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Autore: Clauridice    28/10/2017    8 recensioni
E se Oscar e Andrè fossero vissuti ai giorni nostri come si sarebbe evoluta la loro storia? Avrebbero avuto la possibilità di realizzare le loro aspettative per il futuro? Non vi resta che leggere
Genere: Erotico, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alain de Soisson, Altri, André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Non riusciva a credere ai propri occhi, non riusciva a comprendere se quello che stava vedendo era la realtà oppure una semplice e pura illusione, eppure era lì davanti a lei, con il suo solito sorriso meraviglioso e i suoi bellissimi occhi verdi incastonati in quel viso d’angelo incorniciato da alcune ciocche castane della sua folta e morbida chioma.
“Che succede Capitano ? Il gatto ti ha mangiato la lingua”? le disse lui con un sorriso
“Andrè sei tu”! rispose lei  mentre correva ad abbracciarlo
“In carne e ossa, sono felice di rivederti”!
“Anch’io ma che ci fai qui? Cos’è successo”? Ma non eri in Spagna “?
“Ehi calmati , una domanda alla volta”! sorrise lui
“Hai ragione scusami, ma vieni e raccontami tutto “! le disse la ragazza facendogli segno di sedersi
“Ti trovo più bella del solito Oscar, sei in gran forma”! osservò lui
“Smettila con questi complimenti e dimmi cos’è successo, mi stai facendo preoccupare”!
“Tranquilla Oscar non ne hai motivo, ho chiesto il trasferimento e dopo vari tentativi me l’hanno concesso , non potevo stare lontano dal mio paese in cui sono nato e che mi ha visto crescere e poi mi mancavano le nostre chiacchierate e ovviamente la nostra tazza di cioccolato”! spiegò lui
“Tu sei pazzo”! esclamò lei sorridendo
“Si sono pazzo, sono pazzo di te”! era questo che avrebbe voluto dirle, era questo infatti il vero motivo per cui aveva chiesto il trasferimento, perché non poteva stare lontano da lei, non poteva stare senza specchiarsi nei suoi meravigliosi occhi azzurri, non poteva fare a meno del suo splendido sorriso che ogni volta aveva il potere di farlo rimanere incantato a guardarla, si perché lei era la luce dei suoi occhi, il suo scoglio, l’aria che respirava, il fulcro della sua vita, non poteva immaginare la sua esistenza senza averla al suo fianco, aveva condiviso la sua infanzia con lei e voleva continuare a condividere la sua vita insieme alla donna che lui amava fin da quando erano bambini e lo voleva fare fino in fondo senza tralasciare nulla anche perché per avere quel trasferimento  aveva smosso mari e monti per poterle stare vicino e adesso che finalmente c’era riuscito era la persona più felice della terra.
“E’ quindi da oggi mi dovrai sopportare ancora mio Capitano”! la canzonò lui
“Sembra proprio di si “! rispose ridendo proprio in quel momento ecco entrare Alain
“Mi scusi Capitano, mi hanno appena dato i risultati dell’autopsia….Andrè finalmente sei arrivato , benvenuto tra noi”! disse l’amico dandole una pacca sulla spalla
“Grazie amico mio”!
“Come , tu lo sapevi”?
“Certo Capitano, ma Andrè mi ha pregato di non dirvi niente , voleva farvi una sorpresa”! spiegò
“Devo dire che ci siete riusciti, dai adesso dammi questi risultati”!
“Dall’autopsia risulta che la ragazza è stata strangolata, infatti lo confermano anche i segni che le hanno trovato sul collo”! le disse Alain porgendole la cartellina
“Capisco, comunque vai al collegio a parlare con la direttrice e gli altri dipendenti magari riusciamo a scoprire qualcosa di più”! rispose Oscar mentre dava un’occhiata sui risultati
“D’accordo Capitano, ci vado subito”!
“Andrè va con lui”!
“Va bene Oscar”! detto questo uscì dall’ufficio insieme ad Alain  
“Sono davvero contento che tu sia qui sai? Mi mancavano le nostre chiacchierate e soprattutto potrai stare vicino alla tua Oscar”! disse il giovane facendole l’occhiolino
“Vedo che non hai perso il tuo umorismo, dai andiamo “! rispose sorridendo
 
