve che tu lo abbia seguito. » Ma se volevo, solo che Jonouchi mi ha fermato.
«Eppure sono successi due fatti che ho nascosto a molti.
Il giorno in cui lo spirito dell' anello ha tentato di eliminare gli umani, io credo che... no anzi, io sono sicuro che ero morto, eppure il faraone è tornato in me e mi ha salvato! Da quel giorno sento come se ci fosse un nuovo legame con lui! Qualcosa che lui stesso mi ha lasciato.» e infatti come potrebbe lui sapere che lo penso se non c'è un qualcosa che mi ha lasciato?
ishizu ci riflette. « Non comprendo, dove vuoi parare? Intendi che ti ha salvato la vita o ridonato la vita? » 
E questo il problema, io non lo so!
« C'è altro, in primavera di quest'anno, credo che lui avesse sentito i miei pensieri, perché quando gli ho chiesto una cosa mentalmente lui mi ha lasciato un oggetto. »
Ishizu non sa come rispondere. « ma non dovreste più essere telepatici, o in comunicazione, ormai il legame dovrebbe essere distrutto. »
« Se fosse così perché allora mi ha ascoltato quel giorno? »
La donna chiede curiosa. « E cosa ti ha dato? »
« Non sono sicuro, ma le spiego: tutti eccetto io, vedevano solo un sasso comune, e pure io lo vedevo prima di estrarla da una specie di carta con una scrittura antica che nemmeno mio nonno è riuscita a decifrare. »
Ishizu chiede porgendo la mano. « Posso darci un' occhiata. »

 

Prendo il portafoglio e gli passo la carta. « È scritta a mano da un inchiostro che non è più usato da milleni, credo che sia una lettera; te la traduco.
" questa lettera spero che tu la decifrerai perché ha l'essenziale.
Non posso darti la certezza se sei umano o no, quando ero in te lo eri, ma la tua anima l'avevo sempre protetta e risuonava con me, era sempre attratta da me.
Non puoi venire qui per questo grave problema, qui poi non è un posto così bello, è noioso, tutto uguale, darei tanto per stare con voi e gli altri.
Quando l'anello del millennio ti ha ucciso di colpo sono tornato, ma non perché io ti controllassi, anzi non lo sapevo.
Stavi morendo e così ho violato il nostro patto, ma dovevo, non avrei mai permesso che tu morissi, non per mano di Diva, e nemmeno per colpa di un oggetto del millennio, così me ne sono sbarazzato, ti ho salvato, solo questo m'importava.
Dopo che me ne sono andato ho iniziato ad avvertire ciò che pensavi, così ho deciso di darti un oggetto del millebnio; sì, il ciondolo è la chiave per farmi tornare, hai due modi, o lo controlli o cambi; spero il primo, perché se tu seriamente impazzissi e perdessi per un istante la tua lucidità mentale e ti lasciassi corrodere dalle ombre, tornerei sì ma per eliminarti, e vorrei evitarlo.
Spero che tu riesca a indossarlo, non parlarne ad altri, se la storia girasse altri lo vorranno.
TI ho detto tutto, spero che il destino ci farà incontrare.
Atem. "


