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Autore: VeganWanderingWolf    28/10/2017    1 recensioni
...ma qualcosa dev'essere andato terribilmente storto. magari il prossimo sarà la volta buona.
Genere: Demenziale, Drammatico, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Nonsenses'
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.e questo doveva essere l’anno in cui il mondo doveva finire.

 

Mi ha svegliato il telefono che squillava

Lei era già partita ma la sua amorevole famiglia mi voleva rassicurare sul fatto che sarebbe andato tutto bene

Ho finto di essere una segreteria telefonica che annunciava cortesemente la mia improvvisa brutale dipartita

E quando ho sbattuto giù la cornetta ho guarda complicemente il muro ripetendo ‘andrà tutto bene…’

Col cazzo!

 

Ma quando sono uscito gli zombie si fingevano persone

Così brave ad ignorare ogni singola cosa li potesse far ritardare

di un millesimo di secondo sulla loro fottuta tabella di marcia

Dev’essere stato il migliore successo di qualche impiegato

che non ha mai avuta la più pallida idea di che cosa fosse la fantasia

ma invidiava molto tutti quelli ne avevano

e a forza di maledirli deve averli fatti crepare uno dopo l’altro

Giurerei che ci sono invisibili segni di bruciatura sul marciapiede

dove sono precipitati tutti i miei angeli

come se qualcuno avesse premuto il pulsante di un elettroshock

che ha fritto direttamente tutti i sogni facendoli esplodere come bolle di vetro soffiato

 

Altro che guerra nucleare! esclamo col mio vicino di metropolitana

ma lui non capisce, lo vedo

si deve essere fatto un’idea sbagliata del fatto che indosso gli stessi abiti in cui ho dormito

ma non avrebbe la più pallida idea di che cosa stia dicendo

se gli spiegassi che è perché sto ancora fingendo

con molto impegno

che tutto questo sia solo una specie di sogno paradossale e paranormale

in cui gli alieni hanno conquistato il mondo

e si sono rivelati persino peggiori del peggiore degli esseri umani

Ma il suo cane mi lecca la mano

ed è la prima cosa più gentile che veda da ere a questa parte

E questo dev’essere il giorno del cane

Per fortuna certe cose non si estingueranno mai

come la capacità di contraddirci ad ogni passo

 

Altro che progresso mondiale! affermo con la macchina automatica

che decide quanto devo pagare

per avere il permesso di esistere, di passare

Le macchine devono poter credere in noi senza doversi insospettire

questo le stresserebbe moltissimo

e ancora non hanno inventato la psicologia per gli ingranaggi

altrimenti dovrebbero subirsi la nostra amplificazione

Ma suvvia, è proprio quando siamo amplificati all’impossibile e oltre ogni verosimile

che siamo al nostro meglio e al nostro peggio

 

E dunque… non svegliarmi mai più

lasciami credere che sia, deve esserlo, solo un ridicolo sogno

E dunque… non dormire mai più

non farti fregare da questo stile di vita da morti, è solo un trucco senza ingegno

Sì, volevo rovinarti il finale

così puoi odiarmi finché il mondo non finirà, e ancora oltre

così non ti dimenticherai mai di me e io di te, anche quando non avremo più fibra materiale

per poter continuare a dimenticare l’istante dopo che ci siamo incrociati

e riconosciuti come la nostra reciproca vita

e la nostra reciproca morte

Ma hey!, prima o poi tutti dobbiamo arrivare a Samarcanda

 

E sai, io ci arriverò un giorno come un altro

dopo che mi sono perso per l’ennesima volta

e sto vagando dappertutto e da nessuna parte

lasciando perdere il pretesto della meta

mentre sarò direzionato in ogni possibile senso

e in direzione opposta allo stesso tempo

Io riderò di me due volte ad ogni respiro e tu riderai di me ad ogni sorriso

guarda, incapperemo in un giardino che non avevamo ancora mai visto

e io inciamperò proprio sul gradino d’ingresso

o mi fermerò a vomitare sul tappeto rosso

ma questo mi salverà dallo scatto della trappola, tanto per cambiare

 

per puro caso, sarà il caos

e lo ameremo sempre

lo ameremo sempre

 

E questo doveva essere l’anno in cui il mondo doveva finire

ma ho dimenticato di puntare la sveglia

Doveva proprio essere questo

ma mi sono distratto leggendo il libretto di istruzioni su come sincronizzare le meridiane

L’anno in cui il mondo doveva finire

e sospetto sia colpa del fatto che la mia stella del nord aveva la pila scarica

Magari il prossimo andrà meglio

e giuro che organizzerò un sacco di gruppi di preghiera per invocare il meteorite definitivo

 