Ore 20:30
Quella giornata di lavoro fu pensante per tutti d’altronde anche quelle precedenti lo erano state ed erano tutti molto stressati, in giornata avevano ricevuto la visita del Maggiore Girodelle che era andato ad informarsi sullo sviluppo delle indagini sull’omicidio della ragazza del collegio e Oscar ovviamente gli aveva riferito tutto quello che Alain e Andrè avevano scoperto , avevano interrogato l’insegnante della ragazza che le aveva telefonato la sera prima e aveva confessato di aver avuto una storia con lei da diversi mesi inoltre aveva detto di aver visto un uomo in camice bianco che si aggirava nei corridoi del collegio poi era dovuta andare in questura per sbrigare alcune cose e infine aveva passato tutto il pomeriggio in laboratorio insieme ad Anais e Alexia.
“Non vedo l’ora di tornare a casa sono esausta “! disse Oscar mentre metteva a posto documenti insieme ad Andrè
“Hai ragione, oggi è stata davvero una giornata pesante”! rispose lui
“Comunque devo ammettere che i colleghi sono davvero delle persone meravigliose”! aggiunse il ragazzo
“Si hai ragione, Anais , Alexia e il Capitano Muller sono delle persone molto disponibili a parte Alain ovviamente che ha frequentato il corso insieme a noi”!
“Già , e tu come stai”?
“Bene , perché”?
“E che ti vedo stressata”!
“A dire la verità lo sono , avrei bisogno di una vacanza”!
“Allora credo proprio che Arras sia il posto giusto non credi anche tu”?
“Si ma purtroppo il lavoro ci chiama”!
“Hai ragione, vorrà dire che ci andremo quando sarà tempo”!
“Ascolta ti va una bella pizza davanti alla tv”? propose Oscar
“Con molto piacere”! sorrise l’amico
“Perfetto , allora sbrighiamoci con queste scartoffie”!
E cosi dopo circa dieci minuti uscirono dall’ufficio e si avviarono verso l’uscita del Ris dopo di che presero l’auto e partirono e dopo aver fatto un salto in pizzeria a prendere le pizze si avviarono verso casa.
“Prego accomodati “! disse Oscar
“Grazie”! rispose lui entrando in casa
“Scusami un attimo vado a mettermi comoda e ti raggiungo”! disse lei
“Tranquilla va pure”! rispose poggiando gli scatoli della pizza sul tavolino del salotto poi si sedette sul divano e accese la tv  dopo circa dieci minuti lo raggiunse e quando la vide gli mancò il fiato.
Oscar indossava un paio di pantaloncini che le stavano aderenti come una seconda pelle abbinati a una canotta colorata, nonostante si era preparata per la notte con semplici indumenti era davvero bellissima , con le sue lunghe gambe affusolate dalla palle liscia e levigata per non parlare delle sue piccole è bellissime rotondità  che facevano  leggermente capolino dalla canotta, infine aveva raccolto i capelli sulla nuca che evidenziavano l’eleganza del suo collo lungo.
“Dio quanto sei bella”! pensò lui avrebbe tanto voluto portarla in camera da letto per sfilarle i vestiti e farla sua per ore e ore, desiderava la sua bocca carnosa sulla sua per assaporarne il suo dolce sapore e non solo , voleva il suo splendido corpo sul suo, i suoi seni tra le mani per poterli accarezzare, assaporare  e consumare di baci, voleva fondersi dentro di lei fino allo sfinimento, si era questo quello che voleva, era questo quello che desiderava da sempre, averla nella sua vita, essere suo marito , la madre dei suoi figli , sperava tanto che si accorgesse di lui perché fin dall’infanzia l’aveva sempre considerato il suo amico fidato, il fratello maggiore che ogni sorella vorrebbe avere , invece per lui era sempre stata più che un’amica.
“Eccomi, scusa per averti fatto aspettare”! disse lei sedendosi accanto a lui
“No tranquilla, non ti preoccupare”! detto questo iniziarono a mangiare guardando un film alla tv.
La serata fu molto piacevole, Andrè racconto ad Oscar tutto quello che aveva fatto da quando era stato mandato in Spagna a lavorare fino al giorno del trasferimento e lei fece lo stesso a sua volta, poi dopo aver parlato a lungo Oscar gli offrì una tazza di cioccolato che amavano tanto bere insieme fin da bambini.
“Quanto mi mancava bere una bella tazza di cioccolato insieme a te, ricordo che quando eravamo bambini mia nonna quando ci faceva del cioccolato caldo tu volevi assaggiarlo subito e finivi sempre per scottarti la lingua , ricordi”? disse lui voltandosi verso di lei ma quando si voltò si accorse che si era addormentata sulla sua spalla e vedendola pensò che fosse la visione più bella della sua vita, rimase per un attimo a guardarla poi molto delicatamente la prese in braccio e la portò a letto coprendola con una leggera coperta che aveva trovato su una poltrona, fatto questo le diede un bacio sulla fronte e uscì dalla stanza.
 
Ed eccomi qui a pubblicare il secondo capitolo di questa storia che spero sia stato di vostro gradimento detto questo alla prossima
Cla
  
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