Ad occhi tremanti perdo lacrime per poi mettermi le mani agli occhi mentre ishizu chiede. « Dove è questo oggetto? »
A tono mortificato affermo. « Si è rotto, non so come, ma quel ciondolo mi stava per uccidere, poi non so come si è rotto. »
Ishizu ci riflette su. « Se fosse vero che fine ha fatto il suo potere interno? »
Dico sicuro. « Deve essersi dissolto. »
« Non era mica fumo, parliamo di un potere, se davvero fosse a piede libero ora il mondo sarebbe sotto le tenebre no? »
« E quindi dove è?» la mia supposizione si fa sempre più veritiera.
« nel primo corpo ospitante forse? » 
«Però io non ho mai mostrato nulla. »
« Ma fosse o meno, se attivassi il gioco delle ombre qui dice che ti eliminerebbe. »
ma io non credo. « Sempre che non lo controlli o ne rimanga ignaro.
Atem uccidermi? Non lo farebbe mai, lui è un genio, un po' credo i aver capito cosa sta combinando, ma comunque volevo sapere un altra cosa.
Se gli altri oggetti del millennio venissero trovati, il gioco delle ombre tornerebbe nelle mani delle persone? »
Ishizu afferma. « Sì, ma questo implicherebbe un' altra reincarnazione del faraone, e ci vorrà minimo un millennio. »
« Per questo basterebbe distruggerli no? »
Ishizu un po' come mio nonno si allarma. « Non vorrai cercarli spero?! »
« Sono supposizioni... se venissero distrutti Atem tornerebbe? »
Ishizu afferma « Non possono venire distrutti, sono magici, anche se deboli, hanno la loro protezione sul circostante...nemmeno la lava li distruggerebbe, potrebbe solo il faraone, inoltre se un umano ci provasse finirebbe sanzionato, non dovresti incamminarti contro il fato.»
« Il fato?È grazie a questa storia del destino che io ho lasciato il faraone, si pensava che fosse per farmi crescere, ma in verità era paura... Atem vuole stare con me, l' ha scritto, e me l'ha dimostrato, quindi andrò contro il fato e gli stessi vostri Dei, anche incontro alla morte se dovrò! 
Se devo entrare nella magia, ci entrerò. » Me ne accorgo di aver detto troppo, appunto poi torno a tono calmo e non più sicuro, anche se Ishizu si è impietrita « Sembri deciso. 
Vedi forse per gli altri è impossibile, ma non per te, segui il tuo cuore sempre. » 
Sorrido che lei abbia capito. « sì! Ora vado, grazie per avermi ascoltato. »

Me ne vado in biblioteca con la sicurezza che devo prima studiare qualcosa sulla magia per poter attuare il mio piano.

Faraone grazie, ho capito cosa fare, quel ciondolo era per farmi capire che non siamo diversi
ma non voglio morire per stare con te, voglio che tu stia qui con me, e tutti... 
per me tu sei di questo mondo, e sono certo che anche tu lo pensi. 

Rifletto sfogliando diversi libri per poi portarli a casa e studiare.

Per prima cosa devo capire il mio spirito quindi devo fare qualcosa che impari la meditazione...
Guardo su internet dal cellulare e trovo un corso di Reiki, quindi chiamo e ci prendo appuntamento, senza dire a mio nonno delle intenzioni e così ai miei amici.

Quando faccio la prima lezione fatico tantissimo a stare calmo sia per l'emozione sia per come c'è il silenzio e le spiegazioni del maestro, inoltre qualcuno mi riconosce, e appunto la storia che io sono iscritto a questa disciplina passa tra i giornali, ma me ne sbatto e continuo le lezioni anche se le fan non tardano ad arrivare e guardarmi, però questo mi sconcentra assai, e mi fa vergognare molto.
Per fortuna Seto e Mokuba non s'importano di queste cose, ma Jonouchi, Honda, e Anzu, sì, che mi chiedono perché io lo faccia e invento. « Per studiare meglio, eh, eh. » Sono scuse stupide, ma che pare funzionino.

Del natale si parla ancora, per il regalo di mio nonno, alla fine gli regalerò un orologio e mi terrò lo scrigno perché forse è l'unico modo che ho per comunicare con Atem.

Arriva la vigilia di natale.
Ormai mancano poche ore alla resa dei conti con la lettera.
La vigilia la passo in famiglia con i miei parenti, mio nonno e mia mamma, siamo tutti felici e brindiamo al natale dicendoci "tanti auguri"

Scocca la mezzanotte, ora è il 25 dicembre e l'ansia mi divora ill cuore.
Chiudo gli occhi sperando in cuor mio che non accada niente di preoccupante.