Il sole mi ha dato il buongiorno

dicendomi ecco che inizia un altro giorno in cui lavorare

alzati e dirigiti di buon grado a prendere posto alla tua postazione assegnata

così che ti possa battere sulla schiena per tutta la giornata

cuocendoti via l’illusione di poter scampare al tuo dovere quotidiano

Perché il mondo deve pur poter funzionare, la barca deve pur continuare a filare

e tutti sanno a menadito che il disordine è spaventoso come un branco di lupi rabbiosi e affamati

e tutti sanno a menadito che l’acqua è fredda e profonda e piena di mostri che ti affogheranno senza pietà

le filastrocche ce l’hanno insegnato fin da quando da bambini andavamo a scuola

ad imparare ad avere paura

di noi stessi prima di tutto, perché discendiamo da orribili bestie feroci senza divinità

e poi degli altri, perché il prossimo tuo più vicino sarà probabilmente quello che scaglierà la prima pietra

e puoi starne certo perché avendo imparato altrettanto

è altrettanto convinto che il vincitore sia chi colpisce per primo

 

Ma bevendo una tazza di caffè nel bel mezzo della giornata

ho detto al sole che io sono fatto piuttosto per danzare in mezzo a disegni di fuoco

e sulla pelle non il sudore della fatica benedetta del dovere compiuto

ma voglio cicatrici

che mi raccontino una versione più gentile e metaforica della mia storia fatta di strappi

e non l’abbraccio fresco dell’ombra su cui riposare alla fine del dovere

ma dove finisco io inizi l’oscurità

così profonda da non potervi entrare senza lasciarsi alle spalle ogni certezza

 

Perché tutti sappiamo che un giorno il sole esploderà

in una stella che divora ogni cosa in un sabba ardente come l’inferno

e che un giorno l’oscurità tinta di denso nulla inghiottirà tutto in un boccone senza appello

non so come facciano a continuare a ignorarlo mentre costruiscono giocattoli che dovrebbero salvarci

quando siamo fatti esattamente per avere un inizio ed una fine

quando siamo tutto quello che si stende in mezzo a questi estremi

e nient’altro in fondo

 

E questo doveva essere l’anno in cui il mondo doveva finire

ma ho dimenticato di segnarlo sul calendario

Doveva proprio essere questo

ma mi sono distratto leggendo una rivista di consigli su come organizzare una festa d’addio di successo

L’anno in cui il mondo doveva finire

e sospetto sia colpa del fatto che il mio oroscopo era stato scritto da qualcuno che voleva solo scherzare

Magari il prossimo andrà meglio

e giuro che pianterò un sacco di alberi di cicuta e preparerò ghiaccio, bicchieri da cocktail e ombrellini colorati di carta

 

Ma vendono immortalità all’angolo della strada ai banchetti a cui volevo chiedere un bicchiere di limonata

ma svendono religioni e divinità di ogni foggia e ricette di regole infrangibili che non funzioneranno mai

quando stavo solo cercando qualcuno a cui chiedere l’ora

perché sai, controllo di tanto in tanto a che punto siamo del conto alla rovescia verso la fine di ogni cosa

è il mio mantra personale e il mio pensiero consolatorio

 

E l’unico principio di cui mi fido è che ogni volta che qualcosa sta finendo

chissà quante altre stanno cominciando senza neanche accorgersene o saperlo

la fede, cara mia, è qualcosa di scioccamente sopravvalutato

pressappoco come qualsiasi altra cosa venga spacciata

come droga gratuita per salvare quelle anime perse

che vanno alla deriva sulle loro zattere fatiscenti colpa di qualsiasi siano gli eventi

pronti ad aggrapparsi a qualsiasi cosa venga loro lanciata

già pronti inginocchiati ai banchi di partenza

a benedirla e pregarla e innalzarla immediatamente al loro prossimo credo

 

E qualcuno ci sarà sempre che prenderà davvero male

il modo in cui entriamo in qualche tempio noialtri

masticando grissini rubati

e ponderando se farci uno shampoo in qualche acqua ritenuta santa

mentre cerchiamo le figure più artisticamente interessanti

volteggiando con sbarazzina leggerezza

e una totale tranquilla e libera noncuranza

per ogni gesto di rituale o rispetto per cose che non esistono

 

Potrei aver mormorato o meno

che il vero miracolo sarebbe se chi crede un giorno o l’altro si ricordasse

che già, esatto, ‘crede’ nel vero senso della parola

e potrebbe sempre tranquillamente sbagliarsi

ma un giorno svegliandosi alzasse le spalle

e non se ne preoccupasse più così tanto di aver ragione o torto

perché probabilmente la maggior parte del tempo non importerà affatto

e sarà solo terribilmente più noioso

ma credetemi

stavo sicuramente parlando con me stesso e non con voi

perché di solito in posti come questi mi dà molta più soddisfazione

e non vi scambierei mai per persone

con cui potrebbe essere interessante scambiare qualche parola

 

