Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: lunaknowsthebest    27/10/2017    2 recensioni
"Il gruppo dei Malandrini continuò a sentire le loro voci fino a che non scomparirono all’interno dei dormitori. James sbatté un piede a terra -Come osano?! Darmi dello sbruffone!- era seriamente indignato. Black, intanto, si era fatto rigido al suo fianco. La questione “Regulus” era una ferita ancora aperta e grondate di sangue. Poteva accettare che i suoi genitori lo odiassero, che lo ritenessero un traditore del proprio sangue, che continuassero a ricordargli costantemente di quanto fosse deludente come figlio ma non poteva sopportare lo sguardo di suo fratello minore ogni volta che si incrociavano per i corridori."
"Natalie era seduta sulla sua poltrona preferita della Sala Comune. Aveva le gambe tirate al petto e un libro sulle ginocchia. Doveva studiare ma non riusciva a concentrarsi, quel saggio faceva sembrare Incantesimi improvvisamente così noiosa e pesante.
"
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Severus Piton | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Serata col botto



-James mi stai schiacciando il piede…- Remus trattenne un urlo di dolore.
-Oh, scusa. Ehi Sirius mi stai praticamente addosso, potresti spostarti leggermente?-
-Se mi sposto finisco addosso a Remus…- rispose il mago con fare divertito.
-Ma durante l’estate ti hanno annaffiato per farti crescere di altri dieci centimetri?- James sbuffò, cercando di sistemarsi al meglio fra i due suoi amici.
-Oh, sì! La vecchia e cara Walburga ha dato l’ordine a Kreacher di annaffiarmi..- era una delle rare volte in cui Sirius riusciva a fare battute sulla “Nobile  e antichissima” famiglia dei Black.
Peter squittì sulla spalla di Remus per fargli capire che stavano andando a sbattere contro un muro.
-Quanto ti invidio, Pete- sbadigliò Sirius -Vorrei trasformarmi anch’io ma un grosso cane nero darebbe nell’occhio.-
-Mai quanto un cervo- Remus sogghignò appena. I due ragazzi scoppiarono in una bassa risata, nonostante la battuta divertente non potevano farsi scoprire sotto al mantello.
-Ah, ah. Molto divertenti!- James li fulminò con lo sguardo -Ma vorrei farvi presente che ho le corna più belle di tutta Hogwarts.-
-E non solo metaforicamente…- Sirius avvolse le spalle del suo amico con un braccio. Remus si mise una mano davanti alla bocca per nascondere la risata.
-Comunque andare nei sotterranei fa schifo. Si sente la puzza di Mocciosus da chilometri..- Sirius cacciò la lingua, disgustato.
-Per quanto la cosa possa essere divertente, devo rammentarti che i sotterranei si trovano in corrispondenza del lago Nero.- lo ammonì Remus. James aveva la fronte appoggiata contro il velluto del mantello e scrutava con attenzione ogni gradino.
-Adesso state zitti!- si voltò verso i due -Sembrate due comari davanti a un calice di acquaviola-
-Uhu, qualcuno sembra infastidito!- lo punzecchiò l’amico più alto.
-Evans sta passando la serata in compagnia di Mocciosus, è ovvio che sia infastidito!- sbottò l’interpellato. Peter sussultò e Remus capì -Stiamo dando troppo nell’occhio…-. In quel momento si zittirono, un gruppo di Serpeverde del terzo anno gli passarono accanto chiacchierando animatamente di Quidditch.
-Sono sicuro che la squadra di Serpeverde batterò Grifondoro. Quel Potter è uno sbruffone, si vanta tanto ma noi siamo nettamente superiori.- un ragazzino dai capelli marroni e un naso decisamente grosso ghignò maleficamente. I suoi compagni sembravano essere pienamente d’accordo con lui -Oh beh, noi abbiamo Regulus nella squadra. Lui sì che sa giocare!- a parlare era stato un giovane mago con i capelli biondi e una spolverata di lentiggini sul naso.
Sirius lo riconobbe subito dall’aria superba e dal modo in cui si era rivolto agli amici, era Barty Crouch Jr. Frequentava la stessa compagnia di Regulus, nonostante fosse di un anno più piccolo e, inoltre, era il figlio di Bartemious Crouch, capo del Dipartimento di "Applicazione delle Leggi magiche”.