Suonano alla porta, io vado ad aprire per poi vedere un ragazzo che pare della mia età dirmi. « Piacere, lei è Yugi Mutou? Sono qui per il suo regalo, però il pagamento prima, grazie. »
Io domando alla entità incapuciata. « Lei è? »
L'altro afferma. « Oh beh, ti basta sapere che sono il sostituto di Anubi, ma tranquillo io non voglio conquistare questo misero mondo, allora? non amo aspettare dimmi cosa offri? »
Indietreggio un attimo. « Non sarà la morte... vero? »
L'altro indica mio nonno. « Se non mi dici un nome prenderò quel anziano, allora ti muovi? Non amo aspettare i mortali. »
Vado in panico e non so proprio che nome dargli. « Set... No aspetta... Reb- .. Ecco... »
L'altro guarda l'orario. « Si sbrighi a decidere o prenderò quel uomo »
Io esclamo. « Lui no, la prego, mi lasci pensare. » Ma chi posso dire? Alla fine esclamo un nome. « Br... Bruchido Haga » rimango senza parole a chi ho detto.
« Mmh, non è equivalente, vede per Atem voi sentite un sentimento d'amore, tra le opzioni lei ha i suoi amici, e la famiglia, Haga è chi più lei non ha mai considerato amico, inoltre nutre rancore!
Quindi si muova a darmi un altro nome o sorteggerò io. »
Mio Signore cosa ho fatto!? Non sacrificherei mai nessuno dei miei amici. « E se prende i miei poteri? » Sempre che li abbia.
« Mi piace, rinunceresti al regalo del tuo amato per stare con lui un giorno? » Un giorno?! Quanto sono in trappola? 
« Cosa ha fatto lui? »
« Non mi ripeto, dunque, facciamo così? » Chiede l'altro senza guardare mentre io cado a terra per poi chiedere. « Se morissi vedrò Atem? »
L'altro si spazienta, mentre guarda un orologio. « ma lei vuole che lui venga qui, o lei andare da lui? In quel caos mi basta ucciderla! Ma rimarebbe con lui un giorno, poi il suo spirito verrà distrutto. »
No va beh, ora comprendo gli Dei. « Posso dirlo che siete infami? »
L'altro fa le spallucce. « Posso dire che lei è insolente? Lei ha scritto a noi, abbiamo letto che disposto a cedere una vita umana, forse doveva stare attento a cosa scriveva guidato dal suo egoismo; l'errore è il suo. Beh, tempo scaduto, non si è deciso, quindi mi prendo una vita. »
Io urlo. « NO! Allora annulla, non far venire qui lui! »
L'altro esprime. « Non esistono reclami! Si senta fortunato che mi sono scomodato a contrattare con lei. »
Abbasso lo sguardo, qualunque cosa dica ormai è deciso.
L'altro fa apparire una ruota e mi invita. « prego gira la ruota e vediamo chi morirà. » E lo fa fare a me per farmi dare la responsabilità!?
« Non può farlo lei? » Chedo guardandolo. 
« Dovrebbe smetterla di mettermi alla stregua di un mortale, su sarà la dea del destino a scegliere, non è eccitato all' idea? » 
Io un po' piango e giro la ruota che inizia a girare. « Posso farle una domanda? »
« Addirittura? Beh, sentiamo. »
« Atem quando era un neonato come ha fatto sopravvivere? »
L'altro esprime. «Ah quello? Semplice, la madre sua l'ha protteto, non quella di sangue, parlo della creatrice della sua anima, si è infuriata tutto qui. »
« Ed io e Atem siamo la stessa anima? »
« Secondo lei perché è stato ascoltato? Usi la logica,. »
Non riesco bene a elaborare perché l'uomo afferma. « perfetto, ora firmi qui signore, e concludiamo l'affare. »

 