Potrebbero aver scambiato il fatto che indossi gli occhiali da sole in piena notte come un gesto ribelle

ma credetemi, se li avessi sarebbero occhialini di plastica usa e getta

per guardare il crollo dei templi in 3D

E potrei o non potrei essere diventato leggermente paranoico

a proposito del fatto che non riesco più a fingere nemmeno

e che dal mio sguardo ogni persona diligente

possa provare un brivido di sconfortante e fastidioso timore recondito

 

Potrei essere uno dei punti di fine delle vostre certezze

potrei essere una scheggia impazzita che scivola via quando si tenta di afferrarla per rinchiuderla

e ogni bordo taglia in profondità

e ogni lato è un gioco di specchi rispetto al tentativo di categorizzarci

Potrei conoscere oppure no l’ubicazione della soglia

oltre la quale si apre un intero altro mondo, questione di prospettiva

ed il baratro che si stende in mezzo è così profondo

che dovreste essere disposti a solcarlo volando o precipitando

Ma abbiate pazienza, sarò proseguito oltre da un bel pezzo

mentre vi starete ancora chiedendo che cosa avete visto

che non potevate comprendere con sicurezza rassicurante

 

E questo doveva essere l’anno in cui il mondo doveva finire

ma ho incontrato te e sono inciampato su me stesso

così tante volte che ne ho perso il conto

Doveva proprio essere questo

ma mi sono distratto leggendo il libretto di istruzioni su come non rovinare tutto e non fare mai funzionare niente

e mi hai dato filo da torcere, così tanto che ho smesso di contarne i torcimenti

e mi hai dato corda, così tanta che un giorno o l’altro proverò a scalarci la luna

L’anno in cui il mondo doveva finire

e sospetto sia colpa del fatto che il mio sesto senso continuava a mormorare cose che non volevo ascoltare

e ogni buon senso m’è andato di traverso

così tante volte l’ho gettato dalla finestra, altrettante è rientrato dalla porta

e ogni ordine cronologico è diventato un mazzo di carte sparse

ti assicuro che le ho sempre pescate rigorosamente ad occhi chiusi senza nemmeno provare ad indovinare o immaginare

Magari il prossimo andrà meglio

e giuro che organizzerò migliaia di progetti che infrangerò sistematicamente perché continueremo a reincontrarci

 

Ma qualche mago o strega ha mosso appena il dito come per spegnere la luce

si sono alzati i venti di fuoco e le tempeste solari

Sento Fenrir che ha iniziato a correre dal nucleo della terra dirigendosi verso la superficie come un baleno fulminante

Sento Hati e Skoll che prendono fiato per iniziare a cantare l’ultima canzone prima di ingoiare gli astri e dilaniare il cielo

 

Non sanguinerà

e non ci saranno esplosioni abbaglianti o fuochi d’artificio spettacolari

Non scatterà nessun allarme d’emergenza impostato

e non ci sarà nessun segnale di evacuazione per cui vi siete esercitati meticolosamente

Non si infrangerà niente, nessuno stravolgimento sconvolgente

tutto proseguirà liscio come se scivolasse su benzina liquida che rispecchia un ultimo arcobaleno

Credo che mi toglierò gli occhiali da sole per vedere meglio allora

ma anche se li indosserò ancora, il mio sorriso la dirà tutta e di gran lunga

E che altro poter dire se non che è stato abbastanza bello, o almeno ha avuto i suoi momenti buoni, finché è durata

 

Mi sembra di vedere in piedi sulla balaustra del terrazzo Louise che saluta il suo allegro addio

sventolando un fazzoletto nero che si è strappata dall’orlo dell’abito

E questo dev’essere l’anno della tigre

Mi sembra di vedere nell’angolo della stanza troppo affollata e rumorosa

Jacob che scrive un biglietto e brinda con una bottiglia di buon vino

E questo dev’essere l’anno del corvo

Mi sembra di vedere che devo avere le allucinazioni

ma proprio così mi piace pensare

 

Abbi pietà di me senza perdonarmi mai, prometto che farò altrettanto di te

Perché questo doveva essere l’anno in cui il mondo doveva finire

tieni gli occhi aperti quando la fenice brucerà ardentemente ma chiudili l’istante che il vento soffierà le ceneri

Doveva proprio essere questo

chiudi il pugno e ti ritroverai tra le dita le braci che ardono ancora e ci ritroveremo a sorriderne lo so

L’anno in cui il mondo doveva finire

e so che ti amerò per sempre e non smetterò mai, perché anche se non sarà vero lo è del tutto ora

Magari il prossimo andrà meglio

e giuro che continuerò a cancellarci solo per ritrovarci esattamente dove ci eravamo lasciati e niente lo garantirà mai

 

 

 

  
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