Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: MathieuChevalier    27/10/2017    0 recensioni
“La prima arte che devono imparare quelli che aspirano al potere è di essere capaci di sopportare l'odio.”
LUCIO ANNEO SENECA
Gli studenti della Bridgston Hotel School sono disposti a tutto pur di raggiungere l'apice della popolarità e del successo scolastico. Quando gli verrà presentata l'occasione per raggiungere tutto ciò non si renderanno conto che tutto ha un prezzo...Gli spettri del passato torneranno a perseguitarli e la corsa al successo diventerà lentamente un gioco al massacro...
Genere: Drammatico, Generale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

2

Erano le sette del mattino quando la sveglia suonò. Austin la spense cercando il bottone con la testa ancora sotto le coperte. Con molta fatica riuscì ad alzare almeno la schiena e rimase seduto con le gambe distese sul letto per almeno due minuti cercando di realizzare che quello era il primo giorno di scuola. Si passò una mano tra i capelli e rimase infastidito dal fatto che fossero scompigliati. Li amava troppo per permettere un’eresia del genere. Si alzò dal letto e mezz’ora dopo era pronto. Rimase anche sorpreso del tempo che aveva impiegato a prepararsi: decisamente meno delle altre volte. "Forse iniziamo bene,allora", pensò prendendo la tracolla piena di scritte fatte con pennarelli indelebbili.

Scese le scale ed andò in cucina dove i genitori stavano facendo colazione. Il padre si stava versando del caffè.

"Hay, Austin!" esordì il padre entusiasta.

"Padre....madre..."

La madre si alzò per prendergli i toast appena tostati.

"ehm...no mamma, grazie. Ma...io non mangio carboidrati a colazione, insomma, vuoi che vada a scuola rotolando?"

"dovrai pur mangiare qualcosa"

“datemi un enorme caffè...”

Il padre si sedette al tavolo portando con se il giornale.

"allora Austin, pronto per il nuovo anno?"

"certo padre...prontissimo, come sempre" rispose distrattamente il ragazzo, prendendo in mano il cellulare.

"ormai è il tuo ultimo anno",continuò la madre, "è l'anno del diploma...andrà benissimo. E poi è dal primo anno che hai degli ottimi voti"

Austin era già annoiato dai discorsi dei genitori, che continuarono poi a parlare dei loro turni di lavoro all'ufficio. Dopo la colazione Austin salì in macchina con il padre che lo accompagnò al suo primo giorno di scuola. Arrivati di fronte all'istituto il ragazzo scese dell'auto salutando il padre e si incamminò verso l'entrata, passando in mezzo a decine di facce conosciute e studenti del primo anno più bassi di lui di circa venti centimetri. Entrò nell'atrio, dove sopra le scale che scendendo portavano al salone delle feste, c'era un enorme striscione:" BENVENUTI ALLA BRIDGSTON HOTEL SCHOOL!". Guardò lo striscione pensando a quanto la parola "benvenuti" fosse in realtà una battuta. Improvvisamente due mani gli coprirono gli occhi da dietro la testa.

"CùCù!"

Austin tocco le mani e capì subito che si trattava di Jessica. La ragazza tolse le mani degli occhi di Austin e le si mostrò sorridente. I due si salutarono con un forte abbraccio ridendo senza un vero motivo. Si divisero e controllarono su un tabellone il piano della loro classe. Jessica fece una smorfia.

"wow...secondo piano...aula 5...professoressa Morrison"

Austin alzò la testa dal suo Iphone perplesso.

"Oh mio dio...quella...bhe, buon anno a tutti, stronzetti"

Jessica sorrise e tornò a leggere il tabellone.

"Zach è al nostro stesso piano...aula 7. Due classi da noi...non male"

"dovrebbe interessarmi?"

"Austin...ormai anche i muri sanno che hai una cotta per lui. Da quanto?"

"mi avvalgo della facoltà di non continuare questo discorso...andiamo in classe. Le scarpe orrende della Morrison ci aspettano".

Risero entrambi e raggiunsero l'aula dove si sedettero vicini, cercando di ricordare i nomi dei loro compagni del corso di letteratura. Austin si guardò intorno, cercando di capire se le altre ragazze della classe si fossero ambronzate o avvessero messo su qualche chilo.

"che emozione tornare in questa classe...ho aspettato questo momento per tutta l'estate..."

"e dai, Austin, non ti disperare...è solo il primo giorno”

La professoressa Morrison entrò frettolosamente in classe e poggiò due libri da almeno settecento pagine l'uno sulla cattedra.

"buongiorno ragazzi, bentornati!"

La classe rispose con un "buongiorno" piuttosto piatto.

"dai ragazzi, già iniziate con questa gioia? E' l'ultimo anno. Avremo un sacco da fare. E poi questo è l'anno di cui si conservano i ricordi più belli, vedrete, sarà un anno davvero speciale".

--------------------------------------------------------------

Allison entrò guardandosi intorno e cercando timidamente un banco. Seconda fila. Lato destro. Voleva un posto vicino la finestra. Fin dalle elemntari. Era convinta del fatto che ogni tanto guardare fuori dalla finestra la aiutasse ad evadere dalla noiosa realtà delle lezioni di matematica. Si accorse più di una volta che qualcuno si girasse a guardarla e bisbigliasse:"è quella nuova". Allison ormai era abituata a quella sensazione. Essere "quella nuova" per lei era la normalità, e pure le dava ancora vagamente fastidio quell'appellativo. Guardava il cielo dalla finestra, nella speranza che qualcuno non cominciasse a sghignazzarle dietro. Sentì qualcuno spostare la sedia e sedersi vicino a lei. Allison si girò e vide solo una cascata di capelli castani intenti a cercare qualcosa nella borsa, finchè, alzando la testa, i capelli fecero spazio ad un volto.

"hey, ciao!"

"ciao…" rispose Allison, timidamente.

"ciao...ehm...mi chiamo Monica. A quanto pare seguiremo matematica insieme quest'anno...e tu sei?"

"Allison. Sono nuova. Arrivata proprio ieri in città"

"wow. Nuovi arrivi eh? come ti sembra la scuola?"

"ehm...carina. Credo"

"già...non da mai una prima bella impressione...sei dell'indirizzo di turismo?"

"si, turismo..."

"proprio come me” disse Monica, sorridendo. “Sai...mi occupo anche del giornalino scolastico. Oltre che all'accoglienza del primo anno. Se vuoi posso farti fare un giro dell'istituto"

"oh...grazie Monica, mi servirebbe una guida per iniziare bene il primo giorno"

"tranquilla...ti mostro qualche laboratorio...la palestra...abbiamo un meraviglioso salone delle feste, dove i ragazzi di sala fanno esercitazione e studiano...ehm...tipo per diventare sommelier o qualcosa del genere ma...è il salone delle feste. Non so...eri una cheerleader nell'altra scuola?"

"no, assolutamente no"

"perfetto, già mi sei simpatica. Una delle prime regole è stare lontano da quelle. Sono cheerleader e si credono favolose. Non so se ti piacciono i tipi sportivi, ma anche i giocatori della nostra scuola sono una brutta razza"

Allison rise e si sentì sollevata dalla presenza di un essere umano che gli rivolgeva la parola già il primo giorno di scuola.

La lezione cominciò anche se si trattava per lo più di "come hai passato l'estate". Un classico. Dopo cinquanta minuti la campanella suonò. Monica disse ad Allison di seguirla, e si buttarono in mezzo ai corridoi, pieni di studenti.   

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: MathieuChevalier