Prendo la penna dorata, probabilmente incantata leggendo il foglio luminoso, e firmo.
Una volta fatto si sprigiona dietro di me un fascio dorato che mostra diversi contorni che si rivelano essere il faraone e intanto in una casa distante tra quelle dei miei amici una persona muore per un attacco di cuore improvviso.
E da questo io mi sento solo un assasino e non smetto di piangere, non posso smettere, mi sono macchiato di un crimine orribile.
Intanto la divinità guarda la scena con apatia. « Su forza, si rialzi, non ha due anni, è un adulto no? » 
Intanto Atem riapre gli occhi per poi guardarsi attorno. « D-Dove sono? »
Scoppio in lacrime. « Come ho potuto... » 
Atem rimane senza parole. « Yugi?! Ma cosa?! »
Il Dio intanto va da lui. « Atem, senti, hai un giorno di tempo per stare con lui, poi tu torni nel tuo mondo, va bene? Ah, firma qui, che è la conferma. »
Atem mormora « C-Cosa? Un giorno?! Davvero?! » la sua voce pare scioccata ma sprizzante di speranza e incredulità e intanto firma senza pensarci.
« Sì!, buona permanenza, e auguri di natale? Dite così qui no? Bye! » e sparisce nel nulla.
Ma io esclamo. « Atem, sono un assassino. »
L'altro si abbassa e chiede. « Ma che dici? Ma come hai fatto ad avere tale contatto? Io so che gli Dei sono infimi con gli umani, a malapena li reggo io. »
Io lo abbraccio, e ammetto. « Una vita umana è stata sacrificata... Atem, mi odio, sono un mostro, Honda... »
Lui non parla ma capisce subito quindi solo mi tocca i capelli e mi tiene stretto a se.
Anche se ho voluto questo contatto da tempo io mi sento distrutto, e intanto lui mi guarda negli occhi chiedendo. « come posso farti tornare un sorriso? »
Non ne ho idea, voglio solo scordare tutto. « Ho sbagliato? »
Lui acenna un sorriso sbruffone. « Quando io ho mindcrushato spiriti per noia? No, tu hai solo seguito il tuo cuore... » E ho sbagliato?
« Davvero? » Mi basta un' illusione una bugia.
« Sì, comunque è natale giusto? Cosa è? » Giàcome può saperlo lui?
« é una festa dove ci si scambia un regalo. »
Atem chiede. « Un regalo? Io non ho regali però, non ho nemmeno avuto avvisi di questa visita. »
Lievemente sorrido, a volta lui è così ingenuo e semplice. « Mi basta vederti, ecco il mio regalo. »
Atem chede. « beh, ti accontenti di poco, ma io no... » 
Non lo capisco che intende? Lo so che è abituato alla ricchezza.

 

In un attimo il tempo mi pare fermarmi, le labbra corrispondono in automatico quel contatto con le sue, e chiudo gli occhi e lasciarmi fare scordandomi ogni cosa, la mente si libera, solo ho un irrenefrenabile batticuore, i sensi sono su lui, ogni suo gesto. 
Poso due mani sul suo viso continuando il bacio mostrandomi deciso, continuando a sentire con i denti le labbra e poi lui fa lo stesso.
Sento il cuore scoppiare di gioia, o riconosco solo lui è così delicato e deciso.
Non mi ci stacco che desidero altro quindi vado a lingua con lui, e lui pare acettare senza problemi, forse proprio perché siamo sempre stati nello stesso corpo, sentiamo di appartenerci allo stesso modo?
Da un bacio a labbra che fa parlare i miei sentimenti il mio corpo diventa sempre più caldo.
Mi stacco un attimo stavolta con il respiro affanato. « Da quanto? »
L'altro ammette. « Da giorno in cui tu mi hai salvato l'anima dal sigillo di Horicalcos, e tu? »
Che coicidenza. « Da qando mi hai salvato la vita il giorno del tuo ritorno. »
Atem sorride per poi darmi un altro bacio. « E lo sai quel giorno perché non ti ho parlato più? »
E magari se lo sapessi. « no. »
« Avevo paura che scoprissi che ti amo, se avessimo parlato nello stesso corpo si sarebbe creta una stanza mentale e avresti avuto accesso a miei sentimenti per te. »

 

E così da questa incomprensione, lo porto in camera e ci trascorro la serata tra baci e coccole, quelle che ho sempre voluto con lui, per poi dormire insieme abbracciati.Come la mia famiglia non si chieda che ci faccia Atem a casa mia, mi fa pensare che sia stato il patto firmato, e che ormai sono entro questo sogno momentaneo realizato per metà.Un giorno con lui, e poi la separazione... 
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ecco qui, l'ho detto che c'era una perdita.
è stato difficile scrivere questa decisione quindi spero che vi sia piaciuta.almeno ora Yugi ha Atem per un giorno; ma quanto sono bastarda con questi dueXD voletemi bene, a presto^^ siamo vero la fine. 

 
   
 
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