Il gruppo dei Malandrini continuò a sentire le loro voci fino a che non scomparirono all’interno dei dormitori. James sbatté un piede a terra -Come osano?! Darmi dello sbruffone!- era seriamente indignato. Black, intanto, si era fatto rigido al suo fianco. La questione “Regulus” era una ferita ancora aperta e grondate di sangue. Poteva accettare che i suoi genitori lo odiassero,  che lo ritenessero un traditore del proprio sangue, che continuassero a ricordargli costantemente di quanto fosse deludente come figlio ma non poteva sopportare lo sguardo di suo fratello minore ogni volta che si incrociavano per i corridori. Sperò vivamente di non doverlo incontrare quella sera. Remus notò che qualcosa non andava e tirò un respiro profondo -Siamo qui per un motivo ben preciso, fosse per me potremmo tornare anche nei dormitori ma dato che ormai ci siano penso che sia caso di portare a termine ciò che abbiamo iniziato- disse piano.
Il ragazzo occhialuto annuì e silenziosamente si diressero verso la porta dell’ufficio di Lumacorno. Si poteva udire un gran frastuono e molte voci che si accavallano l’una con l’altra.
-Oh, Lily, Lily cara!- l’inconfondibile voce del loro professore di pozioni, però, sovrastava su tutto -Vorresti assaggiare questo magnifico Whisky Incendiario Ogden Stravecchio?-
-Professore ma…- la strega dai capelli rossi sembrò a disagio -Ma i maghi minorenni non possono berlo!-
-Per Merlino, Lily carissima, un goccio! Cosa potrà mai succedere?- ridacchiò l’uomo panciuto -Fa parte della mia dispensa speciale, non lo offro a tutti!-
-No grazie professore, preferisco finire la mia Burrobirra.-
-Come vuoi tu cara… Oh, Severus vorresti provare…?- Lumacorno si allontanò rapidamente.
Nel frattempo i ragazzi erano riusciti ad infiltrarsi alla festa, ben nascosti sotto il mantello dell’Invisibilità.
-Sembra che il vecchio Lumacorno stia cercando di far ubriacare Lily Evans- Sirius si abbassò vicino l’orecchio di James. Come risposta, questi gli diede un pugno sul braccio.
Seduto in un angolo molto lontano della sala vi era Regulus Black. Indossava un maglione nero a collo alto e una giacca del medesimo colore. Sull’occhiello vi era una spilla che rappresentava lo stemma della casata dei Black. Remus pregò vivamente che il suo amico non lo notasse subito, sarebbe stato scorbutico per il resto della serata e rimanere con Sirius imbronciato, in uno spazio così ristretto, era un’esperienza che non consigliava a nessuno.
-Hai provato questi deliziosissimi Pallotti Cioccocremosi, mia cara Gwenog?- l’enorme figura di Lumacorno si parò di fronte a loro, cosa che fece tirare un sospiro di sollievo al mago con la cicatrice. Nella mano grassoccia reggeva un vassoio pieno di dolciumi -Me li manda ogni mese Ambrosius Flume, sono da leccarsi i baffi!-. La ragazza di colore annuì e prese un dolcetto allontanandosi rapidamente.
-Non sapevo che il vecchio Luma fosse in contatto con il proprietario di Mielandia- sospirò Sirius guardando con la coda dell’occhio James che osservava la snella figura di Lily chiacchierare con una ragazza di Corvonero -Mi sarei impegnato di più in Pozioni.- concluse.



Natalie era seduta sulla sua poltrona preferita della Sala Comune. Aveva le gambe tirate al petto e un libro sulle ginocchia. Doveva studiare ma non riusciva a concentrarsi, quel saggio faceva sembrare Incantesimi improvvisamente così noiosa e pesante.
Se oggi Black non fosse venuto a dare fastidio, ora sarei stesa sul mio letto a rilassarmi!” digrignò i denti e cercò di concentrarsi. Ma c’era vuoto, il vuoto più totale.
“Ed io come mi presento in classe domani? Potrei fingere un malore… mm, no, Madama Chips se ne accorgerebbe subito. Ahh, maledetto Black! Lo odio!” alzò gli occhi al cielo e scaraventò il libro contro la finestra. Un paio di ragazzi si voltarono nella sua direzione ma non dissero nulla. Non era la prima volta che succedeva, semplicemente ci avevano fatto l’abitudine.
-Natalie, tutto okay?- la ragazza si voltò sentendo quella domanda. Incrociò i suoi occhi verdi con quelli scuri di Louis Tannet, un mago dell’ultimo anno. Lei rimase a bocca aperta e lo scrutò, cercando di sentirsi meno stupida.
-Oh sì, tutto bene. Non riesco a completare questo saggio per il professor Vitious. Mi mancano altri cinque centimetri- era stato molto chiaro alla scorsa lezione dicendo che i centimetri dovevano essere trenta e non ventinove o ventotto.
-È una bella spina nel fianco…- constatò il ragazzo con un’espressione torva in viso. Natalie alò appena un lato della bocca e scosse il capo -E invece no! Sono stata semplicemente distratta oggi e non ho potuto finirla…-
-Ah sì, ho sentito, il solito Black- Louis si sedette sul divano e le sorrise -Anche tu, però, c’è da dire chi ci metti il tuo!-. Lei parve indignata -Ho semplicemente risposto alle sue… alle sue provocazioni, non ci vedo nulla di male-.
-È questo il punto, non dovresti. Prima o poi si stancherà ed andrà ad infastidire qualche altro.-teneva ancora su quel sorriso ammaliante. Natalie aveva avuto una grandissima cotta per lui durante il terzo anno, cotta che scemò quando lo vide baciarsi un giorno con Karen Denz e il giorno seguente con Florence Gilmore. Tutt’e due erano più grandi di lui e facevano parte rispettivamente di Corvonero e Grifondoro.
-Credo che farò così-  la strega bionda si strinse nelle spalle cercando di mettere fine alla conversazione. Sirius Black non era certamente l’argomento di conversazione che maggiormente prediligeva.
-Torni a casa per le vacanze di Natale?- le chiese improvvisamente.
-Beh, sì. Perché? Tu no?-
-No, pensavo di rimanere… sai, essendo il mio ultimo anno voglio godermi questo castello finché posso- lo disse con una certa convenzione che lei si ritrovò ad annuire come una scema.
Dopo interminabili minuti di silenzio, dove ognuno era assorto nei propri pensieri lui le si avvicinò, appoggiando una mani sulla sua gamba -Ascolta… È da un po’ che ci penso ma sai.. mi piacerebbe che andassimo assieme ad Hogsmeade sabato prossimo…-. Natalie non capì se stesse parlando con lei infatti si voltò e controllò che non ci fosse nessuno dietro.
-Dici sul serio?-
-Certo. Perché dovrei mentirti?-
-Pensavo volessi andarci con i tuoi amici…- disse lei sulla difensiva. Erano sempre stati molto vicini ma non si era mai immaginata che lui potesse pensare a lei in un certo modo.
-Ti sembra così strano che io voglia uscire con te?- le domandò divertito.
-Sinceramente? Sì.- rispose la ragazza schiettamente -Pensavo che ti piacessero solo le ragazze più grandi-. Louis scoppiò in una sonora risata -Assolutamente no, è sempre stato solo un caso che le ragazze con le quali sono uscito fossero più grandi…- cercò di giustificarsi.
-Va bene, ho capito capito! Andremo assieme ad Hogsmeade!- disse lei con un sospiro. Ne era contenta, dopotutto.
-Grandioso!- esclamò il mago alzandomi in piedi -Adesso vado che inizia la ronda. Oh, a tal proposito… non è che hai visto Lupin?- lei scosse il capo.
A dire la verità, non vedeva quel gruppo da un po’ e ne era francamente felice. Meno se li trovava attorno, meglio era.
-Se lo vedi digli di raggiungerci immediatamente nel Salone d’Ingresso.- Louis le fece un cenno con la mano e sparì oltre il ritratto della Signora Grassa. Natalie inarcò un sopracciglio, cercare Remus Lupin insieme ai suoi amici era come mettersi alla ricerca di un ago all’interno di un pagliaio… beh, dopotutto il ragazzo non aveva detto “cerca Lupin” ma “se vedi Lupin”, quindi non si sentì completamente responsabile. Tirò un respiro profondo e riportò la sua attenzione sul libro di testo, sarebbe stata una lunga nottata.

Nel frattempo otto piani più giù, precisamente nei sotterranei, il sopracitato Remus Lupin stava pressando i suoi amici affinché ritornassero nella loro Sala Comune.
-Ragazzi, per favore, ho la ronda. Non ho voglia di sentire Tannet, non aspetta altro che rimarcare quanto lui al quinto anno fosse un perfetto prefetto.- disse a bassa voce. Sirius si morse un labbro per non ridere -Un perfetto prefetto. Un perfetto prefetto che non aspetta altro di infilarsi nelle mutandine di Stroneugh.- nonostante avesse adocchiato Regulus, aveva ancora la forza di fare battute.
-Da che pulpito la predica, Felpato!- James gli diede un colpo sulla spalla.
-È oggettivamente attraente, dai! Anche se per me pensa di averla d’oro…- era sempre superba nei suoi confronti.
-Grazie per il francesismo, Sirius! Ora che dite se giriamo i tacchi e andiamo?- Remus controllò l’orologio che aveva al polso. Mancavano esattamente sei minuti. I suoi amici fecero finta di non sentirlo mentre Peter saltellava da una spalla all’altra.
-Non è un invito amichevole, davvero. Seguirò il consiglio di Lily e leverò dieci punti a Grifondoro.-. James alzò gli occhi al cielo -Okay, andiamo ma me ne devi una! Evans è maledettamente bella con quel vestito e Mocciosus le sta decisamente troppo vicino.- e quatti quatti uscirono dalla sala.
Proseguirono spediti ma silenziosi fino ai gradini che portavano verso il piano terra e lasciarono Remus, ma prima che potessero andare via Sirius fermò il mago occhialuto per un braccio e gli fece cenno di fare silenzioso.
-Lupin, alla buon’ora!- la voce profonda di Tannet echeggiò per l’androne -Si può sapere dove eri finito? No, non me lo dire che non mi interessa. Sei arrivato giusto in tempo, stavo dicendo che stasera i Prefetti di Corvonero e Grifondoro saranno sotto il mio controllo mentre quelli di Tassorosso e Serpeverde sotto il controllo di Rowland- indicò la ragazza dai capelli castani vicino a lui. Sghignazzò e Remus provò, forse per una delle primissime volte, l’impulso di tirare un pugno a qualcuno. Cosa aveva da sghignazzare? Sbuffò e si voltò per dirigersi nella direzione in cui stava camminando il Caposcuola.
Felpato sentì tutto e mormorò rapidamente a James un “seguiamoli”. Si sistemarono meglio il mantello e cautamente percorsero i passi degli altri ragazzi. Tannet parlava ad alta voce con i Prefetti del suo anno: Marianne Logan e William Socks. Sembravano essere divertiti da qualcosa, Louis aveva un sorriso sornione stampato in faccia.
-Ah, ve lo dico già ora così non dite che non ve l’ho detto, sabato non starò con voi ad Hogsmaeade-
-Perché? Vuoi rimanere al castello?- chiese la ragazza con il naso grosso come una patata.
-Oh no. Sembra che io abbia un appuntamento con Natalie Stroneugh,.- si curò bene di marcare il nome. Remus lo guardò con la coda dell’occhio e si strinse nelle spalle.
Felpato si fermò e James lo osservò per decifrare i suoi pensieri -Ci è riuscito- disse piano.
-E a quanto pare, prima di me.-


---
Angolo Autrice: Finalmente sono riuscita a pubblicare la mia prima ff riguardante il mondo di Harry Potter. Ho visto che ci sono due persone che hanno messo la storia tra i "seguiti" e una tra i "preferiti"! Grazie, ne sono davvero contenta.
Finalmente siamo giunti al secondo capitolo e mano mano la storia prenderà la forma che voglio darle. Quindi, per il momento ci salutiamo e... fatto il misfatto!

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: lunaknowsthebest